| inviato il 04 Novembre 2020 ore 16:45
@Rave13ster “ Lo stratos in realtà mi piace di più per una mera questione di design” Anche io ho provato gli zaini fotografici nel passato ma erano scomodi se facevo camminate lunghe. Posso dire anch'io che per chi come te cammina tanto la soluzione credo sia lo zaino fatto appositamente per il trekking. Io uso lo stratos 36litri e mi trovo molto bene. L'ho scelto per due motivi oltre allo schienale a rete staccato che è importante se sudi tanto: 1) ha l'apertura laterale che trovo comoda se vuoi accedere al comparto fotografico senza dover per forza accedere all'apertura nella parte superiore che è un po' scomodo perché il passaggio è più lungo. Con l'apertura laterale di cerniera accedi subito all'inserto fotografico (tipo icu). Ne ho diversi di inserti di diverse misure quasi tutti della Tenba (BYOB). 2) lo schienale si può abbassare o alzare a seconda della misura che vuoi. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 17:24
Hilleberg...pfiuuuuuuuuu complimenti ;-) |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 17:33
f-stop loka UL, ce ne sta uno sul mercatino ma il prezzo è da limare (150 euro) dato che nuovo costa praticamente uguale (https://www.fotocolombo.it/shop/product/fstop-fstoplokaul-it-55565-2456/ (166 euro)) a cui devi aggiungere una ICU media (chi vende il Loka ha anche una ICU ma è troppo grande, si mangerebbe tutto lo spazio come fotografico). |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 18:09
@Fotomax Grazie, Le tende sono come i cavalletti, se trattati bene durano una vita. La vedo come investimento di lunga durata o almeno spero. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 20:10
@Alba74: concordo ma 700 eur per una tenda non ce la faccio ;-) Mi sono accontentato di una salewa litetrek :-) Per cose non troppo impegnative e da farsi in giornata va cmq. bene anche il loka UL indicato dal centaurorosso. Ne ho uno e per le gite con famiglia va piuttosto bene ;-) |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 22:02
Comunque influisce tantissimo l'attitudine personale... insomma è molto soggettivo. Io ad esempio ho fatto percorso inverso, da zaino da trekking sono passato a zaino della f-stop. Chiaramente il conforto degli zaini dedicati al trekking non si ritrova negli zaini fotografici... viceversa le soluzioni che hanno gli zaini fotografici non si ritrovano in quelli da trekking. Alla fine è tutto un compromesso... per questo diventa molto soggettivo. C'era una marca americana che mi sembrava il compromesso più equilibrato ma ora mi sfugge il nome ed il modello. Comunque non aveva rivenditori in italia... se mi torna la memoria ve la scrivo. Ciao A |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 22:12
Tempo fa c'era il GuruGear Bataflae con l'apertura a farfalla. Poi l'azienda è stata comprata dalla Tamrac o viceversa. Ora uno zaino simile esce marchiato Tamrac, ci assomiglia, ma come al solito per risparmiare hanno ridotto la qualità dei materiali, specialmente degli spallaci. Il GuruGear è molto confortevole, il Tamrac fa schifo e ti spacca le spalle. Io ho entrambi i modelli di due misure diverse. Se incontro chi ha messo mano alle specifiche di costruzione dello zaino americano ........ |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 22:14
Ferrino Finisterre 48L e gli obiettivi in una custodia a parte e poi metti tutto nel Ferrino. Secondo me è la soluzione più semplice e migliore.. Da un lato uno dei migliori zaini da Trekking con schienale separato e dall'altro una doppia protezione per il materiale fotografico nel caso in cui arrivi un acquazzone. Ricordo che il finisterre ha pure cover rain incorporato! |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 22:43
Ex progettista f-stop. Quindi OK |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 22:44
Sì, è Ian Miller. |
user12181 | inviato il 04 Novembre 2020 ore 23:29
"Vi ricordo che il materiale tecnico più in voga ultimamente per il vestiario da escursionismo in alta montagna è il Pertex nelle sue varie configurazioni. " Ho una di dette configurazioni, un giacca Montura di Pertex di 110 g, eccezionale come antivento e addirittura per proprietà termiche, come per traspirabilità. Però dopo un'oretta di pioggia allegra, gentile, di montagna, neanche alta, da Piän del läch a Malghera, a dispetto dei dichiarati ed etichettati chilometri di colonna d'acqua, comincia a far passare l'acqua, non attraverso le cuciture nastrate, ma proprio attraverso il Pertex, altra cosa il Goretex pro. In futuro mi aspetto di peggio, ovviamente. L'ultima volta l'ho portata sotto la pioggia sul sentiero Valtellina nella mia cardiowalk quotidiana, insieme a un paio di scarpe basse Grisport da 70 euro (ma con Vibram, per quanto ormai liscio), comprate da "Mario & Sabry", che hanno una membrana autarchica "Gritex" a cui non avrei dato un soldo, soprattutto dopo anni che le uso tutti i giorni, anche per andare a fare la spesa. Alla fine della passeggiata il nabuk delle scarpette era del tutto inzuppato (c'è voluto più di un giorno per asciugarlo, alla fine l'ho dovuto tenere vicino, ma non troppo, alla formidabile termocucina alpina a legna, che è già all'opera, nonostante il clima mite, e cuoce tutto il giorno indefessa le castagne del Garbisch e del Ferseet) ma i piedi erano perfettamente asciutti, la nano air sotto la giacca in pertex cominciava invece a bagnarsi... |
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