| inviato il 22 Agosto 2024 ore 13:11
“ Ed è più facile che usare grandangoli spinti in ambiente urbano „
Mmmhh... forse parliamo lingue diverse... per me l'ambiente urbano (e relativi cassonetti) non è paesaggio...
Poi, che usare in maniera proficua un grandandolo (spinto o meno) sia più "impegnativo" mi trova d'accordo...
E' per quello che usate i tele? 
“ Non so dove abiti tu „
Tra Mare e Montagna... sono fortunato. 
Comunque, a parte il canonico "fate un po' come vi pare" (che a questo punto mi sembra d'obbligo) direi che se vuoi fotografare una montagna è logico che NON ci vai sotto ma ti devi allontanare per poterla inquadrare tutta... e qui vedo utile un obiettivo (un po' più) lungo...
Pensa un po'... queste cose le so anche io... non è che sono sceso ieri dall'albero, eh? |
| inviato il 22 Agosto 2024 ore 13:44
Comunque, ci sta che al primo lavoro con un attrezzo nuovo uno non si senta sicuro.
Sopratutto se e' uno di quei lavori in cui non puoi sbagliare e devi tenere i tempi stretti.
Alla fine il rischio di fare qualche cazzata per la poca pratica dello strumento e' alto. Ed avere unlavoro sotto alla media non e' mai bello.
Purtroppo sono abituato anche io ad usare perlopiu' fissi. Capisco le remore dell' OP..
Suggerisco di mettere due riferimenti adesivi sullo zoom in corrispondenza delle focali fisse a cui sei abituato.
Piazzi l'obiettivo su quella focale e ti muovi di conseguenza. Se serve cambiare, invece di cambiare fotocamera sposti la ghiera e ti muovi di nuovo. |
| inviato il 22 Agosto 2024 ore 14:10
Lo zoom è un obiettivo multifocale e così dovrebbe essere usato. Molti, forse troppi lo usano erroneamente per avvicinarsi o allontanarsi dal soggetto |
user207727 | inviato il 22 Agosto 2024 ore 14:22
“ Lo zoom è un obiettivo multifocale e così dovrebbe essere usato. Molti, forse troppi lo usano erroneamente per avvicinarsi o allontanarsi dal soggetto „ perfettamente d'accordo. |
| inviato il 22 Agosto 2024 ore 15:28
Io uso gli zoom solamente ed esclusivamente per il paesaggio.. ma per tutto il resto mi viene impossibile il loro utilizzo.
Se devo scattare una foto so esattamente quale focale mi serve e so esattamente il campo inquadrato qual'è.
Ho provato a fare un matrimonio una volta con uno zoom, spinto dalla curiosità di avere la comodità.. ma è stato un disastro totale. Dopo un centinaio di scatti che muovevo sta ghiera su e giù sono torntato al mio 28 e 50mm
I fissi ti abituano a VEDERE la foto prima ancora di farla.
Con questo non voglio demonizzare gli zoom, in alcuni campi fondamentali.. ma anche quando monto il mio 24-120 spesso lo imposto a una focale e scatto solo con quella per ore |
| inviato il 22 Agosto 2024 ore 16:52
Io nei paesaggi utilizzo il grandangolare a volte anche spinto quando voglio enfatizzare le distanze, allargare gli spazi, giocare sulla distanza, mentre utilizzo il teleobiettivo (anche di focale relativamente lunga) quando voglio comprimere le distanze, giocare sui colori, sulle forme.
Sinceramente non ho mai ritenuto il grandangolo un obiettivo specifico per paesaggi ed il tele un obiettivo specifico per certe discipline sportive o per gli animali.
Etichettare un obiettivo per un certo tipo di utilizzo (ad esclusione forse per gli obiettivi nativamente macro), non l'ho mai capito.
Per questo ho anche difficoltà a capire le domande relativa a quali obiettivi portare per un certo viaggio o una certa location.
A me serve sempre tutto, in funzione di cosa decido di fare in quel momento e delle situazioni e location che incontro o visito. |
| inviato il 22 Agosto 2024 ore 17:27
“ A me serve sempre tutto, in funzione di cosa decido di fare in quel momento e delle situazioni e location che incontro o visito. „
Sarei anch'io più o meno come te e, potendo, porterei sempre un sacco di roba. Ma ho speso tutti i soldi per l'attrezzatura e non me ne restano più per lo sherpa
In realtà tendo a unire la passione per la fotografia con quella per il fitness, così prendo due piccioni con una fava
Modalità serio e ammetto che qualche domanda comincio a pormela. Ho 65 anni, per il momento me la cavo, ma prima o poi dovrò cominciare a limitarmi con l'attrezzatura che mi porto in giro .
Chissà? Magari mi andrà bene come al tizio che ho conosciuto l'anno scorso in Cansiglio. 74 anni, una buona gamba (ma anche una buona lingua... simpaticissimo) con D850 con il 400 f/2.8 e treppiedone in mano, peraltro pure senza occhiali, neanche quelli da lettura. Se è iscritto qua e mi legge lo saluto calorosamente, si chiama Piero. Mi faceva sudare solo a guardarlo . |
| inviato il 22 Agosto 2024 ore 20:45
Io ammiro i POCHI che riescono a far belle foto usando solo fissi (uno dei pochi e' proprio F. Zuorro). Io ci provo, ma l'ansia da prestazione, il timore di perdere la foto (adoro la street) mi vincola quasi sempre allo zoom. |
| inviato il 23 Agosto 2024 ore 12:59
Domani ho il primo lavoro con l'ottica nuova. Vedremo come va. Vi aggiorno.
Intanto ho notato che non c'è il 18mm segnato sul barilotto. Dovrò andare a istinto. |
| inviato il 23 Agosto 2024 ore 13:14
E come vuoi che vada?
