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Gamma dinamica a confronto: Pellicola e Digitale


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avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2019 ore 18:36

@Bergat
Il mascheramento nella stampa chimica, però, serve a superare i limiti della carta, non della pellicola. Per il resto, chi non ha sperimentato le tecniche tradizionali, non può apprezzare pienamente l'efficienza del digitale.


MrGreen certo! Difficile farlo su pellicola. Concordo perfettamente con le tue osservazioni

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2019 ore 18:40

Bergat non possiedo una Sony ma penso lavorino in maniera uguale... soprattutto con gli stessi sensori,anzi spesso il software Nikon funziona meglio dell'omologo Sony proprietario!
Neanche io possiedo una Sony, ma posso dirti che Nikon col d-lighting non ampia la dinamica della differenza dei valori luce, ma comprime quello che c'è dentro. Fuji invece allarga proprio la sensibilità di registrazione dei valori luce sul sensore

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2019 ore 20:33

Stiamo parlando di due funzioni differenti che poi ogni brand rinomina a piacimento, e con differenze non solo nel nome.

In Canon esistono "ottimizzazione automatica della luce" e "priorità per le tonalità chiare", la prima opzione non fa altro che prendere il RAW, alzare le ombre comprimere un po' le luci ed esportare un Jpeg con i toni compressi. Il Jpeg risultante ha ombre e luci più leggibili e allo stesso tempo riesce a mantenere il contrasto originale, più o meno. Da quanto dice Black questa opzione qui in Sony la chiamano DRO, sono andato a vedermela sul sito Sony, è proprio la stessa cosa, vengono modificati i parametri di sviluppo automaticamente e la macchina produce un Jpeg che ha ombre e luci più leggibili, ma questo non ha niente a che vedere con la gamma dinamica, il fatto che sony l'abbia chiamato “Dynamic Range Optimizer” è una trovata commerciale. La gamma dinamica di un jpeg con questa opzione attiva o disattiva è la stessa. La gamma dinamica non è quanto l'occhio riesce a vedere in una foto, ma piuttosto la quantità di informazione presente nel file, se comprimo i toni di una scena ad alto contrasto e li metto dentro la gamma che quel jpeg può riprodurre avrò un bel file che mi descrive la scena ma sul jpeg c'è la stessa gamma dinamica di un qualsiasi altro jpeg della macchina. Altrimenti mi basterebbe prendere un RAW, aprire le ombre a manetta, esportare il jpeg e dire che quello ha più gamma dinamica di uno sviluppato con le ombre chiuse.

Ben diverse sono le modalità come "priorità per le tonalità chiare" che invece scattano esponendo a destra o a sinistra a seconda che la macchina voglia preservare le ombre o le luci, anche qui, apparentemente si ha un aumento della gamma dinamica, visto che ad esempio utilizzando questa modalità su Canon si salvano più informazioni sulle luci, in realtà si va semplicemente a spostare l'istogramma quindi quello che si recupera sulle luci lo si perde nelle ombre. Anche qui si tratta di un vantaggio in termini di rappresentazione, che permette a parità di gamma dinamica del sensore di rappresentare meglio o peggio una scena che presenta un determinato scarto di luminanza. Queste opzioni qui però influiscono sul RAW.

In Nikon esiste il D-Lightning che è come il DRO e ottimizzazione auto della luce, e poi esiste il D-Lightning attivo che è come la priorità per le tonalità chiare, so che anche Fuji ha questa opzione qui con due livelli di sottoesposizione a differenza di canon e nikon che ne hanno uno solo.

In pratica la scena ha uno scarto di luminanza (ai tempi della pellicola si usava più spesso il termine scarto di brillanza)

Il sensore ha una gamma dinamica che è da considerarsi come contenitore per rappresentare quello scarto ed è assimilabile alla latitudine di posa della pellicola (almeno in parte).

Il file rappresenta quello scarto con una certa precisione, anche i file hanno una gamma dinamica intesa come contenitore, esattamente come il sensore, e sostanzialmente si tratta del numero di sfumature in grado di essere rappresentate.

Il fatto che poi nel file ci siano o meno quelle sfumature non ha un vero nome, per quello un jpeg con le ombre chiuse ed uno con le ombre aperte possono avere la stessa gamma dinamica. La gamma dinamica del file è la stessa ma i valori tonali che rappresentano lo scarto di luminanza sono stati mappati in aree luminose diverse (tone mapping).

Sul jpeg non ha molto senso misurare una gamma dinamica del sensore visto che questa è descritta nella sua interezza solo nel RAW e la sua rappresentazione visiva è apprezzabile in modo diverso a seconda dei parametri di sviluppo. Poi quello che intendevi è chiaro Black, scatti con il DRO e hai un file jpeg in cui si vedono più dettagli nelle ombre rispetto ad un jpeg normale. Ma se sviluppi dal RAW hai comunque un controllo migliore sul tone mapping

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2019 ore 21:31

Gattonero, il mio discorso era legato alla gamma dinamica sul Jpeg, nella parte iniziale della discussione si parlava del fatto che avere tanta gamma dinamica non serve per chi scatta in Jpeg ma non è così perchè anche in Jpeg si può sfruttare la gamma dinamica del sensore, se provi a modificare i due jpeg che ho messo prima alzando su quella più chiara l'esposizione di 1,5 stop dove serve e nella prima più scura di 3,5 avrai una foto ancora buona e l'altra inutilizzabile.









