| inviato il 02 Agosto 2024 ore 14:38
La Scienza (scusate se salto di palo in frasca), sostenne che in quei disgraziatissimi anni 2020-22, ci dovessimo vaccinare per non contagiare (" (...)Non ti vaccini? Contagi, lui-lei muore.(...) " disse un importantissimo uomo politico, ripetendo quel che gli dissero gli scienziati unanimi .
Ed era una balla (ok, diciamolo per benino): era un concetto errato, per quanto basato sulla pressoché unanimità della scienza.
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| inviato il 02 Agosto 2024 ore 14:46
Enzo C. il punto è esattamente quello di trovare un accordo "vero", non di facciata come al solito, per fare in modo che si muovano anche le nazioni maggiori responsabili non solo dell'emissione di CO2 (che il problema complessivo non è solo il riscaldamento), ma anche di inquinanti, classici e moderni, e di tutte quelle pratiche che possono ridurre la capacità dell'intero ecosistema di adattarsi ai cambiamenti in atto (perché è inutile che, come specie, l'uomo riesca ad adattarsi benissimo, se poi non sarà più in grado di procurarsi il cibo coltivando i campi arsi dalla siccità, o potrà farlo solo con costi per i quali i coltivatori non riusciranno ad essere ricompensati) |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 14:51
Enzo fai un mischione tra scienza/metodo scientifico e opinioni e le eventuali politiche di gestione prese dai decisori.
Sono 3 cose ben separate.
La Scienza non diceva niente, c'erano studi che descrivevano in base ai dati raccolti e c'erano previsioni statistiche con certi intervalli di confidenza. Non prescriveva nessuna politica ai decisori.
Gli scienziati, partendo dagli stessi dati, potevano avere opinioni e sensibilità diverse sulle politiche da adottare ma erano comunque opinioni personali (vedi vari personaggismi in TV, da una parte e dall'altra).
I politici decisori, sulla base dei dati e di altre valutazioni, decidono come tradurre in politiche di gestione e decidono di comunicarle come meglio credono. |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 14:55
Daniele (Ferrari): Giustissimo nel principio.
Circa l'agricoltura però, vorrei ricordare come Israele, che si vide assegnato un territorio arido, inospitale ed in gran parte semidesertico (con inverni inclementi), presto, prima che industriale, divenne una potenza agricola, impiantando sistemi di dissalazione, trivellando pozzi profondi, realizzando una rete di acquedotti e réservoires d'acqua diffusi, per far fronte ad ogni emergenza, trasformando in terra fertile un vero e proprio cassone di sabbia... |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 15:00
Daniele (Giovanardi): facile dirlo adesso, col senno di poi. Un intero paese messo in ginocchio e sottochiave, da un fideismo "vaccinatorio" che arrivò a negare il diritto al lavoro ed alla libertà personale, sulla base dei "suggerimenti" di quella scienza (escludiamo i teleimbonitori che ci hanno tormentato per due anni abbondanti, anche loro poi smentiti dai fatti), che diede istruzioni ai politici pro tempore al governo.
Altro che mischione: scusami, dov'eri in quei due anni?... |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 15:02
“ Ed era una balla „
scusa, ma se hai mai dato un'occhiata anche solo ai numeri "ufficiali" di quegli anni (i calcoli postumi sono ben più alti perché ricavano stime anche dai successivi dati anagrafici degli Stati in cui non venivano registrati dati ufficiali relativi all'epidemia, e posso capire che non ti piacciano), la balla è quella che hai scritto tu.
Favorisci le tue fonti, prego.
Certo, se ti riferisci al fatto che, una volta passato il periodo critico (ovvero gli anni che hai citato) siano sopravvissuti solo i ceppi virali meno letali e la cosa sia poi rientrata nella "normalità" delle classiche influenze, è accaduto esattamente quello che accade sempre, ma se nel frattempo non si fossero prese misure drastiche, sarebbero morte molte più persone. Senza contare che la "comune" influenza è tutt'ora la principale causa di decessi per malattie infettive, e il vaccino è tutt'ora il rimedio più efficace per tutelare le categorie più deboli, compreso chi, pur rientrando in quelle categorie, non può vaccinarsi perché allergico. |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 15:12
Io posso solo portare la mia personale esperienza: non ho mai visto tanti amici e conoscenti morire in un periodo così breve e per la medesima causa, così come non ne ho mai visti così tanti cavarsela per il rotto della cuffia e, comunque, con lunghe ripercussioni. Mia moglie ha fatto un discreto periodo di ospedale e non è entrata in terapia intensiva solo perché ha rispettato alla lettera le indicazioni di quei medici che tanto criticate (ma in compenso, in ospedale ha assistito a casi di pazienti morti proprio per non aver dato retta a quegli stessi medici).
