| inviato il 04 Aprile 2023 ore 17:17
Il problema è che quell'energia serve, più o meno indirettamente (a cascata) praticamente ad ogni attività di ogni forma vivente, oltre che del riscaldamento della terra stessa (che essendo calda emette radiazione, e per mantenere una temperatura costante ha bisogno essa stessa di continua energia). Pensare di coinvogliare ed utilizzare buona parte di questa energia non è cosi scontato, e di sicuro non è fattibile nel giro di qualche decina di anni. Fermo restando che un approccio scientifico al problema energetico non può che basarsi su un mix che vada in tutte le direzioni che contribuiscano alla soluzione, bisogna giocare forte, ed immediatamente, su tutti i tavoli possibili |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 14:54
“ Il fatto che poi si deridano le decisioni UE sui motori endotermici o sulle abitazioni a basso impatto energetico, da l'idea che per molti sia preferibile il tanto peggio, tanto meglio. „ le decisioni della UE vengono combattute (non propriamente derise, visto quanto sono gravi) quasi esclusivamente perchè INUTILI. di tutto quello che hai detto, dalla punta dell'iceberg, al ghiaccio sottile, alle migrazioni, alla desertificazione...nulla di tutto ciò combierà di una virgola indipendentemente da quello che farà la UE. Mentre potrebbe cambiare, tanto e in peggio, il nostro tenore di vita e tutto il benessere di cui stiamo godendo adesso. Come ho già detto più volte, la UE ha solo due possibilità: essere ricchi in un mondo inquinato o essere poveri in un mondo inquinato. |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 14:59
“ le decisioni della UE vengono combattute (non propriamente derise, visto quanto sono gravi) quasi esclusivamente perchè INUTILI . „ Siamo oltre al inutile, direi che peggiorano la situazione certe scelte. |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 15:39
“ direi che peggiorano la situazione certe scelte. „ e non solo quelle europee...ad esempio: www.e-distribuzione.it/a-chi-ci-rivolgiamo/produttori/aree-critiche.ht con una quota ancora risibile di energia e potenza prodotta dal fotovoltaico, molte zone dell'italia sono già in zona critica media, e tante addirittura in critica alta. che è poi quello che sto ripetendo da tempo: la folle e fanatica corsa al green "tutto e subito", se non è accompagnata da una seria e pragmatica programmazione a LUNGO termine, non serve a nulla ed è pure dannosa, perchè spreca enormi risorse. In questo contesto, sono ancora più assurde le dichiarazioni di quei fanatici UE. Ovviamente sanno che alle prossime elezioni verranno spazzati via e sto cominciando seriamente a temere che, proprio per questo, decidano di prendere decisioni ancora più estremiste e × di quanto fatto finora. Il tenore di quel rapporto pare voler predisporre una base di giustificazione proprio per fare questo. |
user203495 | inviato il 05 Aprile 2023 ore 19:49
Hanno detto dieci anni.Io mi prendo una pausa.Ci risentiamo. |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 8:54
La vita degli esseri appartenenti ai 5 regni dei viventi è strettamente correlata all'energia. Niente energia niente vita. Nel senso stretto intendo l'energia necessaria per sostenere l'omeostasi e non le altre forme prodotte dall'uomo. Una definizione della vita dice che la stessa è il saldo positivo tra l'energia assunta e quella impiegata per procacciarla. Più semplicemente: spendi energia per procurarti energia. Se il saldo è negativo muori. |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 9:50
