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Quasi 1/3 di chi ha l'auto elettrica, si è pentito


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avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 8:36

una zappata sui piedi all'elettrico Cinese


Oppure che le ricerche per batterie senza litio finalmente arrivino a qualcosa.
Vedere "l'amico Xi" prendersi una bella mazzata sul sorriso (in stile Gatto Silvestro) sarebbe una soddisfazione notevole.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 9:02

mamma che palle però...
sta gara a chi ha "ragione" è la nuova gara a mpx e brand fotografici MrGreen

Comunque, 1/3 si è pentito? vorrei sentire i motivi, perchè di gente che compra le cose a caxxo ne è pieno il mondo, basta vedere quanti comprano l'ultima novità fotografica qui e tempo 3 mesi se la rivendono...

Scommetto che 1/3 dei pentiti può aprire il portafoglio molto facilmente, perchè chi non caga soldi (scusate il francesismo) ci pensa molto bene prima di spendere 40mila € e se lo fa ha ponderato la scelta e non se ne pente.

Come detto ventordici mila volte, l'elettrico ad oggi non è per tutti...come non lo è il diesel, il benzina o il gpl.
Ognuno si prenda quel che crede meglio per se e viva sereno, che da qui al 2035 ha tempo di cambiar macchina

Dal canto mio, io non vedo l'ora di fare click e prendermi sta benedetta Tesla e levarmi la rottura di balle di andare a far benzina a posta o di prendere appuntamento dal meccanico MrGreen

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 9:13

Siamo ancora un paese con grossi problemi strutturali, mancano ponti, strade, manca la manutenzione, spesso non si trovano i soldi. Mancano i servizi. Abbiamo paesi isolati, territori abbandonati.
Eppure ci preoccupiamo ogni giorno di scelte che devono salvare il pianeta Terra, come se fossero le uniche importanti.
Ma non è folle tutto questo?


Folle si!
Ma fa parte di un piano...questo quasi mi consola, perchè preferisco la malafede alla stupidità, e non voglio pensare che chi ci comanda, soprattutto in EU, fosse davvero convinto di certe scelte...
Preferisco pensare che sia sempre stata una questione economica e basta, e che certi aspetti della pagliacciata green siano stati il destriero da cavalcare per spostare soldi.

Se fossero davvero l'inquinamento, la dipendenza dai combustibili fossili, la decarbonizzazione, ecc, il motore dell'ideologia green, si sarebbero potute compiere scelte più economiche, veloci, ma soprattutto efficaci.
Ci si è focalizzati invece su un singolo settore, quello del trasporto privato, non perchè sia il peggiore, direi proprio tutt'altro, ma perchè si è voluta riversare sul cittadino, sul lavoratore, la responsabilità di qualcosa che è frutto principalmente di scelte sbagliate, sbagliatissime, compiute nel corso dei decenni da governi mondiali e da grandi colossi industriali.
Tutta la propaganda a contorno è appunto propaganda, è la benzina, o l'energia elettrica in questo caso, :) di tutto il pacchetto...


avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 9:42

Gibus, come non quotare ogni singola parola, direi anche la punteggiatura ...

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 10:12

Finché vivremo con l'idea che l'auto è un bene imprescindibile, di cui non si può fare a meno, in nessuna circostanza, potranno "condizionarci" (imporci) qualsiasi cosa

