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La telefonata che ha cambiato la storia di Nikon. L'epopea di David Douglas Duncan


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user12181
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inviato il 04 Luglio 2020 ore 9:19

Infatti per decidere bisognava andare a vedere l'anno della foto. Il dubbio però resta, perché avrebbe dovuto cambiare l'obiettivo se poi cambiavano solo le scritte? C'erano differenze sostanziali? O era già sul libro paga Nikon e seguiva le esigenze del marketing? Non pare proprio, considerando che aveva al collo tre marchi. Ma forse il 20 cm aveva preso una scheggia di mortaio...

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2020 ore 9:39

Non era sul "libro paga Nikon", espressione che assume una connotazione negativa.
Aveva avviato un sodalizio con Nikon, quello si.
All'inizio, decise di adattare le ottiche Nikon su corpi Leica, poi passò all'affiancamento dei corpi dei due brand e, infine, abbandonò Leica e scelse Nikon come unico brand.

Il dubbio però resta, perché avrebbe dovuto cambiare l'obiettivo se poi cambiavano solo le scritte? C'erano differenze sostanziali?

Lo schema ottico dei due obiettivi è rimasto invariato, così come i materiali di costruzione.
Probabilmente, i due obiettivi si differenziavano per il trattamento antiriflesso.
In ogni caso, in quel periodo, Duncan, per lavoro, si stabilì anche in Giappone e non a caso, venne presentato all'allora presidente della casa giallo-nera.
Cose, tuttavia, impossibili oggigiorno visto che aziende del calibro di Nikon nemmeno rispondono alle mail, figuriamoci se ti permettono di incontrare il general manager o il CEO.

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2020 ore 9:39

potrebbe essere ancora marcato 20 cm, questa versione ha la doppia scala delle distanze di messa a fuoco
www.destoutz.ch/lens_20cm_f4_214121.html

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2020 ore 10:04

Belles, giusto, però nell'articolo della pagina Nikon parlano di 200mm F4 e la foto è del 68, un anno dopo la presentazione del Nikkor-q 200mm F4.

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2020 ore 10:26

grazie _Axl_ per il bell'articolo su DDD

user12181
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inviato il 04 Luglio 2020 ore 10:43

"All'inizio, decise di adattare le ottiche Nikon su corpi Leica"

Qui non è proprio all'inizio della sua storia d'amore con Nikon, siamo nel '68, guerra del Vietnam, diciotto anni dopo il colpo di fulmine del '50, guerra di Corea, e della sua presentazione al tempio presidenziale, e ancora adatta ottiche Canon su un corpo Leica, anche se poi dice che nel 1950 aveva deciso che "da quel momento in poi sulla mia Leica avrei montato soltanto obiettivi Nikkor". La memoria (ma più probabilmente il ruolo di profeta Nikon assunto con il passare degli anni) gli fa un brutto scherzo, così capita ai vecchi celebri e non finiscono per credere e dire quel che la gente ormai si aspetta daloro.
In ogni caso, senza dubbio "anche" con l'importante contributo di DDD, nel '68 Nikon era già Nikon anche come "Aura", Blow-up è del '66.

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2020 ore 10:46

siamo nel '68, guerra del Vietnam, diciotto anni dopo il colpo di fulmine del '50, guerra di Corea, e della sua presentazione al tempio presidenziale, e ancora adatta ottiche Canon su un corpo Leica

Infatti nel 1968 aveva già affiancato i due sistemi, utilizzando, come si vede in foto, sia corpi Leica che Nikon.

L'adattamento di ottiche Nikkor su corpi Leica è avvenuto all'inizio, negli anni 50, durante la guerra di Corea.

user12181
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inviato il 04 Luglio 2020 ore 10:53

Non proprio, nel '68 adatta un obiettivo Canon... Insomma, quel che voglio dire, è che era molto più pragmatico e molto meno "Nikon fanboy" nelle sue scelte di quanto l'agiografia Nikon lo voglia far passare e di quanto lui stesso (da vecchio) abbia poi voluto credere e far credere.

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2020 ore 10:58

Il fatto che adatti un'ottica Canon su un corpo Leica, non annulla l'affermazione secondo la quale dice di essersi avvicinato a Nikon, scegliendo, poi, quest'ultima come unico sistema.
Fa solo capire che, ad un certo punto, ha iniziato a sperimentare e ad avvicinarsi alla filosofia nipponica.
Filosofia che, a quanto pare, poi prese il sopravvento.

La memoria (ma più probabilmente il ruolo di profeta Nikon assunto con il passare degli anni) gli fa un brutto scherzo, così capita ai vecchi celebri e non finiscono per credere e dire quel che la gente ormai si aspetta daloro.

