| inviato il 26 Aprile 2018 ore 22:28
Metti a confronto un primo piano con un 135 ed un 200, vedrai il perché. Puoi anche fare ritratti con un 300mm l'importante che ti piacciano. Ma se vedi gli effetti delle focali non mi puoi dare torto, é una questione di prospettiva. |
user36220 | inviato il 26 Aprile 2018 ore 22:34
I ritratti si fanno anche con il 300mm. Io per ritratto stretto non vado sopra i 135mm ma per mezzo busto e figura intera l'effetto sfondo spazzato via che da il 300mm, specie se f2.8, è unico.
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user92023 | inviato il 26 Aprile 2018 ore 22:38
@Black Imp. A) il 100/2.0 e' splendido e, visto cosa ne ricaveresti vendendolo, me lo terrei stretto; B) l'85 ART e' stratosferico; C) il 135 ART e' stratosferico + (non capisco perche' non potresti usarlo in interni...anzi, data la sua stazza, trovo che gli interni siano "la morte sua"!)! Ciao. G. P.S.: eventualmente, l'accopiata 85 & 135 (magari con "contorno " di 100/2,0), sperabilmente ART, mi sembra "tanta roba"! |
| inviato il 26 Aprile 2018 ore 22:40
@Semt, hai ragione sul fatto che spazza lo sfondo, ma per me con un 135 lo stacco sarebbe stato maggiore per via che i tele appiattiscono la scena, non credi? |
user92023 | inviato il 26 Aprile 2018 ore 22:42
@SemT. Ottima la tua immagine; altro che piatta! Ciao. G. |
user36220 | inviato il 26 Aprile 2018 ore 22:42
Il 300mm stacca di più di un 135mm, non pensi? Grazie Gianni |
user92023 | inviato il 26 Aprile 2018 ore 22:55
Curiosta' Sem: quale 300 hai usato? Ciao. G. |
user36220 | inviato il 26 Aprile 2018 ore 23:00
Un vecchietto terribile. Il primo Canon EF 300 f2.8 L USM. Anno di uscita 1987. Ed ancora adesso, dopo 30 anni... |
| inviato il 26 Aprile 2018 ore 23:00
Ho scatenato l inferno. A mio avviso per usare focali sotto i 35 e sopra i 135 serve solo una cosa: manico |
| inviato il 26 Aprile 2018 ore 23:01
intanto mi sono reso conto che chi ha aperto questo topic ha idee piuttosto convergenti con le mie. Non me ne voglio compiacere, mi sembrerebbe troppo narcisistico. Ma non posso che valutare positivamente una pluralità di approcci che una volta sembravano fatti con il conio. e anche l'uso del termine prossemica, che sembrava vincolato alla psico/sociologia, utilizzato questa volta non da me in fotografia, mi ha fatto piacere. Ultimamente, per quanto possa sembrare strano, trovo indifferenza nell'utilizzo delle varie focali. Non ho un'idea di taglio precostituita nel ritratto, non utilizzo praticamente mai la posa. Per me il ritratto è cogliere, muore in un istante e se l'istante non sono riuscito a coglierlo muore prima di nascere. Forse anche per questo motivo, la focale non mi fa più differenza. il mio range su ff va da 17 a 200 e quando scatto non curo la focale ma la distanza. Questo significa che la variabile non è l'ottica ma il taglio, tanto più fortemente se piuttosto che uno zoom mi ritrovo un fisso. essendo il termine ritratto, ampio, esso va dalla figura intera fino il primissimo piano (ne è escluso il dettaglio, non ne è escluso il ritratto ambientato e neanche il "non ambientato" ma di gruppo) spesso ritrarre può significare includere un volto, o tutto un corpo, ranicchiato o esteso, l'importante per dirsi ritratto è che includa le sembianze rappresentative di un soggetto. Sulla questione meramente didascalica oggi tendo a dissentire se la si vuole ancora recludere esclusivamente all'umano. Mi è difficile pensare che non si possa parlare di ritratto fotogravando i nostri amici animali. in pratica, forse un po' furbescamente ho deviato da tutte le domande, ma da una non posso scansarmi: “ Ed infine, nella vostra ottica da ritratto cosa cercate? „ L'ideale sarebbe uno zoom 20 200 f1,4, ovviamente leggerissimo