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“ Farti causa?...per cosa, ottenere un risarcimento?...non credo proprio, in base a cosa, un danno?... „
In teoria può, anche se non esiste un danno, sulla base del citato articolo 167 D. Lgs n. 196/2003. Non riceve un cent ma ti mette nei guai. Come detto gli avvocati lo sconsigliano perchè sono poi solo costi per il querelante. Ma se il querelante ci si impunta, come minimo hai da spendere soldi in avvocati... Una qualche forma di liberatoria scritta (anche se non perfettamente in regola), nel caso non ci sia scopo di lucro, può servire a dimostrare la propria buona fede e a quel punto puoi pensare di rivalerti sul querelante per lite temeraria. E questa è la seconda ragione per cui gli avvocati sconsigliano una causa nel caso non ci sia uno sfruttamento della foto per scopo di lucro
@Vincenzo Virus perchè tu ragioni sul fatto che la foto è stata pubblicata, la cancello e finita. Io invece penso che una volta che l'ho messa su una galleria di Juza o Flickr chiunque possa averne fatto uno screenshot o averne salvato una copia sulla quale a quel punto non ho più il controllo.
Per fare un esempio che non è neppure troppo lontano dalla realtà ci sono stati post di persone che hanno trovato loro foto fatte ad eventi prese da qui o altrove e usate per essere pubblicate in articoli senza neppure chiedere il permesso.
Ammettiamo che in quella foto ci fosse stata una persona riconoscibile e come soggetto principale esempio: una manifestazione di auto d'epoca con il proprietario di una della auto che sorride guardando in camera appoggiato all'auto. Qualcuno la prende e la pubblica per farsi l'articolo. Il soggetto ritratto vede l'articolo e chiede a te fotografo spiegazioni... un bel casino
Oltretutto sia JUZA che Flickr ricadono nel lucro: basta guardare i banner, oltre al fatto che Flickr fa pagare la sottoscrizione alla versione PRO e Juza riceve le donazioni per i SUPER
“ A questo punto deduco che i parrucchieri, locali, etc. che pubblicano le foto dei clienti in primo piano e riconoscibili sono "fuori legge" „
Se non hanno liberatoria scritta assolutamente sì. Generalmente, però, certe foto pubblicitarie sono fatte da fotografi pro o semi pro che la chiedono.
@Alberto74H molto spesso è la parrucchiera che dopo il taglio / piega / colore chiede al cliente se può fare una foto per metterla su FB, lo fanno anche in negozi molto conosciuti della mia città.
@Al404 su questioni di liberatoria e sfruttamento d'immagine l'azione non è d'ufficio ma sempre di parte. In questi casi la parrucchiera lo fa con clienti di lunga data, di cui si fida, e con cui ha un rapporto duraturo. Il rischio si riduce e il proprietario accetta un moderato/bassi livello di rischio (oppure spesso ignora proprio il rischio).
"In teoria può, anche se non esiste un danno, sulla base del citato articolo 167 D. Lgs n. 196/2003. Non riceve un cent ma ti mette nei guai."...in teoria sicuramente. Alla gente piace essere fotografata, per esperienza personale, le poche volte che qualcuno si è riconosciuto in uno scatto mi ha sempre omaggiato di soddisfazioni personali. Parlo per esperienze personali, questo non và interpretato come "fate come me", sbattetevene della legge sulla privacy che vi frega della liberatoria. Prendo le mie responsabilità ma non sono uno sprovveduto.
Grazie Alberto per la specifica sui genitori, sinceramente non ho mai approfondito e allora ho sempre fatto firmare entrambi, ma se li conosco e so che non gli da fastidio pubblico anche senza liberatoria accettandone il rischio e pericolo che so esserci comunque. Se invece li metto su un profilo non personale ma di mia promozione non prescindo mai dall'avere una forma di liberatoria, che poi come dici tu o è fatta con tutti i crismi oppure vale per dimostrare comunque un previo consenso... poi vedrà eventualmente un giudice. Per quello dico che con la normativa che c'è... o non pubblichi quasi nulla oppure accetti un minimo di rischio.
Per quanto riguarda la tua domanda AI la responsabilità penale è personale. Tu hai la responsabilità della prima pubblicazione non anche di quelle successive.
Già nella prima pubblicazione che fai c'è racchiusa la potenzialità della replica all'infinito.
Comunque anche lo scopo di lucro è un territorio abbastanza vago. Se pubblichi qui al momento della pubblicazione accetti le condizioni imposte dal proprietario del Forum ma il fatto che Juza incassi pubblicità non significa che TU incassi pubblicità, quindi la tua pubblicazione continua ad essere a fini divulgativi e non a scopo di lucro.
Se avessi un'attività e ci mettessi un marker sulla foto allora, invece, ti staresti facendo pubblicità quindi a quel punto cambia ancora lo scenario.
Insomma.. come dice Virus, contestualizziamo, cerchiamo di essere rispettosi ma se la nostra volontà è quella di divulgare un'immagine dobbiamo accettare il rischio che siamo in Italia (o meglio in Europa) e le leggi rendono impossibile qualsiasi tipo di attività, salvo accettare di vivere nel limbo.
