| inviato il 24 Giugno 2024 ore 1:26
“ Siamo in pieno cabaret, come spesso accade quando si posta su cose che non sono state capite!MrGreen Ho linkato Merklinger che è un fisico USA in pensione dalla Provincia della Nova Scotia in Canada (sono mezzo canadese...). A mio parere pochissimi qui devono avere letto (e capito) il Merklinger nella forma estesa che ho linkato. Partendo dall'ottica geometrica, se ne traggono le conseguenze. L'ottica geometrica risale a ~ 2 (due) secoli fa (si cita Gauss). È ancora in uso nella progettazione di obiettivi come un'ottima approssimazione. Se uno, come sospetto, non sa cos'è il principio di Fermat, dovrebbe astenersi in 3d come questo, pena spacciare frescacce per verità. Domanda facile, alla portata dei semi-analfabeti scientifici: perché a intervalli più o meno regolari si torna a parlare di sensori curvi?Cool „ E' tutto molto interessante , ma in quale maniera dovrebbe essere d'aiuto all'OP, che chiede semplicemente una metodologia più o meno efficace per scattare un panorama con nitidezza accettabile lungo tutto il frame? Perchè dubito che lui abbia voglia di consultare un trattato scientifico prima di una foto al tramonto. O forse sì, chi lo sa. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 1:49
@Mc se il tuo "lungo tutto il frame" sta a significare dai piedi del fotografo all'infinito, l'iperfocale cade miseramente all'infinito e troppo vicino. Si verifica in un attimo a cavalletto. Se al fotografo (paesaggista?) non interessa lo sfondo PERFETTAMENTE a fuoco, l'iperfocale è una buona soluzione, anche se gli obiettivi moderni senza scale sui barilotti la rendono meno facile. Se in un panorama interessano le casette sulle colline lontane PERFETTAMENTE a fuoco, allora Merklinger. Solo che Merklinger funziona bene coi grandangoli e con diaframmi discretamente chiusi. Si apre il capitolo doloroso della diffrazione... |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 2:22
Mc Reeny +++++ Leggermi Merklnger non mi attira per niente, preferisco sperimentare dal balcone prima di uscire a fare foto a vuoto. Tra láltro credo che conoscere i miei poveri e pochi mezzi a disposizione sia molto piú redditizio. Il tempo che guadagneró lo spenderó il qualche lettura piú artistica, cosa poco o per niente trattata qui sul forum. Grazie lo stesso , comuque, Val! |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 6:45
ragazzi non perdete tempo a rispondere al solito troll "velvia/noctilux" (che ho bannato), segnalatemelo e lo banno subito. ora vi invito a proseguire pacatamente la discussione |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 6:56
"...con nitidezza accettabile lungo tutto il frame?" Al solito: ma su quale dimensione geometrica d'immagine? Magari su formato francobollo è tutto nitido mentre su dimensione lenzuolo è tutto sfocato: se uno non definisce la dimensione geometrica della foto, parla di aria fritta. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 7:17
Un tempo remoto, eravamo pochissimo fotoamatori, e NON facevamo fotografie migliori di quelle di adesso, per nulla, mentre oggi da una massa immensa di utenza escono fotografie di una qualità media assai peggiori delle nostre, ma ci escono fuori continuamente anche fotografie di una bellezza stupefacente, che un tempo erano molto rare. Ma se si fa un calcolo percentuale delle foto "belle" sul totale delle fotografie realizzate, in quel tempo remoto le foto "belle" coprivano una percentuale robusta: si scattava infinitamente meno ma con più competenza. La gente oggi fotografa senza competenza alcuna: la massa delle foto è enorme, immensa, ed è vilissima, ma tra i miliardi giornalieri, belle foto escono continuamente, molte di più di un tempo, ma la percentuale di foto "belle" è irrisoria. Oggi non c'è nessuno , che spenda 50 (cinquanta) euro in libri di fotografia, la gente rufola solo sul web e si legge articoli o si guarda il filmato del cocomeraio del momento, ma non compra un libro nemmeno se lo picchi e questo poi si vede, è lampante. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 8:16
