| inviato il 07 Aprile 2024 ore 7:55
"..in cui si tentasse di calcolare la profondità di campo .." A me mi dovresti spiegare come fa uno, in mezzo ad un campo, nel fango, che fotografa qualcosa, magari un miccio che si scopa una bella miccia, beato lui, a fare il calcolo della profondità di campo che gli ci vuole col CoC scelto per l'ottica in quei pochi momenti lì (..............il miccio arrapato..........è veloce!). E calcolo fatto utilizzando il CoC dell'ottica in quella condizione d'uso, ricavato a marcia indietro (perché non è un parametro ottico di progetto, ma si ricava dalla stampa col Rapporto d'Ingrandimento) dal CoC da attribuire alla stampa che prima dello scatto ha deciso di fare, dimensione, PPI, luce che la illumina, distanza di osservazione e bontà dell'occhio che la guarda. E' fantascienza, è più serio credere agli UAP, che a quel calcolo lì. Ripeto, il CoC, la frequenza di Nyquist della fotocamera, la risolvenza, il microcontrasto, etc, son tutte razzate, e con la C bella grossa al posto della r, che certamente esistono, ma che fotograficamente sono completamente inutili, servono ai progettisti, ma non a chi fa le fotografie. |
| inviato il 07 Aprile 2024 ore 8:06
il Club della Confusione... |
| inviato il 07 Aprile 2024 ore 8:14
Tutta colpa di Bergat.....sta gran Confusione..... |
| inviato il 07 Aprile 2024 ore 8:36
“ Ripeto, il CoC, la frequenza di Nyquist della fotocamera, la risolvenza, il microcontrasto, etc, son tutte razzate, e con la C bella grossa al posto della r, che certamente esistono, ma che fotograficamente sono completamente inutili, servono ai progettisti, ma non a chi fa le fotografie. „ Facciamo pure che servono anche a riempire i forum a mazzi di 15 pagine per volta. |
| inviato il 07 Aprile 2024 ore 8:36
“ No , questo è errato, lo sono, ma sono anche di più, perché misurano anche la nitidezza. Perché le curve MTF che le Case serie gentilmente mettono a disposizione dell'Utenza, forniscono la misura sia della della risolvenza che del micro contrasto dell'ottica „ Per definizione il limite di risolvenza (o semplicemente risolvenza) è quel valore di frequenza (espressa normalmente in lp/mm) alla quale l'obiettivo restituisce un contrasto basso ma che consente ancora di distinguere le linee (tipicamente questo limite di contrasto è circa 10/20%). Le curve MTF fornite dai produttori si limitano a frequenza al massimo di 50lp/mm, quindi, praticamente sempre, gli obiettivi a quelle frequenza restituiscono un contrasto molto maggiore del limite del 10/20%. Prendiamo le curve MTF di Nikon che ci danno il contrasto a 30lp/mm, che viene spacciato come indicatore di risolvenza. 30lp/mm su un FF da 42MP (ormai niente di particolarmente avanzato) sono linee di 3.67 pixel. Quindi da quelle curve blu di Nikon non puoi sapere cosa succede se nella tua foto ci sono presenti elementi più piccoli; una ringhiera fotografata in modo che ogni pieno ed ogni vuoto siano di 3px di spessore, verrà riprodotta in maniera visibile oppure no? E se ci allontaniamo in modo che i pixel siano solo due? Vedrò una macchia grigia o no? Non è dato di saperlo. Che poi le 30lp/mm siano fotograficamente molto utili perchè sono quelle che meglio rappresentano la percezione di nitidezza che si ha osservando una foto nella sua interezza, è assolutamente vero, ma è completamente un altro discorso. I limiti di risolvenza li ha misurati solo Lensrental che io sappia, ed i migliori obiettivi arrivano a 240lp/mm, c'è una certa differenza con 30lp/mm. Inoltre, almeno teoricamente, le curve MTF si ricavano da mire con righe bianche e nere che non hanno un salto netto ma sono delle sinusoidi, le misure di risolvenza invece si fanno con righe con salto netto. Ho scritto teoricamente perchè adesso i test di solito li fanno fotografando mire completamente diverse, sono rettangoli neri leggermente inclinati sparsi su tutto il campo bianco ed i software desumono le curve a varie frequenze analizzando il passaggio bianco/nero. “ Ripeto, il CoC, la frequenza di Nyquist della fotocamera, la risolvenza, il microcontrasto, etc, son tutte razzate, e con la C bella grossa al posto della r, che certamente esistono, ma che fotograficamente sono completamente inutili, servono ai progettisti, ma non a chi fa le fotografie. „ Questo è condivisibile. Anche sapere come funziona un automobile non serve a niente per andare in giro, però a me sapere come funziona un motore interessa. E non dirmi che è diverso perchè sapere come funziona un motore ti può salvare se rimani per strada, perchè non ci credo che sai metterci mano, soprattutto con queste macchine moderne piene di elettronica. |
| inviato il 07 Aprile 2024 ore 9:06
La teoria rimane sacra e su questo ne sono fermamente convinto, serve per essere istruiti e sapere cosa si maneggia, il ridicolo arriva quando uno chiede quale diaframma usare perché nella foto che farà vorrà avere pollaio, casa e campanile tutto a fuoco e arrivano tutti i web-singer, "non devi chiudere troppo altrimenti vai in diffrazione ma calcola il Cdc e sarai a posto." |
