| inviato il 21 Settembre 2018 ore 21:27
Gianluca dovremmo valutare il prodotto in base ai NOSTRI interessi e non ai LORO |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 21:30
Nico questo vale soprattutto per i prezzi In Giappone escono che costano X arrivano negli USA e costano X e stranamente arrivate in Italia costano 2X ....io capisco che il debito di guerra da pagare dell'Italia sia ancora decisamente alto, ma qualcuno ci lucra sopra con la scusa del debito di guerra |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 21:51
Sono d'accordo con Pinscher. Vogliamo segnalare un'altra ridicola mancanza di Canon? Per chiudere il mirino durante le esposizioni su cavalletto la Nikon ha una semplice levetta a fianco del mirino che chiude il passaggio della luce otturando il mirino dall'interno. In Canon la 5DmkIV (che costava quasi €4000 all'uscita!), è fornita con un fantastico gommini nero inserito nella tracolla, per applicarlo al mirino occorre smontare la palbebra dal mirino (con il rischio di perderla, e infilare quel caxxo di gommini al posto della palbebra, esattamente come si faceva con la Canon AT1 nei primi anni 70. Vergogna Canon! |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 21:57
anche la 5DSR ha quel problema dei gommini? |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 21:59
Col cavolo che oggi ricomprerei ancora Canon. Il fatto è che hanno una potenza commerciale. E così 10 anni fa, non capendo poco o nulla di digitali, mi son fatto inzubire la 60D ed ho cominciato a comprare obiettivi Canon. Una volta che sei dentro nel giro degli obiettivi, per Canon il gioco è fatto, il cliente è catturato, se vuol cambiare sistema ci deve smenare un po' di soldini per rifarsi il corredo. Il vero plus della Canon è il parco obiettivi. Se fosse per i corpo macchina forse nessuno se la filerebbe. Prima dell'uscita della 5D mk IV il confronto con i sensori della concorrenza era imbarazzante. |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 22:14
Credo di si Gianluca, mi sembra che 5Dmkiii e 5Ds abbiano un corpo macchina praticamente identico esternamente, penso dunque che anche quella sia dotata del magnifico gommino a tracolla. Ma non ho mai visto la 5Ds dal vivo, solo immagini su siti. Bisognerebbe chiedere conferma a chi ce l'ha. |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 22:16
E sarei curioso di sapere se anche la 1D viene fornita con gommini a tracolla. € 10000 con gommini a tracolla? Sarebbe veramente ridicolo. |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 22:24
non sapevo di questo problema Andrea, non ne ha parlato mai nessuno....beh a questo punto resta solo la D810 come opzione. Una volta che sei dentro nel giro degli obiettivi, per Canon il gioco è fatto, il cliente è catturato, se vuol cambiare sistema ci deve smenare un po' di soldini per rifarsi il corredo. è la stessa cosa che ho pensato anche io... a dire il vero l'unico motivo per cui avrei scelto Canon è l'85 f/1.2 L (ne parlano tutti un gran bene di questo obiettivo, concorrenza compresa)....perchè come corpi macchina sono tutti uguali non mi piacciono tanto come estatica. |
user58495 | inviato il 21 Settembre 2018 ore 22:26
@GialucaPD Considera che grosso modo fino a metà degli anni 80,i rapporti di forze erano il contrario:Nikon il marchio per eccellenza e Canon che più o meno faticosamente rincorreva.Ebbero una prima intuizione:macchine a basso prezzo,con automatismi e varie innovazioni elettroniche,piuttosto compatte e ben disegnate:la serie A,vale a dire AE1/AT1/AE1 Program e A1.Successo immediato:era nata la reflex di massa.Nessuna di queste macchine poteva competere con Nikon che era solidamente radicata nel marcato professionale e semi pro,nè le prestazioni sfioravano Nikon,ma neanche Olympus e Pentax:iniziò però la popolarità e ne seguì un dilagamento inarrestabile di vendite.Ben presto il marchio