| inviato il 03 Aprile 2021 ore 13:48
Col pieno rispetto di tutti, penso che Peda non volesse intendere, per foto che non piacciono, quelle venute male o che, tecnicamente, non ci piacciono per come sono venute. Ma quelle foto che, ora, si possono fare, rispetto a quelle che si sarebbe voluto fare, senza intralci, ovvero, che, ora, tocca fa quello che passa il convento. |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 13:55
Il mio distinguo non si basa su valutazioni tecniche ma su quello a cui si riferiscono Arconudo e Fabrizio. Le foto valide sono quelle che hanno radici profonde dentro colui che scatta. Le altre, per quanto perfette tecnicamente, sono destinate a stufare. Sul discorso limitazioni attuali, se è certo che ci siano e limitino la possibilità di espressione, credo anche che possano essere un'occasione per indirizzare lo sguardo altrove e magari trovare nuovi stimoli e nuovi orizzonti. Nel mio piccolo ci sto provando |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 13:59
Ci sto provando anch'io Biga, ho già fatto due uscite. Ma se, almeno, ci si potesse spostare in regione, sarebbe un must. Nel solo comune, per quanto bello, c'è da lavorare  . |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 14:05
Da quel punto di vista Milano per fortuna offre parecchi spunti.. prendila come una sfida e guarda alle piccole cose |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 14:11
Milano è una meraviglia, peccato averla vista fotograficamente solo nel 1990. Ci tornai, toccata e fuga nel 2000, per comprare due scarponi da Longoni, a Cinisello Balsamo, ma niente foto, sempre bella, però. |
user171441 | inviato il 03 Aprile 2021 ore 14:13
“ e scarto almeno un decimo degli scatti „
Allora sei già un super fotografo, solitamente si carta moooolto di più, un decimo è niente
“
Insomma, capita anche a voi di fare delle foto in cui vedete del potenziale ma lontane dal vostro genere e ''stile'' e quindi che alla fine vi lasciano poco? „
Tutto molto soggettivo dato anche dalla propria sensibilità e di quanto si è diventati esigenti o autocritici. Più passano gli anni e più continuo a dire...questo non mi piace, questa fa schifo, questa è da buttare ( e queste solitamente finiscono online ).
Quindi sì..mi capita spesso sopratutto quando non sono ispirato girando a caso senza un qualcosa in mente, a volte scartando anche più del 60% e non sono uno che scatta a raffica o che scatta tantissimo. |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 15:04
"Io credo che le foto che non piacciano siano frutto di una carenza tecnica.....parto dal presupposto che non faccio fotografia di paesaggio ma il discorso è comunque lo stesso..."
Non condivido, non sentenzierei così drasticamente, la tecnica fortunatamente non è tutto e a volte la foto sbagliata rende meglio della foto tecnicamente perfetta, tutto dipende da quello che si vuol COMUNICARE. Una foto perfetta può essere una ottima foto singola, una foto sbagliata può essere invece l'anello mancante in un racconto fotografico.
"L'autocritica è importantissima e anzi le foto che non ci piacciono vanno conservate e riguardate nel tempo per capire cosa non ci piace e dove è l'errore "
Qui condivido, ma ti assicuro che nel tempo foto che all'inizio non ti sembrano utili con il tempo possono risultare fondamentali. L'editing fotografico solitamente non viene quasi mai fatto il giorno dopo, si è troppo emotivi su certe foto, bisogna farle "decantare" a meno che non ci siano tempi stretti per necessità lavorative |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 16:55
Non so se mi sono spiegato bene prima, ma quel che voglio dire è che da una parte non faccio foto che non mi piacciano: se la luce o il soggetto o qualsiasi altra cosa non mi convincono la foto non la faccio. Magari faccio lo scatto, a volte giusto per fare una prova e vedere che succede scattando con una certa luce, altre volte perché non si sa mai, magari la luce o la composizione non mi sembrano buone ma poi magari potrebbero anche funzionare e spesso mi pare di non avere l'esperienza necessaria per capirlo subito per cui, nel dubbio, scatto lo stesso. Ma questo per me non vuol dire fare una foto. Lo voleva dire quando scattavo in analogico, e ogni scatto era un investimento.
Fare una foto adesso per me vuol dire prendere lo scatto e vedere se ne esce qualcosa che mi piace. In questo senso dico che le foto che faccio mi piacciono, altrimenti non le farei, non essendo un pro. Insomma, se mi metto a lavorare su uno scatto è perché trovo che abbia qualcosa di bello.
