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Come è stato detto, la sensazione di avere tutto a fuoco, con un grandangolo, rende la precisione della mesa a fuoco più critica che con un tele. Per questo trovo più facile focheggiare un 85/1.4 rispetto a un 35/1.4, anche a parità di RR. Sicuramente sarà anche colpa del mirino, ma ricordo che era così anche con l'analogico.
Per la pdc è importante considerare, come ha scritto Victor76, anche il fattore di ingrandimento (con relativo circolo di confusione), che su APS sarà maggiore, a parità di stampa, rispetto a un medio formato.
user92023
inviato il 01 Giugno 2019 ore 13:29
Discorsi sempre basati su una "convenzione": il circolo di confusione....una "convenzione", appunto! G.
Usando ottiche che coprono formati particolarmente grandi su sensori piccoli, anche il soggetto posto alla distanza di fuoco potrebbe risultare non sufficientemente nitido per essere ritenuta a fuoco, con la conseguenza che la PDC non esisterebbe .
Tutto giusto quel che affermi Victor, soprattutto per quanto riguarda quanto riportato in grassetto: tanto è vero infatti che la PdC non esiste dal momento che è solo una convenzione
In ogni caso non è detto che ottiche progettate per formati maggiori debbano necessariamente avere dei circoli di confusione più grandi: le ottiche Carl Zeiss per Hasselblad, tanto per afre un esempio fra i più conosciuti, adottano il circolo di confusione ammesso per il formato Leica e non già quello solitamente ritenuto accettabile per il medio formato!
Discorsi sempre basati su una "convenzione": il circolo di confusione....una "convenzione", appunto! G.
Infatti carissimo Gianni alla fine è tutta una convenzione proprio perché si basa su degli assunti che si vogliono ritenere giusti aprioristicamente quando invece sono del tutti arbitrari ... insomma è tutto votato a dimostrare l'indimostrabile: ossia l'esistenza della Profondità di Campo che invece sappiamo bene non esistere !
Comunque il bip elettronico di conferma della messa a fuoco, dovrebbe essere piuttosto preciso nelle ottiche Zeiss.
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