| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 11:01
Quello che voglio dire che se da privato acquisto un oggetto usato che di listino costa 1000.00 +iva. Non ho intenzione di pagarlo 1001.00€. Per rendere l'idea. L'imposta sul valore aggiunto (iva) si applica x legge sul nuovo. Se poi uno vuol rivendere l'usato a 1100.00€, liberissimo di farlo. Ma da parte mia non suscita di certo interesse ma un mezzo sorriso... |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 13:48
“ Quello che voglio dire che se da privato acquisto un oggetto usato che di listino costa 1000.00 +iva. Non ho intenzione di pagarlo 1001.00€. „ Che tu non abbia voglia di pagarlo 1001,00 è sacrosanto. Basta solo che non te la prendi con quello che a 1001,00 lo vende, perché è altrettanto sacrosanto. Possiamo fare tutte le chiacchiere che vogliamo, ma quel che fa i prezzi è il mercato, e solo quello. Da Wall Street al mercato del pesce. Altrimenti ha ragione chi parla di volpe e uva. |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 17:43
Possiamo fare tutte le chiacchiere che vogliamo, ma quel che fa i prezzi è il mercato, e solo quello. Da Wall Street al mercato del pesce. Altrimenti ha ragione chi parla di volpe e uva. Parole sacrosante. Io compro usato da una vita, ad esempio ora sto cercando un Batis. A quelli che lo mettono a cifre a mio modo di vedere alte.io nemmeno scrivo perchè, evidentemente, o lo hanno pagato troppo e quindi non vogliono perderci molto oppure lo voglioso vendere se e solo se trovano il pollo Se avranno necessità scenderanno altrimenti se lo tengono. Domanda-offerta, tutto qui. Con buona pace dell'iva, dei furbastri che vendono cercando il pollo e delle volpi che vogliono spennare i venditori. |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 17:43
“ Possiamo fare tutte le chiacchiere che vogliamo, ma quel che fa i prezzi è il mercato, e solo quello. /QUOTE] Completamente d'accordo. Poi si dovrebbe avere il buon senso che magari non tutti hanno. “ Quello che voglio dire che se da privato acquisto un oggetto usato che di listino costa 1000.00 +iva. Non ho intenzione di pagarlo 1001.00€. „ Anche io, ma mi è anche capitato di pagarlo 1005 giusto perchè i prezzi in giro erano tutti alti e ne avevo necessità, per risparmiare qualcosa e non pagarlo 1100 ho dovuto spendere un pelo di più. „ |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 17:58
“ Completamente d'accordo. Poi si dovrebbe avere il buon senso che magari non tutti hanno. „ Bisogna però rendersi conto di una cosa, secondo me. I commercianti devono vivere di questo. Per cui, per lavorare bene, devono essere capaci di incassare il prezzo più alto possibile, in una logica accettabile però per il possibile acquirente. Ed entra in gioco anche un certo servizio percepito (assistenza, garanzia, sostituzione ecc) che, se sono bravi, può diventare il valore che fa la differenza. Parlando di privati, troviamo invece di tutto e di più, come è ovvio. C'è quello che siccome ha speso mille, non si rende conto che oggi il nuovo sta a settecento. Spara alto convinto di far bene, e semplicemente non vende (e magari è quello che abbonda di "astenersi perditempo" e aborra la trattativa). C'è paperon dè paperoni, che spende molto perché può, e svende l'usato perché non ha necessità. E mille altri tipi. E poi ci sono anche i cosiddetti furbi, ma io non credo siano poi tanti in percentuale. Il fatto che resta è che se vuoi vendere devi essere accettabile: in taluni casi hai oggetti "alla moda" e li vendi facile a prezzi altini, altre hai oggetti poco richiesti e il presunto valore che hanno, ahimé, te lo devi scordare. Io ho venduto proprio ora un intero corredo Nikon, più cose varie (da filtri a borse) e sono riuscito a vendere tutto in tempo piuttosto breve. Ovviamente mettendomi la mano sul cuore per i pezzi più "difficili", non volendo restare in ballo a lungo, magari per portare a casa trecento euro in più. Ma c'è anche chi vende senza particolare necessità di farlo e pensa (legittimamente) che sotto una certa cifra si tiene l'oggetto. Che magari lo ha stufato ma non gli è nemmeno inutile. Insomma, secondo me le critiche alle vendite di privati sono prive di senso: un cristiano mette in vendita. Se ti convince compri, sennò no. Non è un dovere. Tutto il resto è aria. |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 18:21
