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Zeppo mi ha appena preceduto. Nella sostanza un obiettivo catadiottrico è equiparabile a uno Schmidt Cassegrain, solo che questi mostrano un livello di correzione decisamente più elevato rispetto a quelli di un comune riflettore terrestre. Ovviamente gli schemi a specchio vengono, anzi venivano, sempre privilegiati innanzitutto per l'ottima correzione dell'aberrazione cromatica, che a fronte di focali di 1500 o 2000 mm è chiaramente catastrofica, ma anche perché consentono di ridurre la lunghezza dell'obiettivo a 1/3 circa di quella necessaria a un pari focale dotato però di un normale schema ottico a rifrazione. E anche perché, sempre per via della inesistente aberraziobe cromatica, è più semplice dotarli di una "generosa" pupilla d'entrata molto utile, in particolare, per le riprese dello spazio profondo. Ma torno a ripetere: qui si parla di ben altre correzioni e prestazioni, e quindi anche di un ben diverso livello di aspettative e quindi anche di costi
Oltretutto hai visto che diametri? Il più scarso, che comunque costa pur sempre 3/4000 €, è un 8" (20 cm) l'altro è un 11", ovverosia circa 28 cm... insomma non sono proprio i nostri Tokina
Per noi potrebbe essere interessante verificare se le prestazioni di questi obiettivi sono rimaste ai livelli degli anni settanta, oppure se in questo mezzo secolo ci sono stati progressi significativi.
Io ho un Tokina 300 mm f 6.3 catadiottrico per m 4/3:regalato dal mio spacciatore di usato! Regalato e lui ci vive con le ottiche! La qualità non è certo il massimo, poi è MF e un 600 a su una micro 4/3 non è facile da focheggiare. In compenso pesa niente ed è ridicolo.come dimensioni. Va bene per giocarci di foto ne ho fatte poche...
Dai non penso che in tutti questi anni non si siano fatti passi avanti rispetto ai catadiottrici anni 70, c'è da dire che i Samyang usciti una dozzina di anni fa non fecero gridare al miracolo.. mentre le ottiche tradizionali uscite nello stesso periodo fecero un successone grazie all'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Brutti sono brutti...e non poco. Tuttavia credo possano avere un loro campo di utilizzo in astrofoto, caccia fotografica con animali in movimento lento, paesaggistica(?), ritratto (?). I due più grandi handicap sono sicuramente la messa a fuoco manuale, che li renderà non adatti per tutti o per tutti gli impieghi e, l'ostruzione dello specchio secondario che, indubbiamente, ne degraderà la qualità di immagine in termini di risoluzione e nitidezza. Tuttavia va considerato che se la messa a fuoco viene fatta correttamente e si fa un utilizzo di treppiede, i risultati possono essere di tutto rispetto...certo non apprezzabili dai maniaci del "pelo più sottile" ma comunque validi in termini di visione complessiva dell'immagine che rendono. Ho i miei dubbi sulla reale luminosità di queste lenti, sicuramente calcolata secondo la classica formula f=l/D (lunghezza focale/diametro libero della lente)...il 300 in particolar modo, ha un secondario talmente ingombrante da coprire molto del diametro libero frontale della lente....lo stimerei ad occhio come un f10 o f11 più realisticamente parlando.
Potrebbe essere Cesare, ma non so se il mio modello possa coprire un sensore Aps-c, era per micro 4/3 e lo producevano solo per quel tipo di sensore. Magari è lo stesso solo che aumentando la copertura è passato da 6,3 a 7,1 come apertura. Ma se non è zuppa è pan bagnato! I catadiottrici sono apocromatici ma qualche difettuccio c'è l'hanno altrimenti li useremo tutti perchè più leggeri e più corti di lunghi tele.
I cata hanno il vantaggio della compattezza e lo svantaggio del diaframma unico, nitidezza non alta e sfocato un po' troppo invadente. Uso a volte un 300/5,6 Makinon e un Tamron 500/8, ma preferibilmente su FF. Magari questi nuovi tokina saranno più ottimizzati per i sensori
Proprio oggi é uscito un video molto interessante sugli obiettivi catadiottici su un canale (di altissima qualità) che seguo Seguirà una seconda parte. Il contenuto é piuttosto tecnico ma é molto ben presentato.
Bene... se si vuol partecipare al crowdfunding si hanno già dei prezzi che in linea di massima dovrebbero essere leggermente inferiori a quelli di mercato però... si può avere un'idea di quali saranno.
Lo schema ottico, più che assimilabile allo Schmit cassegrain deriva da un maksutov, schema semplice da costruire e che ora i cinesi fanno a prezzi bassissimi. Nessun problema di aberrazione sferica o cromatica né di risolvenza, almeno in campo astronomico se non per il fisiologico calo dovuto al forte calo di contrasto, dovuto all'ostruzione. Nessun problema di diffrazione alle piccole aperture in quanto la diffrazione dipende dal diametro del foro in entrata, in valore assoluto e non dal diaframma. Riflette infatti il disturbo apportato dai bordi del foro rispetto alla sua superficie, con l'influenza dei bordi calante al crescere del diametro.
dalle prime foto disponibili, lo sfocato è terribile, specie in ambito naturalistico
user236867
inviato il 11 Novembre 2022 ore 10:51
Sono delle porcherie in tutto e per tutto che oggi giorno non hanno il minimo senso...
Ora come ora se servono tali focali a basso costo e peso molto contenuto la soluzione migliore sono i canon 600 e 800 f11 , che sono dei teleobiettivi veri, otticamente buoni e con un autofocus valido. Con 5 stop di stabilizzazione
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