| inviato il 30 Marzo 2018 ore 14:27
Giusto.
Per quanto riguarda le redazioni (quotidiani e periodici) la traduzione più precisa del termine 'editor' è redattore.
Il caporedattore in una redazione decide quali sono gli articoli da pubblicare, la loro posizione, ed eventualmente chiede ai giornalisti autori di tagliarli.
Il photoeditor in raccordo con il caporedattore fa un po' lo stesso tipo di lavoro sulle foto.
Ecco spiegato perché anche i "grandi", che hanno nel loro curriculum la collaborazione con importanti testate, hanno avuto e hanno tanti editor con il "diritto" di scelta sulle loro immagini.
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| inviato il 30 Marzo 2018 ore 15:31
Ha spiegato benissimo Ale Z.
“ Cercate McCurry Photoshop e troverete tanti casi, da sempre la colpa a persone del suo studio, quindi la risposta è SI ha un gruppo di persone che lavorano con lui, e avrà un editore „
Forse mi sbaglio ma "il gruppo di persone che lavorano con lui" mi sembra un caso completamente diverso.
Sono degli aiutanti a supporto di Mc Curry. Mc Curry gli dà delle indicazioni e loro eseguono. Molti fotografi hanno degli esperti dedicati che si occupano esclusivamente della post.
Poi il lavoro dovrà ben approvarlo lui stesso. Potrà anche dire hanno lavorato male e "licenziarli" ma la responsabilità di come sono uscite le foto è totalmente sua. Almeno, io la vedo così... |
| inviato il 30 Marzo 2018 ore 15:34
@opisso la penso come te ma rispondevo Felix
“ Questa non la sapevo...la imparo oggi.
Ma quindi, le fotografie di McCurry di chi sono ?
Dello stesso McCurry ?
O di un lavoro di gruppo tra McCurry e altre persone ?
E se la risposta è la seconda...
perchè si prende tutto il merito solo il tizio che ha scattato ? „
Volevo far notare che McCurry scatta, altri le lavorano e qualcuno lo aiuterà a decidere. |
| inviato il 30 Marzo 2018 ore 15:40
Mi sa che Salgado diceva che gran parte del lavoro della scelta delle foto lo faceva la moglie. |
| inviato il 30 Marzo 2018 ore 15:43
Il che non diminuisce affatto i meriti del fotografo Salgado.
A volte di confonde il ruolo del fotografo con quello di altri mestieranti legati strettamente alla fotografia (come l'editor, il curatore, lo stampatore).
Il fatto che a livello amatoriale spesso sia il solo fotografo ad occuparsi di tutto, non vuol dire che all'alzarsi dell'asticella debba essere ancora così. Anzi.
Più la cosa diventa difficile, più è impossibile occuparsi di tutto in maniera eccellente, ad alto livello e allo stato dell'arte.
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| inviato il 30 Marzo 2018 ore 15:46
Il discorso della post è ancora diverso. Sono pochissimi quelli che si possono permettere una "squadra personale".
Molto più comune è il rapporto privilegiato con un professionista o con uno studio, un po' come è sempre avvenuto con il "laboratorio di fiducia".
Poi ci sono casi speciali come la moda, dove il "professionista medio" scatta e poi non vede più le sue foto che finiscono in una catena di post produzione che può essere anche molto frammentata. Tipo uno si occupa solo di pelle e maquillage, uno di toni, uno di colore, uno dei file esecutivi.... |
| inviato il 30 Marzo 2018 ore 15:55
Un bel "librone" sul tema della scelta è il volume pubblicato tradotto in Italia da Contrasto sulla Magnum.
In sostanza ci sono casi di scelta motivata di uno scatto a partire dal foglio dei provini con esempi che vanno dal 1933 al 2010.
Apparentemente si sfata il mito del "momento decisivo". Ma in realtà serve a capire che il tempo al presente del fotografo sul campo è fatto di una serie continua di momenti decisivi. E in anticipo non si sa quale sarà il "più decisivo"...
Ultimante si trova al civilissimo prezzo di €49. Quando uscì costava il doppio.