Ho comprato e venduto molti oggetti nel mercato dell'usato ed il fenomeno non riguarda solo il mondo della fotografia. Quando vendo un oggetto usato, in perfette condizioni, osservo su ebay le transazioni concluse (non le richieste) ed inserisco un prezzo più basso o pari alla quotazione minima. Di solito, vendo immediatamente. Quando acquisto un usato che ovviamente deve essere quasi indistinguibile dal nuovo, sono disposto a pagare come prezzo massimo il 65% del miglior prezzo del nuovo e per nuovo intendo quello che si trova sul mercato internazionale. Finché dura, brexit permettendo, si può comprare dalla Gran Bretagna a prezzo di Hong Kong . Quindi le inserzioni "con garanzia italiana" ed il 20% in più mi fa sorridere. Poi c'è pure chi riesce a vendere frigoriferi agli eschimesi. Un vecchio adagio recita : "ogni mattina un furbo ed un fesso escono da casa. Se si incontrano, il furbo ha guadagnato la sua giornata". |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 0:25
“ Insomma, secondo me le critiche alle vendite di privati sono prive di senso: un cristiano mette in vendita. Se ti convince compri, sennò no. Non è un dovere. Tutto il resto è aria. Confuso „ A parte che non è detto che sia 'cristiano' direi che questo concetto è fondamentale. Le critiche non hanno molto senso. Il discorso dell'IVA però è diverso, è quasi un consiglio: se vuoi vendere un articolo fotografico, anche comprato da pochissimo, è logico e normale che il prezzo di vendita sia decurtato dell'IVA. Poi puoi anche provare a scalare solo il 10% dal tuo prezzo d'acquisto, ma difficilmente riuscirai a vendere. |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 4:12
Sinceramente se compro un qualcosa a 500€ e lo vendo dopo un mese perchè mi rendo conto di usarlo poco, quindi praticamente nuovo ancora in garanzia, ci provo a venderlo a tipo 420€. Quindi ci sono sempre tanti fattori che determinano il prezzo, ma il principale, come già detto, è il mercato. |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 6:12
“ Il discorso dell'IVA però è diverso Poi puoi anche provare a scalare solo il 10% dal tuo prezzo d'acquisto, ma difficilmente riuscirai a vendere. „ Ecco, detta così forse ci si capisce meglio: l'IVA in quanto IVA non c'entra una virgola con le vendite tra privati, ma è chiaro che con un ribasso troppo piccolo non vendi. Ed è logico. Perché è sempre e solo una faccenda di mercato: col 10% evidentemente l'acquirente stabilirà che "è meglio prenderlo nuovo". Ma ti garantisco che se del prodotto sappiamo davvero la genesi (cioè chi lo vende è come un fratello), è stato scartato ieri e la garanzia è trasferibile, è molto probabile che il ragionamento possa trasformarsi in "perché buttare un 10% per avere la stessa, medesima, identica cosa?". E' un esempio al limite della probabilità ovviamente, ma nella logica dle discorso... Rispetto al "cristiano", dai, non prendiamoci troppo sul serio (io per esempio non lo sono, e vendo e compro lo stesso) |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 6:43
