user175007 | inviato il 03 Settembre 2019 ore 6:59
avrei voluto dire molte cose, ma poi perché farla lunga detesto nei ritratti i primi piani che sorridono e guardano in camera, insomma la foto tessera |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 7:10
Bella discussione che finalmente può mettere un po di punti fermi. Ottime le citazioni di Rob e Ooo. Non tutto è opinabile al mondo. Fermo restando che poi ognuno fa come vuole (lo faccio anche io) le definizioni esistono e servono per capirci. Voglio proporre un mio vecchio pallino: se dico "ritratto" senza aggiungere niente altro a me viene in mente un primo piano , pp o ppp seguendo le definizioni classiche. Per qualsiasi altro tipo di ritratto mi occorre una seconda parola dopo "ritratto". Altro che foto tessera, un ritratto è un ritratto e una foto tessera no. Provare per credere, portate la prima foto postata da Giuliano all'Ufficio Passaporti e ve la rifiuteranno. Le ottiche da usare vengono quasi ovvie, considerato che non puoi stare appiccicato ad un soggetto spesso non abituato a posare. La confusione viene nel confronto con le foto che tutti noi facciamo per diletto o per raccontare qualcosa con un linguaggio personale. Ah le ottiche, da non dimenticare le ottiche: resto dell'idea che vadano da 85 a 200 per dare al cliente un ritratto classico (pp o ppp) , in campo amatoriale/creativo/artistico va bene tutto, anche 12mm |
user175007 | inviato il 03 Settembre 2019 ore 7:15
aggiungo che detesto quelle fatte con zoom tele a turiste inconsapevoli |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 7:19
Flare il lungo elenco di cose che detesti è OT. Forse fai prima a fornirci l'elenco di cose che non detesti. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 7:23
Sandro, è chiaro che i selfie fatti con la mia ragazza a livello personale/sentimentale valgono più di qualsiasi EP, sono un ricordo indelebile che solo io e lei possiamo comprendere ma non posterei mai su Juza uno scatto di questo tipo così come a mio modo di vedere metterei la foto caricata da Giovanni al massimo su Facebook ma è un mio punto di vista. Idem per semplici foto a nipotini, parenti, amici ecc, ci sono spazi più consoni come ad esempio i social. Poi, con la giusta illuminazione, mood, ambientazione, sfondo e perchè no post produzione anche una foto ricordo può assumere un valore artistico ma è un altra storia. E con questo chiudo la digressione e mi scuso per il fuori tema :) |
user175007 | inviato il 03 Settembre 2019 ore 7:32
mi piacciono i ritratti di ogni forma e genere in cui il soggetto sè in un contesto ambientale andrebbero bene anche quelli fatti a turiste inconsapevoli, ma hanno un retrogusto da voyeur |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 7:38
ho sempre usato l 85 mm oppure il 135 mm dipende dal soggetto e dal contesto |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 7:38
Mi sa che allora hai sbagliato discussone |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 7:40
La parte più difficile del primo piano é scegliere quando fare un primo piano. Ossia se questo mezzo espressivo racconti il soggetto come lo si vuole raccontare. Nella nostra cultura il viso e gli occhi sono considerati un mezzo potente per esprimere interiorità e identità ("occhi specchio dell'anima"), ma in altri contesti potrebbero dire meno di ciò che si vorrebbe. Quando ho un soggetto da ritrarre, cerco sempre di considerarlo nella sua interezza prima di scegliere se dare importanza ad una sua parte e soprattutto a quale parte. Purtroppo in troppi casi a mio avviso si prende una scorciatoia espressiva basata sul viso in primo piano, magari con un bello sfocatone dietro o davanti e dietro e amen. Funziona eh, non é che non funzioni, soprattutto nella nostra cultura, però a volte ciò che ti da in termini di "vincere facile" te lo toglie nella ricerca espressiva e nella prospettiva di raccontare qualcosa di più intimo e particolare. Quando faccio primi piani, mi piace scattare da vicino con un 85mm-105mm al soggetto. In alternativa, stare bello lontano con un 200mm. Le vie di mezzo tra 100 e 200 non mi si addicono. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 7:46
Grazie Flare La prima frase però non l'ho capita bene. Sulla seconda invece sono d'accordo. La persona ripresa non può essere inconsapevole per cui focali troppo lunghe non sono da usare in certi contesti. In un solo modo diventano del tutto accettabili: la persona ritratta non è inconsapevole ma vede perfettamente il fotografo con cui ha già parlato oppure parlerà subito dopo lo scatto. Questo per quanto riguarda il consenso ma non basta. Molte foto di questo tipo restano banali anche con il consenso. Acquistano un senso solo se si cattura una espressione particolare o se inserite in una immagine più ampia. Questi possono anche essere postati nella galleria "ritratti" e fanno parte delle foto amatoriali/creative/artistiche ma più amatoriali che altro e sono sempre gratis, anche eventuali pubblicazioni devono essere assolutamente a titolo gratuito. I ritratti classici fatti su commissione sono un'altra cosa. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 7:55
 Questa è una focale limite per un primo piano( 350mm.) Personalmente amo che il soggetto mi guardi quando scatto.Gli occhi sono ciò che più mi attrae. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 7:58
Questa se la porti per un passaporto ti cacciano via |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 8:04
“ detesto nei ritratti i primi piani che sorridono e guardano in camera, insomma la foto tessera „ Nelle vere fototessere l'espressione dovrebbe essere "neutra", ovvero niente sorrisi. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 8:08
 hashtag...sguardi...eyes...(250mm) Ciao Stefano!! Tanto tempo che non ti sentivo! |
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