Attualmente la maggior parte delle foto sono scattate da smartphone. Nel campo degli smartphone "fotografici" si stanno imponendo sensori da 1" (virtuali). In futuro è prevedibile che i sensori da 1" la faranno da padrone. Con questi sensori bisogna rinfrescare le basi. Ho più di 200 GB di foto Nikon 1, è un altro mondo rispetto alle FF/APS-C (chi usa m4/3 non è molto lontano da un sensore da 1"). Al ridursi delle dimensioni del sensore si accompagna la necessità di ingrandire maggiormente se si emulano le stampe/schermate dei formati più grandi. Questo mette in risalto i limiti dei sensori più piccoli. Nella vecchia letteratura fotografica non esistevano sensori così piccoli. Il compianto dr. Nasse (capo Zeiss) non molti anni fa si stupiva che arrivassero sensori da 20 Mpx FF! Sfortunatamente in inglese DOF indica sia Depth Of Focus che Depth Of Field. Tipicamente in 3d come questo non si fa la distinzione... |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 8:32
“ Tra láltro credo che conoscere i miei poveri e pochi mezzi a disposizione sia molto piú redditizio. „ Questo sicuramente, anche perchè molto spesso i grandangolari, specialmente gli zoom, hanno una certa curvatura di campo, ed alle volte è anche di forma complessa. Questo comporta che l'approccio teorico alla PdC, senz'altro molto utile in altri campi (per esempio ritrattistica e macrofotografia) non sia secondo me la strada giusta per ottenere i risultati migliori in termini di nitidezza nelle zone di interesse. Se per esempio un grandangolare ha una curvatura di campo concava (angoli incurvati verso la fotocamera), i bordi necessiterebbero di una messa a fuoco un po' oltre l'infinito, se si usa l'iperfocale invece si mette a fuoco prima di infinito, mandando i bordi fuori fuoco; a questo punto bisogna decidere se è più importante avere a fuoco i bordi ad infinito oppure il filo d'erba in primo piano, spesso non è possibile avere tutto a "fuoco", a meno di non usare diaframmi ai quali la diffrazione fa veramente disastri. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 8:51
Ora o nikon mi fa una macchina a sensore curvo variabile per un fuoco perenne o passo al telefonino. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 9:12
@Rolu “ a meno di non usare diaframmi ai quali la diffrazione fa veramente disastri. „ In pratica: da f/22 in su e non è un vero dramma neanche lì. Qui leggi che con un sensore da 1" non sia pensabile scattare a f/8. Frescaccia. Scattato con un accrocchio 2x a 1600 mm equivalenti e anche a f/32 si sopravvive. Ovviamente la diffrazione è più percepibile coi grandangoli che coi tele. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 9:15
"Ora o nikon mi fa una macchina a sensore curvo variabile per un fuoco perenne " Il fuoco perenne ce l'abbiamo già sui grandangoli, tipo quelli del telefonino, un 28 mm: usi un formato 35 mm, metti a fuoco a 2 metri, chiudi ad F 16, ISO in automatico, ed ha praticamente sempre tutto a fuoco, da meno di 1 m all'infinito. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 9:36
“ Si apre il capitolo doloroso della diffrazione ... „ Tu sei un cavallo. Ed è risaputo che i cavalli sono persone orribili. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 9:38
In termini di ottica geometrica: uno smartphone con un 28 mm equivalente (dato da F~=5 mm con un sensorino più piccolo di 1") tiene ragionevolmente a fuoco tutti i dettagli più staccati di 5/2=2.5 mm (a f/2) a patto di focheggiare a infinito (non sempre possibile con uno smartphone). La differenza sostanziale tra iperfocale e Merklinger è che si può predeterminare cosa tenere a fuoco senza ricorrere a tabelle PDC. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 10:30
“ In pratica: da f/22 in su e non è un vero dramma neanche lì. „ Dipende sempre dall'utilizzo dell'immagine. Per una visione a monitor al 100% con una FF da 42MP, secondo i miei parametri di accettabilità, ad f/11 il calo rispetto al diaframma migliore è piuttosto piccolo, ad f/16 il calo si nota ma è ancora accettabile, da f/22 i danni iniziano ad essere evidenti. Ma naturalmente la visione al 100% a monitor è esageratamente penalizzante ed ha poco a che fare con la visione di una fotografia nel suo insieme, quindi diaframmi piuttosto chiusi si possono secondo me usare tranquillamente. |
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