| inviato il 21 Settembre 2021 ore 9:06
@Mairotto I profili di lineari Tony Kuiper sono profili utilizzabili in Adobe Camera RAW, hanno estensione .dcp: non li puoi caricare su Capture One. |
| inviato il 21 Settembre 2021 ore 9:21
“ Tony Kuyper ha scritto un ottimo articolo sui profili lineari sul suo sito, dove è anche possibile scaricare i suoi Profili Lineari , per un numero immenso di fotocamere, ci troverete anche la Vostra, qui: goodlight.us/linear-profiles.html#profiles Io mi sono scaricato all'istante i suoi Profili Lineari per la mia D4 e la D 810. Ho fatto alcune prove ed ho rilevato che i Profili Lineari di Tony Kuiper sono identici, perfettamente identici, a quelli che mi sono fatto da me per quelle stesse due fotocamere utilizzando la conversione in DNG del RAW delle fotocamere, ed applicandoci un curva lineare, il tutto con Adobe DNG Profile Editor, che col DNG ottenuto e modificato, mi elabora il profilo lineare da inserire poi nella cartella dei profili personali di Adobe Camera RAW ( C/Utenti/ Nome Utente/ App Data/Roaming/Adobe /Camera RAW /Camera Profiles) „ Io li uso ormai da qualche mese sia in LR che in ACR e li trovo ottimi come base di partenza per la PP, ancora migliori per quando esporto i file in programmi o plug-in per l'HDR. Il profilo della R che mi ero fatto con il DNG profile aveva una dominante gialla che non sono mai riuscito a togliere. PS: di Tony Kuyper trovo ottimi anche i suoi plug-in per le maschere di luminosità e domani dovrebbe uscire la versione 8 aggiornata per i nuovi standard di PS. |
| inviato il 21 Settembre 2021 ore 9:44
la solita fortuna quindi su c1 che debbo fare? io PS non lo utilizzo |
| inviato il 21 Settembre 2021 ore 9:44
“ Non è chiaro a me a quele programma fai riferimento citando "CoCa". „ Per fare gli icc con i checker a Capture1 non piacciono quelli di Xrite, non li applica proprio. www.dohm.com.au/coca/ qua trovi CoCa. É open souce . In alternativa a pagamento ci sono Lumariver (pro o repro) che ha il supporto ad alcune curve di Capture1, 3dlutcreator, basiccolor imput altro non so. Visto che il software di xrite é incluso nel prezzo dei checker, si può provare. Oltretutto son profili monouso, difficilmente all'amatore interessa farseli. |
| inviato il 21 Settembre 2021 ore 11:39
@Makmatti Grazie! |
| inviato il 07 Maggio 2025 ore 21:52
Ciao a tutti. Riapro anche io questa discussione. Da un paio di giorni mi sono cimentato con lo sviluppo dei raw usando i profili lineari su ACR. Scatto con Fujifilm, sensore XTrans e sviluppo con ACR 17 senza passare per denoise vari ed eventuali perche ACR 17 ha già un suo strumento avanzato per la riduzione del rumore e che funziona davvero molto bene, senza creare artefatti. Opinioni: il profilo lineare ti costringe a sviluppare ogni singolo file (e questo lo sapevamo già). Tuttavia anche se i sw di PP permettono il recupero delle alte luci, lavorare con i profili lineari ti da la possibilità di controllare le alte luci molto meglio, riuscendo addirittura a migliorare quello che i profili ci propongono ad apertura del file. Di contro, gli scatti già "buoni" necessitano di sviluppo da zero perchè ovviamente vengono trattati come gli altri, ma alla fine il risultato lo trovo di molto migliore rispetto la versione già più o meno impacchettata. |
| inviato il 08 Maggio 2025 ore 20:25
“ Di contro, gli scatti già "buoni" necessitano di sviluppo da zero „ Beh, se tu reputi un scatto "già buono", non ha senso andarlo a "rimettere a posto"... Fermo restando che il profilo lineare serve a chi ci da dentro con la post produzione (e che ti permette di recuperare molto di più, a patto di lavorarci molto di più), se tu fai diversi scatti che han bisogno di interventi simili, puoi tranquillamente lavorarne più di uno assieme, esattamente come fai con qualsiasi altro profilo; poi che ognuno abbia bisogno del suo tocco personale è tanto quanto con gli altri profili, ma il profilo lineare non serve ad avere il prodotto finito già incartato, serve a chi sa cosa deve (o vuole) fare di un file (anche se con due click, uno sul profilo e l'altro su "Auto" hi un file di gran lunga migliore di quello uscito dalla fotocamera)! Io usoi i profili di TK, non so se quelli del buon Raamiel siano differenti (e mi scuso se sto scrivendo senza saperlo), ma sono l'essenza della post produzione, cioè piallare l'immagine per permettere di farci quel che si vuole,. nel bene o nel male. |
| inviato il 08 Maggio 2025 ore 21:00
L'uso più importante dei profili lineari è per riportare a sx i toni senza snaturare i colori, dopo ETTR. Per quello che ne so non ho trovato riferimenti in rete. ETTR ha avuto una lunga gestazione da quando fu proposto nel 2003. Genericamente, l'ETTR smaschera istantaneamente chi non capisce il digitale. Argomento ideale per i mezzibusti YT... |
