| inviato il 31 Maggio 2013 ore 12:08
Ricordo che all'asilo e alla scuola elementare arrivava sempre un fotografo a farci foto di gruppo e individuali a fine anno, non credo che abbia mai chiesto ai miei una liberatoria per questo.. Piuttosto mandava il preventivo per l'eventuale stampa. Mi chiedo se a questa gente è mai arrivata una denuncia per gli scatti non richiesti |
| inviato il 31 Maggio 2013 ore 12:14
“ Ricordo che all'asilo e alla scuola elementare arrivava sempre un fotografo a farci foto di gruppo e individuali a fine anno, non credo che abbia mai chiesto ai miei una liberatoria per questo.. Piuttosto mandava il preventivo per l'eventuale stampa. Mi chiedo se a questa gente è mai arrivata una denuncia per gli scatti non richiesti „ Dipende da quanti anni fa eri all'asilo... Non è da molto, che la privacy viene tutelata a dovere... |
| inviato il 31 Maggio 2013 ore 12:23
per le foto di persono ci vuole la liberatoria in particolare nel caso le foto vengano vendute e l'immagine di questa persona venga utilizzata per scopi commerciali. Per le foto di persone messe su social non lo so, bisognerebbe leggere il regolamento di FB. Diverso se dichiari la foto come editoriale, in tal caso basta una descrizione dell'evento data e luogo (ma non penso sia il tuo caso) |
| inviato il 31 Maggio 2013 ore 12:25
Questa discussione sulla privacy è molto interessante ma mi sorge una domanda. Hai scattato con una macchina fotografica nascosta o eri magari in piedi, vicino al tavolo con una vistosa reflex con flash ed ammenicoli vari? Se una persona non vuole essere ritratta te lo fa presente, non credo non si sia accorta di essere fotografata, quindi sicuramente è un problema sorto dopo, a valle di una scenata di gelosia, un ripensamento. Per fortuna la legge tutela la privacy delle persone, però dovrebbe iniziare anche a tutelare le persone in buona fede dalle botte di matto di altri... |
| inviato il 31 Maggio 2013 ore 12:36
“ bisognerebbe leggere il regolamento di FB „ Ehm... perchè... Facebook può fregarsene delle leggi nazionali? Direi che il problema non è se FB lo consenta o no: è se la legge italiana, lo consenta o meno. Qui si parla di qualcosa che viola leggi nazionali, non regolamenti di entità private. |
| inviato il 31 Maggio 2013 ore 12:39
“ Questa discussione sulla privacy è molto interessante ma mi sorge una domanda. Hai scattato con una macchina fotografica nascosta o eri magari in piedi, vicino al tavolo con una vistosa reflex con flash ed ammenicoli vari? Se una persona non vuole essere ritratta te lo fa presente, non credo non si sia accorta di essere fotografata, quindi sicuramente è un problema sorto dopo, a valle di una scenata di gelosia, un ripensamento. Per fortuna la legge tutela la privacy delle persone, però dovrebbe iniziare anche a tutelare le persone in buona fede dalle botte di matto di altri... „ Non fare confusione tra due cose: - SCATTARE una foto - PUBBLICARE una foto. Ci sono contesti in cui è vietato SCATTARE, altri in cui è vietato solo PUBBLICARE. Nel caso che citi, io posso non aver nulla in contrario rispetto al fatto che qualcuno scatti una foto ricordo della serata ma... posso tranquillamente non aver piacere che poi questa foto venga postata in mondovisione. La lascio scattare perchè non ho nulla in contrario sul fatto che chi la scatta voglia ricordare quella serata ma... ...non mi va che il mondo internet veda la mia faccia in quel contesto (anche se non c'è niente da nascondere... perchè una mia serata deve finire sotto gli occhi di tutti?). |
| inviato il 31 Maggio 2013 ore 13:25
“ Non è da molto, che la privacy viene tutelata a dovere „ infatti... mia moglie è proprietaria di un asilo. Per fare e tenere le foto per scopo didattico (documentazione dei lavoretti fatti, festicciole, ricordi x genitori...) dobbiamo assolutamente avere la liberatoria. Anche se l'asilo ha il proprio sito, non pubblica nessuna foto di nessun bambino, nemmeno di spalle. Solo foto degli ambienti. E meno male. |
| inviato il 31 Maggio 2013 ore 13:35