Il problema è che ci "condizionano" già ora anche se non consideriamo imprescindibile l'auto.
Io ho lasciato scadere la patente già 20 anni fa; ok, mi muovo poche volte su lunghe tratte, ma in questi giorni ho dovuto farlo per andare a risolvere un problema a mia madre che vive nell'appennino modenese (ultimamente mi capita almeno una volta all'anno), mentre io risiedo da anni in Valle di Fiemme, in Trentino.
Ai tempi dell'Università (seconda metà degli anni '70) utilizzavo unicamente i mezzi pubblici; almeno ogni due settimane utilizzavo il treno su tratte con almeno un paio di cambi. Le coincidenze erano abbastanza ben studiate anche per chi non viaggiava con gli equivalenti degli attuali "freccia rossa", il cui biglietto, per inciso, costa il doppio e, da solo, giustificherebbe l'utilizzo dell'automobile, e non c'erano particolari problemi anche per gli universitari squattrinati come il sottoscritto.
Ora gli orari sono invece studiati in modo tale per cui le coincidenze sono tali solamente se viaggi sui "freccia rossa" (che, ironia della sorte, ieri, alla stazione di Bologna erano gli unici treni in forte ritardo, anche più di mezz'ora MrGreen); per gli altri treni hanno studiato gli orari in modo che, sulle tratte coperte dalle "frecce", da IC ed EC, con i treni ordinari devi attendere anche più di un'ora perché quella che sarebbe stata la vera cincidenza è partita 2 minuti prima dell'orario previsto per il tuo arrivo in stazione. Non solo, per fare un altro esempio di altissima efficienza, sulle tratte fra due nodi ferroviari (es. Bologna-Verona o Modena-Verona) i treni ordinari con percorrenza sull'intera tratta sono ridotti a 1-2 al giorno, per il resto fanno capolinea, in entrambi i sensi, in una stazione intermedia Eeeek!!! dove, ovviamente devi attendere circa 10 minuti per riprendere il viaggio. Addirittura, sulla percorrenza completa Bologna-Bolzano la maggior parte dei treni ordinari per Bolzano, appunto, viene fatta partire non da Bologna, bensì da Poggio Rusco (perché è evidentemente notorio che gli abitanti di questa località frequentino la città di Bolzano con un'assiduità impressionante MrGreen) e, ovviamente, vale anche per il ritorno. Non a caso, se in stazione chiedi di fare un biglietto unico, comprensivo dei cambi, ti propongono "sempre" (e sottolineo SEMPRE) una... "offerta" di viaggio che comprenda almeno un tratto su "freccia rossa", sei tu che devi chiedere (e spesso ti guardano pure male) l'alternativa.
Senza contare chi deve poi utilizzare anche i mezzi pubblici locali (pullman) per spostarsi ulteriormente dove non arriva la ferrovia.
Quindi, che vera alternativa hai, nel 2024, all'utilizzo dell'automobile?
1 - pagare gli stessi costi, o addirittura superiori, e non avere comunque la certezza di ridurre i tempi;
2 - impiegare una giornata intera (martedì scorso, dalle 6,34 alle 17,15) per un percorso che con l'automobile avresti coperto in circa 4-4,5 ore.
Ma fa parte di un piano...questo quasi mi consola, perchè preferisco la malafede alla stupidità

+1

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 10:20

Io comprerò un'auto elettrica quando costruiranno una nave elettrica e un aereo elettrico.


in realtà le grandi navi moderne, sopratutto quelle da crociera, hanno propulsione elettrica.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 10:41

Alvar tutta in bici da casa Cool

Non è stata detta la cosa più importante almeno secondo mè è che prima devi Immagazzinare l'energia almeno 2 volte prima che arrivi come forza motrice ciò non avviene con il motore endotermico .
L'unico vettore che può competere è l'idrogeno.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 10:46

www.eni.com/it-IT/azioni/fonti-energetiche/idrogeno.html#:~:text=L'

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 10:52

Ora gli orari sono invece studiati in modo tale per cui le coincidenze sono tali solamente se viaggi sui "freccia rossa" (che, ironia della sorte, ieri, alla stazione di Bologna erano gli unici treni in forte ritardo, anche più di mezz'ora MrGreen); per gli altri treni hanno studiato gli orari in modo che, sulle tratte coperte dalle "frecce", da IC ed EC, con i treni ordinari devi attendere anche più di un'ora perché quella che sarebbe stata la vera cincidenza è partita 2 minuti prima dell'orario previsto per il tuo arrivo in stazione. Non solo, per fare un altro esempio di altissima efficienza, sulle tratte fra due nodi ferroviari (es. Bologna-Verona o Modena-Verona) i treni ordinari con percorrenza sull'intera tratta sono ridotti a 1-2 al giorno, per il resto fanno capolinea, in entrambi i sensi, in una stazione intermedia Eeeek!!! dove, ovviamente devi attendere circa 10 minuti per riprendere il viaggio. Addirittura, sulla percorrenza completa Bologna-Bolzano la maggior parte dei treni ordinari per Bolzano, appunto, viene fatta partire non da Bologna, bensì da Poggio Rusco (perché è evidentemente notorio che gli abitanti di questa località frequentino la città di Bolzano con un'assiduità impressionante MrGreen) e, ovviamente, vale anche per il ritorno. Non a caso, se in stazione chiedi di fare un biglietto unico, comprensivo dei cambi, ti propongono "sempre" (e sottolineo SEMPRE) una... "offerta" di viaggio che comprenda almeno un tratto su "freccia rossa", sei tu che devi chiedere (e spesso ti guardano pure male) l'alternativa.


