| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 14:31
“ Pre e finale a valvole sarà anche il mio punto di arrivo! „ La valvola è un elevatore di tensione ed è giusto e naturale che un pre sia valvolare, ma per quanto rigurda il finale, è bene che sia a stato solido sia perchè il transistore è un amplificatore di corrente, sia perchè è difficile realizzare finali valvolari con un fattore di smorzamento superiori a 30. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 14:35
“ D'accordissimo , pero' era la prima foto decente che ho trovato, comunque mi accontenterei MrGreen Queste le mie casse.... „ Si.. e poi prova a far suonare l'ultimo brano dell'ottava di mahler con quelle casse a un volume ...realistico come potresti ascoltare dalla settima o ottava fila di un auditorium e poi capirai da solo ciò che manca. Io come hai visto usi un pre valvolare audio research e due finali adcom pilotati a ponte (700 watt cadauno). |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 14:42
@Bergat E' il risultato quello che conta. Ho sentito ottimi ampli totalmente valvolari come ottimi stato solido, ed ottime combinazioni tra pre a valvole e finali a stato solido. Contano il progetto, i componenti, la realizzazione, l'accoppiamento tra i vari componenti, il locale da sonorizzare, etc.. Ho ascoltato un impianto totalmente valvolare suonare divinamente in un piccolo teatro al posto degli strumenti e ti assicuro che non mancava nulla neanche la potenza. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 14:46
@ Bergat complimenti per l'impianto che hai postato! |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:01
“ Ho ascoltato un impianto totalmente valvolare suonare divinamente in un piccolo teatro al posto degli strumenti e ti assicuro che non mancava nulla neanche la potenza. „ Dipende cosa ascolti. Se si tratta di un trio jazz con contrabasso e batteria con spazzole, e allora anche 15 watt valvolari possono andar bene. Prova a voler ascoltare la grande orchestra sinfonica a un volume realistico e poi mi dirai. Certo ci sono valvolari audio research come questo www.arcdb.ws/model/REF750 ma io non lo consiglio sia per il dispendio dell'alimentazione e per il calore prodotto sia per il costo e poi per il basso fattore di smorzamento. Complimenti per i klimo kent. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:06
Oggi per avere un impianto valido senza limitazione, nel campo dell'usato basta spendere sugli 8000 euro. Se si va sul nuovo con 20 mila euro si puo' avere il massimo senza farsi abbindolare da chi afferma che bisogna spendere non meno di cinque, seicentomila euro. Basta intendersene e non affidarsi ai venditori di hifi. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:12
“ nel campo dell'usato basta spendere sugli 8000 euro „ E il resto all'avvocato non lo conti ? |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:14
Basta prendere una moglie che accetta i nostri hobby altrimenti se ne sceglie un'altra E poi sempre meglio che presentarsi con un'automobile, ma avendo speso 200.000 per acquistare una 911 S4 nuova |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:15
Lo so Bergat, si parla pur sempre di impianti di uso "domestico", quindi "infilare" il volume "realistico" di una grande orchestra in una stanza ... quella la senti solo dal vivo in teatro e non si scappa, tutto il resto, a prescindere dal costo è un surrogato. E stiamo parlando solo di volume, tralasciando il discorso "fedeltà" del suono. P.S. ...e non mi sminuire il trio jazz che mi piace! |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:16
“ Dipende cosa ascolti. Se si tratta di un trio jazz con contrabasso e batteria con spazzole, e allora anche 15 watt valvolari possono andar bene. „ ci sono tanti modi di concepire il "buon ascolto". secondo alcuni il buon ascolto è un ascolto realista, secondo altri è provare piacere all'ascolto. Sono due idee molto differenti che si sottodividono ulterioremente in altre idee. Partiamo dall'ascolto realista. che cosa significica? qualitativamente o quantitativamente realista? Dal punto di vista qualitativo un ascolto realista prevede un ambiente d'ascolto ideale privo di riflessioni, o per lo meno molto limitate. Inoltre l'impianto deve avere una risposta in freq. estremamente lineare, cosa difficile soprattutto ai diffusori. Si aggiunge la qualità delle elettroniche e delle meccaniche che deve essere di primo ordine. e a seconda del volume si dovrebbe compensare con le linee isofoniche (loudness). Quantitativo invece fa riferimento all'impatto. una cassa, anche in un Jazz club, produrrà una potenza di almeno 115dB metro, cosa poco possibile a domicilio. ti cacciano. Questo realismo quantitativo secondo alcuni è il vero ascoltare , preferibile al realismo qualitativo, perchè anche a discapito di qualche buco o eccesso nelle frequenze è l'unico modo per restituire all'ascoltatore la sensazione di realismo data dal volume. Riguardo al provare piacere all'ascolto si va dal feticismo per l'apparecchio, che appaga gli occhi ancor prima delle orecchie, all'ascolto piacevole in senso di "addolcito" piuttosto che realistico. Ci sono audiofili che preferiscono sistemi morbidi rispetto sistemi realistici. Quindi entrare nell'ambito di come si deve ascoltare diventa un esercizio di gusto personale più che un esercizio del rispetto dell'incisione. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:17
“ E il resto all'avvocato non lo conti ? „ pensa a me che ho pure la moto!! |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:17
Anche a me piace, ma per me jazz è santana, pink floyd ... ecco per me questo è jazz. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:20
solo una curiosità (non è polemica ), qualcuno ha collegato un oscilloscopio ad uno di questi finali con un carico da 4 ohm e ha visto se la protezione termica interviene prima che si arrivi alla distorsione di targa e quanto prima? e magari ha anche misurato la potenza reale? |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:22
@Ooo in alta fedeltà il principio è uno solo: Il suono riprodotto deve "ricreare" quanto più fedelmente possibile quello originario. Poiché questo è oggettivamente impossibile, si scende a compromessi di tutti i tipi e qui intervengono le scelte dei costruttori e degli acquirenti e tutto diventa abbastanza personale. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:22
“ per me jazz è santana, pink floyd ... ecco per me questo è jazz „ “ Il suono riprodotto deve "ricreare" quanto più fedelmente possibile quello originario. „ allora l'alta fedeltà non dovrebbe prevedere la manopola del volume mentre invece è ovunque. |
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