Io, però, me la sono cavata con due linee di febbre e un po' dei soliti dolori muscolari di una "classica" influenza, dunque che conclusioni dovrei trarne: guardare solo a me stesso e dire che era tutta una caxxata, o guardare anche a tutti quelli che conoscevo e farmi un'opinione un tantino più severa? |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 15:14
I vaccini, certo: morbillo, pertosse, difterite, poliomielite ed anche varicella... sono d'accordissimo sulla prevenzione attraverso i vaccini. I miei due figli, ora di 14 e 12 anni, hanno fatto tutto quanto prescritto dai piani vaccinali per l'infanzia, idem il sottoscritto per quanto riguarda anche le malattie infettive o a rischio per l'età adulta.
Mi sono anche inoculato l'mRNA anticovid per tre volte (e potessi tornare indietro, questo non lo farei).
Quel che è successo in quei 2-3 anni è ancora tutto da scrivere, e quando avverrà, non ci sarà per nulla da ridere.
Quel periodo, mi ha colpito nel modo più tremendo che una persona potrebbe temere e non voglio scendere in ulteriori dettagli, perché tanto nulla e nessuno mi restituirà ciò che mi è stato tolto.
Si, meglio tornare alla siccità della Sicilia, che più che messia dell'ambiente , avrebbe bisogno di ben determinati, preparati ingegneri. |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 15:21
“ vorrei ricordare come Israele „
spesso sovvenzionato da altri Stati e da imperi industriali e bancari "amici" (ciò non toglie che i miliardari arabi di Dubai o sauditi non si sognerebbero mai di aiutare nel medesimo modo i palestinesi, ammesso che questi desiderino essere aiutati a crearsi un futuro nel medesimo modo).
Quando però dovesse essere una fetta di mondo molto più grande ad avere bisogno di quel tipo di aiuti (e presto probabilmente accadrà), non sono così convinto che la cosa sarà possibile. Aiutare pochi si può fare, magari beandosi anche del "bel gesto", aiutare tutti è un altro paio di maniche. |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 15:27
P.S in tempi meno tristi (era il 1981) ho visto coi miei occhi la differenza abissale che c'era tra i campi desertici al di là delle recinzioni di confine e quelli (stesso substrato geologico, stessa esposizione, planarità ecc.) immediatamente entro il territoro israeliano; in effetti c'era comunque da applaudire se non altro alla costanza di aver portato avanti quel sogno. |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 16:06
Queste sono considerazioni di tipo eminentemente politico, ma le tecnologie di fertilizzazione di aree pressoché desertiche, come fu fatto in Israele (e come si pratica in certe aree dell'Outback australiano, ad esempio), sono materia per ingegneri ed agronomi.
I soldi inutilmente spesi per fallimentari interventi più demagogici che altro, meglio sarebbero da investire nel ripristino e nella modernizzazione dei sistemi idrici, di bacino e di condotta dell'isola. |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 16:41
Enzo mi sembri mio papà che per anni ha lavorato come un mulo non ha mai notato le scie nel cielo e i morti per attacco cardiaco e da quando è in pensione che non fa nulla tra Facebook e rete 4 è esperto di scie chimiche e di morti collegate al vaccino. Gli devo portare i numeri dei decessi prima e dopo il covid e fargli gli esempi di persone che conosceva anche lui morti prima del covid.
Concordo che si poteva gestire meglio, che qualcuno ci ha speculato ma fare di tutta l'erba un fascio è sbagliato.
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| inviato il 02 Agosto 2024 ore 18:24
Purtroppo o per fortuna, non ho account Facebook, né Instagram, ne altre diavolerie per tenerci attaccati al cellulare, tranne Whatsapp, che mi serve per più rapido contatto con famigliari ed amici.
Lavoro (molto) e non sono in pensione.
Le c.d. "scie chimiche" non mi interessano ed i morti correlati all'uso di certi medicinali anticovid, mi interessano limitatamente alla personale esperienza famigliare, che purtroppo non mi consente di intesserne lodi, men che mai per quegli scienziati, che da noi ed altrove furono corresponsabili di scelte che non posso condividere.
Ma qui, ripeto, parlo della mia esperienza personale.
Per questo, visto che non voglio generalizzare partendo dalla -ripeto- mia esperienza personale/famigliare, preferisco restare nel tema della discussione: la siccità in Sicilia. |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 18:37
OT
Oggi ho cancellato 15gb di PDf della verità che gli mandava un gruppo di amici su wa
Fine off topic
Tornando in tema, dato che il problema della siccità non è una novità in Sicilia, non capisco perché tutti si meravigliano. Sembra che hanno vissuto su un altro pianeta.
Dai miei genitori acqua a giorni alterni, e ancora va bene. |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 18:39
Perché gli invasi si stanno svuotando completamente. |
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