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Le ultime Fotocamere prodotte completamente meccaniche quali sono state ?


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avatarjunior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 0:42

Buona sera a tutti amici juzini !! Con gioia leggo tutti questi commenti !! Non avrei mai immaginato di sollevare tanta musica e dico musica perchè dire rumore mi pare brutto visto che noi sappiamo fare foto senza rumore hahaha .

In primo luogo ringrazio l'intervento di :


Simone , Ale , Vincenzo , Gianpaolo ,Makmatti, Speedking ,Ariete (troppo gentile a definirmi grande ^^ , ma se ti ho potuto fare piacere mi puo' solo rendere contento!) , PaoloMcmlx , FrankLan , Doskavisual, Wolfschanz , Schyter , Giovanni Leoni , Phsystem , Diebu , Maurizio Angelin , SaroGrey , Andrea.taiana , Kwlit , Pasquale Lucio Maisto ,Giallo63 , Ziojos , Gobbo .


Grazie grazie veramente .

Allora prima di rispondervi vi ho lasciato un po' scrivere così per avere una bella infarinatura e farmi le mie ricerche signori .

Prima di tutto vorrei chiarire una cosa, questa richiesta non l'ho fatta perchè cerco una macchina con il quale imparare . E' logico che se vuoi imparare con una analogica senza fare un corso con qualcuno che ti spieghi è praticamente affondare a mare con i pesci .

Da piccolo ci giocavo con le macchine scattavo senza cognizione , nel 2006 a 14 anni circa ebbi la mia prima canon powershot s3 e dal manuale fuggivo perchè in automatico tutto era facile e rapido , di fatto quando il flash non funziono' piu' abbandonai .

Nel 2015 mi riaffaccio ormai adulto e dopo aver seguito corsi online legati al videomaking e lavorai solo con videocamere in manuale a teatro , ed infine nel 2019 prendo la a7III dopo la panasonic gh5, con il quale ho iniziato direttamente in manuale e scattando come si deve , da li mi resi conto sul campo foto per foto direttamente in live view di cosa stiamo parlando ! Dopo in post produzione guardando i dati di scatto definitivamente capisco come si fanno le foto ( o quanto come voglio che escano le mie di foto ) .
Percio' chiaramente è logico che è molto piu' rapido oggi imparare saltando lo sviluppo del rullino e vedendo subito cosa ne è uscito fuori , se non impari perchè te lo spiega qualcuno impari per tentativi !

Quando ho detto io che puo' essere didattico magari , era inteso come complemento , sicuramente il fatto di non avere aiuti o anteprime reali , ti mette in condizione di ragionare e riflettere andando a prevedere cosa potrebbe uscirne fuori . Tutto cio' ti porta inevitabilmente a ricordarti realmente cio' che fai , quando invece con il digitale inutile mentirsi sappiamo cosa facciamo ma dopo un secondo già andiamo avanti , mentre con l'analogico già solo se cambiamo l'obiettivo e facciamo la foto con la stessa inquadratura ma in un punto dove c'è ombra prima di scattare ci tiriamo i nostri conti .
Sono due mondi diversi due filosofie diverse . E riguardo al costo non mi preoccupo perchè se il tempo è denaro post produrre 1000 foto ti fa perdere tempo=denaro se vogliamo vederla così .
Ma avere una bel ritratto stampato da un rullino anche se non è carta baritata inutile mentirci fra noi , vederlo ci trasmette tutt'altro !! La tridimensionalità , il calore dell'analogico e l'idea che quell'immagine è una trasformazione fisico/chimica come ad aver rubato allo spazio tempo quel frame è tutt'altra cosa punto .... Ed il giocattolo digitale non mi manca sempre con me è l'A7IV , eppure quando prendo in mano l'analogica sono alte le vibrazioni che mi trasmette e ringrazio il cielo di essere almeno un 92 perchè le nuove generazioni mai sapranno cosa si prova . Io se non guardo nel mirino mi sento estraneo al fare LA FOTO , mentre i ragazzetti di oggi usano solo lo schermo abituati alle foto fatte col cellulare , quantità , consumismo e risultati senz'anima "eccetto qualche raro caso" .

