| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 16:54
non doveva tenerseli in casa... Leica sa/sapeva quante M9 erano state vendute. Quando uscì il sensore che risolveva i problemi, doveva acquistarne tanti quanti ne servivano per la sostituzione. E' molto semplice ... Visto che parliamo di un brand che è posizionato a livello di prezzi "oltre il buon senso del sentire comune", Leica doveva fare quello ... nn comportarsi come un qualsiasi altro fornitore di beni di consumo pù o meno seri da cui ce lo si poteva aspettare ... Non da Leica. |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 16:55
“ Bigisbetter „ concordo... |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 16:59
@Aleicos“ Lo sapeva quando le ha messe in commercio ???? Beh, per una cosa del genere potevano essere denunciati... „ Infatti non lo sapeva quando le ha messe in commercio ma quando ha cominciato ha sostituirli con quelli corretti, sapeva BENISSIMO quante erano uscite dalla fabbrica con il sensore difettoso... Nel 2015 doveva ordinare i sensori nuovi tanti quanti servivano alla sostituzione... |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 17:10
Rimango della mia idea, problema gestito in modo sbagliato da Leica che non le ha sicuramente fatto buona pubblicità, anche e soprattutto per tutti gli utenti che la valutano 'serenamente' senza preconcetti (non parlo dei presenti). Ma sulla sostituzione del sensore, dopo gli anni in cui l'ha proposta gratis, e dopo averla ancora proposto a pagamento (per una cifra esagerata, l'ho già detto), a sensori non più disponibili non potevano fare molto di più. Parere mio, non devo convincere nessuno, si discute pacatamente (almeno in questo thread ...) |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 17:23
Un piccolo racconto edificante. Nel 1983, i miei genitori mi regalarono una Praktica B-200; macchina che allora era nei miei sogni di aspirante "fotoamatore evoluto"; già felice utente della Contax-S che mio padre mi "passò" ad affiancare la Kiev-4 e la Contax-II che usavo sin dall'adolescenza. La utilizzai anche per lavoro ed uno d'essi, mi richiese la realizzazione di alcune migliaia di scatti in un tempo abbastanza breve, sottoponendo quindi la fotocamera ad uno "sforzo" notevole di scatto e ricarica dell'otturatore. Praticamente al termine di questo incarico, la leva di scatto pareva "in folle" e non caricava/avanzava più. siamo nel 1997. Ovviamente, la ditta "Pentacon Italia" (che faceva capo a Cattaneo di Genova) non esisteva più, come pure il Kombinat VEB Pentacon Dresden, ingoiato nel disastro della DDR e nello sciacallaggio che ne seguì. I laboratori italiani contattati, mi diedero diagnosi infauste o a prezzi che mi parvero sproporzionati. Però, ero affezionato alla mia Praktica ed informandomi, seppi dell'esistenza di Praktica GmBH, un'azienda facente capo al gruppo Schneider e scrissi loro: la risposta non tardò ad arrivare e mi fu cortesemente indicato un laboratorio di Dresda, che guarda caso si chiamava " Pentacon Reparatur- u. Instandsetzungs-Vertrieb GmbH ", cui inviare la mia B-200 per esaminarla ed emettere un preventivo di riparazione. In capo ad una quindicina di giorni dalla spedizione, mi giunge in ufficio una email (siamo agli inizi della diffusione della posta elettronica!) dal laboratorio: mi informano che il guasto era provocato da organi meccanici realizzati in Nylon che, sottoposti allo sforzo d'un uso continuativo, tendevano a consumarsi ed a rendere inservibile la fotocamera. Problema già risolto nel 1985 con identici componenti, realizzati però in metallo. Il tecnico, in breve, mi spiegò che, essendo un difetto di cattiva progettazione, ed essendo loro il laboratorio di manutenzione dei prodotti Pentacon, il lavoro sarebbe stato eseguito gratuitamente, come già eseguito a suo tempo su tutte le Praktica B-200 di quella serie, inviate alla casa per la modifica (il "richiamo", immagino sia stato