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1 dsmark III distrutta


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avatarjunior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 1:57

A me questo colpevolizzare i lavoratori fa leggermente irritare. Gli incidenti capitano anche al più attento e diligente lavoratore, in qualsiasi settore, ed è l'azienda che deve farsene sia nei confronti del cliente, con eventuale risarcimento, sia nei confronti del lavoratore, garantendo una migliore formazione e migliori condizioni lavorative.

Ritornando OT: in bocca al lupo per la tua 1 dsmark III Sorriso

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 2:19

Gert, concordo con te. Quando dico "corriere bestia" non mi riferisco solo al singolo individuo ma anche al gruppo aziendale cui appartiene, che abbassa tutti gli standard fino all'insufficienza grave.

Più che di colpe, io parlo di responsabilità.
Le leggi a riguardo sono troppe e confuse (come al solito), per non parlare dei regolamenti interni delle aziende.
Non dovrebbe essere neanche possibile che si verifichi il caso in oggetto, cioè che io affido a te corriere una fotocamera, tu me la riporti distrutta e alla fine i caxxi sono i miei. C'è qualcosa di illogico in questo.

La responsabilità totale delle merci dovrebbe essere parte integrante della prestazione di ogni trasporto e non un plus acquistabile a parte con un'assicurazione o un sovrapprezzo: se non si è capaci di offrire garanzie non si dovrebbe accettare l'incarico, perché è ovvio che la noncuranza prolifera dove non c'è responsabilità.

Infine, un po' di "colpa" ce l'ha anche chi non denuncia l'accaduto all'azienda che ha fatto la spedizione.
Molti di noi reagiscono solo se c'è una convenienza immediata, altrimenti lasciano perdere. Anche questo è sbagliato, perché se le problematiche non emergono a gran voce difficilmente verranno risolte.

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 5:45

Sentir parlare di lavoratori del sud vs lavoratori del nord non mi sorprende, in un'epoca dove la civiltà è molto pià vicina al medioevo piuttosto che al "futuro". Detto ciò, non esiste un corriere migliore o peggiore, non esiste personale migliore o peggiore, ecc... Esistono persone che lavorano bene e persone che lavorano male, ma tendenzialmente nell'ambito dei corrieri, se si fanno le opportune segnalazioni, poi alla fine qualcosa si ottiene. Almeno credo, non ho mai lavorato per un corriere. Viceversa ci lavoro tantissimo come utente professionale e ho notato che basta un anello della catena che si comprata alla "pene di segugio" che per un determinato periodo il rischio si alza alle stelle. Però è un periodo alquanto limitato, di solito noto che quando inizio a segnalare dei "disservizi", dopo poco torna tutto alla normalità. Negli ultimi sei anni, ho avuto più problemi durante un periodo natalizio di 5 anni fa, che ne resto dei restanti anni. 5/6 pacchi rovinati in una manciata di giorni, anche se il periodo Natalizio è il momento peggiore per spedire. Tendenzialmente ho uno/due pacchi rovinati all'anno, a fronte di centinaia di spedizioni. Io utilizzo SDA, ma a volte utilizzo anche altri corrieri. Con PacklinkPro ho spedito dei pannelli con un imballaggio di legno e MDF e sono riusciti a romperlo, il corriere era Bartolini. Per forrtuna l'avevo assicurato e, sorprendentemente, mi hanno risarcito nel giro di un paio di mesi e senza fare storie. Importante la fattura antecedente la spedizione, corrispondente all'importo assicurato. La prima regola assicurativa comunque rimane l'imballaggio, che deve essere adeguato.

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 8:20

Una premessa sulle frasi di Najo78: quello che ha detto era molto chiaro, e lo ha anche ribadito nei suoi successivi interventi. Non credo si tratti di un malinteso, piuttosto sono convinto che ci troviamo davanti ad un caso di razzismo.
Se mi sbaglio replicherà scusandosi, ma qualcosa mi dice che non si farà vivo.