Non ho i soldi ne il tempo per imparare a stampare un rullino ma come mi disse Paolo avro' tempo anche per questo in futuro . Ma di sviluppare un rullino lo voglio trovare il tempo di imparare non mi sembra complesso il c41 ne il bianco e nero , dopo vado di macro per digitalizzare e con la prograf 1000 finisco per stampare , non sara' carta baritata ma credo che 12 colori pigmentati , schermo calibrato , stampante calibrata e da quello che ho visto potrei anche calibrare lo scanner per non alterare i colori se voglio scannerizare invece di fotografare in macro e credo che tutto cio' mi possa tranquillamente farmi avvicinare ad un risultato degno di nota nella stampa ! Ok pubblicare ma noi o chi fa foto in analogico è perchè vorrebbe anche portare su carta dopo .

Percio' io adesso sto cercando una macchina analogica che mi permetta di fare lavori seri ed eventualmente il corredo rispettivo usarlo su un corpo digitale moderno . Io sono molto variegato nel fotografare ne mio corredo ci deve essere 24 - 35 - 50 - 55 macro - 85 - 135 - 200 . Se debbo spendere soldi voglio spenderli sapendo che cio' che compro lo posso sfruttare a 360 gradi e deve essere qualcosa che mi duri nel tempo . Ovviamente con limite , perchè Leica è meravigliosa ma ragazzi è follia spendere 5000 euro per una macchina analogica indipendentemente se è ancora prodotta ai giorni nostri , stanno fuori di testa ed onestamente non credo che li valga tutti quei soldi, forse se era fatta con polvere d'oro si, attaccatemi quanto volete ma è follia dai c'è di meglio .

Vi ho chiesto quali erano completamente meccaniche perchè non voglio dipendere dal fatto che se si brucia qualcosa, dopo posso buttarla la macchina , mentre se è solo meccanica è logico che teoricamente tutto è riparabile compreso un semplice circuito led di esposizione !

Poi siamo qua ed è chiaro che se mi dite guarda se vuoi una macchina analogica eterna con ottiche che puoi usare anche sui corpi dslr nuovi sfruttando tipo un autofocus interno della macchina , c'è questa, questa e questa , indi per cui, SI ACCETTANO CONSIGLI . Sicuramente è logico che punto sul top Analogico di ogni casa di quel periodo e sicuramente parlando delle camere che venivano usate per lavori gravosi che potevi lanciare ovunque ma duravano ugualmente come anche al fatto che il motore dell'autofocus è nel corpo macchina e non nell'obiettivo questo sinceramente mi rilassa sul fatto che gli obiettivi sarebbero eterni e se si rompe il corpo lo sostituisci , mentre inversamente vai a sostituire l'obiettivo (se lo trovi) .
Voglio sta senza pensieri quanto piu' possibile in pratica e fare foto sia in analogico che digitale ma soprattutto voglio stare lontano dai fotoriparatori , almeno quelli italiani che a parte qualcuno pronto alla pensione il resto sono ... è meglio che non dico quello che sono (basta che chiedete al primo quanto si prende per pulire un'ottica) e poi forse è piu' economico investire e fare un corso di riparazione per farseli da se nel tempo . E ho detto tutto :D .
Aspetto i vostri pareri amici miei !


avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 6:53

@GiulioRC92
Faccio anche io un post lungo perché noto alcune considerazioni che credo meritino precisazioni ulteriori.

Parto col consigliarti una vecchia fotocamera a pellicola che abbia la lettura esposimetrica spot, ci si risparmia tanti mal di testa. La questione dello scatto meccanico credo (io, personalmente) sia secondaria; meglio un corpo molto performante, che il poter scattare meccanicamente. Il mio consiglio è di guardare a Nikon F100, una bomba e si trova a prezzi ragionevoli. Degli stessi anni, c'erano anche linee prosumer con caratteristiche simili; non ricordo i modelli specifici, ma vale la pena fare una ricerca.

E riguardo al costo non mi preoccupo perchè se il tempo è denaro post produrre 1000 foto ti fa perdere tempo=denaro se vogliamo vederla così.


Per avere buoni risultati, SOPRATTUTTO in analogico, è essenziale fare la post-produzione; si fa in stampa, sotto ingranditore, ed è uno sbatti mille volte peggiore che fare pp su Photoshop. La concezione che con la pellicola basta scattare ed esce un capolavoro di Ansel Adams (o Sebastiao Salgado o chi vuoi) è totalmente errata; se non fai post-produzione, risparmiati il fastidio di scattare in analogico. Oltretutto, come appunto personale, la fotografia analogica parte dallo scatto (con la valutazione spot di cui si parlava sopra e i filtri), continua con lo sviluppo (con il quale regoli una parte della distribuzione tonale sul negativo) e finisce con la stampa (sulla quale regoli i contrasti e le singole zone da scurire/schiarire). A questo devi aggiungerci tutto il resto del sapere necessario alla corretta gestione di tutto il workflow analogico. Un parere esperto potresti averlo da @Alessandro Pollastrin e probabilmente da tanti altri qui sul forum.