pubblicizzato solo nell'ex-DDR, perché da noi non ve n'era traccia). Dopo altre due settimane o poco più, la macchina mi fu restituita perfettamente funzionante, inserita in una borsa-pronto nuova fiammante. Riassumendo: -Macchina venduta in Italia nel 1983 e regalatami dai miei; -1989: crollo della DDR; -1990/91: liquidazione del Kombinat VEB Pentacon, con vendita e/o chiusura dei vari rami d'azienda; -1997: la Praktica si rompe, durante un uso molto intenso della stessa; -1997: un laboratorio di Dresda, "erede" della sezione riparazioni del Kombinat Pentacon, la ripara gratuitamente. Un paragone, credo, interessante. P.S.: Quella vetusta B-200, funziona ancora egregiamente. |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 17:55
si ma di quelle insulse levette ne avranno avute a migliaia in magazzino visto il costo irrisorio, mica puoi fare scorte di sensori CCD inutilmente |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 18:20
Caro Lomography, il laboratorio che riparò gratuitamente (spese di rispedizione comprese) la mia Praktica B-200, ebbe la cortesia di scrivermi, spiegando esattamente: A - le cause del guasto occorsomi (errata progettazione di componenti meccanici); B - che le B-200 della serie cui la mia faceva parte, negli anni '80 godevano di "upgrade" gratuito, esteso al mio caso, nel 1997 (!!!) Inoltre: C - quel laboratorio dal nome altisonante era però composto da 4 o 5 tecnici ex-Pentacon finiti a spasso, che lavoravano in due stanze al piano terra d'un palazzone residenziale di Dresda (di quelli in stile "socialista"); D - il lavoro ha comportato lo smontaggio di gran parte della macchina; E - mi è tornata pulitissima, compreso il vetrino di messa a fuoco, oltre a battispecchio e guarnizioni nuove (pure la borsa, nuova, io l'avevo spedita senza); F - avrebbero potuto farmi pagare almeno la manodopera e le spese di spedizione; G - hanno lavorato con la gentilezza e l'orgoglio di chi proviene da un'azienda con una enorme tradizione. Altro che insulse levette! Di fronte alla faccenda della M9, che tanti paiono non vedere nella giusta prospettiva, par quasi di sentire il rumore delle ossa di Oskar Barnack rotolarsi nella tomba. Ma già, anche una nuova Leica, rientra nei cosiddetti " Consumer Electronics " |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 18:23
Scusate ma adoro quelli che ti dicono: ah vedi hai bucato una ruota e ora sei a piedi, se avessi fatto come me che uso il calesse... Ah ti si è scaricato il cellulare...se avessi avuto il telefono a gettoni non sarebbe successo. eh vedi gli si è rotto il trattore; con un aratro avrebbe attaccato la mucca e via... ma per chattare invece del pc perchè non usate la macchina da scrivere? |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 18:27
???????????? |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 18:27
“ Davic: Scusate ma adoro quelli che ti dicono: ah vedi hai bucato una ruota e ora sei a piedi, se avessi fatto come me che uso il calesse... Ah ti si è scaricato il cellulare...se avessi avuto il telefono a gettoni non sarebbe successo. eh vedi gli si è rotto il trattore; con un aratro avrebbe attaccato la mucca e via... ma per chattare invece del pc perchè non usate la macchina da scrivere? ;-) „ Scusami, m'è sfuggito il senso dell'intervento... |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 18:42
Enzo infatti non si spiega perch3 fare il lavoro a gratis, se la Pratika era fallita non aveva nemmeno l'utilità di tenersi il cliente per un futuro acquisto, se non guadagnavano in riparazioni mi chiedo come sopravvivo |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 18:43
Enzo, le Praktica mi sono sempre piaciute, credo di averne ancora un paio, questo tuo racconto me ne conferma la simpatia per il marchio [scusate l'off topic] |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 18:48
Che siete dei rompi@onen |
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