Tra i corrieri SDA è quello che gode di una fama meno buona, per le "malefatte" dei primi anni.
All'inizio lavorava solo con la posta, visto che è nato come una costola di Poste Italiane. Tu andavi all'ufficio postale, spedivi un pacco, loro lo affidavano a SDA, che è una società di proprietà delle poste, e se c'erano problemi ti dicevano che non era colpa loro ma del corriere.
Ci feci una volta una bella discussione, gli feci notare che ero entrato in un ufficio postale ed avevo dato i soldi a loro, non a SDA.
L'esperienza degli ultimi anni mi dice che le cose vanno meglio, a parte a volte qualche ritardo, comunque il pacco danneggiato ci può sempre stare.
Su risarcimento, c'è il problema della sproporzione tra il valore della merce e l'utile del vettore: una spedizione da 10€ può contenere un oggetto che ne vale 10.000, in tal caso, il corriere, a fronte di un utile di 1 2 €, rischia un esborso spropositato.
Per questo motivo a volte si ricorre all'assicurazione.
Potrebbe essere diverso il caso in cui il corriere non rispetta dolosamente il contratto: lascia il pacco davanti alla porta di casa, lanciandolo attraverso il cancello e mette uno scarabocchio al posto della firma, poi, prima che torni il proprietario qualcuno scavalca la recinzione e si frega il pacco.


avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 10:04

Fileo:
“Una premessa sulle frasi di Najo78: quello che ha detto era molto chiaro, e lo ha anche ribadito nei suoi successivi interventi. Non credo si tratti di un malinteso, piuttosto sono convinto che ci troviamo davanti ad un caso di razzismo.
Se mi sbaglio replicherà scusandosi, ma qualcosa mi dice che non si farà vivo.”

Eccomi qua caro Fileo, ti posso anche assicurare che stai sbagliando proprio persona.
Ti faccio presente che un buon 60 percento dei mei colleghi sono meridionali (vi sembrerà strano ma andiamo anche molto d'accordo;-)) e buona parte dell'utenza costituita da extracomunitari, vedi tu.
Detto questo se vi sentite offesi vi chiedo scusa, ho solo riportato due esperienze negative con lo stesso corriere a distanza molto ravvicinata.
Ribadisco che per me SDA (e ripeto SDA) ha seri problemi a livello gestionale e di qualifica personale, punto.
Qui chiudo.

avatarjunior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 10:55

La prima regola assicurativa comunque rimane l'imballaggio, che deve essere adeguato.


Da addetto ai lavori confermo che l'imballo è fondamentale, quello che non spiegano è cosa sia adeguato...
Anni addietro, in UPS, facevano dei corsi semestrali su imballo, movimentazione, stoccaggio delle merci a tutto il personale viaggiante, di magazzino, d'ufficio e pure ai commerciali.
La cosa buona era che i commerciali riportavano varie informazioni utili ai clienti e quindi la merce viaggiava adeguatamente imballata.
Purtroppo per trovare il giusto grado di adeguatezza serve conoscere il network, le tecniche di smistamento, di stivaggio, insomma come "lavora" il tal corriere (considerate che ognuno ha un suo core-business specifico) e questo diventa praticamente impossibile per il cliente occasionale (ovvero tutti noi che facciamo qualche spedizione ogni tanto), pertanto non resta che abbondare con la protezione.
Nel caso specifico forse neanche il "sarcofago di Cernobyl" sarebbe bastato ma qui siano nel campo della sfiga.

Stando a SDA, da quel poco che ho potuto vedere con i miei occhi, e da quello che mi raccontano i miei ex colleghi credo che sia nella media come tutti gli altri, la differenza la fà il prezzo che richiama tipologia di merce di minor valore sulla quale non si investe sull'imballo (per farvi capire avete presente quagli espositori di cartone che si trovano nei discount con scritto tutto a 1-2-3 €, valgono talmente poco che viaggiano in camion privi di imballo perchè inciderebbe troppo come consto), questo fà percepire un servizio che "rompe i pacchi".

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 11:22

@Najo78
Premetto che non sono meridionale, le mie origini spaziano tra il nord ed il centro Italia, ma ne faccio una questione di principio.
Se rileggi con attenzione le tue frasi capirai sicuramente che potevano essere interpretate in senso razzista.
La tua rettifica, per quanto mi riguarda, mi tranquillizza, purtroppo a volte, leggendo cose scritte senza vedere in faccia l'interlocutore, i fraintendimenti sono in agguato.

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 18:22

Danielepallavicini, ritengo interessante la tua partecipazione alla discussione in quanto addetto ai lavori e mi permetto di fare un'osservazione su di un punto.

Detto che l'imballaggio è fondamentale, tu ci fai notare quanto sia importante il suo "grado di adeguatezza" in base alle tecniche di smistamento del corriere di turno.

Bene, allora io domando: chi si occupa di valutare/confermare il "grado di adeguatezza" dell'imballaggio di quello specifico prodotto?