In realtà potevi lasciarle, definendo bene le autorizzazioni di visione su Facebook (si può farlo con estrema precisione senza difficoltà). Dalla pagina linkata sopra: "Immagine riconoscibile di una persona qualsiasi, inserita in un contesto la cui visione sia limitata ad un pubblico circoscritto ed identificato (..., in una pagina web protetta da password, ...)." Direi che è il tuo caso. Quindi nessuna azione legale possibile, a meno che la foto fosse "infamante" e/o aperta ad un pubblico non ben definito. |
| inviato il 31 Maggio 2013 ore 13:45
Lorenzo, perché "e meno male"? Ho sentito delle discussioni farneticanti di mamme di compagni di classe dei miei figli (elementari). Più queste erano persone ignoranti, più si opponevano all'idea della pubblicazione di una foto del figlio sul sito della scuola. A me veniva da chiedere loro: ma cosa pensate che ci possano fare della foto del vostro mostr... figliolo i visitatori del sito? Viviamo in una società malata e paranoica. Questo thread ne è un esempio lampante: “ The paranoia runs especially deep (at least here in the U.S.) when it comes to children ? at least taking photographs of them (we don't seem to get quite as upset when they're shot!). I found myself surrounded by four police officers (township and county) demanding to know why I was taking pictures of kids on school buses. I was standing on the street waiting for a bus, and to kill time I was taking pictures ? a few school buses went by and big yellow things make colorful pictures. I didn't give it a lot of thought or look for much from the pictures. Apparently someone who should be seeing a therapist called the cops and told them someone was taking pictures of kids on school buses. Police, equally paranoid, sprang into action; not much else going on mid-afternoon, I suppose. It can be tough when you carry a camera! „ Le leggi sulla privacy sono ridicole. Nulla viene veramente tutelato delle cose veramente importanti. Chiunque può andare in Comune e chiedere quanto guadagni. Invece, sulle sciocchezze, i regolamenti rendono la vita un inferno. |
| inviato il 31 Maggio 2013 ore 13:56
La legge sulla privacy non e' per niente redicola, forse migliorabile come qualsiasi legge, ma non redicola. “ Più queste erano persone ignoranti, più si opponevano all'idea della pubblicazione di una foto del figlio sul sito della scuola „ Ignorante ne senso di "persona che non conosce ?" |
| inviato il 31 Maggio 2013 ore 13:58
scusa Lorenzo ma la liberatoria in quel contesto, per quell'uso e per una remota esposizione occasionale e di breve periodo all'interno della location per un pubblico ristretto e identificabile a me risulta che non sarebbe proprio necessaria . Forse è stata sviluppata-pensata dall'istituto scolastico piú per scopi precauzionali ma a livello di legge l'istituto poteva essere esonerato dato che il materiale fotografico prodotto internamente non puó fisicamente uscire dalla location ed essere usato e/o divulgato da persone estranee incontrollabili . La liberatoria era ad esempio necessaria se alcune immagini venivano inserite nel sito di un istituto scolastico dove si riprendevano studenti maggiorenni ma nel caso di riprese con bambini sarebbe superflua dato che proprio per la tutela dei minori i visi dei piccoli devono essere resi illeggibili sfocando tramite post-produzione. Rimane comunque il diritto di un genitore di opporsi tramite comunicazione scritta anche all'esposizione interna e contemporaneaamente ha lui stesso l'obbligo di non far girare immagini da lui raccolte durante ,ad esempio, una recita scolastica.... in parole povere può riprendere/filmare l'evento ma puó solo visionarlo all'interno della sua abitazione ...anche il genitore ha degli obblighi ed è giusto ricordarglielo x Davidethegray: non sottovaluterei la diffusione incontrollata di foto di minori quindi cerchiamo di non perdere di vista la tutela di chi non può difendersi . L'importante è di fornire una corretta informazione di quello che si può o non si può fare in modo che chi venga coinvolto genitore-insegnante etc.. non sotto o sopra valuti gli aspetti di sicurezza, etici e legali. |