In sostanza, per singolo scatto (altro che rullino), ci perdi 1000 volte il tempo che ci vuole a post-produrre 1000 foto in digitale.


non mi sembra complesso il c41 ne il bianco e nero , dopo vado di macro per digitalizzare e con la prograf 1000 finisco per stampare , non sara' carta baritata ma credo che 12 colori pigmentati , schermo calibrato , stampante calibrata e da quello che ho visto potrei anche calibrare lo scanner per non alterare i colori se voglio scannerizare invece di fotografare in macro e credo che tutto cio' mi possa tranquillamente farmi avvicinare ad un risultato degno di nota nella stampa


Mi permetto: pensi male. Nei vari passaggi perdi una quantità esagerata di informazioni. Se decidi per l'analogico, segui un processo totalmente analogico, altrimenti vai direttamente di digitale. Escluso rare eccezioni (vedi Salgado nel suo ampiamente criticato progetto 'Genesi'), un processo ibrido casalingo raramente porta a risultati di qualità... a meno che la finalità non sia farsi belli sul social di turno.



Concludo con un consiglio sincero, da parte di chi in passato ha fatto i tuoi stessi ragionamenti: specializzati sul bianco e nero digitale (se è ciò che ti interessa), approfondisci dalla post-produzione alla stampa (visto che sei già attrezzato), fai corsi. Soprattutto compra libri e guarda mostre così da costruirti una tua idea di immagine, partendo dalle immagini dei grandi. Ti assicuro che un buon file digitale, scattato e trattato correttamente, non ha nulla da invidiare ad un b&n 'casalingo' come quelli che vorresti tirar fuori tu.

Per inciso, la post-produzione non serve per recuperare scatti realizzati male. Serve per completare il lavoro, esattamente come la stampa analogica completava il negativo.

L'unico caso in cui non si pasticciava nulla in stampa erano le diapositive, perché... semplicemente la finalità non era la stampa, ma la proiezione. Il maestro in questo è @PaoloMcmlx e lascerei volentieri a lui la parola.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 7:03

La fotografia è un'attività meravigliosa, che infiamma l'animo di ognuno di noi e non c'è dubbio che la fotografia analogica abbia un sapore più romantico.

Mi sono permesso di scriverti quanto sopra non per scoraggiarti, ma per evitarti spese inutili che credo non ti porteranno a raggiungere i risultati che cerchi.

Ribadisco il mio consiglio: se decidi per l'analogico, dedicati ad un workflow totalmente analogico e garantito che le soddisfazioni arriveranno!

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 7:44

Non posso che condividere quanto detto da Frank

Io ho la mia cameretta oscura, e faccio, solo B/N
ma i tempi e i problemi sono ben maggiori rispetto al Digitale...
Faccio pochi rulli e quindi ho una scarsa esperienza/manualità ma.... e vale per tutti
non c'è la palette "storia" per tornare indietro, se sbagli ricominci MrGreen

avatarjunior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 8:31

Ciao, scusate, ma l'analogico è l'attenzione e il ragionamento, non solo "esposizione" ma controllo di tutti i parametri (compreso il tiraggio della pellicola quando necessario). Ma come già qlc ha detto, non ci può limitare ad uno scatto, lo sviluppo la fa da vero padrone (giocando con c° e tempo). E poi la magia del provino (dove vedi il vero risultato - ho ancora quello che usavo nel 1979), ed è lì che già cominci a pensare a come gestire la stampa (il B&W non è così costoso), scelta della carta... diaframma dell'ottica...il gioco con le mani x dare più o meno luce ad alcune zone...che bello....ma non finisce qui...poi immergi la carta...vedi uscire lentamente l'immagine sino alla completa realizzazione, risciacqui e poi fissaggio e di nuovo risciacquo. Ora la foto è tu.....si...si.....proprio
tua, che godimento. Ma se vuoi godere al massimo usa un corpo