Non credi che spetti al vettore il compito di informare il cliente su come imballare nel modo più appropriato il prodotto che vuole spedire e controllarne l'adeguatezza PRIMA di accettare l'incarico? In altre parole, non è del vettore la responsabilità finale del carico?

Questo a prescindere da quanto sia economico o meno il servizio offerto, dovrebbe essere una condicio sine qua non per il contratto di trasporto.

Di base secondo me non è giusto che il vettore sia sollevato dalla responsabilità dell'oggetto che trasporta, che possa distruggere il bene di proprietà del cliente lavarsene le mani. Questo a prescindere.

Non so se hai visto le foto dell'utente che ha aperto la discussione. Si vede chiaramente che il prodotto era nel suo imballaggio originale (quello che usa Canon per distribuire i suoi prodotti nel mondo). Eppure la fotocamera ne esce come se fosse stata presa a picconate!

Io penso che in questo caso il cliente abbia imballato l'oggetto correttamente, così come lo ha ricevuto all'acquisto. Se le tecniche di smistamento e stivaggio di quel trasportatore prevedono l'uso di "picconi e bombe a mano" queste devono essere palesate al cliente PRIMA di accettare l'incarico.

Che ne pensi a riguardo?

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 18:37

Ti rispondo io

Serve u servizio di controllo qualità, AA e delibera prodotto

Naturalmente i costi sarebbero molto più alti e incompatibili con la mansione richiesta

avatarjunior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 19:43

Makexaos, diventa un paradosso, come già detto, a noi "clienti occasionali", tocca abbondare ed usare buonsenso.
I clienti più "grandi" e costanti di solito vengono seguiti da un figura commerciale/dirigenziale di riferimento che si occupa di indirizzarli verso soluzioni idonee, esistono anche varie aziende che studiano e probucono imballi su misura, raccolgono feed-back dai loro clienti ecc.ecc.
i clienti saltuari si affidano alle scritte "fragile", "contiene olio", "non capovolgere"... NON E' UNO SCHERZO, ho parlato personalmente con gente che è convinta che puoi imballare la bottiglia di vino con la carta del giornale di ieri e se ci scrivi "Fragile" sopra verrà trattata con massima cura.
La realtà è ben diversa.

Ogni vettore ha un suo metodo di controllo degli imballi e del tipo di merce da trasportare, alcuni non ritirano neppure merce "non riproducibile" proprio come forma di selezione del traffico.
Generalmente con i clienti occasinali è complicato filtrare le spedizioni se non è il cliente a recarsi presso le filiali a spedire dove dovrebbe trovare un impiegato "specializzato" nel fare le giuste domande e far capire cosa serve.
Generalmente si sottoscrive comunque un "contratto di trasporto" nel quale vengono riportate le principali condizioni, dovredde essere compito dell'autista (unico esponente del trasportatore a vedere il cleinte se il ritiro è presso un domicilio) a svolgere queste funzioni.
Alla fine spetta comunque al vettore supervisionare ed attivarsi per istrure/vigilare sull'operato di tutta la sua filiera ed anche rispondere dei "mal funzionamenti" (ritardi, avarie, smarrimanti...).
Pertanto sono completamente concorde, anche per aver visto le foto all'inizio ed avendo una 1ds a casa, che la colpa sia del vettore.
Resto comunque dell'idea che l'imballo è da ritenere adeguato (tra l'altro l'imballo delle reflex è specifico), vi era una seconda scatola all'esterno , altro polistirolo ecc. ecc. insomma il buonsenso è stato usato.
Siamo nel "regno della sfiga" perchè, per quanto si possa essere attenti, meticolosi, preparati la sfortuna ci vede meglio di tutti.
Interessante sarebbe avere accesso alla dinamica del fatto, ma resterebbe una mia deformazione professionale e non riparerebbe nulla.
Non vorrei dare l'impresione che il settore corrieri sia ne popolato da "Picconari" ne che si tratti tutto con i guanti di velluto bianco, Il settore è immenso (mi pare che il trasporto in Italia ed in generale nel mondo copra circa il 15% del PIL) in un ambiente così ampio vi è di tutto, quelli bravi e quelli "diversamente bravi" sia come aziende che come persone.

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 20:01

In teoria ci sarebbe la possibilità di ricorrere a spedizioni specializzate, ma in pratica, almeno qui in Italia, lo si fa soltanto se si è obbligati!

