| inviato il 20 Settembre 2018 ore 19:21
Augusto però chiarisciti con te stesso! Prima parli di persone riconoscibilissime e scrivi: “E pertanto ciascuno di noi, mostrando i volti di persone, raffigurate nelle nostre gallerie soprattutto nel settore street, possa essere passibile di denuncia se non può produrre la liberatoria firmata da quelle persone. ” poi posti foto che nulla hanno a che fare con la tua richiesta, i soggetti delle foto sono addirittura mascherati, e gli spettatori non rientrano nella categoria ritratto. Ma hai visto il link a fotografi.org che allegai? |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 19:25
“ Mario,Augusto ha postato le foto così avrai un'idea più precisa di cosa volesse intendere. Il tuo mettere in guardia non è sbagliato ma porti esempi estremi dove spesso il problema non sussiste. Giri la frittata come ti pare ma i soggetti che ho postato non cambiano molto da quelli che vedi nelle foto di Augusto. Più che "ritratto' si parla di riconoscersi in uno scatto „ Penso che la domanda iniziale sia ben diversa da quanto mostra nelle foto, lui parlava di ritratti e di volti cose che qui sono assenti è ovvio che queste foto, non essendo ritratti, non necessitano di liberatoria. Non giro frittate, non mi permetterei mai con te che ne sei campione indiscusso, e gli “esempi estremi” stranamente corrispondono agli esempi di fotografi.org e al dettato normativo. |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 19:36
Per Mario. Allora, vediamo di capirci. Forse mi sono espresso male, ma io non ho mai parlato di ritratti, ma di persone che possono vedersi ritratte in foto di street o in manifestazioni pubbliche, popolari, in feste, sagre e simili. Quindi di persone che non siano il soggetto principale della foto ma che stanno nell'inquadratura perché facenti parte del pubblico. Mentre ho sollevato dubbi sulla pubblicazione di foto di persone che nelle street siano esse stesse il soggetto, riconoscibile, magari in atteggiamenti o espressioni che potrebbero non rendergli merito. Questo si: E ho anche affermato che in tal caso occorre fare attenzione.
 La foto che vedi l'ho scattata nel 2015 alla festa più importante che si svolge a Sassari, il 14 Agosto di ogni anno: la Discesa dei Candelieri. E' una festa di popolo, senza transenne, senza alcuna barriera, dove il popolo stesso quasi partecipa all'evento, a volte accompagnando i portatori dei ceri, cioè i protagonisti; e pertanto non è fisicamente possibile isolare il soggetto principale. Cosa mi dici? Pensi che dovevo richiedere la liberatoria a tutti quelli che assistono? E credi che se qualcuno avesse la malsana idea di chiedermi indennizzi per essersi riconosciuto in questa foto che io ho pubblicato, dovrei dargli retta? Ma nemmeno per idea. Anche in questo caso, il pubblico che assiste ad un evento deve essere conscio che può essere ritratto da chi ha interesse a fare delle foto di quell'evento. Se non vuole farsi ritrarre nella foto, se ne stia in disparte, guardi la sfilata a debita distanza, non stia addosso ai figuranti, a chi la manifestazione la sta vivendo da protagonista. Ritengo che tu sia d'accordo con me che non devo chiedere la liberatoria a coloro che stanno faticando, volontariamente, nel portare i ceri, prima di pubblicare delle foto che li ritraggono. Sono a volto scoperto e riconoscibilissimi. |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 19:48
Augusto ho citato non a caso la legge 633/41 dove all'art. 97 dice testualmente: Non occorre il consenso della persona ritrattata quando la riproduzione dell'immagine è giustificata dalla notorietà o dall'ufficio pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o colturali, o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico. Mi pare chiaro che anche in questo caso non ci sia l'obbligo della liberatoria. Caso diverso sarebbe se tu isolassi un volto estrapolandolo dall'insieme caso che richiederebbe il consenso alla pubblicazione. |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 20:05
Mi arrendo Mario!!! ...ti chiederei di vedere le liberatorie di alcuni tuoi scatti ma non lo faccio perché potrei metterti in difficoltà. |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 20:17
Suvvia, Mario. Questo lo sappiamo tutti. Ma ribadisco: nel caso dell'art.97, non stiamo parlando delle persone che sono protagoniste degli eventi che si svolgono in pubblico, di qualunque natura siano quegli eventi, ma di coloro che in quegli eventi fanno parte del pubblico. Pubblico che, è bene ribadirlo, può trovarsi lì appositamente, in maniera consenziente, oppure trovarsi lì per caso e sciaguratamente (per lui) non si rende conto che potrebbe essere fotografato a sua insaputa. E che pertanto non può pretendere alcuna privacy. Peggio per lui. |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 22:26
Vincenzo le ho, quelle della mostra alla Galleria Nazionale di Arte Moderna, quelle del libro Lo sgauardo del pubblico, e altre mostre, le ho perché una cosa è giocare, come fai tu un'altra è fare cose serie, se ci fossero stati problemi con la mostra suddetta sarei stato bruciato a vita. Le liberatorie sono state approvate dall'ufficio legale, sono state redatte in italiano e inglese, sono state preparate anche per foto con i minori, le hanno firmate italiani e stranieri, e, pensa un po' in questo caso ci sarebbe stata pure la possibilità di evitarle appellandosi agli scopi culturale e la GNAM e Roma tre sono garanti seri ma quando girano soldi e immagine non si rischia inutilmente. Ancora non riesci a capire che una cosa è giocare un'altra è fare le cose sul serio. Ancora non capisci che consigliare di pubblicare su stampa foto senza liberatoria è quantomeno azzardato. |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 22:33
Augusto vale sempre la norma dell'art 97. |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:19
Mario non girare la frittata. Sicuramente buona parte ne hai...ma qualcuna dubito. Io gioco con le immagini e me lo posso permettere mi rende libero e senza vincoli...quelli li decido io. |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:29
Allora o ci fai o ci sei, temo la seconda, tutto ciò che ho pubblicato su carta o esposto in mostre importanti è coperto da liberatoria. Puoi rischiare le tue terga ma è scorretto mentire agli altri per invogliarli a rischiare le loro. Si tratta di onestà intellettuale se ancora non lo hai capito. Poi per quanto mi riguarda la chiudo qui sono stanco di tentare di farti ragionare anche perché chi ci ha letto ha capito benissimo che se si pubblicano ritratti,o foto che richiedono a norma di legge la liberatoria, su carta stampata è saggio è prudente averla per non rischiare le improbabili ma possibili sgradite conseguenze. Come al solito ti è caduta la frittata nel maldestro tentativo di girarla. |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:41
"Liberatoria per foto a persone nel corso di una pubblica manifestazione"... questo era il titolo del post e hai continuato a parlare di tutt'altro e alla fine dai colpa all'autore che non è stato chiaro sin dall'inizio. Mah!!!... |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:47
Su...su... ragazzi, da bravi. Fate pace e andate a dormire.  E mi raccomando...tenete le mani sopra le coperte. Buonanotte. |
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