| inviato il 31 Maggio 2013 ore 14:41
No, ma scusatemi. Ora vorrei che mi spiegaste cosa potrebbe accadere in seguito alla "diffusione incontrollata" di foto di bambini che giocano al giocosport. Proprio, vorrei sapere immedesimandovi nelle menti paranoiche quale potrebbe essere la peggiore conseguenza che sia possibile immaginare. Silverado, hai ragione, ho usato un termine improprio, anche se direttamente correlato. Più che "ignoranti" avrei dovuto dire "meno intelligenti". Intelligo = leggo dentro la realtà e la interpreto. Non stiamo parlando di foto di minori sopresi in atti sessuali, ma di bambini che giocano in un campo di calcio. Pochi anni fa l'idea che qualcuno potesse scandalizzarsi in seguito alla pubblicazione di foto simili avrebbe suscitato ilarità. Elleemme, la privacy è una cosa serissima. La legge sulla privacy è una barzelletta che non tutela niente e nessuno. |
| inviato il 31 Maggio 2013 ore 14:50
@Davidthegray: anche qui, distinguerei. Concordo con te se sostieni che pubblicare la foto di 10 bambini su internet non dovrebbe essere in alcun modo fonte di paranoia. MA... pubblicare su internet la foto di 10 bambini nel sito di un istituto, fornisce la pericolosa informazione su dove trovare quei bambini. Questo PUO' essere molto pericoloso perchè mette menti malate nelle condizioni di rintracciare i minori, cosa ben diversa dal fatto che queste menti malate possano fare ciò che vogliono con la FOTO (solo con la foto) dei bambini. Non trovi occorra distinguere? Io, come genitore sarei geloso dell'immagine di mio figlio se venisse usata senza il mio consenso magari per un tornaconto economico, ma se dalla pubblicazione su internet si potesse evincere l'asilo che frequenta o la piscina in cui nuota, sarei estremamente contrario. “ La legge sulla privacy è una barzelletta che non tutela niente e nessuno „ Siccome non la penso così, puoi spiegarmi meglio cosa intendi? Un saluto... |
| inviato il 31 Maggio 2013 ore 15:02
Richard: ma è ovvio che negli istituti scolastici ci siano dei minori! Forse che qualcuno ha bisogno di guardare le foto su internet? Oppure intendi che un maniaco vede la foto proprio di quel bambino, scopre che va in una determinata scuola, e si apposta per acciuffarlo (nonostante la paranoia anni 2000 renda obbligatorio che i bambini siano sempre accompagnati dai genitori entrando e uscendo da scuola)? Quando potrebbe semplicemente stare all'uscita e guardare i bambini che escono? Dimmi tu se questa non è paranoia a livelli cosmici! Quanto alla legge sulla privacy: questa non fa altro che obbligare a firmare tonnellate di carte inutili. Se devi farti curare in ospedale devi firmare un documento che li autorizza a trattare i tuoi dati. Stesso per aprire un conto in banca, o per fare qualunque cosa. Ah no, non proprio qualunque. Se uno vuole usare il tuo nome per mandarti pubblicità o telefonarti ad ore inconsulte, allora lo fa liberamente. Se uno vuole valutare quanto guadagni per decidere se è il caso di svaligiarti la casa, nessun problema. Sì, qualche piccolo ostacolo (magari deve mettere una firma da qualche parte), oppure ha il "registro delle opposizioni" (che non viene usato da nessuno). Oggi lo Stato (cioè delle persone fisiche, che non hai idea di chi siano) possono guardare uno per uno i movimenti del tuo conto corrente e della tua carta di credito. Possono intercettare le tue telefonate, spiarti le email. Però, se vuoi un passaporto devi firmare un documento che li autorizza a gestire i tuoi dati nei sistemi informatici della Polizia. Non è ipocrisia ridicola? Quando è uscita la stupenda legge, tutte le aziende si sono scambiate centinaia di migliaia di autorizzazioni (come se uno potesse fatturare a qualcun altro senza averne i dati). Ore di lavoro perse, foreste bruciante invano. Per una legge × e sostanzialmente inutile. |
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