Canon oltre a essere il più popolare,ripeto sostenuto da un marketing incessante e molo abile,iniziò a intaccare visibilmente le quote di mercato degli atri marchi,ma soprattutto Nikon. Di suo Nikon non parve preoccuparsi di indirizzare prodotti alla portata del mercato di massa (l'esperienza della EM disegnata da Giugiaro aggiunse tanta plastica,abbattè le prestazioni ma fu sostanzialmente fallimentare),adagiandosi sugli allori,certa che il mercato professionale fosse proprio esclusivo appannaggio in eterno.Poi è stata una sequela di scelte sbagliate da parte di Nikon:i suoi prodotti pro rimasero comunque al verice,ma non le riuscì di combattere efficacemente lo strapotere crescente di Canon e dei suoi prodotti sempre più evoluti ed elettronici. Arriva poi l'autofocus,arrivano le EOS,il maledetto cambio di baionetta che in un colpo solo rende soprammobili costosi tutti gli obiettivi FD,però il pubblico gradisce:le EOS piacciono,vanno bene e diventano il simbolo dell'evoluzione della nuova fotografia.Canon intanto investe ovunque e non rimane ferma,mentre Nikon arranca con modelli autofocus decisamente inferiori alle Canon,naturalmente solo per quanto riguarda l'AF in se.Nikon decide di NON cambiare attacco,ma di adattarlo alle nuove esigenze:il marchio ne guadagna eterna gloria e lustro,ma poi ci si ritrova a dover progettare ottiche più complicate da realizzare,legate ai limiti della baionetta,mentre Canon inizia a spadroneggiare,viste le dimensioni eccezionali della baionetta EOS,sfornando obiettivi incredibili,con luminosità ai limiti della legge della fisica.Inizia il travaso inesorabile da Nikon a Canon. A peggiorare la situazione,nasce il digitale e,ancora una volta Nikon non capisce subito le potenzialità del mezzo e comincia ad arrancare dietro a Canon. Ma ormai Canon è un'azienda portaerei,mentre Nikon combatte più volte per la sua stessa esistenza. Il tempo passa,la gente dimentica e i miti si assestano e diventano definitivi. Oggi Canon è la seconda potenza industriale in campo fotografico,la prima è Sony che a sua volta è dieci volte più grande di Canon (TV,AUDIO,CINEMA,TELECAMERE PRO e ch più ne ha più ne metta...). Nikon fa parte del gruppo Mitsubishi,altro gigante elettronico,ma ne è solo una branca più o meno indipendente.Ormai Nikon ha recuperato il gap tecnologico ed anzi,a livello di sensori ha staccato Canon di parecchio,assieme a Sony,da cui si fa realizzare i sensori su progetti originali Nikon.L'AF ad alti livelli è rmai appannaggio esclusivo delle ammiraglie Nikon,meno veloci,ma un po' più precise delle rivali. Poi si arriva al futuro:entrambe entrano nel gioco di Sony ed entrano nel mercato ML. La storia è questa. |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 22:31
grazie per la nota storica Pinscher, un escursus molto gradito (!) ho una domanda: tu hai detto che la baionetta mount-F della Nikon è anacronistica rispetto a quella EF Canon, ma quindi il discorso viene trasferito anche agli obiettivi? Ossia gli obiettivi Nikkor AF-S sono indietro rispetto ai Canon serie L (come qualità costruttiva intendo)? perchè altrimenti è inutile che mettano sensori Sony avanzati se poi il collo di bottiglia è il mount-F (con relative lenti). |
user58495 | inviato il 21 Settembre 2018 ore 22:40
No,non ho detto anacronistica:semplicemente pur di garantire la totale retro compatibilità Nikon ha continuato a lavorare ed elaborare ottiche attorno ad una baionetta considerata ottima,ma non progettata di certo per l'arrivo dell'autofocus. Canon si è inserita subito nel campo dell'AF,ma ha abbandonato di colpo la vecchia baionetta,per adottare la nuova Eos che,con tiraggio e diametro da subito progettate per autofocus,ha permesso la realizzazione di ottiche con progettazione,costi e realizzazioni più semplici.Per semplificare,le ottiche Nikon af attuali sono molto più difficili e complicate da realizzare e si deve magari risparmiare sulle finiture.Le prestazioni ottiche sono di eccellenza....ma tecnicamente non può esistere,ad esempio,un 85 f1,2 fatto da Nikon SOLO ED ESCLUSIVAMENTE a causa della baionetta.Ovviamente da oggi la musica é cambiata e d molto,ma la retro compatibilitá è rimasta. La testimonianza di Andrea.taiana è emblematica,perchè da sola è un esempio del classico percorso che molti fanno entrando in Canon. |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 22:48
