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25 Settembre 1962...


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avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2022 ore 14:41

Si, la curiosita' di leggere il libro aumenta.. lo faro' senz'altro.
Anche se Valerio, indipendentemente dai retroscena, sposo la tua tesi peraltro universalmente riconosciuta, sulle capacita' di Ali-Clay di sfruttare la vigilia per mettersi in vantaggio dal punto di vista psicologico: big George non era ancora quel simpatico reverendo che, a 42 anni, le suonava ad atleti che potevano esserne i figli. Era il "cattivo", (la vittima sacrificale) che l'eroe avrebbe abbattuto per liberare l'intero popolo africano Eeeek!!! ;-)

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2022 ore 15:22

@Simone per la precisione, furono aggiustati anche i tre incontri con Joe Frazier, strano che Paolo non lo scriva, ma lui è un esperto di Liston, non di Clay.
Scaricati il libro di Paolo, vale la pena.






Vedi Simone nella sostanza Valerio ha ragione, riguardo ai 3 incontri fra Ali e Joe Frazier, ma diciamo che in questo caso il tutto non fu diretto da una cupola mafiosa ma, anzi, si trattò di una vicenda un poco più articolata nel senso che in questo caso si trattò di scegliere fra due mondi ben diversi e contrapposti: l'establishment, impersonato da Frazier, e la variopinta galassia della "protesta" impersonata da Muhamnad Ali.
Nel primo incontro i due protagonisti se la videro fra loro, vinca il migliore insomma, anche perché l'establishment era certo della vittoria di Frazier, negli altri due però, allorquando al potere della cupola mafiosa si era sostituito quello nuovo costituito dalla Nazione dell'Islam, gli incontri furono "indirizzati" dalla compiacenza sia dei giudici che degli arbitri che chiaramente favorirono Ali... ormai riabilitato agli occhi tanto della nazione quanto della pubblica opinione ;-)

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2022 ore 15:36

Era il "cattivo", (la vittima sacrificale) che l'eroe avrebbe abbattuto per liberare l'intero popolo africano??





Eh... altro che liberare il popolo africano!
Già perché anche in questo caso il "cattivo" non era quello che si indicava, l'avversario di Ali in pratica, era piuttosto quello che diede la disponibilità economica affinché il sogno di Ali, e ancora di più quello della Nazione dell'Islam, potesse realizzarsi... ovverosia quel dittatore sanguinario che rispondeva al nome di Mobutu Sese Seko Triste anche questa una grande ipocrisia non credi?

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2022 ore 23:10

Certamente Mobutu (peraltro uno dei tanti dittatori in giro per il globo salito al potere con l'appoggio anche degli usa) ha aumentato la sua popolarita' per aver portato in Zaire il campionato del mondo. Ma questo indipendentemente, almeno credo, da quale fosse stato l'esito del match. Si era fatto ritrarre tanto con Ali che con un sorridente Foreman.
In fondo il futuro pareva essere del giovane campione, nettamente il favorito alla vigilia, nonostante le capacita' dialettiche dell'avversario.

Poi si sa caro Paolo, da un certo punto di vista, gli sportivi sono anche piccoli ingranaggi, di una macchina molto piu' grande di loro.

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2022 ore 6:05

@Simone Foreman si era liberato facilmente di Joe Frazier e Ken Norton che a loro volta avevano battuto Ali in precedenza.
La regola transitiva vale anche nella boxe? Con tutta evidenza sì.
Se Ali ha vinto era perché l'incontro era truccato. Elementare, Watson!;-)

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2022 ore 6:42

Poi si sa caro Paolo, da un certo punto di vista, gli sportivi sono anche piccoli ingranaggi, di una macchina molto piu' grande di loro.






Infatti!
C'è un articolo su STADIO, non ricordo a firma di chi ma credo sia proprio di Lino Manocchia (devo decidermi ad andare a controllare nell'archivio di mio fratello), e pubblicato giusto una settimana prima del match di Kinshasa, in cui l'autore anticipa punto per punto quello che sarà lo svolgimento di "Rumble in the Jungle".