| inviato il 08 Maggio 2025 ore 23:25
@Maxmontella Non ho esaminato i profili TK, ma credo che la differenza sostanziale sia nello stadio di colorimetria. Se come penso i profili TK sono derivati direttamente dalla modifica degli Adobe, allora si portano dietro quello stadio di colorimetria e la LookTable, che però è ottimizzata per la curva ACR standard. Il profilo Cobalt Repro ha la colorimetria come gli altri profili di Cobalt (senza il gamut compression infilato nella parte di colorimetria, come fa Adobe nei profili recenti), e la LookTable è neutra sugli HueShift, incorpora solo quelli che sono i Rolloff verso il bianco, verso il clipping delle alte luci. Ovviamente si tratta sempre di compromessi, perché poi il profilo non può sapere con che curva verrà combinato. Tuttavia, specie con le ultime versioni di ACR e Lightroom, conviene una LookTable più neutra. Una nota su questo: “ L'uso più importante dei profili lineari è per riportare a sx i toni senza snaturare i colori, dopo ETTR. Per quello che ne so non ho trovato riferimenti in rete. ETTR ha avuto una lunga gestazione da quando fu proposto nel 2003. Genericamente, l'ETTR smaschera istantaneamente chi non capisce il digitale. Argomento ideale per i mezzibusti YT... „ Il concetto di ETTR è giusto, ma su Adobe bisogna fare attenzione perché la pipeline di sviluppo ha una criticità. Quando Adobe ha definito lo standard DNG ha pensato che lo stadio di colorimetria del profilo dovesse avvenire prima dei controlli utente, che operano in Output-Space. Lo schema (semplificato) è : Linearizzazione->WB->Stadio di colorimetria->Controlli utente->LookTable->Curva di contrasto (se presente) In una foto fatta in ETTR il profilo viene applicato presumendo che l'esposizione sia corretta; la correzione di esposizione arriva dopo. La capacità di adattarsi dei profili DNG al variare dell'esposizione è data dal tipo di modellazione del colore che è diviso in due sotto-stadi, il primo è una matrice da rgb sensore a XYZ D50, poi una Lut 2,5D in HSV riferito al RIMM. Se in teoria la cromaticità e la luminanza sono separate nella Lut 2,5, questo non è vero nella pratica. E rimane il primo passaggio a matrice che è full 3D. I profili con le HueSatMap in 2,5D (cioè tutti, tranne quelli fatti in modo specifico per essere 3D) hanno un certo headroom per l'esposizione; ma rimane il fatto che Adobe su questa cosa ha ragionato un po a ×... dando per scontato che ogni singola foto infilata nella pipeline avesse l'esposizione corretta. Fare ETTR con Adobe potrebbe non essere una idea produttiva; specialmente se non si vogliono avere alterazioni di colore. Ma questa implicazione si estende anche a tutto il gamut, quindi si possono avere problemi anche di clipping. Su C1 è diverso, perché il controllo di esposizione avviene prima della caratterizzazione del profilo. E sulle prove di laboratorio non si riscontrano shift di colore su foto ETTR e non. Evidentemente PhaseOne aveva più esperienza di Adobe quando ha concepito C1. |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 7:14
“ Evidentemente PhaseOne aveva più esperienza di Adobe quando ha concepito C1. „ +1 |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 7:26
@Raamiel Sono in procinto di cambiare camera, appena faccio prendo i tuoi che oramai sono curioso! Una cosa ancora: "In una foto fatta in ETTR il profilo viene applicato presumendo che l'esposizione sia corretta; la correzione di esposizione arriva dopo." La procedura è la stessa per tutti i file immagino, solo che nello specifico si parlava di ETTR, giusto? Mi spiego meglio: il processo dell'elaborazione di Adobe sarebbe lo stesso anche se avessi esposto a sinistra (per errore o per scelta), solo che ipoteticamente non avrei il rischio in partenza dei bianchi bruciati... ma per il resto è la stessa cosa, ho capito bene? @Valgrassi "Genericamente, l'ETTR smaschera istantaneamente chi non capisce il digitale..." Cadiamo nell'Off-Topic, ma hai una birra pagata da qualche parte nel mondo! |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 8:09
[OFF TOPIC ON] ETTR è un concetto facile ma difficile, per questo non lo si capisce. Come ha detto giustamente Raamiel farlo se si usa Adobe non è per nulla banale. I colori ti virano, non c'è soluzione, è insito nella pipeline. Quindi spesso si fa ETTR, si lavora, ma i colori che vengono fuori sono sbagliati e si stiracchia il file ottenendo spesso una m.erda. Per quanto sia una verità incontrovertibile, quindi, potrebbe essere meglio avere meno informazione ma coerente con lo strumento utilizzato. Non dico solo il software, ma anche hardware: il gamut e la qualità di informazione di corpi diversi (anche oggi ma in particolare con corpi “agè”) permettono di lavorare più o meno bene lo scatto. Ricordiamoci sempre