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Fate sempre i backup


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avatarsenior
inviato il 29 Luglio 2020 ore 1:20

Il mio dubbio e' nella gestione del catalogo Lightroom: se inizio a lavorarle in locale, poi Lightroom sapra' che le foto di "2020-07-28-scampagnata" si trovano sul mio disco locale, non sul NAS. Se poi le muovo sul NAS dopo averle processate, la volta dopo che riapro Lightroom non trovera' le foto (si ok, posso sempre aggiornare la location e farlo puntare al NAS ecc.... ma mi chiedevo se ci fosse un workflow "ottimale" gia' testato, piuttosto che inventarne uno io).
io avevo tutto su un disco dati, mentre il programma era su disco di sistema (SSD). Ora LR è su disco sistema, catalogo e dati su NAS e tutto funziona perfettamente. Agli stessi dati di Lr che si trovano sul NAS, accedo anche con capture one, NX2, Silkypix e Photoshop.

Chiaramente la migrazione dei dati su NAS devi farla attraverso LR, prima copiando le cartelle sul NAS e poi creando un nuovo catalogo che veda i dati del NAS con le relative anteprime. Non esiste qualcosa di ufficiale che faccia tutto lui, ma trovi in rete diverse spiegazioni su come fare. Creando un nuovo catalogo hai l'opportunità di far funzionare LR sia sui vecchi dati che sui nuovi sul NAS. Quando sul nuovo gira tutto perfettamente, elimini il vecchio catalogo e la migrazione è completata.

user201851
avatar
inviato il 29 Luglio 2020 ore 3:40

Sd e hard disk può andare?

avatarsenior
inviato il 29 Luglio 2020 ore 8:37

Il problema della corruzione dei file originali che si ripercuote automaticamente sulle copie di backup è serio. Il successo del ransomware ne è la prova. Gli attacchi hanno successo anche se ormai tutti hanno sistemi di backup.

La soluzione sono sistemi di backup che permettono il versioning, cioè di ritornare indietro nel tempo a precedenti versioni del file oppure fare il backup manualmente.
Il versioning è supportato anche de diversi sistemi di cloud che non sono quelli più semplici che ci propinano...


avatarsenior
inviato il 29 Luglio 2020 ore 9:22

I problemi nascono quando si fa un errore, e poi lo si riporta nel BackUp. Per esempio anni fa mi era sparito (o avevo cancellato per errore, non l'ho mai scoperto) il file di disegno di un progetto in avanzata fase di preparazione. Nemmeno nel BackUp non c'era più. Ho trovato una chiavetta, dove chissà perché ce n'era una versione vecchia di un paio di mesi, ma comunque... mi ha salvato! Una giornata di lavoro e l'ho riportato allo stato aggiornato.
Da quella volta tengo per un certo tempo (1-2 anni) anche le vecchie cartelle con i BackUp intermedi. Come detto faccio tutto manualmente. Non mi fido né dei programmi che fanno tutto automaticamente e tanto meno delle mie capacità di ritrovare i dati in caso di problemi.

avatarsenior
inviato il 29 Luglio 2020 ore 9:26

Bisogna distinguere le soluzioni di backup per uso casalingo o per uso aziendale. In ambito aziendale la soluzione migliore, senza scomodare le soluzioni enterprise (->rubrik) resta il nastro. i nuovi cryptolocker oggi riescono a criptare anche le snapshot ed i backup su storage (garmin....)
In ambito casalingo, il nas resta la soluzione migliore ma da abbinare ad altre soluzioni (cloud+altri dischi).
Io come detto uso dei dischi esterni che collego solo quando devo fare il backup e copio tutto sul cloud. Pensavo di comprare un ulteriore disco solo per i video

avatarsenior
inviato il 29 Luglio 2020 ore 9:54

E poi c'è l'uso piccolo-aziendale, come nel mio caso che lavoro da solo.
Dev'essere una soluzione gestibile, economica, comprensibile ed efficace.
Come detto, ho scelto un piccolo disco SSD esterno, da tenere ben separato e un po' nascosto.

avatarsenior
inviato il 29 Luglio 2020 ore 10:48

Il problema della corruzione dei file originali che si ripercuote automaticamente sulle copie di backup è serio. Il successo del ransomware ne è la prova. Gli attacchi hanno successo anche se ormai tutti hanno sistemi di backup.