Gianluca, ho letto velocemente e faccio qualche precisazione, sperando di non dire cose già dette o di aver mal compreso.... 1) nella mia vecchia 5D mkI, la normale misurazione esposimetrica valutativa privilegia già l'area dove sta il punto AF selezionato. E lo fa anche il flash in TTL. Cioè tu sposti il punto di AF lateralmente e la misurazione valutativa prende in considerazione maggiormente quello rispetto al resto dell'area inquadrata. Questo è un comportamento utile e corretto perché si adatta alla maggioranza delle situazioni. 2) la misurazione spot non va usata per inquadrare e scattare. È improbabile e aleatorio pensare di mantenere il soggetto per forza sul punto di misurazione spot e quindi scattare. Se si prova a tenere il soggetto sul punto misurato con lo spot, ci si accorge subito che piccoli spostamenti provocano grandi differenze di lettura e quindi grandi errori e grandi delusioni. La misurazione spot è stata progettata per rilevare in un punto (o in più punti) la luminosità che si desidera, e poi bloccare l'esposizione o, molto meglio, lavorare in esposizione manuale. È di fatto uno strumento di misurazione e per questo è abbastanza irrilevante che funzioni solo sul punto centrale e non su tutti il punti AF. Ma questo è chiaro soprattutto a chi in vita sua ha usato un esposimetro spot esterno alla macchina. 3) se il tuo soggetto è ben illuminato su un grande sfondo scuro (tipo l'attore a teatro) la gran parte della scena così buia farà sì che il tuo sistema esposimetrico creda sia corretto far passare tanta luce. E il tuo attore ben illuminato sarà molto sovraesposto. Per compensare dovrai sottoesporre. 4) non c'è alcuna correlazione significativa fra esposizione e regolazione della temperatura colore. |
user58495 | inviato il 21 Settembre 2018 ore 23:07
@Ale z Mi dispiace ma non sono affatto d'accordo. Intanto la misurazione valutativa è effettuata sulle varie zone della scena in base ad algoritmi,cerca di riconoscere la scena e produce un'esposizione che tenta di non bruciare le luci e salvare le ombre. La lettura spot è concentrata su una ristretta zona che nel caso di una Nikon può coincidere col punto di messa a fuoco,qualunque esso sia e,normalmente,chi la sa Usare la utilizza tranquillamente anche in automatismo. La lettura spt di Canon è identica ma fissa sul punto centrale,ma,inspiegabilmente sulle EOS serie 1 diventa come quella di tutte le concorrenti. Quindi dire che la lettura valutativa già privilegia il soggetto corrispondente al punto di messa a fuoco è una grossa sciocchezza.Semmai privilegia il soggetto se lo riconosce in base agli algoritmi,ma anche li,non è detto che il soggetto principale sia corrispondente al centro. Se come dici la lettura spor è destinata all'uso maniuale (è la prima volta che lo sento in 40 anni di fotografia),allora perché tutte le macchine fotografiche ne permettono l'uso in tutti gli automatismi,descrivendone persino l'uso nei manuali di istruzioni? Ed ancora...perché la serie 1 agisce come Nikon e gli altri e le altre EOS no? Cambia il tipo di fotografo? No cambia la cifra da sborsare...! |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 23:50