Bene, no?
Dai, non ti fasciare la testa, che non è il caso... |
| inviato il 23 Agosto 2024 ore 14:50
“ Intanto ho notato che non c'è il 18mm segnato sul barilotto. Dovrò andare a istinto. „
Io ho appena notato che, sugli slip che indosso, non è segnata la taglia, mi stanno benissimo, ma spero di non perderli 
Scommetto che ti troverai benissimo, anche se, per non dar ragione ad una femmina, affermerai il contrario
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| inviato il 23 Agosto 2024 ore 23:00
E pensa che io, pur avendoci provato, con i fissi non mi son trovato per niente. Ogni volta che monto, che so, il 35, vedo qualcosa per cui servirebbe un 200; monto il 200, ma adesso ci vorrebbe il 24. Continuo togli, metti, sposta, sporca il sensore. Oppure un corpo macchina dedicato ad almeno 3 delle focali che uso più spesso, solitamente 24, 200 e 500. Troppo costoso ed ingombrante, purtroppo.
Se vuoi farti passare la paura, ribalta lo strano, e spesso irrealizzabile, concetto che lo zoom è un fisso con qualche passo in più o in meno (certo, finchè davanti non trovi un precipizio, e dietro un muro! ).
Ribalta la cosa: girando la magica ghiera, incredibilmente ti avvicinerai o allontanerai, ma senza muoverti da dove sei! Comodissimo!
Io nemmeno più le guardo, le focali... inquadro, decido al momento se allargare o stringere, come farei se fossi in post, e inquadro quello che mi serve. Fine. Sennò è come quelli che fanno il demonio perchè in aps-c c'è il fattore di moltiplicazione, e impazziscono con le equivalenze. Non fa per me.
Anche perchè, spesso non ce ne rendiamo conto, ma quando utilizzi un tele, anche fisso, involontariamente il nostro meccanismo di visione "zooma", ovvero vede il particolare e si concentra su quello, nient'altro che quello, e quello cerca di fotografare. Solo che il processo è così rapido che noi siamo convinti di ragionare a 85mm, per dire una focale. |
| inviato il 23 Agosto 2024 ore 23:09
“ e non gli verrà mai in mente di avvicinarsi da 12 a 5m, o viceversa, in modo da cambiare la prospettiva, mantenendo costanti le dimensioni del soggetto principale attraverso la lunghezza focale. In altre parole, rifiutandosi di usare le gambe perché questo lo fanno solo i nostalgici che usano le focali fisse, butta in mare il solo, vero e tutt'altro che indifferente vantaggio dello zoom: cambiare la prospettiva senza cambiare obiettivo. „
Nadir dà per scontato che uno possa muoversi avanti e indietro, che possa o meno fare quei 20 passi in più o in meno. E sarebbe bello fosse tutto così semplice e banale. Ma ci sono dei casi in cui i 15 passi in avanti non li fai, vuoi perchè hai un ostacolo fisico davanti (o dietro), vuoi perchè non hai il tempo per muoverti.
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| inviato il 23 Agosto 2024 ore 23:45
“ È proprio quello che vorrei evitare e che mi fa più paura.
Nei miei incubi non so più "camminare". „
È un modo diverso di "camminare"... io non lo definirei tale, ma lo chiamerei quasi "volare". Attenzione: questo non implica perdere il concetto di "distanza", perchè non fai altro che inserire un movimento in più. Posso comunque muovermi fisicamente se la foto che ho in mente ha quella determinata prospettiva e/o inquadratura, sapendo che lo posso comunque fare. Lo zoom introduce un ragionamento in più rispetto al fisso.
Allora... piccola storia personale: 2 anni fa decido che anch'io voglio costruirmi uno stile, che voglio cominciare a ragionare per focali e per questo, scegliendo un corredo m4/3, decido di optare per il 15 panaleica: fisso piccolo, di ottima qualità, impeccabile. E per i primi tempi va tutto benissimo: io ragiono a 28mm, più o meno, è la mia focale standard, quella con cui vedo il mondo. Un 30 equivalente dovrebbe calzarmi a pennello. E infatti così è stato: mi son trovato bene. Mi spostavo in funzione del soggetto, tanto era tutto statico, scattando per lo più foto di paesaggi.
Finchè non vedo una tizia affacciata ad un dirupo, che guarda di sotto. E io che cerco di fotografarla inserendola in un contesto, ma era troppo lontana. Davanti a me, il medesimo dirupo.
Alla fine ho scattato la foto, ma poi l'ho croppata in post. E di mio, potendo, avrei stretto molto di più.
La foto, inutile dirlo, ha cambiato completamente di senso & significato. Col senno di poi, dopo averci ragionato su, ho visto che anche l'originale aveva un suo perchè, ma inizialmente sta cosa, questa limitazione così forte nelle mie possibilità espressive, beh, mi ha seccato parecchio. Mi è mancato quel "volare", che mi avrebbe permesso di annullare il dirupo di fronte a me. Mollai il fisso.
Ogni tanto, lo ammetto, ci rifaccio un pensierino, ai fissi. Mai si sa...
Allego la foto incriminata.
La versione sopra, quella elaborata, croppata un po' rispetto ai 30mm originali. La versione sotto, come l'avevo immaginata al momento, con maggior attenzione alla figura della persona. Dopo 2 anni comincio a preferire lo scatto "limitato", ma solo perchè ci ho ragionato sopra. E perchè, probabilmente, restituisce meglio l'idea del dirupo di fronte alla tizia. Effettivamente, come dicevo prima, il mio sguardo ragiona a 28mm, ma l'attenzione aveva già selezionato e "zoomato" in automatico. Son comunque 2 foto completamente diverse, come messaggio e come soggetto.
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