| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 9:38
“ Il mezzo non è il fine. La fotografia come il cinema o la letteratura o qualsiasi arte può essere usata in ogni modo possibile e immaginabile. „ Infatti il problema non è questo, ma il modo di trasmetterla all'osservatore; non a caso, anche la cinematografia ha le sue brave "caselle" in cui classificare le proprie opere. L'aspetto etico non si pone nell'uso del mezzo, ma nel fine per cui lo usiamo |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 9:40
Secondo me no, non esistono caselle o meglio si fanno quando vuoi far film facile magari banalotto o per puntare a un targhet di pubblico. Tutto qui |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 10:01
“ Secondo me no, non esistono caselle o meglio si fanno quando vuoi far film facile magari banalotto o per puntare a un targhet di pubblico. „ Certo, ma ancora una volta distinguiamo tra l'Opera in senso artistico e tutte le produzioni che si pongono altri obiettivi. Credo che la confusione sull'aspetto etico nasca fondamentalmente dal fatto che spesso tendiamo ad intestardirci nel voler associare uno strumento esclusivanente ad un suo uso "artistico", oltre tutto in senso così lato da sfociare spesso nell'aleatorio, senza considerare che esistono molteplici altri indirizzi che ne richiedono l'applicazione e che necessariamente, per esigenze intrinseche a quel determianto utilizzo, non ne ammettono certi aspetti interpretativi perfettamente legittimi altrove |
user90373 | inviato il 24 Dicembre 2016 ore 10:09
@ Trystero “ Da quando esiste la fotografia (160 anni circa?) esistono tutti i tipi di fotografia „ Da quando esiste la fotografia (160 anni circa?) esistono due tipi di fotografia, quella buona e quella no e, a deciderlo, non è certo chi ha scattato. Il resto è quasi o del tutto superfluo. Un saluto. |
user107253 | inviato il 24 Dicembre 2016 ore 10:27
Mi trovo perfettamente d'accordo con tutti gli interventi di Daniele Ferrari. Riportando il discorso al paragone con il cinema, se scelgo di vedere un film che rientra nella categoria dei documentari mi aspetto di vedere la rappresentazione della realtà/verità così com'è. Se i fatti vengono stravolti o vengono inserite scene di contesti diversi, il regista non sta compiendo un'opera artistica, sta ingannando il suo "pubblico" e questa sua libertà di espressione lede il diritto di verità dell'osservatore. E questo può portare ad avere anche conseguenze disastrose (pregiudizi su una certa popolazione, discriminazione...). Lo stesso nella fotografia, come nella letteratura, nella pittura...in ogni forma di comunicazione. Se la manipolazione non evidente viene resa nota dall'autore, però, tutto cambia. La manipolazione evidente non credo, invece, si debba denunciare dal momento che chi la osserva viene messo al corrente implicitamente della non attinenza alla realtà. Quindi, è eticamente corretto manipolare un'immagine? Si, se la manipolazione è evidente, facendo passare l'immagine dal piano della realtà a quello della "finzione". Si, se la manipolazione non è evidente ma viene dichiarata. No, se non è evidente e non viene dichiarata (inganno). Poi tutto ha un suo peso...nessuno si suiciderà per una foglia rossa che originariamente era gialla! |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 12:40
Daniele non hai capito : la mia battuta sull'affermazione "Gli radiano" era fatta pensando al sistema corporativo per non dire peggio del giornalismo. Figurati te . Quelli si difendono tra loro come non ho visto mai in nessuna categoria. Cosa c'entrano le regole ? |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 14:23
Aaaa beh, se tocchi le corporazioni, allora ... (e purtroppo è vero che in Italia certi Albi professionali dovrebbero mantenere ancora la nomea medievale) |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 19:34
Mah, sicuramente non stravolto..Magari appena toccato la saturazione... |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 22:32
Confine tra vero e falso in fotografia, questo il tema. Ma la fotografia che non sia scientifica, documentaristica, etc. non e' una riproduzione strumentale oggettiva. Lo scatto stesso in se', con libera interpretazione di cosa includere nella composizione e da che pdr, e, una personale visione del vero. Tornando all'esempio iniziale di Bergamini, per esempio potresti includere o meno delle brutture in cemento armato, lungo la splendida spiaggia azzurrissima, e avresti gia' dato una rappresentazione falsa del luogo di villeggiatura per il tuo caro amico... Il colore e' solo una delle componenti. |
| inviato il 25 Dicembre 2016 ore 0:45
“ Facciamo un paragone con la scrittura. Se io leggo un articolo di cronaca, mi aspetto che ciò che è scritto sia la verità, quel che realmente è accaduto. Se leggo una biografia, idem. Se leggo un thriller so che si potrebbe trattare di una storia inventata ma inserita in un contesto reale. Se leggo un romanzo fantasy so che è tutta un'invenzione. „ Mi permetto di dare il mio minimo contributo, partendo da questo quote. Osservo che, sui libri, in copertina c'è scritto "romanzo", "saggio", " giallo ", eccetera: ovvero la categoria alla quale appartiene il libro è dichiarata sulla copertina. Tutto ciò che non è cronaca o saggistica inizia col consueto disclaimer: "fatti e personaggi sono totalmente inventati". In questo modo il lettore lo sa. Regole. Il mondo funziona con le regole. Quando non c'erano, "in principio era il caos". Sono le regole che danno un senso alla nostra esistenza. Partendo dalle regole di fisica e chimica che determinano il comportamento della materia, fino alle regole di natura che determinano non solo le nostre percezioni, ma anche la nostra maniera di interpretarle. Se non ci fossero regole, semplicemente tutto sarebbe permesso, e se uno va al supermercato a far la spesa nudo non ci dovrebbero essere problemi: è tutto permesso ! Ma se tutto è permesso, non ci sono punti di riferimento, per cui non esisterebbe più il bene, il male, il bello e il brutto, eccetera. Alterare i colori. Se una cosa è rossa e la fai diventare verde, a te pare accettabile. Se però compri il giornale e leggi un articolo di cronaca, ti fa differenza sapere che ad arrestare il ladro è stato un poliziotto, un carabiniere, un pompiere, un boy scout, un infermiere ? Oppure ti basta "un uomo in divisa " ? Se accettiamo l'idea che la fotografia sia qualcosa che ha una stretta corrispondenza con la realtà, è inutile giocherellare troppo col pc: sarai un bravo grafico, non un bravo fotografo. Se vogliamo fare "arte", ovvero giocare di fantasia, lo dichiariamo e mettiamo i colori che vogliamo. Altrimenti, se non lo dichiariamo, è come spacciare banconote false. Qualcuno dice che il BN è di per sé uno stravolgimento della realtà: secondo me no, perché tutti sappiamo più o meno quali sono le regole per le quali il colore diventa BN, ed abbiamo deciso di accettarle ( paragone calcistico, " è rigore quando arbitro fischia " ). Ma se NON sappiamo per quale motivo una foglia rossa diventa verde, allora o stiamo barando, o ci facciamo le regole quando ci fa comodo ( paragone calcistico: " è rigore quando maglia è bianconera " ) |
| inviato il 25 Dicembre 2016 ore 0:57
L'unica cosa che condivido (da VIOLA) è l'ultima frase |
user86925 | inviato il 25 Dicembre 2016 ore 1:19
“ Una sola regola : nessuna regola. „ quoto l' unico interveto che condivido... |
user90373 | inviato il 25 Dicembre 2016 ore 1:24
Vada per nessuna regola! Poi come facciamo a vantarci di averne infranta qualcuna, con cognizione di causa si intende? |
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