avatarjunior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 8:34

Ciao, scusate, ma l'analogico è l'attenzione e il ragionamento, non solo "esposizione" ma controllo di tutti i parametri (compreso il tiraggio della pellicola quando necessario). Ma come già qlc ha detto, non ci può limitare ad uno scatto, lo sviluppo la fa da vero padrone (giocando con c° e tempo). E poi la magia del provino (dove vedi il vero risultato - ho ancora quello che usavo nel 1979), ed è lì che già cominci a pensare a come gestire la stampa (il B&W non è così costoso), scelta della carta... diaframma dell'ottica...il gioco con le mani x dare più o meno luce ad alcune zone...che bello....ma non finisce qui...poi immergi la carta...vedi uscire lentamente l'immagine sino alla completa realizzazione, risciacqui e poi fissaggio e di nuovo risciacquo. Ora la foto è tu.....si...si.....proprio
tua, che godimento. Ma se vuoi godere al massimo usa la tua mente come esposimetro....si gooooode ancora di più. Ci sono vari brand, ma se hai la possibilità di poter usare le ottiche che hai muoviti verso quel brand. Buonissime foto.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 9:26

@GiulioRC92
Mi è venuto in mente un'altro suggerimento... prima di lanciarti totalmente in questo percorso analogico, perchè non valuti la lettura della Bibbia della fotografia analogica, ovvero i famosissimi 3 volumi di Ansel Adams?

Ansel Adams - La FOTOCAMERA
Ansel Adams - Il NEGATIVO
Ansel Adams - La STAMPA

Sono considerati la Bibbia della fotografia analogica in b&n, credo ti tornerebbero molto utili nel valutare l'impresa nel suo complesso.

Non sono esattamente economici, ma con un po' di ricerca potresti recuperarli usati o 'in prestito' da qualche parte.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 9:44

Ribadisco il mio consiglio: se decidi per l'analogico, dedicati ad un workflow totalmente analogico e garantito che le soddisfazioni arriveranno!
***************************

Caro Giulio non posso che accodarmi alla lunga risposta/consiglio che ti ha testé dato FrankLan.
Anche io non vedo di buon occhio queste commistioni fra chimico e digitale, ma non certo per una questione di ortodossia del processo quanto piuttosto per una questione squisitamente pratica: la digitalizzazione fa perdere una enorme mole di informazioni, anche operando con una scansione a tamburo infatti va perso il 40% delle informazioni che sono presenti sull'originale... ed è uno scotto francamente troppo alto da pagare, soprattutto col formato Leica, ma a ben vedere anche col medio formato.
Un certo valore può ancora averlo una scansione da lastra... ma solo perché la lastra più piccola, il formato 4x5", è oltre quattro volte più grande del 6x6 Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 10:19

Le ultime dovrebbero essere

Nikon FM3a
Canon FTb
Leica MP
Leica R6
Pentax K 1000 o MX (?)
Contax S2/S2b
Yashica FX3 super 2000
Fuji STX2


Concordo con Giallo63 ... ma come dice bene Gobbo le ultime sono quelle che devono ancora essere prodotte visto che Leica è l'unica ad avere ancora 3 macchine in produzione, di cui una la MA senza neanche esposimetro e per la M6 ed MP la batteria serve solo per l'esposimetro

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 10:25

@GiulioRC92
Faccio anche io un post lungo perché noto alcune considerazioni che credo meritino precisazioni ulteriori.

Parto col consigliarti una vecchia fotocamera a pellicola che abbia la lettura esposimetrica spot, ci si risparmia tanti mal di testa. La questione dello scatto meccanico credo (io, personalmente) sia secondaria; meglio un corpo molto performante, che il poter scattare meccanicamente. Il mio consiglio è di guardare a Nikon F100, una bomba e si trova a prezzi ragionevoli. Degli stessi anni, c'erano anche linee prosumer con caratteristiche simili; non ricordo i modelli specifici, ma vale la pena fare una ricerca.

“ E riguardo al costo non mi preoccupo perchè se il tempo è denaro post produrre 1000 foto ti fa perdere tempo=denaro se vogliamo vederla così. ?


Per avere buoni risultati, SOPRATTUTTO in analogico, è essenziale fare la post-produzione; si fa in stampa, sotto ingranditore, ed è uno sbatti mille volte peggiore che fare pp su Photoshop. La concezione che con la pellicola basta scattare ed esce un capolavoro di Ansel Adams (o Sebastiao Salgado o chi vuoi) è totalmente errata; se non fai post-produzione, risparmiati il fastidio di scattare in analogico. Oltretutto, come appunto personale, la fotografia analogica parte dallo scatto (con la valutazione spot di cui si parlava sopra e i filtri), continua con lo sviluppo (con il quale regoli una parte della distribuzione tonale sul negativo) e finisce con la stampa (sulla quale regoli i contrasti e le singole zone da scurire/schiarire). A questo devi aggiungerci tutto il resto del sapere necessario alla corretta gestione di tutto il workflow analogico. Un parere esperto potresti averlo da @Alessandro Pollastrin e probabilmente da tanti altri qui sul forum.