| inviato il 07 Aprile 2024 ore 10:03
Capisco che pensare agli MTF, alla risolvenza al microcontrasto sono stupidaggini che uccidono il concetto della fotografia in senso lato, ma la fotografia è anche tecnica e sapere effettivamente come utilizzare al meglio la propria attrezzatura è un plus al quale alcuni di noi non rinunciano. Le case dichiarano tutti i valori di progetto di un obiettivo, ma è nelle realtà d'uso nelle diverse condizioni che poi abbiamo un riscontro effettivo sulla validità degli stessi. Sapere dove e come incidono sul risultato finale e come sfruttarli, lo ritengo essenziale ai fini di chi concepisce la fotografia come tecnica. Per me quindi il Circolo di confusione, a livello progettuale ha una valenza enorme e denota il grado qualitativo di un'ottica. |
| inviato il 07 Aprile 2024 ore 10:41
"Per me quindi il Circolo di confusione, a livello progettuale ha una valenza enorme e denota il grado qualitativo di un'ottica. " ********** Ecco che, come al gioco dell'oca, si torna al punto di partenza. L'importante e' solo sapere che il "Circolo di Confusione dell'ottica" ammesso che esista, non e' quello legato all'iperfocale e alla profondita' di campo. Peraltro le aberrazioni allargano il punto immagine nelle piu' diverse forme (ellisse, cometa, ..., irregolare) quindi gia' parlare di circolo e' una forzatura. |
| inviato il 07 Aprile 2024 ore 11:32
“ A me mi dovresti spiegare come fa uno, in mezzo ad un campo, nel fango, che fotografa qualcosa, magari un miccio che si scopa una bella miccia, beato lui, a fare il calcolo della profondità di campo che gli ci vuole col CoC scelto per l'ottica in quei pochi momenti lì (..............il miccio arrapato..........è veloce!). „ Voleva evidentemente essere una battuta, ma probabilmente non mi è riuscita bene! Sull'inutilità di tutti questi discorsi per chi pratica la fotografia sono perfettamente d'accordo. |
| inviato il 07 Aprile 2024 ore 12:11
Se i "fotogratocentrici" capissero che l'ottica è alla base della fotografia e che senza avere solide basi di ottica non si progettano obiettivi, fotocamere e relativo SW... forse non si parlerebbe di cdc senza parlare di disco di Airy e di diffrazione. In questo link c'è un molto serio approfondimento sull'argomento: www.juzaphoto.com/topic2.php?t=835906 Finito come al solito male a causa dell'emergere del solito celodurismo. Peccato perchè qualcuno aveva anche abbozzato il concetto che l'argomento è molto complesso perchè si incrocia indissolubilmente con un argomento altrettanto complesso: Il Campionamento che ha molto a che fare con i pixel... Per farvi un'idea dell'importanza del campionamento vi invito a visionale il link allegato: lucafornaciarifotografia.com/2021/01/19/il-campionamento-in-astrofotog e soprattutto a guardare il filmato "Il Campionamento il Astronofotografia Deep Sky" dove un ottimo astrofotografo riesce a spiegare con una incredidile semplicità la complicatissima gestione del campionamento... PS: @Ironluke sicuramente sono inutili per gli amatori e per i professionisti che si limita a fotografare eventi sportivi, sfilate di moda, matrimoni, architettura... ma sono il pane quotidiano di chi vuole ottenere buoni risultati in astrofotografia! |
| inviato il 07 Aprile 2024 ore 12:20
Domanda secca. Stessa foto con: -un 23mm f1,4 su apsc a f1,4 - un 35mm f2 su FF a f2. Avranno lo stesso identico sfocato? o su APSC sarà meno graduale e più compresso? |
| inviato il 07 Aprile 2024 ore 12:47
“ Per me quindi il Circolo di confusione, a livello progettuale ha una valenza enorme e denota il grado qualitativo di un'ottica. „ Ok, ma allora stiamo deragliando dall'influenza Cdc su Pdc, letta così il grado qualitativo ottico sembra possa influire sulla Pdc, ma credo che il grado qualitativo ottico porta differenze sulla risolvenza e nitidezza reale. |
| inviato il 07 Aprile 2024 ore 13:07
“ PS: @Ironluke sicuramente sono inutili per gli amatori e per i professionisti che si limita a fotografare eventi sportivi, sfilate di moda, matrimoni, architettura... ma sono il pane quotidiano di chi vuole ottenere buoni risultati in astrofotografia!;-) „ Naturalmente sono utili eccome in molti campi della fotografia scientifica, ma non credo che Alessandro si riferisse a quello. |
| inviato il 07 Aprile 2024 ore 14:11
“ Però io credo che sia importante che ogni tanto qualcuno ricordi a tutti che saper usare quei parametri non è una base sufficiente per affrontare problemi di ottica più complessi „ Idealmente non dovrebbe nemmeno essere necessario ricordarlo. Il vero problema però, e in questo senso penso vada intesa l'osservazione di prima, è che tante volte le idee sono poco chiare anche su quei parametri, con cui invece tutti si dovrebbe avere completa familiarità. |
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