| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 14:21
dunque mi consigliate un medio formato? A questo punto sarei disposto a salire con il prezzo. Anche se mi ero quasi convito a prendere la nikomat. Buono, se si passa a migliorare oltre che a smanettare non è affatto male |
| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 14:25
Se vuoi medio formato con lenti intercambiabili io andrei, con il tuo budget, su una Zenza Bronica ETR con l'obiettivo standard che mi pare fosse un 75mm 2.8... rientri nei costi, anzi ti avanza e con calma puoi verificare se ti servano altre lenti più avanti. Solida, affidabile, buona qualità, non vorrei dire una stupidata, ma mi pare che ci fossero anche vari formati tipo 6x6 sicuro e 6x4,5. essendo modulare puoi scegliere il mirino a pozzetto, a prisma, aggiungere l'impugnatura gigante, avere anche più dorsi pellicola per portarsi dietro diverse scelte di rullo... con una di quelle vai tranquillo per anni. |
| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 14:27
La Yashica-mat (senza esposimetro) è stata la mia prima fotocamera "seria". L'ho portata ovunque per 3 anni. Per i paesaggi forse un po' limitata... come del resto tutte quelle a ottica fissa. Però ha altri pregi che non sono da sottovalutare. Era il clone economico della Rolleiflex, quest'ultima usata per es. da Werner Bischof o Vivian Maier, per fare solo due esempi a caso. Io non limiterei la scelta alle sole reflex 24x36mm. |
| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 14:29
La ETR-S era una 4,5x6 La serie SQ (square) era 6x6. Io ho avuto la SQ con obiettivo Zenzanon 80mm f.2,8 (focale normale su 6x6) e impugnatura con leva di carica rapida, tipo reflex 35mm. Completamente manuale e senza esposimetro. Quando scattava, sembrava una martellata  |
| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 14:32
Ah, ecco, era la SQ quella 6x6... mi ero informato qualche tempo fa, ma alla fine presi una biottica. |
| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 14:46
Io uso ( non ho provato molto altro) la pentax 645 (ho la 1 e la 2) La 1 la trovi a poco ( in japan) le ottiche sono buone e costano anch'esse poco. Con 400 euro ti fai la macchina e 2 ottiche un 45/55mm e un 150mm. Hai 15 scatti ,buon esposimetro , avvolgimento automatico, trovi flash in ttl ( 40/50 euro) , devi solo pensare a comporre mettere a fuoco (prisma spezzato) e scattare. Mirino ottico che e' un cinema. Volendo ci sono anche i mirini angolari. |
| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 14:59
Allora la zenza bronica sq è un buon prodotto, da quello che ho capito. la yashica mat pure quello lo è ma non ha ottiche intercambiabili le mamiya rb 67 invece? |
| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 15:00
“ Io suggerirei la Pentax LX, una delle poche reflex analogiche a disporre del display superiore per inquadrature rasoterra come le più moderne reflex digitali con dorso articolato, solo che questa aveva già tale caratteristica negli anni '80. „ Questa caratteristica esiste dagli anni '50 là prime furono la Exakta e la Topcon, poi le Niko F# hanno tutte il mirino intercambiabile fino all'ultima F5 lo stesso dicasi per la Canon F1 |
| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 15:05
Eccola la prima Exakta col mirino a pozzetto, del 1933. Formato 6x4.5cm. Peccato che il rullino 127 non sia più in produzione... La Pentax 645 che rullini usa? Attenzione al 127!!! |
| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 15:07
L'esperienza di fotografare con una biottica classica (tenuta all'altezza della pancia), è doverosa e io la limiterei a una con ottica fissa. D'altra parte il formato 6x6 offre abbondante qualità per eventuali ingrandimenti sul dettaglio. Un corredo iniziale reflex con il classico 28, 50 e 135 aveva il suo perché nell'era analogica, dove si era forzati ad imparare tutto sul terreno e, a mio parere, è un percorso interessante anche oggi. Caricarsi di pesanti medioformato ad ottica intercambiebile, non mi sembra agevole sia come peso che impostazione mentale, a meno che l'analogico non sia un mero sfizio passeggero, ma un ritorno al passato senza ritorno... |
| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 15:16
è bello vedere quanti giovani sono in mezzo a noi vedendo il bel numero di interventi su questo argomento. |
| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 15:21
“ Allora la zenza bronica sq è un buon prodotto, da quello che ho capito. „ Era la "risposta" giapponese alle Hasselblad. Dal 1981 al 1984 l'ho usata per matrimoni ed altre cerimonie, abbinata ad un lampeggiatore Metz 60-CT1. Poi, decisi di smettere. “ L'esperienza di fotografare con una biottica classica (tenuta all'altezza della pancia), è doverosa e io la limiterei a una con ottica fissa. „ Ma anche con la Zenza Bronica SQ, usata con il solo pozzetto, a parte la "scomodità" della visione a lati invertiti, si può fare la stessa esperienza. Infatti, forse anche per questo, io non presi mai il pentaprisma. |
| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 15:42
“ Non creiamo idiosincrasie! Le Pentacon erano delicate nel trascinamento, ma non significa che erano tutte difettose. „ Certo: avevano l'avanzamento della pellicola difettoso. In pratica (anche la mia è così) quando si fa avanzare la pellicola questa si sovrappone parzialmente sullo spazio precedente. In poche parole anziché avanzare di 60 millimetri più un paio di spazio, la pellicola sia con la Pentacon Six sia con la Praktic Six avanza di circa 55/57mm tanto che io per usare questo catorcio di reflex ho dovuto fare una finestrella tonda per vedere il numero del fotogramma e in questo modo rimediare al problema della sovrapposizione dei fotogrammi. Ma credo che la mia sia forse l'unica esistente con questa modifica. |
| inviato il 03 Ottobre 2017 ore 15:56
ho verificato: La Pentax 645 utilizza il rullino 120 o 220, che è ancora in commercio, e non il 127 (fuori produzione). |
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