Se invece parliamo della valutazione del risultato quasi sempre allora, vedendo i difetti, penso che quella foto si poteva fare meglio, a partire dallo scatto, e in questo senso sì, certamente ci sono parecchie foto che ho fatto che non mi piacciono. Se poi guardo quelle degli anni passati sono davvero molte. Il che può voler dire che nel frattempo ho imparato delle cose, ma può anche voler dire che le foto che faccio adesso magari tra qualche anno non mi piaceranno più. E pazienza... |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 17:46
Dipende molto dal genere, e dal mezzo analogico o digitale.
Nella street o reportage , con le macchine moderne a volte capita di fare scatti a caso.
E magari vanno meglio di quelli che pensavamo fossero gli scatti giusti.
Con l'analogico invece ogni scatto sarà più pensato .
Addirittura nel medio formato analogico su 10 pose molto spesso 8 vanno bene.
C'è anche da dire che l'età del fotografo, la sue storia/esperienza fanno si che certe foto inutili ( tramonti , gattini , maschere di carnevale, bambini neri che giocano a calcio in Africa , fiori ecct ecct ) non vengono più scattate.
Per lo meno , questa è la mia speranza :)
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| inviato il 03 Aprile 2021 ore 23:08
Scusate ma si sostiene che la tecnica non c'entra e poi si parla di stimoli sensazioni e esperienza.....
Con i soli stimoli non ci fai nulla .....puoi essere empatico con la situazione quanto vuoi .....ma se non sai come tirare fuori la foto come la stai immaginando ti sta mancando qualcosa..
Adesso tutta sta mole di foto scartate diciamo che sono anche dovute dall'era digitale che ci porta a fare click solo per il gusto di sentire il rumore dell'otturatore
Qualcuno ha detto che ci sono foto sbagliate tecnicamente che piacciono........vero ma la preparazione tecnica e l'occhio allenato ad applicarla, sarà in grado di sbagliare di proposito la foto perchè il fotografo preparato sa cosa vorrà ottenere.....e già sa che lo scatto sbagliato sarà bello
Lo scatto casuale nella speranza che poi giunti a casa sia bello sul monitor è frutto di mancanza di preparazione
Si continua a fare distinzione tra amatori e professionisti.....per come la vedo io la distinzione è tra preparati e non.
Ed è corretta l'affermazione che le conoscenze delle tecniche (varie tra i generi) fotografiche non sono tutto, ma è la base per esprimersi, altrimenti come detto sopra con gli stimoli e basta non ci fai nulla
Tant'è che la preparazione porta anche a sviluppare uno stile personale, perchè sai come far venire le foto in una determinata maniera che ti piace e tendi ad applicare quella tecnica
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| inviato il 03 Aprile 2021 ore 23:16
Ma si... chiaro che la tecnica è la base... lo davo per scontato. |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 23:24
Ma il discorso che sostengo l'ho provato sulla mia pelle ......quando ho iniziato a fotografare, ormai parecchi anni fa, mi faceva tutto schifo quello che facevo...e non capivo perchè invece sfogliavo le riviste o guardavo altre foto di, quelli che vengono definiti pro, e mi innamoravo di quelle immagini.......
Poi con studio, corsi, esercizio, e tanta pazienza le cose sono cambiate dal giorno alla notte.... |
| inviato il 04 Aprile 2021 ore 7:57
Bella discussione. Io aggiungo una nota meno profonda e piu pratica, da semplice "cartolinista" quale sono
Capisco la depressione davanti a paesaggi meritevoli quando ci si capita in orari sbagliati. Fosse possibile scatterei solamente albe e tramonti (consapevole della banalità della cosa)! Quando capita quindi di essere in posti stupendi alle ore sbagliate cerco sempre di resistere alla tentazione di scattare con quella luce durissima, ma finisce sempre che non ci riesco. Penso sempre, vabbè dai...qualcosa riuscirò a tirare fuori davanti al PC. Ed invece una volta a casa davanti ai risultati la depressione/delusione si completa
Ed è qui che invece sto imparando cose nuove. Davanti a questo tipo di scatti, mi sto divertendo con crop spinti e preset vari. E complice una mia (leggermente) migliorata conoscenza dei programmi di editing, sto tirando fuori foto che mi piacciono da dei raw rimasti a catalogo solo per ricordare la giornata. E' in effetti il mio passatempo preferito, data la quasi impossibilità di viaggiare al momento.
Questa è l'esempio perfetto. Parte di un frame piu ampio, tecnicamente sbagliata (linee cadenti, orizzonte storto), luce pessima, non cestinata perchè come foto ricordo si poteva anche guardare. Passata per una bella seduta di editing e preset vintage (con luce pessima funziona anche il B/N) è diventata una foto che mi soddisfa tantissimo.
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| inviato il 04 Aprile 2021 ore 8:41
Ottimo spunto Gianluca. E ottimo recupero direi, foto più che meritevole |
user30556 | inviato il 04 Aprile 2021 ore 9:10
Della serie:
Del porco non si butta niente |
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