| inviato il 18 Marzo 2020 ore 22:40
Dimenticavo di dire che il discorso del mio post precedente va bene solo d' inverno, o comunque con basse temperature, d' estate invece è inutile sobbarcarsi il peso di un 600mm, per escursioni a bassa quota, per il problema della turbolenza atmosferica, che rovina tutte le foto fatte con un teleobiettivo.
Io quando fa caldo non sono mai riuscito ad ottenere foto nitide ai monti lontani oltre i 200mm di focale, se invece si sale di quota al mattino presto, c' è meno atmosfera "turbolenta" e si possono fare foto migliori.
Sono gli stessi problemi che hanno i grandi telescopi, infatti li posizionano, quando è possibile, in luoghi freddi, lontani dai centri abitati con riscaldamento acceso, ed ad alta quota. |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 8:49
Io ho il Note 10, e' incredibile per esser uno smartphone, ma quando serve un tele (ed in montagna serve spesso) non ha senso tirare in ballo uno smartphone (per ora) |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 8:55
Più che un tele serve un grandangolo e casomai un binocolo, a meno che uno non faccia avifauna. |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 9:09
Se in futuro vorrai fare panoramiche dai monti, ho scritto qualcosa qui :
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3516481
Io per paesaggi di montagna sono passato da una mirrorless micro 4/3 al full frame , ma solo perchè in post produzione faccio panoramiche fino a oltre 400 Mpixel. Poi metto sulle panoramiche i nomi dei monti e dei rifugi che conosco. Mi interessa avere più dettagli possibili quando ingrandisco sullo schermo 4K le foto al 100%, similmente a quando si guarda Google Earth, si ingrandisce la visione per scoprire nuovi sentieri facili per raggiungere i migliori punti panoramici. Esistono molti sentieri o tracce facili non segnati sulle cartine.
Per iniziare avevo scelto la vecchia mirrorless Panasonic G2, e mi sono trovato bene, ora ho la fotocamera Sony A7Rii ( mirrorless full frame ) con la quale utilizzo gli stessi obiettivi vintage precedenti ( Nikon AI ). ( ho solo cambiato l' anello adattatore ). Ultimamente ho pure acquistato alcuni obiettivi Sony ( un po' costosi ma piu' leggeri dei numerosi fissi Nikon AI ).
Per ottenere un panorama da 400 Mpixel con la Panasonic G2 dovevo unire piu' di 70 foto da 12 Mpixel, anche su 2 serie di foto sopra/sotto, ora con la Sony A7Rii ( 42 Mpixel ) mi basta unire molte meno foto, faccio meno lavoro in post produzione.
Altri miei post utili : sul peso dello zaino:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3208449&show=7#18614088
Guanti invernali per fotografare :
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=8&t=2993414#19290454
Sulla condensa con fotocamera al freddo :
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=2&t=3441309#19396836
Poi nelle mie gallerie ci sono diverse foto ed esempi con ulteriori commenti, anche sulla turbolenza.
“ Più che un tele serve un grandangolo e casomai un binocolo, a meno che uno non faccia avifauna. „
Non sono d' accordo, io faccio panoramiche sopratutto con i teleobiettivi, inoltre con una mirrorless il binocolo è inutile :
Il mirino elettronico con ingrandimento fino a 12x serve : sia per la messa a fuoco manuale precisa, sia per controllare se c' è turbolenza atmosferica, sia per usare la fotocamera come sostituto del binocolo per osservare animali di montagna a distanza. Un binocolo zoomabile sia meccanicamente, sia digitalmente, costa e pesa più di una mirrorless. |
user47513 | inviato il 19 Marzo 2020 ore 10:03
Cosa intendi per monti lontani? Lontani 10 km o 250 km? |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 10:08
Diciamo dai 3-4 Km ai 200 Km, se guardi la mia galleria e le panoramiche con i link sopra indicati ci sono entrambi i casi.
Più si sale di quota, più si vedono monti lontani con maggiore chiarezza, senza foschia e senza turbolenza atmosferica.
Con un 400mm F/6,3 : a 3-4 Km si distingue bene un camoscio da uno stambecco, a 100Km le persone sono quasi invisibili ( se dei puntini in fila indiana si muovono su neve bianca facendo una deviazione successiva, sono persone in salita o discesa ), a 300 Km si vede la forma di una montagna e le grandi seraccate di ghiaccio da quel punto di vista. Poi se merita, la prossima foto si può fare da più vicino, con la prossima escursione su una di quelle montagne che si vedono davanti a quella lontana, che si trova dietro. |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 11:10
Aggiungo un pezzo, visto che molto di voi hanno consigliato le bridge, ma qualcuno ha proposto invece una reflex entry level con obiettivo Tamron 18-200 mm. A questo punto, nell'eventuale scelta tra questo e una bridge con sensore da 1'', cosa consigliate per l'uso che ne voglio fare? Mi pare di aver colto che anche nell'opzione reflex, con questa combinazione avrei un peso accettabile, inferiore al kg, e anche dimensioni sempre accettabili, e non avrei almeno per la montagna necessità di cambiare obiettivo più volte durante l'escursione.
Perdonatemi come sempre se scrivo cavolate, l'inesperienza è tutto. |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 11:14
Le Bridge hanno l'obiettivo fisso! Non lo si può cambiare neanche volendo. |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 11:18
No certo, intendevo che in questo modo avrei una soluzione reflex senza il problema di cui parlavo in partenza di dover cambiare l'obiettivo a seconda delle esigenze |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 11:19
Io tempo fa ho letto, in altre discussioni qui sul forum, che se il tuo intento è quello di usare una reflex con uno zoom tutto fare, la bridge è da preferire.