Guarda non ti voglio convincere e nemmeno fare polemica. Ognuno fotografa come vuole e come riesce a fare... Ti posso assicurare che la misurazione valutativa in Canon tiene senz'altro conto dell'area del punto AF selezionato privilegiandola nel determinare l'esposizione. Lo dice Canon nel manuale, lo dice anche nei suoi white paper. Anche Canon dice sciocchezze? E basta un po' di esperienza ragionata per rendersene conto. Con il flash in TTL questo è poi evidentissimo... Naturalmente non è l'unico fattore preso in considerazione ma è rilevante. Ognuno è libero di usare lo spot come vuole... siamo in democrazia. Ma permettimi di dire che la misurazione spot è di difficile uso perché influenzata non solo dal ristretto angolo di lettura ma anche dalla quantità di luce riflessa da quella piccola porzione. Cioè ad esempio dal colore del soggetto. Un esempio facile: metti sul divano un gatto nero e un gatto bianco. Regoli l'esposizione con lo spot prima sul gatto nero e poi su quello bianco facendo due foto. Entrambe saranno sbagliate.... Perché lo spot è troppo influenzato dalla piccola porzione di campo che legge e questo lo rende di difficile uso "in azione" se non in situazioni molto statiche. Il fotografo dovrebbe essere in grado di valutare al volo se il soggetto su cui punta lo spot 1) ha un livello di illuminazione rappresentativo di ciò che è importante nella scena e 2) se quel soggetto riflette la luce in modo "medio" Se hai 40 anni di fotografia alle spalle, dovresti sapere che l'esposimetro spot nasce come strumento esterno alla macchina, che serviva per prendere numerose letture della luce in diverse aree della scena da fotografare. Di queste letture si faceva poi una media ragionata in funzione del risultato desiderato. Quando arrivò sul mercato fu uno strumento "rivoluzionario" perché permetteva di semplificare l'applicazione del sistema zonale di Ansel Adams. Questo è l'uso dell'esposimetro spot "da manuale". Tutto il resto è bigiotteria commerciale per noi che abbocchiamo.... Poi, ripeto, non escludo che si possa inseguire un soggetto che cammina per strada con l'esposimetro spot... ma è una cosa poco intelligente... Quindi non lamentiamoci se basta che la persona si sposti di pochissimo nell'inquadratura oppure che la lettura spot passi dal suo viso alla sua maglia colorata perché l'esposizione si falsi completamente..... Non diamo la colpa alla macchina però. Ognuno è libero di usare male la propria attrezzatura come vuole. Peace & Love |
user58495 | inviato il 22 Settembre 2018 ore 0:08
Assolutamente si,ma: -Tutti gli esposimetri nascono esterni,l'esposimetro spot esterno fu tale soprattutto per la difficoltà del tempo di realizzarne uno interno a una reflex. -gli scatti in strada con lettura spot vengono male se si punta lo spot sul punto sbagliato,non perché lo spot sbagli di per se o la valutativa sia migliore. -la tecnica delle multi misurazioni su varie zone è UNO dei modi di usare un esposimetro spot,ma ti ricordo che se misuri dieci punti spot e fai la media,stai facendo più o meno ciò che fa la lettura valutativa in automatisto. -Un uso diverso è quello di impedire che l'esposimetro sia ingannato da sovrabbondanza di luce o di ombra,misurando con precisione l'esposizione nel punto in cui c'è il tipo di illuminazione che dovrebbe avere la scena e,la maggior parte delle volte è quella riflessa dal soggetto principale,spesso coincidente col punto di fuoco. -l'esenmpio del gatto nero e bianco è sbagliato:è evidente che si ottengano misurazioni sbagliate. Lo spot serve ad esempio con gatto bianco su sfondo scuro o gatto scuro su sfondo chiaro:è li che si deve utilizzare lo spot,nel caso di Canon,sperando che il gatto sia fermo,morto o imbalsamato. -la tecnica zonale di Adams è una cosa molto diversa:in tal caso l'esposimetro deve poter effettuare una serie di misurazioni e per essere preciso,deve per forza essere spot,non altro. Ognuno è padrone di utilizzare la propria attrezzatura come meglio vuole,purtroppo in alcuni casi solo come l'attrezzatura glielo permette:non è proprio la stessa cosa.... |
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