Nessun brutto scherzo da parte della memoria.
Sei tu che, probabilmente, hai sbagliato qualcosa nella sequenza temporale.
Mi pare pretestuoso negare quanto l'autore, che ha vissuto tale transizione, afferma.

user12181
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inviato il 04 Luglio 2020 ore 11:01

Se la foto con la Leica e l'obiettivo Canon è del '68 e se la sua scoperta degli obiettivi Nikon, il suo incontro con il presidente e il suo giuramento di eterna fedeltà agli obiettivi Nikon risale alla guerra di Corea di diciotto anni prima, la sequenza temporale è del tutto chiara. Conclusione che ne trarrei: Nikon è Nikon anche senza DDD, DDD è DDD anche senza Nikon (e magari con un obiettivo Canon), si incontrano con profitto reciproco, ma non è un avvenimento che decida il destino di nessuno dei due, e ancor meno che faccia la storia della fotografia. Questi sono discorsi da marketing, che della storia fa un uso strumentale.
Non lasciamoci infinocchiare, vi prego fratelli.

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2020 ore 11:12

Appunto.

Ripeto.
Negli anni 50 viene a conoscenza di un'azienda giapponese che si chiamava Nippon Kogaku, innamorandosi dello scatto di un suo collega che utilizzava un Nikkor 8.5cm f2.
Decise, a quel punto, di abbandonare gli obiettivi Leica (non i corpi) e di adattare i nuovi Nikkor sugli stessi corpi Leica.
Con gli anni, quando Nikon presentò i suoi primi corpi SLR (prima degli anni 50, fino al 59, produceva solo macchine a telemetro, inizialmente un prototipo, la Nikon I, successivamente le Nikon S), decise di affiancare questo nuovo sistema reflex al suo, iniziale, sistema a telemetro Leica, probabilmente usando ottiche Canon.
Una fase, questa, che, evidentemente, si è protratta fino alla fine della guerra del Vietnam, quando decise di pensionare il telemetro ed usare solo reflex, nello specifico, prodotti Nikon.

Mi pare che la congruenza storica e dei fatti narrati sia presente.

user12181
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inviato il 04 Luglio 2020 ore 11:16

Vabbè...

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2020 ore 12:34

La Leica MP fu una variante per professionisti derivata dalla M3, non aveva l'autoscatto e di serie montava il leicavit, capace di 2 scatti al secondo e il contapose era come quello della successiva M2. Quella al collo era personalizzata dalla Leica con l'incisione sulla calotta della D di Duncan.
Però Nikon alla M3 contrappose dopo poco tempo con la Nikon SP con cornici dal 28mm al 135mm, motore elettrico e con un accessorio mai visto prima, l'illuminatore di cornici che si applica sulla slitta flash



avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2020 ore 12:46

Un momento Murmunto: tu ha ragione... ma ha ragione anche Izanagi.
La realtà è che la fotografia degli anni '50 e '60 era fatta di commistioni.
Commistioni prima fra telemetro Leica e Contax che pare potessero adoperare indifferentamente le ottiche della casa rivale; poi, in terra d'Oriente, le commistioni oltre che fra telemetro Leica e Contax erano pure fra omologhe Canon e Nikon in quanto copie delle une e delle altre; se non ricordo male Canon copiava i corpi Leica e Nikon quelli Contax, mentre per le lenti la commistione era a livelli assolutamente impensabili visto che Canon, al contrario di quanto faceva sui corpi, attingeva alla filosofia ottica di Zeiss e Nikon a quella di Leica.
Insomma un disastro.
Nella seconda metà degli anni '50 poi allo strapotere delle macchine a telemetro iniziò a contrapporsi quello delle reflex e a questo punto le commistioni divennero addirittura apoteotiche, perché i fotografi iniziarono ad adoperare le reflex, ovviamente per l'uso con i teleobiettivi, e le macchine a telemetro per usarle con gli obiettivi normali e grandangolari.
Ed è per questo motivo che TreD è immortalato, fresco cinquantaseienne visto che quella fotografia credo sia stata ripresa durante l'Offensiva del Tet (31/01 - metà Marzo 1968), con indosso una reflex Nikon munita di tele e una Leica dotata di, credo, uno standard o medio grandangolo di addirittura una terza casa.

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2020 ore 13:08

Paolo, interessante questo "asse occidentale-orientale" che hai delineato: i due grandi marchi tedeschi, Leica e Zeiss, e i due brand nipponici emergenti, rappresentati da Nikon e Canon.
Sai di più su questo fenomeno che vede Leica-Nikon da una parte e Zeiss-Canon dall'altra?

Io anche ero a conoscenza del fatto che Nikon, per le sue macchina a telemetro, si ispirò a Contax, apportando, però, alcune modifiche presenti sui corpi Leica.




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