La soluzione sono sistemi di backup che permettono il versioning, cioè di ritornare indietro nel tempo a precedenti versioni del file oppure fare il backup manualmente.
Il versioning è supportato anche de diversi sistemi di cloud che non sono quelli più semplici che ci propinano...

Esatto!


avatarsenior
inviato il 29 Luglio 2020 ore 11:05

Il problema è sapere e capire cosa succede esattamente, per non ritrovarsi nella cacca in caso di problemi a qualche file (cosa che può succedere).
E' un problema perché non tutti sono informatici, e a sentire gli specialisti sembra sempre tutto bellissimo, perfetto e chiarissimo, ma in realtà non si sa bene cosa succeda, e soprattutto l'uomo medio non ci capisce nulla o poco più.

avatarsupporter
inviato il 29 Luglio 2020 ore 11:20

Sulla base dell'esperienza non credo che i backup si possano ridurre ad un problema di tecnologie.
E' più una questione di disciplina.
Per i miei backup "ordinari" uso diversi dischi (ognuno duplicato) su cui frammento gli archivi per evitare che un eventuale danno ad entrambe le copie di un disco impatti su tutto l'archivio.
Tenere però tutto in un luogo, anche le eventuali stampe, espone comunque a dei rischi per quanto poco probabili.
Da questo anno ho adottato anche lo storage in cloud con due diverse opzioni.
Per le foto ordinarie, Amazon Photo che è incluso in Amazon Prime. Ha il grande vantaggio di non avere limiti sulla quantità di foto (jpg o raw!).
Tutto quello che non entra lì (video e foto riservate), lo metto su storage Azure. E' decisamente più difficile da usare e configurare, specie seguendo una catena di sicurezza che garantisca tutti passaggi criptati.
Però, gestita con attenzione, mi costa solo 2 euro al mese per più di 2TB di dati, con tutta la ridondanza e garanzia di un cloud "serio".
Costi così irrisori sono bilanciati da costi maggiori in caso di estrazione dei dati. In altri termini, costa poco mettere i dati "in magazzino a lungo termine", ma si paga per tirarli fuori in caso di emergenza.
Considerato però che l'emergenza sarebbe incendio della casa, meteorite, alluvione, sbarco di alieni, mi sembra che sia una soluzione sicura ed economicamente conveniente.
Come detto però, non è immediato da configurare. Tocca studiare come funziona l'archiviazione a Blob e poi organizzarsi per l'upload che può prendere molto tempo a seconda della connettività in upload disponibile.

avatarsenior
inviato il 29 Luglio 2020 ore 11:23

E' decisamente più difficile da usare e configurare, specie seguendo una catena di sicurezza che garantisca tutti i passaggi.

Dacci qualche dettaglio in più. ;-)





P.S. Dopo il 2068 me ne disinteresso!

avatarjunior
inviato il 29 Luglio 2020 ore 11:29

E' un problema perché non tutti sono informatici, e a sentire gli specialisti sembra sempre tutto bellissimo, perfetto e chiarissimo, ma in realtà non si sa bene cosa succeda, e soprattutto l'uomo medio non ci capisce nulla o poco più.


Se puo' consolarti faccio il programmatore da 22 anni (le foto per me sono un passatempo) e non penso che il backup dei dati sia un problema cosi' "banale". Prima di tutto perche' non e' un problema che mi trovo a risolvere tutti i giorni, seconda cosa perche' le varie soluzioni che ci sono in giro hanno sia vantaggi che svantaggi. Non esiste una soluzione universale che vada bene per tutto e tutti e la modalita' di lavoro puo' cambiare da persona a persona.

Per me e' interessante soprattutto capire come impostano il flusso di lavoro (scaricare le immagini, post produzione, inserimento nel catalogo, backup) le persone che lavorano quotidianamente con la fotografia, in modo da poter prendere spunto e scegliere una soluzione che si adatti alle mie esigenze.