Questo perché, anche se il sensore è più piccolo, la lente è molto valida (parlo per esperienza della sony rx10m3).
Tuttavia, se hai intenzione di montare altre lenti, anche in futuro, con la bridge non puoi farlo..
Tu hai intenzione di espandere il corredo o fermarti con una lente? |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 11:28
Anche secondo me non conviene la Reflex per le foto ai paesaggi di montagna, tanto vale acquistare una Bridge, oppure conviene attendere e studiare bene prima di fare qualsiasi acquisto.
Le mirrorless hanno molti vantaggi :
1) obiettivi vintage economici manual focus di qualsiasi marca ( io avevo i Nikon AI ) .
2) manual focus per paesaggi molto piu' preciso di qualsiasi autofocus. Si ingrandisce fino a 12x la montagna da mettere a fuoco, oppure se si ha fretta si utilizza il Focus Peaking, poi si scattano centinaia di foto ai monti senza mai spostare la messa a fuoco.
Il mirino elettronico con ingrandimento fino oltre 12x serve : sia per la messa a fuoco manuale precisa, sia per controllare se c' è turbolenza atmosferica, sia per usare la fotocamera come sostituto del binocolo per osservare animali di montagna a distanza. Quando avevo la vecchia reflex Nikon F3 analogica toglievo il pentaprisma e, per la messa a fuoco, mettevo il pozzetto intercambiabile con la lente di ingrandimento, ma non arrivava a 12x.
Preferisco il manual focus da sempre, perchè mi consente di scegliere subito cosa mettere a fuoco: la montagna piu' vicina o quella piu' lontana, o una via di mezzo fra le due, per averle entrambe a fuoco ( impossibile da fare con autofocus ).
3) Il mirino elettronico è migliore dei display delle reflex, quando uno è abbagliato dal sole sulla neve il display LCD è scuro, invisibile anche per i riflessi della neve.
4) La mancanza dello specchio che si ribalta permette di evitare le vibrazioni su cavalletto ( micromosso ).
5) La messa a fuoco delle mirrorless è subito precisa, per qualsiasi attacco e qualsiasi obiettivo, non necessita di correzioni come nelle reflex del Front/Back focus dovuta allo specchio che si ribalta.
6) Possibilità su alcune mirrorless di usare lo scatto silenzioso ( elettronico, la tendina meccanica non si muove e non si usura ).
Miei obiettivi vintage Nikon : 28mm f/2.8 serie E (valore : 40 euro circa , poco nitido ai bordi) , Nikkor 50mm f/1.8 (valore : 80 euro, ottimo), Nikkor 300mm f/4.5 (valore : 300 euro, ottimo), Nikkor 55mm f/2.8 Micro per le macrofoto (valore : 100 euro, ottimo). Tutte ottiche manual focus. + un fisheye e altri obiettivi vari meno usati.
P.S. : ho messo dei prezzi indicativi, circa quanto li ho pagati io, ma io non li vendo. |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 11:41
Ho molta esperienza di foto in montagna.
E da quanto ho capito, Robicros ha un problema comune a tutti coloro che vanno 'in alto': una macchina leggera ed efficiente che soddisfi le sue necessità.
Detto che le sue necessità sembrano identiche alle mie, la scelta non è che sia molto ampia...
Attualmente, se faccio un'escursione, molto spesso mi porto una D850+sigma 24-105 e se la gita non è molto lunga (facciamo due ore in salita... più o meno 8-900m) mi porto anche fisheye ed il 70-300 (niente cavalletto).
Lo stesso, nel caso in cui prevedo di fare una gita lunga ma con buone possibilità di portare a casa belle immagini.
Se devo viaggiare sui 3000 o più, con avvicinamenti ecc... oppure devo fare dei trekking di più giorni, allora i fattori peso e ingombro aumentano di rilevanza (nel giro delle dolomiti friulane mi sono portato una D3200 con 16-80 ed una RX100 VI).
Se devo salire al monte Bianco... lì c'è poco da 'sfogliare verze'... una RX100 è già il massimo (per me e per come sono allenato).
Perciò, per rispondere a Robicros, anche una mirrorless 4/3 oppure APS-C mi sembra una buona scelta e tutto sommato si colloca tra i vantaggi di usare una RX100 e quelli di avere un sensore più versatile senza salire troppo di peso. Io sono del parere che una macchina di 6 etti (corpo più lente) sia un carico gestibilissimo anche su gite molto lunghe, ma non andiamo oltre, ed escludiamo le bridge da 1kg e rotti che sono senza alcun dubbio l'attrezzo meno indicato per chi va in montagna seriamente.
Tutto questo in base alla mia esperienza... che, senza vantarmi, non è poca. |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 12:08
Pure io, grazie alla mia età ed al fatto che vado in montagna da quasi 40 anni, di esperienza ne ho un pochetto. Per cui continuo a sostenere che il cambiare continuamente obiettivo in situazioni di fatica o esposizione, togliendo e rimettendo lo zaino tutte le volte, soprattutto se sei in movimento ed ogni 5 minuti cambia la situazione luminosa, è cosa che a volte ti fa venir meno la voglia di scattare. Questo mi fa sopportare tranquillamente i 3/4 etti in più che la mia bridge pesa rispetto alla reflex piccola con zoom corto.
Ovvio che se vado a a fare il Bianco mi faccio bastare il mio Xiaomi Note 10 Pro..... |
| inviato il 19 Marzo 2020 ore 12:21
Io ho insegnato a scalare a Messner e a tenere in mano il banco ottico ad Ansel Adams fate un po' voi |
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