la moda di applicare la regola dello scorporo Iva in una vendita sull'usato, fondamentalmente NON ha senso. Se io privato ho pagato 100 il bene, tu privato pagheresti lo stesso bene nuovo le stesse 100. Il ribasso per l'usato quindi parte dal prezzo di mercato che e' 100. Non da 100 - IVA. Qui pero' interviene il famigerato mercato… Siccome la maggior parte dei compratori sono negozianti (costretti al ritiro dell'usato per vendere il nuovo). il mercato si allinea alla loro offerta per l'usato. Ovviamente non comprendente iva e margine. Voglio dire, e' logico che un commerciante ritiri un usato solo se questo GLI COSTA MENO DEL NUOVO. Ma un commerciante NON paga il nuovo al prezzo di listino. Il commerciante scarica l'iva, inoltre il commerciante ha un margine di sconto rispetto al listino . Quando io riporto al commerciante un oggetto che ho pagato 100, Il commerciante ha la scelta se comprare da me un usato o dal produttore lo stesso oggetto NUOVO. Fatto salvo il prezzo di listino di 100, il nuovo costera' al commerciante 100-iva - il margine. Quindi 100/1,22 risulta un prezzo di circa 82 da cui va ancora tolto il margine es 30% che porta il bene ad un valore di 57. Cioe' quello che tu compri a 100 il commerciante lo paga NUOVO 57. Siccome il nuovo e' corredato di garanzia ed e' piu appetibile dell'usato, e' difficile che il commerciante possa offrirti la stessa cifra. Quindi la sua valutazione dell'usato sara' inferiore a 57 a seconda delle condizioni dell'usato. Senza garanzia? togliamo 10%.. segni d'uso? togliamo un altro po'.. manca un cavetto? togliamo ancora. Scatola strappata? si scende ancora. Si arriva velocemente a offerte ridicole che vengono percepite come offensive. Quindi si cerca di risalire un po' la china trovando un privato che, ben sapendo che hai fallito la vendita al commerciante, ti offre qualcosa di piu del commerciante che appunto ti toglie iva e simili. |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 9:11
Comunque Salt, come ben sai, il discorso del commerciante è un po' più articolato, e fatto di fattori differenti. Esempio pratico: se oggi una D800 si vende a fatica e lui ne ha in casa 10, è chiaro che ti potrà fare solo un'offerta infima, perché fondamentalmente non ha alcun interesse a prenderla e ad avere in pancia un cadavere in più. Viceversa, se tutti gli chiedono Fuji X-T3 e in casa non ne ha nemmeno una, siccome è importante anche avere "catalogo", potrebbe decidere di ritirartela a un prezzo che gli dia poco margine, ma garantisca una vendita veloce e un punto col cliente (che magari così riesce a tenersi per il futuro) Chi ha esperienza di commercio sa che le variabili sono tante, e tentare di immaginare margini o sconti o riduzioni di prezzo standardizzate è impossibile. Dallo stesso commerciante ho ricevuto una proposta infima per un certo corpo, e una richiesta (avanzata da lui) per un obiettivo a a prezzo più alto di quel che mi ero prefissato di realizzare. E questo non lo trovo né strano né scandaloso (entrambe le cose intendo). |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 9:19
Chiaramente esistono casi particolari. Si parla in linea di massima per definire (sulla carta) una linea guida di valutazione dei prezzi. Siamo in un mercato dove il nuovo segue la legge di Moore: Aumento continuo delle prestazioni con relativa stabilita' dei prezzi e dove l'offerta di nuovo e' corposissima. (basta pagare ed il negoziante ti da' tutto il materiale che vuoi). Insomma non c'e' "penuria". I prezzi dell usato (se togli l'usato di moda) diventano per forza di cose bassissimi. Poi sai… da commerciante, dipende anche il cliente che hai davanti. Spesso si fa guadagnare il cliente in un ottica piu a lungo raggio. Anche il barista, ogni tanto offre il caffe' al cliente abituale che mangia li tutti i giorni..ma non e' che il cliente abbia fatto l'affare. |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 12:19
Salta, parole da scolpire nel granito. |
| inviato il 14 Dicembre 2019 ore 18:53
Giusto per un update,poco fa,per caso,ho visto sul mercatino una 5DIII A 1.500 EURO!!!Eh pero' ha pochi scatti!! |
| inviato il 14 Dicembre 2019 ore 19:03
Se per questo c'è uno che vende un EF 85 F/1.8 a 1.050 euro ... leggermente fuori mercato. Spero per lui che intenda la versione 1.2 e abbia sbagliato (difficile ma possibile) a scegliere dal menù. |
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