Per il tuo progetto contatta il cliente e specifica bene dove andrai a mettere la sua immagine. Se accetta al 99% non si muoverà mai per romperti le palle e se lo facesse, comunque tu saresti in grado di dimostrare un accordo/buona fede. Basta che riesci a mantenere uno storico delle comunicazioni.
La dal momento che ti presenti in luogo pubblico viene accertata la tua volontà di perdere il diritto alla privacy quindi tu puoi fare ritratti a chi vuoi quando vuoi con l'unico limite della decenza e del non utilizzo per fini commerciali.
Per fini commerciali la però hanno una restrizione molto minore, ad esempio:
Puoi mettere un ritratto in un libro che poi vendi. Puoi mettere un ritratto in una mostra per la quale è previsto il biglietto d'ingresso. Non puoi semplicemente usare l'immagine di quella persona per PROMUOVERE UN PRODOTTO.
Stop, easy molto easy, in Europa invece abbiamo le leggi assurde redatte da personaggi assurdi completamente distaccati dal mondo reale.
Comunque un mio amico mi ha detto quanto segue: In Europa si tutela la persona, in America il Business, in Cina lo Stato :D
Se ci pensi un pò di verità c'è.
user109536
inviato il 06 Agosto 2023 ore 12:31
Il 99% dei problemi sollevati si risolvono in due modi - evitando di scattare certe foto - parlando, spiegando e chiedendo come dice bene istoria.
E lasciamo perdere i social dove le foto diventano di colpo di tutti e vai a vedere se qualcuno te la prende dall'Australia e le utilizza senza autorizzazione.
Al404 direi che Alberto74H è stato molto preciso, la legge è questa e non si scappa. Aggiungo un paio di considerazioni, la prima sulla riconoscibilità: un soggetto si ritiene riconoscibile se lo è ai più, a tutti e non solo ai propri cari, mi spiego con un esempio, se mi fotografi di tre quarti quasi nessuno mi riconoscerebbe se non le persone di famiglia e gli amici più stretti, in questo caso potresti pubblicare senta tema, mentre se mi fotografi frontalmente chiunque, anche sconosciuti per strada potrebbero riconoscermi, in quel caso non potresti pubblicare senza liberatoria. La seconda sull'uso della liberatoria, quella che ti ho proposto è relativa ad una mostra in una galleria di interesse nazionale e redatta dal loro studio legale, l'ho pubblicata senza i loro riferimenti, e la uso da molto, ovviamente si riferisce a foto del genere "street" e quindi non prevede ricompensi o benefit per la controparte, all'interno della galleria ne ho fatte firmare sia nella versione adulti che nella versione minori più di duecento senza aver alcun rifiuto, il 100% di risposte positive, l'ho usata anche in altre occasioni con la stessa percentuale l'unico rifiuto l'ho avuto prima ancora che la leggessero (era un marito in "libera uscita"). Ovviamente dovendo usarla per un TF, ma immagino tu l'abbia già capito, aggiungerei la parte relativa ai diritti del soggetto, sue possibilità di utilizzazione e diffusione ad esempio, e quella dei limiti del soggetto, esempio alterazione della foto. Quando all'atto pratico è bene usarla? Premesso che la legge prevede che venga sempre richiesto sempre il consenso alla pubblicazione nell'uso comune ormai è consolidata la prassi di pubblicare sui forum e sui social senza consenso dove i rischi sono limitati alla richiesta di rimozione immediata c'è da dire che in altri casi, soprattutto dove la rimozione della foto è onerosa per il fotografo, esempio un libro, una rivista, un catalogo ecc., o una mostra dove la rimozione delle foto porterebbe un danno all'immagine del fotografo è bene avere una solida liberatoria. La pubblicazione sui social, Meta in primis, la eviterei come la peste perché di fatto si perdono il controllo sulla foto stessa, la famosa condivisione, e, in parte anche i diritti.
PS direi che ormai il concetto è stato sviscerato profondamente, ormai sta a te decidere se, come e quando utilizzare la liberatoria e quale tipologia scegliere.
"evitando di scattare certe foto"...il buonsenso è la prima cosa ed è quello che ci evita guai. Il problema non è evitare di scattare certe foto ma di non pubblicarle (nei miei racconti fotografici anche quegli scatti "poco piacevoli" hanno una loro importanza ma compaiono solo nei miei fotolibri che sono personali)
user109536
inviato il 06 Agosto 2023 ore 15:08
Però se ho capito bene leggendo la liberatoria puoi usare le foto in molti contesti e non solo nella mostra a cui fai riferimento. Nella liberatoria di parla di siti web, carta stampata ecc.
Un consiglio in merito alla liberatoria pubblicata, di qualche anno fa, aggiungerei almeno gli elementi base sul trattamento dai dati personali (tale è una foto) sulla base del Regolamento (UE) 2016/679:
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Basta fare un fronte/retro e far firmare entrambi i fogli.
user109536
inviato il 06 Agosto 2023 ore 15:51
Evviva la complicazione delle cose semplici ! Mancava solo il trattamento dati ! Mi chiedo quanti utenti di juza fanno così ? EVVIVA LE FOTO LIBERE
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