Grazie degli esempi che state postando perche' sono molto utili!

avatarsupporter
inviato il 29 Luglio 2020 ore 11:34

docs.microsoft.com/it-it/azure/storage/blobs/storage-blob-storage-tier
Questo articolo spiega i diversi livelli di archiviazione. Per la lettura stimano 20 minuti e questo solo per capire di cosa si tratta. Poi bisogna imparare come farlo!
Come spiegano, i dati devono essere tenuti 180 gg prima di fare un restore a costi ragionevoli. I tempi di latenza sono più lunghi (giorni), cioè non basta qualche minuto per abilitare il restore. Però, se mi è caduto un meteorite sulla casa non credo avrei problemi se il restore, invece di qualche secondo, ci mette qualche giorno.
Se mai troverò il tempo, proverò a scrivere un articolo in merito.
Tieni conto però che se uno non ha foto riservate o per le quali deve garantire l'archiviazione sicura ai clienti, cioè se uno ha solo le foto "amatoriali" o di famiglia, Amazon è infinitamente più semplice da usare. A differenza di Azure, non ha costi (per quanto bassi) proporzionali alla quantità (illimitato), sincronizza i dispositivi, ha delle funzioni di ricerca sul contenuto, le puoi guardare on line, organizza per data, fa il riconoscimento facciale... Ha tutto quello che serve ad un utente normale.
Su Azure, la ricerca di quale contenitore nel congelatore (Blob) contiene quello di cui vuoi fare restore è a carico tuo.
In altri termini, Azure è per chi ha necessità particolari e sa cosa sta facendo.
Per tutto il resto suggerirei Amazon.

capire come impostano il flusso di lavoro

Infatti quella è la parte difficile perché ci sono differenti esigenze e competenze.
Più è sofisticato il sistema di storage in cloud e meno ti viene suggerito dal fornitore il workflow da seguire perchè si suppone che tu sappia come progettarlo per le tue esigenze (come ho fatto io per le mie esigenze).
Amazon Photo è invece alla portata di tutti perchè progettato per essere "generl purpose".
Chiaramente è conveniente su uno sfrutta Amazon Prime anche per altro e non ha montagne di video.

avatarjunior
inviato il 29 Luglio 2020 ore 11:40

Tieni conto però che se uno non ha foto riservate o per le quali deve garantire l'archiviazione sicura ai clienti


proteggi meglio tu i dati di certe aziende in ambito medico sanitario... ed ho detto tutto! MrGreen

Aggiungo una nota "teorica": in realta' se il client che usi per fare il backup supporta la cifratura lato client (ce ne sono a decine di software simili), ha poca importanza quale cloud utilizzi (andrebbe bene Amazon AWS S3, Google Drive, DropBox, pCloud ecc....).

Tu prima archivi, poi cifri e poi carichi il backup cifrato su cloud.

Io ad esempio per alcuni documenti piu' riservati utilizzo Cryptomator e salvo il volume su pCloud. A loro arrivano file gia' cifrati ed io in locale ho una cartella montata con i file in chiaro.

avatarsupporter
inviato il 29 Luglio 2020 ore 11:44

Tu prima archivi, poi cifri e poi carichi il backup cifrato su cloud.

Esattamente quello che faccio.
Non mi fido neanche del personale del CSP.
Ci tengo alle mie modelle.;-)

avatarsenior
inviato il 29 Luglio 2020 ore 12:07

Come è stato anche scritto, una soluzione "unica" di backup non esiste perché diversi possono essere i modi di perdere i dati. Una soluzione veramente completa a livello di backup deve salvaguardare:
- la perdita di dati causa problemi "fisici" del mezzo dove i dati sono memorizzati: è il pericolo più chiaro ed evidente per tutti, esempio banale rottura di un hard disk
- la perdita di dati causa problemi "logici" del mezzo dove i dati sono memorizzati: è un pericolo più "subdolo" e al quale si pensa di meno ma di esempi se ne possono fare molti, anche molto differenti tra di loro: un attacco ransomware, il sistema operativo che spuxxana la tabella delle partizioni di un disco ma anche un errore "logico" umano, ad esempio la cancellazione di una cartella per errore
- la perdita di dati causa problemi "ambientali" legati al posto dove i dati sono memorizzati: ad esempio mi si allaga casa o entrano i ladri e mi ripuliscono l'appartamento
- la perdita di dati causa problemi "di automazione" del backup: ho 15 HD diversi, tutti in posti differenti, predisposti a contenere delle copie delle mie foto, ma il backup lo faccio a manina quando mi ricordo e l'ultima volta che l'ho fatto è stato 2 anni fa...

Mettere in piedi una soluzione che riesca ad eliminare o quantomeno ridurre il più possibile tutti questi rischi non è banale e soprattutto può non essere economico. Per questo quando a volte leggo frasi del tipo "un disco da 2TB oggi te lo tirano dietro" mi viene da sorridere, perché se si hanno 2 tera di foto, un sistema di backup realmente efficiente a mio avviso dovrebbe prevedere 3 o 4 volte tanto spazio per la conservazione dei dati.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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