Un esempio per tutti: in Italia per evidenti motivi di sicurezza esistono ditte specializzate autorizzate al trasposto di armi e munizioni che con costi ragionevoli svolgono egregiamente il loro servizio.
Eppure qualche anno addietro quando in seguito a un furto di armi il trasportatore fu denunciato per non aver "protetto" adeguatamente le armi durante il trasporto, venne assolto... ecco il succo della sentenza:
La materia del trasporto di armi a mezzo di imprese di trasporto avrebbe dovuto essere regolata da un apposito decreto da emanarsi a-cura del Ministero per l'interno, ma però non è mai stato emanato.
Il vero problema in Italia è la manifesta incompetenza o peggio la dolosa omissione e/o promulgazione di leggi inapplicabili e/o facilmente aggirabili da parte dei politici...
MrGreenCoolMrGreen

PS: L'errore umano e la sfiga ci stanno... ma il mancato rimborso dei danni no, e se questo accade per colpevoli "carenze" legislative....

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 20:05

Grazie Daniele, sei stato esaustivo. Concordo su tutta la linea.

Riguardo a:
Non vorrei dare l'impresione che il settore corrieri sia ne popolato da "Picconari" ne che si tratti tutto con i guanti di velluto bianco...


Se mi consenti, tu hai dato l'impressione di competenza e professionalità, per cui non c'è da dubitare del fatto che l'ambiente dei trasporti sia fatto in larga parte di persone valide. Per quanto mi riguarda il dubbio non c'era neanche prima perché, come ho già detto in precedenza, di esperienze positive ne ho accumulate molte negli anni.

Le "pecore nere" ci sono in tutti i lavori, a qualsiasi latitudine, longitudine e altitudine sulla superficie terrestre. Non è certo su questo che bisogna discutere. Il punto su cui battevo era soltanto sulla questione della responsabilità, perché per me il principio di "chi rompe paga" è universale e penso che dovrebbe essere valido, per non dire scontato, per qualsiasi lavoro (e non) del mondo, in particolar modo quando si parla di danno a cose di proprietà del cliente.

Per il resto, come avrai intuito, i miseri pregiudizi non mi appartengono. Lascio ai poveri di intelletto e di cultura l'ardire di fare "di tutta l'erba un fascio" sulle persone. ;-)

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 22:13

Makexaos:
“Come avrai intuito, i miseri pregiudizi non mi appartengono. Lascio ai poveri di intelletto e di cultura l'ardire di fare "di tutta l'erba un fascio" sulle persone.”

Da oggi l'operato di incompetenti sarà semplicemente sfortuna...
Affidarsi a gente seria e affidabile non serve più, affidatevi alla fortuna MrGreen

P.s.: visto che mi tiri in causa...chi è che fatto di tutta un'erba un fascio visto che ho tirato in ballo un soggetto specifico?
Continui a riportare quello che ti fa comodo, hai un po' troppo la coda di paglia;-)

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 22:48

Tornando al caso specifico direi che il grave non è il danno al pacco (per un momento tralasciamo il contenuto) ma il fatto che sia stato consegnato non di persona e falsificando una firma.

Un detto recita che chi lavora sbaglia e l'errore può capitare a tutti, il dolo (non-consegna del pacco e falsificazione della firma) no e mette il lavoratore in una posizione di colpevolezza.
Io insisterei sul risarcimento, magari facendo inviare una semplice lettera di diffida da un avvocato (se non ne conosci uno che può farti il favore non credo che la parcella per la missiva sarà eccessiva).

Inoltre anche se non verrai ricompensato del danno metterai al corrente lo spedizioniere di tutto quello che è accaduto, e almeno internamente le responsabilità verranno accertate.

ciao
Carlo

avatarjunior
inviato il 24 Luglio 2019 ore 14:16

@ Najo:
Quando dici:”Da oggi l'operato di incompetenti sarà semplicemente sfortuna...
Affidarsi a gente seria e affidabile non serve più, affidatevi alla fortuna MrGreen ”
Credo che ti sfugga un piccolo particolare: pensate a quando cliccate su Amazon per prendere una semplice schedina di memoria, in 24-48 ore vi arriva un pacchettino, se lo poteste dare a quelli di C.S.I. Vi troverebbero sopra almeno una decina di impronte digitali di persone diverse.
Per quanto possano essere bravi, diligenti, seri, affidabili ecc. ecc. io credo che sia proprio fortuna/sfortuna che quel determinato pacchetto ti arrivi bene o male.
E questo da Amazon a casa tua, se sulla scheda è scritto “Made in China” la cosa diventa quasi esponenziale.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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