La realtà, caro Simone, è che all'inizio degli anni '70 l'assai mutevole vento dell'opinione pubblica statunitense, che nel decennio precedente prima a causa della conversione all'Islam, e poi del rifiuto dell'arruolamento da parte di Ali (altra grande farsa), si era schierato deciso contro l'ex Campione del Mondo dei Pesi Massimi relegandolo ai margini della vita pubblica e sociale della Nazione, scosso nel frattempo dalle tragiche vicende della guerra nel Sud-Est Asiatico, aveva radicalmente mutato opinione nei confronti di Ali e quindi ora, all'opposto di quanto accaduto solo pochi anni prima, soffiava nuovamente a suo favore e, dopo averne chiesto a gran voce la riabilitazione, premeva affinché gli fosse restituito il Titolo... è chiaro allora che se questa è la premessa il successivo sviluppo di tutta la vicenda non può che apparire pienamente coerente con la premessa stessa!

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2022 ore 8:45

@ Valgrassi eh gia' ci eravamo dimenticati di Ken Norton. Battuto Ali, va ko sotto i violenti colpi di Shavers. A conferma della regola transitiva ;-) Ali "ruba" anche l'incontro con Shavers. (In realta' vince meritatamente ai punti in un incontro piuttosto "tirato").
@ Paolo scuserai ci siamo forse un po' allargati rispetto alla vicenda, questa si con vere o presunte grosse zone d'ombra, degli incontri con cui venne detronizzato Sonny Liston, il vero protagonista, se ho ben inteso, del tuo libro "L' altra Verita' ", libro che leggero', poi magari ne riparliamo.

Infine un'ultima riflessione, se si vuole storcere il naso sui Paesi dove organizzare i grandi eventi sportivi. Lo Zaire di Mobutu 48 anni fa', e oggi ?
i mondiali di calcio in Qatar..forse non proprio un grande balzo in avanti sui diritti umani

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2022 ore 16:29

Eh Simone....i tre incontri Ali - Norton?
Sull'argomento stendiamo un velo pietoso perché è l'unica cosa da fare, del resto per decifrare la situazione basta vedere il comportamento di Ali alla fine del terzo incontro per capire che si trattò di una vera e propria regalìa dei giudici.

Il match con Shavers?
Uhm, l'unico match nella storia del pugilato in cui i giudici annunciavano il punteggio alla fine di ogni round?
Tralaltro quello è stato pure il match che ha definitivamente ridotto in pappa il cervello di Ali, un match di cui egli potè vedere la fine solo perché prima dell'incontro era stato imbottito di antidolorifici e di psico-farmaci per non sentire la durezza dei colpi che, si sapeva, Shavers gli avrebbe inflitto; un match peraltro in cui Shavers, nonostante la sua scarsissima (e conclamata) tenuta atletica malmenò Clay fino ai 2/3 della quindicesima ripresa?

Angelo Dundee in primis, e in secundis Herbert e Wallace Muhammad sarebbero dovuti essere denunciati per la gestione criminale di Ali in un incontro alla fine del quale il loro assistito, assistito per modo di dire chiaramente, non fu più lo stesso!

Lasciamo perdere Simone, non parliamo di queste cose, perché quando penso a quanto fu maltrattato Ali dal suo entourage provo una profonda pena anche per lui!

Ci sono stati decine di casi in cui pugili di scarso talento furono letteralmente mandati al macello in incontri che non si sarebbero MAI DOVUTI DISPUTARE, uomini che hanno perso la vita a causa del comportamente criminale dei loro managers, ma questi sono stati sempre dei poveracci, onesti mestieranti del ring che sul quadrato salivano non per sentirsi osannare dal pubblico ma solo per consentire alle mogli di mettere un piatto di minestra in tavola, insomma povera gente che nessuno ricorda più... ebbene Clay/Ali è stato l'unico Campione a essere trattato alla stregua di questi provericristi!
Una storia, e una fine ingloriosa che anche per questo motivo sono ancor più squallide e tristi Triste

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2022 ore 22:01

Procuratevi il libro di Paolo: correte il rischio di innamorarvi e di volere andare sempre più a fondo.
Dopo il libro di Paolo ne ho comprati una ventina sull'argomento Liston-Ali. Prossimamente leggo anche Minà.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2022 ore 6:27