Assolutamente, inoltre se io penso alla vita che vorrei facessero le mie bimbe questa contiene un sacco di cose che richiedono tanta energia (sport, viaggi, dieta variegata, passioni varie, ...) Qualche tempo fa sentivo alla radio un paladino della decrescita felice e della vita di montagna "lagnarsi" che delle baite chiudevano a causa della crisi economica. Amico mio, nel mondo che sognate il cittadino il weekend sta chiuso in casa, al massimo nel giardino o nel parco sotto casa, certo non fa anche solo 50-100km per spendere soldi in montagna, e quindi si chiude. Se poi la chiusura è felice o meno non saprei PS noi in famiglia, in quattro, abbiamo una macchina, io vado sempre a lavoro in bici (ho la fortuna di lavorare a meno di 2km da casa) e, spesso anche mia moglie (meteo permettendo, visto che lavora a 5-6km da casa). Questo per dire che non voglio un mondo iper-consumistico, ma da fisico so bene che senza energia c'è solo la morte (ed una vita terrbilmente piatta) |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 10:12
gli ambientalisti ancora non sono riusciti a capire cosa vogliono, se salvare la natura o l'uomo, e questo la ipocrisia ed equivoco che loro stessi non capiscono perché sono due cose in antitesi, se salvi la natura ci sta la decrescita felice, riduci energia consumata e veni materiali sicuramente l'ambiente ci guadagna ma se vuoi salvare l'uomo non c'è alternativa al consumo sempre maggiore di energia e beni di consumo, la società con pensioni sanità ricerca tutela dei diritti lavoro libertà di movimento e disponibilità di cibo si fonda su di quello, senza il consumismo crolla tutto come un castello di carte |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 10:17
Io più che di ambientalisti parlerei di ambientalisti senza un minimo di conoscienza scientifica, e quindi di comprensione del problema (diciamo stile Greenpeace), io mi definirei ambientalista, ma sono antitetico a certi pensieri Lomo, il tuo ragionamento è corretto in parte, a me interessa l'uomo, la terra è solo un sasso insignificante in una galassia insignificante, però una vita di qualità non può prescindere da un ambiente in salute |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 10:33
Sono d'accordo. Soprattutto sull'incompetenza degli ambientalisti-integralisti che io chiamo ecoterroristi. Molti ambientalisti, quasi la totalità, hanno trasformato un argomento scientifico in un "credo". La gnoseologia ci insegna che il "credo" è antitetico al "conosco" (conoscere). La scienza si basa sul conoscere. Il "credo" è proprio delle ideologie sia religiose che politiche. Il "credo" si basa esclusivamente sull'accettazione di un ragionamento senza avere indagato le logiche. In pratica il credo si basa su ragionamenti deduttivi mentre la scienza si basa su accertamenti "induttivi". Spero di non avere confuso le idee. In termini più precisi: Il metodo induttivo o induzione (dal latino inductio, dal verbo induco, presente di in-ducere), termine che significa letteralmente "portar dentro", ma anche "chiamare a sé", "trarre a sé", è un procedimento che cerca di stabilire una legge universale partendo da singoli casi particolari. |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 12:53
“ In pratica il credo si basa su ragionamenti deduttivi mentre la scienza si basa su accertamenti "induttivi". „ Mi sa che è un po' eccessiva come affermazione. Il metodo scientifico si serve di entrambi gli approcci. Altrimenti non potresti mai usare le leggi fisiche che hai trovato (dalle quali "deduci" i comportamenti di sistemi che rispettano i requisiti di applicazione della legge stessa). Inoltre, la logica si fonda sulla deduzione. “ La scienza si basa sul conoscere. „ La scienza si basa soprattutto sul metodo, non solo sulla conoscenza. Tu puoi mettere insieme tanti fatti (o presunti tali) ma e usarli per spiegare fenomeni. Ma è la stessa cosa che fa un teologo, per esempio. Solo che il teologo non ha un metodo per verificare i suoi ragionamenti induttivi. E ricordo che la scienza NON è infallibile (anzi!), perché è costriuita e gestita da uomini, i quali a tutti i livelli sono affetti dagli stessi problemi dell'uomo "non scienziato": invidia, trascuratezza, approssimazione, arroganza, arrivismo, ecc. L'idea che lo scienziato, e quindi la "sua" scienza, sia la verità può essere pericolosamente fuorviante (e si vede nelle politiche intraprese in vari ambiti). Questo può portare la conoscenza ad essere manipolata. |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 13:22