EDIT: vedo ora che Pierfranco lo ha già citato... :-)
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| inviato il 30 Marzo 2018 ore 16:00
E' davvero difficile intendersi a volte 
Okkio (a Pedro mi pare di averlo già scritto), che in quella foto ci sia qualcosa di aureo o meno, a me interessa davvero meno di zero. Per cui la polemica "se c'è o non c'è" posso anche ca×, ma non mi riguarda ovviamente.
Quello che volevo dire, e che mi pare ricorra peraltro (visto che si tira costantemente in ballo Cartier-Bresson che l'ha detto decenni prima di noi), è un'altra e semplice cosa:
Ci sono elementi più o meno ricorrenti che concorrono a fornire maggiore o minore sensazione di equilibrio e, senza calcoli o strumenti bizzarri, nel mirino li vedi. O perlomeno li puoi vedere.
Poi, se come dice Felix, li ha visti solo uno o li ha visti anche qualcun altro, io non lo so.
Aggiungo una cosa, perché mi sembra ci sia anche una visione un po' dogmatica che non condivido (non di qualcuno in specifico qui, ma in giro...)
Non è che c'è la spirale o il nulla
Non è che ci sono i terzi o il nulla
Credo che non esista la foto "con l'equilibrio" e quella "senza equilibrio".
Semplicemente in ogni foto ce n'è una dose più o meno efficace.
Quindi, sempre a mio modesto parere, è inutile pensare in termini di foto perfetta e, all'opposto, di foto sbagliata, ma più che altro cercare di ottenere qualcosa di buono (e magari sempre un po' meglio) nel terreno del possibile.
Che è poi una ovvietà mi pare  |
| inviato il 30 Marzo 2018 ore 16:04
Ma non penso che lo diminuisca, anzi, visto che è il suo mestiere si può dedicare soltanto a quello, a scattare, la parola finale è sempre la sua ma il lavoro grosso è giusto che lo faccia un'altra persona, così come lo sviluppo e stampa lo faceva lo stampatore ora un'altra persona fa la postproduzione seguendo delle dritte e con dei limiti prefissati.
Non era una critica la mia. |
| inviato il 30 Marzo 2018 ore 16:11
Francesco ti dico di nuovo che la mia non era nemmeno una critica alla tua foto, ho cominciato dicendo che mi piaceva e non volevo essere nemmeno polemico, si parlava di sezione aurea e della tua foto nel 3d precedente e ho dato la mia opinione, non vorrei ricominciare a litigare con nessuno per opinioni divergenti, soprattutto quando si sta spostando il dialogo ad altri temi più interessanti che la mia opinione o quella del cigno.
Di nuovo i miei complimenti per la tua bella foto |
| inviato il 30 Marzo 2018 ore 16:13
Non mi interessava particolarmente la foto Pedro, ma l'idea
Però concordo sulla bontà dello spostamento e seguo |
user148740 | inviato il 30 Marzo 2018 ore 16:26
Non parlo di pubblicazioni e quindi di inserirsi in un media che ha le proprie regole e le proprie procedure (e ora scopro anche le proprie gnocche) ma per tutto il discorso scatto scelta post è un po' la riproposizione un po' sgangherata della bottega medioevale |
user46920 | inviato il 30 Marzo 2018 ore 16:28
... comunque l'alberello ci stava dentro perfettamente ... ma non mi hai mica risposto |
user90373 | inviato il 30 Marzo 2018 ore 16:41
La prassi normale passa per la "scelta" e dovendo decidere fra due scatti simili non mi sembra un delitto andar a verificare se vien soddisfatta almeno una fra le regole compositive, dei terzi, dei triangoli armonici, delle diagonali e di tutto ciò che di aureo c'è: sezioni auree, spirale aurea, triangoli aurei; il tutto ribaltabile sia in orrizzontale che in verticale. Proprio, proprio non succeda nulla mi appello al fatto che le regole, per poter esser eluse, vanno prima conosciute e poi interpretate. |
| inviato il 30 Marzo 2018 ore 16:59
Tra l'altro con le griglie preimpostate sul monitor il gioco è abbastanza semplice.
Quelli della Magnum (vedi librone suggerito da Ale Z) avranno avuto di sicuro un curvilinee personalizzato modellato sulla spirale aurea col quale scorrere sui vari contact sheets per individuare la foto più bella in maniera veloce e ottimale.
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