da dove viene ETTR: macchine che sfornavano raw nei quali NON potevi aprire le ombre perché era tutto smarmellato. Meno informazione (di buona qualità) meglio gestita è sempre da preferire a più informazione che non è in grado di gestire. Stiamo attenti a consigliarne l'uso a tutti. [OFF TOPIC OFF] I profili lineari hanno un sacco di benefici, a patto, anche qui, di sapere che si fa, come funziona lo strumento e cosa si vuole ottenere. Anche i “maestri” a cui fai riferimento sono importanti. Ho visto un corso (a pagamento, $$$, non $) di un “photografo” americano quotato che spiegava alle masse come farsi e usare i profili lineari e i benefici di ETTR. Bella e corretta la spiegazione. Prima applichi un profilo lineare, quindi metti la curva gamma specifica per lo scatto, poi aggiusti i neri e i bianchi con una curva, poi metti la curva di contrasto. Il problema è che il signore faceva tutto con Lightroom utilizzando delle maschere selezionando tutta l'immagine. Si vantava che alla fine avevi un file già quasi pronto senza aver toccato i cursori del pannello principale. Un genio. Se non fosse per il piccolissimo dettaglio che quando esci dal pannello principale stai lavorando su una rappresentazione già caratterizzata dell'immagine alla fine della pipeline. Di conseguenza tutti gli interventi che farai a posteriori nel pannello principale avverranno PRIMA delle curve che avevi messo nelle maschere, quindi sbrocca tutto. E questo non è la massa, ma uno a cui la massa si riferisce (forum di Fred l'americano). Ah, per farsi il profilo lineare ti faceva aprire il profilo Adobe Standard e togliere la curva di caratterizzazione. Giusto per completare il quadro. |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 17:29
@Maxmontella Esatto; il controllo di esposizione è sempre post profilo. Poco importa se la foto è esposta corretta, sovra esposta o sotto esposta. Adobe ha ragionato dando per scontata questa cosa; ma lascia perplessi. Dato che il sensore è un dispositivo lineare e le sue curva di sensibilità sono fisse, avrebbe molto più senso scalare i valori device-dipendent prima della caratterizzazione. Ora io non so se in Adobe abbiano mai ripensato alla questione, ma in ogni caso, per via dell'architettura dello standard DNG e di come vengono fatti i passaggi delle matrici, mettere mano a sta cosa non è elementare. Sicuramente è fattibile, tutto si fa, ma probabilmente per loro la fatica non vale la candela. Rimane il fatto che in certi ambiti di riproduzione del colore Adobe non è proprio presa in considerazione. Nessuno si sognerebbe mai di fare foto di prodotti in studio con Lightroom, men che meno riproduzione scientifica del colore. Quando Adobe ha concepito il suo standard ha cercato di innovare e superare alcuni limiti intrinseci dello standard ICC, che sostanzialmente era nato per la caratterizzazione degli scanner. In certe cose ha avuto successo, tipo il doppio illuminante, che adesso è diventato triplo nelle specifiche 1.7; ma in altre.. meh. Io ho sempre sconsigliato di fare ETTR se poi la foto va sviluppata su Lightroom o ACR; non importa se si usano i profili Adobe o Cobalt. Nel 99% dei casi si fa più danno che altro. |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 17:59
@Raamiel non sapevo di questa cosa della profilazione, a me ha sempre dato - appunto - problemi di banding (ma anche senza sovraesporre l'intero fotogramma, magari una singola zona era sovraesposta tipo un fondale colorato illuminato). Ora so il perché. E' per persone come te che ho sempre seguito questo forum |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 22:46
@Kepler Personalmente i problemi di banding li ho avuti quando esportavo con "salva con nome" o "esportazione rapida come jpg", con "esporta come..." e scegliendo io i parametri non ho più avuto i problemi, poi usando il TM-Panel ho impostato 2/3 modi di esportazione personale in base a cosa ci devo fare con la foto ed anche lì mai più savuto banding... Ora non so se sia una botta di fortuna, se (spero un po' di sì) abbia imparato negli anni a (mal)trattare di meno le mie immagini o se siano le scelte giuste, ma stampo parecchio e di problemi ne ho avuti sempre di meno (soprattutto su tela dove il banding si vede di brutto). @Raamiel Facendo paesaggio ed avendo Sony (a7r4) io mi trovo bene misurando l'esposizione in "protezione delle alte luci" quindi salvo casi estremi è difficile che espongo a sinistra e forse quello già un po' mi salva; non sono tra gli amanti della ipersaturazione e dei paesaggi da "wow", ma appena mi arriva la macchina nuova non vedo l'ora di provare a giocare con tuoi profili... Ne approfitto per ringraziarti per la disponibilità e la professionalità che dimostri in ogni intervento! |
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