“ Il problema è che quell'energia serve, più o meno indirettamente (a cascata) praticamente ad ogni attività di ogni forma vivente, oltre che del riscaldamento della terra stessa (che essendo calda emette radiazione, e per mantenere una temperatura costante ha bisogno essa stessa di continua energia). „ Solo un rapido calcolo per stimare l'energia che arriva sulla terra dal sole, in maniera da ricordarci di che quantità stiamo parlando e fare valutazioni. Poi, si possono fare ragionamenti vari sui mix tra fonti di energia. (da un mio vecchio post) L'energia del sole che irradia la terra (misurata sulla superificie terrestre) è circa 1000 W/m2 se perpendicolare al suolo. Il totale dell'energia che raggiunge la terra si può grossolanamente stimare. Occorre moltiplicare il valore dell'irraggiamento per la superficie colpita, scalando per l'angolo di incidenza. Per semplificare, consideriamo l'area della sezione circolare della terra (raggio 6350 km = 6350000 m): Potenza solare = 1000 W/m2 * (3.14 * 6350000^2 m2) = 126.6 * 10^15 W = 126.6 * 1000 TWh AL GIORNO . Questo è il limite massimo che possiamo usare. Considerando che le terre emerse sono più del 25% del totale, dividiamo per 4 e troviamo l'energia che possiamo recuperare (circa 31 PWh al giorno ). Il fabbisogno energetico ANNUALE dell'italia è circa 350TWh. |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 13:49
“ Per semplificare, consideriamo l'area della sezione circolare della terra „ Non è una semplificazione, l'area è esattamente la sezione circolare della terra (le radiazioni EM che riceve la terra ogni secondo sono appunto quelle dentro un cilindro con sezione quella della terra, ed "altezza" un secondo luce) Io più che su quella disponibile mi concentrerei su quella che saremo in grado ragionevolmente di sfruttare entro qualche decina di anni |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 14:54
"Semplificare" non era riferito all'area, ma al fatto che si trascurano tutti i fenomeni connessi con l'irraggiamento di un corpo celeste dotato di atmosfera. Effettivamente ho scritto in maniera non chiara. Ci sono molti fenomeni che entrano in gioco: rifrazione, diffusione, spettro di frequenza in entrata (l'irraggiamento è costituito da uno spettro di frequenze, non una singola), riflessione selettiva, assorbimento, inclinazione della terra, distanza della terra dal sole, ecc. Qui rende l'idea (anche in italiano). “ Io più che su quella disponibile mi concentrerei su quella che saremo in grado ragionevolmente di sfruttare entro qualche decina di anni „ anche io. e questo prevederebbe, per l'italia, un ridisegno dell'infrastruttura elettrica, che attualmente vede il sud molto meno sviluppato del nord. Il meridione è una miniera di energia per l'intero paese. E, aggiungo, io cambierei anche il modello di riferimento: non più l'idea di "centrale" ma di produzione distribuita. |
| inviato il 07 Aprile 2023 ore 8:26
senza offesa, eh, ma questi assomigliano ai discorsi di chi calcolava l'energia idroelettrica disponibile calcolando la massa totale di acqua che ogni anno scende, sotto qualsiasi forma, dalle montagne al mare. Ovviamente ne esce un numero impressionante, centinaia se non migliaia di volte il fabbisogno nazionale. Ma i calcoli devono essere fatti sullo sfruttabile, non sul disponibile. Idem il calcolo sull'energia solare che incide sulla terra è semplicemente inutile. La quantità di energia sfruttabile in tal senso è limitatissima e probabilmente stiamo già arrivando al limite o comunque ci siamo molto vicini, almeno con l'attuale sistema di utilizzo e distribuzione. Certo che si può cambiare, ma il discorso è che non basta installare pannelli come non ci fosse domani, è necessario partire esattamente da quello che in questo momento non si sta nemmeno ipotizzando di fare, ossia dalla distribuzione e dal sistema di consumo. EDIT: ho visto che l'hai scritto anche tu nell'ultimo post |
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