Questo lo reputo uno scandalo.
Un vero scandalo.
Nel corso degli anni si sono operati per smantellare il sistema di scambi regionali per favorire il sistema Eurostar, Intercity e compagnia bella.
Il tutto nel nome di efficenza, velocità, comodità.
Tutto bello sulla carta, peccato che i treni veloci fermino sono in alcune stazioni, ecco quindi che chi abita nei centri minori è penalizzato, molto penalizzato.
Ma perché fare tutto questo?
Hanno forse guardato solo ai soldi, o forse solo all'immagine di facciata.
Ma di fatto hanno tolto un servizio a molti italiani.
Ho preso il treno per anni, finché sono stato "costretto" a prendere la macchina: mancanza di coincidenze, mancanza di treni, costi sempre piu alti.
Certo, perché per i regionali (i treni dei poveri) si guardano bene di fare le offerte low cost.
Per una famiglia quindi è impossibile prendere un treno, è antieconomico.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 11:35

3) rinuncia al possesso di un'automobile per una grandissima parte della popolazione.


se vai a leggerti anche tutta la parte della "sostenibilità" relativa all'economia circolare che l'ideologia green vuole imporre, vedrai che la risposta 3) assume un significato

l'economia circolare è al momento piuttosto seminascosta, non gli si fa molta pubblicità, ma il fine principale è di avere pochi produttori, che decidono cosa e come produrre, l'utente usa solo il prodotto, non ne è proprietario, e poi lo riconsegna ai produttori stessi.
Azzerando completamente tutti i passaggi intermedi, in pratica eliminare il concetto stesso di mercato.

Uno o pochi produttori che "pianificano", sotto la guida dello stato, cosa gli utenti vogliono, zero mercato, eliminazione del concetto di proprietà...ricorda qualcosa?

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 11:38

in realtà le grandi navi moderne, sopratutto quelle da crociera, hanno propulsione elettrica.


si, ma alimentate da motori endotermici diesel, turbine a gas o impianti nucleari.

Il problema delle elettriche non è il motore, ma dalle limitazioni della riserva di energia oggi disponibile, ossia le batterie.


avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 11:46

Il problema delle elettriche non è il motore, ma dalle limitazioni della riserva di energia oggi disponibile, ossia le batterie.


4/500km non mi sembrano una grande limitazione, ma come al solito qui tutti fanno 4000km al gg MrGreen
Poi vai a vedere il kilometraggio medio annuale in italia e....

finanza.lastampa.it/News/2022/09/30/gli-italiani-e-lauto-da-parco-circ

L'unica vera limitazione, ad oggi, ce l'hai se non hai posto a casa dove caricarla, nient'altro

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 12:24

Uno o pochi produttori che "pianificano", sotto la guida dello stato, cosa gli utenti vogliono, zero mercato, eliminazione del concetto di proprietà...ricorda qualcosa?

A dire la verità, in linea puramente teorica non avrei nulla in contrario... A condizione che valga per tutti, però, non che poi in pratica, come sempre, c'è qualcuno più uguale degli altri.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 12:26

L'unica vera limitazione, ad oggi, ce l'hai se non hai posto a casa dove caricarla, nient'altro

hai detto niente...anche perchè serve sia il "posto", ma anche la potenza elettrica allacciata.

500km non sarebbero un problema di autonomia, molte auto a combustione hanno autonomie simili.

tralasciando il "dettaglio" che i 500km dell'elettrica sono molto teorici mentre i 500 di una endotermica sono reali, il problema è la ricarica.

Il combustibile chimico lo stocchi in quantità ENORMI in spazi ridottissimi (una normale cisterna da 20000l di un distributore equivale ad una batteria da 100.000 kWh) e una normale pompa eroga energia con una potenza equivalente di una ricarica a 18MW. E i distributori nelle zone urbane hanno più pompe e più cisterne.

Quindi, o la stazione di ricarica ha disponibili stoccaggi paragonabili (che possono anche essere inferiori, ipotizzandoli come dei volani con una ricarica continua), oppure deve avere potenze di allaccio in rete altrettanto mostruose.
E devono essere tante, almeno tante quanto gli attuali distributori di carburante.

Questi sono i numeri che deve avere una stazione di ricarica elettrica per equiparare il combustibile chimico. Altrimenti restano quello che sono oggi: dei giocattoloni, anche se molto divertenti e a volte anche pratici.


avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2024 ore 12:31

A dire la verità, in linea puramente teorica non avrei nulla in contrario...


con tutto il rispetto, ma ho i miei dubbi....a parte che vorrebbe dire perdere anche il benessere, perchè è il capitalismo che ha portato benessere nel mondo occidentale...gli Stati non sono in grado di produrre benessere, ormai questo è assodato e persino nelle stesse premesse del green deal è ammesso che gli stati, persino quelli europei, non sarebbero in grado di produrre le risorse economiche che servono per ottenere gli obiettivi di sostenibilità.




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