Eh caro Valerio, Gianni Minà, figuriamoci... un altro folgorato sulla via di Damasco!
Minà assistette da inviato speciale al match di Miami col quale Ali "vinse" il titolo mondiale e nel dopo-match, e nel successivo articolo che scrisse, sparò ad "alzo zero" sull'infimo spettacolo al quale aveva assistito affermando a chiare lettere che l'incontro era truccato e che uno squallore simile, sui ring d'America, non era più sopportabile!
Salvo poi, tre anni dopo, per la precisione il 28 Aprile 1967, essere lui ad assistere a una seconda conversione sulla via di Damasco, ossia quella di Ali che rifiutando la chiamata alle armi dello Zio Sam denunciava gli orrori militaristi degli Stati Uniti e, in quel preciso istante, il buon Minà, classico esempio di comunista militante italico con la iancia piena, divenne il primo tifoso di Ali... oltre che unico giornalista Europeo al quale Sua Maestà si degnava di rilesciare interviste!

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2022 ore 6:30

Una bell'esempio di italico opportunismo non c'è che dire Triste

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2022 ore 10:53

@Paolo Gian Paolo Ormezzano è un decano dei giornalisti sportivi italiani, amico di Gianni Minà (due piemontesi).
Quando Ali compì settant'anni scrisse un articolo per Famiglia Cristiana.
cisf.famigliacristiana.it/informazione/sport_1/articolo/clay_160112104
La data è il 16/01/2012.
Era pure un atleta nero bellissimo, alto 1,91, come peso massimo piuttosto leggero, 98 chili.

Il peso forma medio di Ali era 210 lbs, cioè ~ 95 kg. 98 kg sono ~ 216 lbs. Liston era anche 220 lbs (cioè 100 kg) ed era 1.85. Bisognerebbe chiedere al Gian Paolo cos'è il peso "giusto" di un massimo.
forse truccato a pro della mafia che aveva scommesso sul giovane Cassius Clay contro il grande favorito, un tipaccio vicino ad ambienti malavitosi.
Sonny era campione del mondo, tipaccio e malavitosi sono termini da oratorio.
L'articolo continua su questo tono, pieno di inesattezze. Ormezzano è un incompetente di boxe. Chiaro.

Tu avevi fatto consulenza per Maurizio Ruggeri della RAI. Giornalista minore rispetto a Ormezzano. Il suo libro è umoristico. Apparso nel 2019, si appoggia sul tuo che è del 2010. Si barcamena fra incontri "truccati" e forse no.
I rapporti FBI del 2014 sono tutt'altro che conclusivi. Crede di sapere l'inglese e lo sa da scuola media inferiore, "rope-a-dope" non riesce a tradurlo. Bontà sua scrive che Norman Mailer poteva essere un grande scrittore ma di boxe non si intendeva. Peccato che Mailer andava agli incontri importanti e addirittura ha passato molto tempo a Kinshasha nel 1974. Che si intendesse di boxe più di lui era più che scontato.
L'incompetenza pugilistica del Ruggeri invece è palese.
Non si è mai saputo come, alla fine della quarta ripresa Clay non ci vedeva più, al punto che chiese ad Angelo Dundee di tagliargli i guanti (combattere contro Liston senza vederci bene era follia).
Nella quinta ripresa Clay tentò di limitare i danni e gli andò bene che Liston era la controfigura di se stesso quella sera. Ma ad un certo punto se ne uscì con una delle sue trovate: cominciò a posare il guantone sx sulla testa di Liston. Era un modo per prevedere i movimenti di Sonny nonostante la vista compromessa. Geniale.
Ebbene, il Ruggeri questo prendere le misure a Liston non lo rileva, anche se dice di avere rivisto la registrazione centinaia di volte. Meglio che il Ruggeri si limitasse all'atletica leggera o al ciclismo, la boxe non è il suo forte.MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2022 ore 11:52

Ci sono stati decine di casi in cui pugili di scarso talento furono letteralmente mandati al macello in incontri che non si sarebbero MAI DOVUTI DISPUTARE, uomini che hanno perso la vita a causa del comportamente criminale dei loro managers,

Qui si aprirebbe una questione a parte, il concetto di "sicurezza" nel pugilato. Altri sport, dall'automobilismo al ciclismo, allo sci.. hanno fatto dei passi in avanti sulla sicurezza.
Nel pugilato non ho mai capito (non sono un vero appassionato della boxe) perchè non usano almeno le protezioni come ai giochi olimpici..