Quindi ovvio che con il raw si lavora sempre meglio ma anche con il jpeg si possono sfruttare le potenzialità del sensore.

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2019 ore 22:15

Gattonero tutto giusto infatti sapevo che era lostesso

avatarjunior
inviato il 10 Maggio 2019 ore 22:18

Scusa blackdiamond, se ti riferisci a me, non ho mai detto che la GD non serva nei jpeg.
Ho detto una cosa ben diversa, ovvero che non ha senso andare a valutare la gd di un sensore moderno (13-14 stop), magari "accapigliandosi" per una differenza di 0.5 ev, se poi si scatta in jpeg on camera, che arriva a 6-7 stop, ovvero più o meno (come si evince dal video) come una buona pellicola.
;-)

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2019 ore 22:26

Antonche, veramente nella foto qui sopra ci sono più di 6/7 stop grazie ai recuperi, ho guadagnato tra la funzione DRO e l'aumento di esposizione circa 3,5 stop quindi se ce ne erano 7 sono oltre i 10.

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2019 ore 22:46

Comunque Gattonero, la gamma dinamica è un contenitore ma il problema è la visualizzazione di quei dati, quando modifichi l'esposizione non fai altro che comprimere i 13/14 stop registrati nei 7/8 che il monitor ti fa vedere e il JPEG ti fa registrare, ma ogni JPEG viene creato dal Raw quindi la funzione DRO genera due immagini completamente diverse con gamma dinamica completamente diversa.

avatarjunior
inviato il 10 Maggio 2019 ore 22:53

Black...
Sette sono quelli potenziali. Per me in quella foto non ci sono assolutamente 10 stop tra le zone chiare e quelle scure.
;-)

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2019 ore 22:59

Non le ho misurate ma il discorso rimane lo stesso, in un JPEG si possono comprimere anche 20 stop, ovviamente il risultato deve piacere MrGreen

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2019 ore 3:19

Seguo per divertirmi




avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2019 ore 9:46

In sostanza io non vedo una contraddizione.
Si può avere in mente di sfruttare la gamma dinamica per un risultato da 8, elaborando il raw, o un risultato da 6 e 1/2 direttamente jpg, ma si porta a casa la foto, cosa che magari non sarebbe stato possibile con una macchina di vecchia generazione, ne' in raw ne' in jpg. Due punti di vista diversi per sfruttare la stessa cosa così come lo stesso è il sensore che produce il file.

Con la pellicola il discorso è per me diverso in quanto è importante ma meno rispetto al digitale che tutto stia dentro il "contenitore".
Le parti poco leggibili, oltre a poter essere funzionali alla fotografia, sono meno invasive rispetto al digitale (soprattutto direi alte luci nel negativo e ombre nella dia proiettata).
Poi, chiaro che anche quest'ultima è una analisi semplificata di chi ha scarso controllo dell' intero processo.

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2019 ore 10:49

Anche nella pellicola con il sistema zonale puoi avere più dinamica e lavorando in camura oscura e ingranditore con bruciature e mascherature fai tutto... Photoshop non si è inventato nulla... Certo è molto più difficile quello si,ma è anche più appagante di muovere due slider seduti davanti ad un PC!

user33434
avatar
inviato il 12 Maggio 2019 ore 14:30

Quella che viene testata nel video non è la gamma dinamica ma la latitudine di posa, ossia la possibilità di sovraesporre o sottoesporre un immagine che abbia un indice di contrasto inferiore alla gamma dinamica del sensore/pellicola mantenendo intatta la stampabilità del file/negativo in un range che definiamo accettabile (elemento soggettivo). Ad esempio in una scena con indice di contrasto di 4 EV, la LdP misura quanto posso sovraesporre o sottoesporre mantenendo intatte le informazioni.
La GD è invece la capacità "oggetttiva" che ha un sensore/pellicola di poter registrare informazioni dal nero puro al bianco puro ed è misurabile in modo preciso.
Per quanto ne sappia io un file jpeg in camera non solo non esprime l'intera GD di un sensore ma non sarà neanche capace di rappresentare l'intera gamma dei grigi contenuti in scena perché pur partendo da un file a 16bit verrà automaticamente convertito in 8 bit al momento del salvataggio, questo porterà la scomparsa di alcuni toni che si trasformeranno nel tono il cui valore è più vicino.
Le pellicole negative moderne come ben spiega e dimostra Diego Ranieri nel suo bellissimo "sensitometria in 10 capitoli" hanno emulsione capace di registrare 14EV senza alterare l'energia durante lo sviluppo.
Mi rimane infine una considerazione, scatto prevalentemente paesaggi e, scene con indici di contrasto così elevato (14EV) le ho misurate rarissimamente in scene in cui le ombre sono in un interno e le alteluci sono all'esterno.
La corsa verso la gamma dinamica più alta mi pare più una strategia acchiappaclienti piuttosto che un'esigenza reale del fotografo a cui basta misurare per bene lo scarto di luminanza e previsualizzare quello che troverà nel raw/emulsione per ottenere il risultato desiderato.

avatarjunior
inviato il 12 Maggio 2019 ore 15:14

Ottimo intervento, Mauro! ;-)
Nel video, però, si parla chiaramente di confronto tra la gamma dinamica e non di latitudine di posa.
Al giorno d'oggi, comunque, i due concetti sembrano essere diventati di fatto sinonimi nella pratica...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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