In sostanza, per singolo scatto (altro che rullino), ci perdi 1000 volte il tempo che ci vuole a post-produrre 1000 foto in digitale.


“ non mi sembra complesso il c41 ne il bianco e nero , dopo vado di macro per digitalizzare e con la prograf 1000 finisco per stampare , non sara' carta baritata ma credo che 12 colori pigmentati , schermo calibrato , stampante calibrata e da quello che ho visto potrei anche calibrare lo scanner per non alterare i colori se voglio scannerizare invece di fotografare in macro e credo che tutto cio' mi possa tranquillamente farmi avvicinare ad un risultato degno di nota nella stampa ?


Mi permetto: pensi male. Nei vari passaggi perdi una quantità esagerata di informazioni. Se decidi per l'analogico, segui un processo totalmente analogico, altrimenti vai direttamente di digitale. Escluso rare eccezioni (vedi Salgado nel suo ampiamente criticato progetto 'Genesi'), un processo ibrido casalingo raramente porta a risultati di qualità... a meno che la finalità non sia farsi belli sul social di turno.



Concludo con un consiglio sincero, da parte di chi in passato ha fatto i tuoi stessi ragionamenti: specializzati sul bianco e nero digitale (se è ciò che ti interessa), approfondisci dalla post-produzione alla stampa (visto che sei già attrezzato), fai corsi. Soprattutto compra libri e guarda mostre così da costruirti una tua idea di immagine, partendo dalle immagini dei grandi. Ti assicuro che un buon file digitale, scattato e trattato correttamente, non ha nulla da invidiare ad un b&n 'casalingo' come quelli che vorresti tirar fuori tu.

Per inciso, la post-produzione non serve per recuperare scatti realizzati male. Serve per completare il lavoro, esattamente come la stampa analogica completava il negativo.

L'unico caso in cui non si pasticciava nulla in stampa erano le diapositive, perché... semplicemente la finalità non era la stampa, ma la proiezione. Il maestro in questo è @PaoloMcmlx e lascerei volentieri a lui la parola.


@Franklan ... parole da scolpire nella pietra ... un bianco analogico o lo stampi in Camera Oscura passando anche una giornata su una foto o lascia perdere le digitalizzazioni, ci sono già passato ... meglio investire in formazione e scattare in digitale

Io personalmente ho scattato in analogico per circa 40 anni (seppur con delle pause nella passione fotografica) e quando non ho più potuto avere una Camera Oscura ho provato la digitalizzazione prima in proprio e poi affidandomi a laboratori professionali, ma era solo una inutile perdita di tempo, di soldi e di qualità così 4 anni fa (o poco meno) ho comprato la mia prima (in realtà avevo provato prima altri sistemi/brand digitali diversi dall'attuale che non i avevano convinto però) e da allora le mie poche analogiche rimaste sono in vetrina, le tiro fuori ogni tanto per puro gusto della meccanica, ma se arrivo ad 1 rullo all'anno è grasso che cola

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 11:59

Non posso certo darti torto Ivan.
Oltrettutto con il prezzi (degni del peggior Shylock) che hanno raggiunto le pellicole c'è da chiedersi se davvero ne vale la pena di continuare a usare la pellicola.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 12:04

@Ivan61
Molti di noi ci sono passati e non ne vale la pena.

@PaoloMcmlx
Purtroppo è proprio così; al netto di tutte le varie condizioni di partenza (budget, posto, tempo, ecc), comunque, io credo ne valga ancora la pena, è un modo di fotografare meraviglioso.

Io ho deciso di praticare serenamente la sola fotografia digitale, con grande soddisfazione.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 12:12

Onestamente caro FrankLan io continuo ad adoperare la pellicola solo perché quello legato alla proiezione è un mondo a parte, ma in tutta sincerità non si possono spendere più di 40 € per riavere indietro solo trentasei diapositive Triste

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 13:44

Comunque oggi incidono molto i costi , 2016-17 un rullino BN ad esempio costava la meta'.... e poi c'e tutto il resto...Triste

avatarjunior
inviato il 24 Luglio 2023 ore 15:00

Scusate, ma non conviene comprare una pizza da 30 mt e farsi i rulli in casa, una volta sostenuta la spesa iniziale di una bobinatrice
il resto è tutto guadagno. (ho cominciato a fare i rulli da solo dopo aver scattato i primi 10)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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