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Mattiabellan Il punto non è se con una reflex si fanno foto migliori, ma se uno smartphone fa foto con una qualità sufficiente a chi una volta prendeva la entry al mediaworld per fotografare le vacanze (ed in realtà eccome se le fa)... Ma quello non è un appassionato di fotografia...
Sì diciamo che chi prima faceva le foto a caso con le usa e getta ora usa il cellulare. E fa bene e risparmia soldi per foto che guarda una volta e poi butta. Poi un appassionato di fotografia anche per le vacanze negli anni '80 si portava popò di attrezzature e faceva le diapositive. Almeno i miei erano così.
Ma voi credete che la qualità fotografica di uno smartphone sia arrivata a capolinia? Io credo di no. Io ho una vetusta canon 60d e un huawei p20 pro, la canon vince di poco su paesaggi e foto ricordo. Su ritratti, macro e soprattutto tele non c'è partita. Di notte il p20 fa la differenza, mentre la 60d fatica.
Ma credo che gli smartphone abbiano margini di crescita per qualità/prezzo superi alle reflex e Mirrorless
Philo 76... Margini di crescita si, possibilità di arrivare a livello di una reflex ff come qualità? No.... A meno di fare uno smartphone grande come una fotocamera.... 60d peggio di un p20 di notte? Scherzi?
Ovvio.. e la svolta definitiva coinciderà con l'avvento di nuove tecnologie sui sensori.
Nel 1992 comprai un videoregistratore PANASONIC. Pagato circa mezzo milione di vecchie lire. Nel 2000 non lo usavo già più. Valeva solo come arredamento. Nel 2018 l'ho regalato, come nuovo.
Le attrezzature fotografiche attuali.. stanno per fare lo stesso percorso.
user19933
inviato il 06 Gennaio 2020 ore 11:11
Diciamo che sugli smatphone è iniziata la “corsa” a ingrandire il sensore, quindi evidentemente si è già riscontrato un limite dei set up precedenti. Per migliorarsi significativamente tornano, come dire, indietro sulle dimensioni. Questa tendenza in futuro potrà portare (forse, come ipotesi) alla nascita di nuovi “dispositivi” popolari pro-fotografici che una volta chiamavamo “compatte”. E non sarebbe male. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma
Ieri ero in un sentiero panoramico a fotografare con la mia mirroless. Arriva un signore che mi chiede se potevo fargli una foto col suo cellulare in un punto panoramico. Ovviamente accetto e gli chiedo di mettersi in un punto preciso per inserirlo nel terzo giusto, con una bella linea diagonale a destra e un primo piano che facesse da cornice. Insomma, una roba che tutti noi avremmo fatto d'istinto senza pensarci. La guarda meravigliato e, forse abbagliato (ingiustamente) dalla mia attrezzatura al collo, mi dice che si vede che sono un fotografo (che non sono) e che lui non l'avrebbe mai fatta così quella foto. In soldoni: la differenza che conta tra me e lui ci sarà sempre anche con tutta la tecnologia di cui potrà disporre in futuro nel suo e forse (ripeto, forse), anche mio taschino. A me interessa solo quello.
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