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2022 ore 18:38

Beh Valerio, diciamo che il concetto di peso-forma è quantomai arbitrario, anche perché dipende da molteplici fattori, non ultimo l'età.
Il peso forma di Ali, intendendo come tale quello che gli consentiva di: "volare come una farfalla e pungere come un'ape", era di poco superiore alle 200 libbre (91 kg), diciamo 202/203... massimo 205 (laddove a 205 era proprio al limite), diciamo quindi fra i 92 e i 93 kg.
210 libbre era ancora buono, perché gli consentiva di muoversi veloce, ma volare già non era più cosa.
Questo, appunto, su un'altezza di 6' e 3"... ossia un metro e novantuno scarso.
Il peso-forma di Sonny, intendendo come tale quello cioè che raggiungeva quando si allenava seriamente, ossia quando, tra le altre cose, si faceva tranquillamente due ore filate di salto con la corda in ogni allenamento, era di 210/212 libbre, circa 96 chili, distribuiti si un'altezza di 6' 1" e 1/4, ossia un metro e ottantasei.

L'allungo di Clay, notevole, era di 78,5", cioè circa due metri.
L'allungo di Sonny, mostruoso, era di 84,5", ossia due metri e quindici... millimetro più, millimetro meno.

La potenza dei colpi è inutile considerarla, un poco perché Clay, di natura, non era un gran colpitore; un po' perché scagliava i suoi colpi e nel contempo indietreggiava, al contrario del picchiatore che carica il colpo con tutto il peso del corpo; e molto perché aveva solo due colpi: il "jab" sinistro e il "cross" destro, il gancio era a dir poco limitato mentre il montante, e questo è abbastanza ovvio visto come colpiva, del tutto inesistente.

Al contrario Sonny non solo aveva tutti i colpi del repertorio pugilistico, ma erano tutti di potenza assoluta, in parte perché la naturale struttura muscolare delle sue braccia, dell'alta schiena e soprattutto delle spalle è unica nel panorama dei Pesi Massimi di sempre; in parte perché il terminale di quei colpi, ossia i suoi pugni, sono stati i più grandi della storia del pugilato moderno misurando 38,5" di circonferenza, ossia circa 39 cm; e ancor più perchè egli non solo era solito portare i colpi spostando in avanti il piede d'appoggio ma anche, e soprattutto, perché aveva una capacita pressoché unica di "caricare" i colpi con la rotazione della spalla.

Inoltre poi Sonny aveva la stessa mascella granitica di Max Baer, al contrario di Clay che soffriva i colpi al volto, senza contare che Liston, pur essendo stato obbligato a imparare a combattere in guardia sinistra, era un mancino naturale laddove invece Clay/Ali, i mancini, era del tutto incapace di affrontarli in maniera efficace.

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2022 ore 19:16

I rapporti FBI del 2014 sono tutt'altro che conclusivi.





A questo riguardo hai perfettamente ragione caro Valerio: i rapporti dell'FBI sul fattaccio NON SONO conclusivi, come del resto mai conclusivo è stato alcun rapporto dell'FBI che riguardasse il crimine organizzato... almeno fino al 1972.
Perché?
Semplice!
Perché si sa che John Edgar Hoover, che non faceva segreto del suo odio per i negri, gli ebrei e gli omosessuali, aveva anch'egli un "difettuccio" e guarda caso il Sindacato del Crimine aveva le prove di questo "vizietto"... prove fotografiche ovviamente.

Ecco perché in tutta la sua carriera da direttore dell'FBI J. Edgar Hoover distribuì patenti da Nemico Pubblico Numero Uno ad autentici ladri di galline come Ma' Baker per esempio, o come John Dillinger, il Re della rapina, o come George "machine gun" Kelly, Bonnie & Clyde e tanti altri ladruncoli da strada, dimenticandosi sempre però di perseguitare, con altrettanto accaninento, tanti bravi ragazzi come Al Capone, Lucky Luciano, Meyer Lansky, Dutch Schultz e tutto il Gotha del Crimine Organizzato... quello serio s'intende!



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