e che non dia nell'occhio, con una maf fulminea che non sbagli mai. Pare sia non possibile, quindi tutti i compromessi su quel principio vanno bene. Ma un'altra cosa che noto, specie di recente me ne sono accorto, è che quasi tutti i 50mm hanno il difetto di distorcere (la vera distorsione non la prospettiva), ovvero tendono ad avere distorsione a barilotto (non il 50 art). Certo, risolvibile con pochi click, comunque avere il difetto nativo è un disturbo nell'interpretazione, nella realizzazione. Se la distorsione a cuscinetto e a barilotto in altre occasioni si può sorvolare, nella ritrattistica credo che questo difetto sia piuttosto pesante, come dicevo a livello di impatto allo scatto e alle conseguenze percettive con l'occhio nel mirino. |
user36220 | inviato il 26 Aprile 2018 ore 23:01
Sopra i 135mm anche spazio |
| inviato il 26 Aprile 2018 ore 23:08
Qui si vogliono cambiare i comportamenti delle focali, quella foto con un 135 o un 85 staccava di più anche se lo sfondo era più vicino al soggetto, più allunghi la focale e più appiattisci la scena. Poi se i principi base della fotografia sono cambiati....buono a sapersi. “ A mio avviso per usare focali sotto i 35 e sopra i 135 serve solo una cosa: manico „ battuta senza senso. Documentati su manuali di foto di chi vuoi tu e vedrai se quello che dico sulla prospettiva é una menata. Poi puoi usare un 600mm. Giannini quella foto ha profondità? I gusti sono personali. |
| inviato il 26 Aprile 2018 ore 23:08
“ sono molto indeciso se cedere il mio 100 f/2 canon „ non lo fare, io ci sono cascato e mi manca tanto Pensa che ho comunque un ottimo 100L IS e un 200L II ma ... mi manca |
| inviato il 26 Aprile 2018 ore 23:17
@Ooo Alla fine tutto dipende dal punto di ripresa... Non dalla focale. Nel ritratto il punto di ripresa condiziona molto di una foto, oltre che la prospettiva anche il tipo di approccio... Con il tipo di approccio cambia quello che trasmetti perché stando vicino o lontano al soggetto tendi ad usare un punto di vista che trasmette sensazioni diverse. Questo insieme di cose che ho elencato e tutto riassunto nella prossemica... Per cui a me viene naturale citarla! Quella del manico era ovviamente una battuta. Non è facile usare i Wide per via della distorsione che hanno proprio alcune ottiche e per la profondità di campo che spesso è fin troppo grande.. salvo usare un 24 o 28 f/1.4.. e perché no un 20 f/1.4... Ma essendo che pochi provano un Wide con un diaframma così aperto e magari anche corretto come distorsione (di solito si usa un 24-70 per questa focale o un 16-35 che sono f/2.8 o f/4 e cmq zoom...) Si viene a creare questo mito. Per il discorso sopra i 135 tutto nasce dal problema di distorsione che hanno i 70-200 a 200mm.. che di certo non aiuta e vizia la foto nel verso di pensare che sia piatta. Solo gli ultimi usciti forse sono più corretti da questo punto di vista. Alla fine spesso siamo condizionati nel modo di pensare dai difetti che alcune ottiche hanno e che noi quindi esportiamo automaticamente alla focale in oggetto |
user92023 | inviato il 26 Aprile 2018 ore 23:18
@Ooo. Potrei dire una minkkkiata, ma ho l'impressione che la distorsione che ritrovi nei 50 mm. possa originare dal disegno di tipo grandangolare (es.: Zeiss DISTAGON Otus) utilizzato nelle costruzioni piu' recenti. Perche' tali progettazioni? Probabilmente per massimizzare la loro telecentricita', in vista di ipotetici impieghi su macchine/sensori iper densi. @Sem. Complimenti! Io ho, addirittura, il "babbo" del tuo vecchietto (terribille): FD 300/2.8 L. Non lo uso da secoli, ma ne ricordo prestazioni di eccellenza assoluta,, e peso/stazza da incubo (su F 1 New c/ winder)! Ciao a tutti. G. |
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