| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 15:43
Husqy, perchè NON puoi regolare tutto quello che vuoi! Ci sono alcuni parametri, ma sono inferiori in numero alle opzioni presenti su programmi di sviluppo e la loro regolazione è molto più grossolana.
@Raamiel: sorry! |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 15:44
“ puoi comunque regolare tutto in macchina per ottenere ciò che vuoi „
Non la vedo così, hai un solo wb disponibile mentre puoi avere all'interno dell'immagine aree a diversa temperatura colore, devi fare una scelta espositiva che determinerà tutta la distribuzione dei toni all'interno dell'immagine e come dimostrano le immagini postate da Riccardo nella prima parte la gestione tonale è fondamentale da sempre nella fotografia, dello sharp abbiamo già parlato, potrei citarti altre cose ma a sto punto sarebbero ridondanti, ciò che voglio ottenere dalle immagini va ben oltre quello che si può ottenere con i settaggi in camera come ciò che si poteva ottenere da un negativo andava ben oltre alla semplice stampa diretta del negativo stesso.
“ ci sono molti fotografi che scattano solo in jpg e non ci vedo nulla di strano, ne penso che non siano capaci di dare un loro "timbro" alle foto se non passano dalla PP o se ne fanno un uso minimo. „
In alcuni casi è vero ma come detto si tratta di scelta consapevole e dipende dell'approccio al lavoro, ad esempio dopo le foto di Capa dello sbarco in Normandia per anni molti fotografi di guerra inserivano imperfezioni tecniche nei loro scatti perchè c'era la convinzioni li rendesse più realistici, ma siamo ancora una volta OT rispetto a che è stata impostata questa discussione |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 15:50
“ Dopodiché, non mi viene in mente una sola operazione fatta con un raw converter che non possa essere fatta con risultati migliori in PS (per non parlare dell'infinità di cose che si possono fare solo in PS). „
Modifiche dell'esposizione, apertura ombre recupero luci...
Hue, saturation e luminosity dei colori dell'immagine...
Per esempio... |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 15:57
“ Modifiche dell'esposizione, apertura ombre recupero luci...
Hue, saturation e luminosity dei colori dell'immagine...
Per esempio... „
No Angus, ti assicuro che questi interventi si possono fare in Photoshop, con risultati qualitativamente più validi, spesso spettacolarmente più validi. La controindicazione è che, a meno di non avere grande esperienza e manico, ci si mette un po' più di tempo. |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 16:00
“ come dimostrano le immagini postate da Riccardo nella prima parte la gestione tonale è fondamentale da sempre nella fotografia „ ok ma quelle sono tutte operazioni che puoi comunque fare anche dopo, invece concordo sulla gestione dei colori e profili, quella è una modifica radicale e non può essere fatta se non sul raw
“ Modifiche dell'esposizione, apertura ombre recupero luci...
Hue, saturation e luminosity dei colori dell'immagine...
Per esempio... „ perché non ci sono in photoshop? non si chiamano così ma ci sono tutti e in varie combinazioni possibili.
Per me il grande vantaggio del raw sta proprio nello scegliere il programma con cui fare la desmosaicizzazione e profilatura colori, il resto è meglio gestibile in photoshop. |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 16:08
ci sono molti altri vantaggi, ma è inutile discutere con chi non vuol ascoltare.
Tolgo questa discussione dalle notifiche e nè esco |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 16:13
“ ci sono molti altri vantaggi, ma è inutile discutere con chi non vuol ascoltare. „ quelli che ho scritto per me sono irrinunciabili, per questo scatto solo in raw, di tutto il resto (specifico x me) ne posso fare a meno, visto che il resto delle correzioni le gestisco meglio in photoshop. |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 16:15
“ No Angus, ti assicuro che questi interventi si possono fare in Photoshop, con risultati qualitativamente più validi, spesso spettacolarmente più validi. La controindicazione è che, a meno di non avere grande esperienza e manico, ci si mette un po' più di tempo. „
Fammi un esempio pratico |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 16:30
Angus, all'interno di photoshop hai tutti gli strumenti per intervenire sulle immagini... lightroom ed altri software analoghi hanno delle UI che semplificano questi processi, un po' come i filtri.
Lavorare con cognizione sulle curve, sui livelli, con le maschere ti permette di fare quasi tutto. |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 16:38
“ Fammi un esempio pratico „
Parliamo di un caso semplice, la modifica dell'esposizione.
In Lightroom hai uno slider, puoi usare quello. In genere il risultato è dignitoso. A volte devi moderarti, per non chiudere troppo le ombre o bucare le alte luci, e allora devi cominciare a smanettare anche altri slider. Le cose si fanno più complesse, e magari rischi anche di modificare i colori in modo non voluto.
In Photoshop puoi crearti un livello copia, e di lì in poi non hai che l'imbarazzo della scelta. Puoi prendere il canale che ha maggiori informazioni nelle aree dell'immagine che ti servono e copiarlo, anche parzialmente, sugli altri (comando "Applica immagine"). Dopodiché puoi applicare delle curve specifiche per ogni singolo canale (questo se non mi sbaglio lo puoi fare anche in Lightroom, ma con l'effetto collaterale di modificare i colori, cosa che in PS si evita facilmente, vedi il seguito), schiarendoli o scurendoli quanto serve, e controllando che il guadagno di contrasto avvenga nei punti che interessano. Il tutto senza modificare i colori, perché a fine intervento poni il metodo di fusione del livello a "Luminosità" e eviti qualsiasi danno e introduzione di dominanti non volute. Se non vuoi intervenire su determinate aree puoi utilizzare una maschera, che magari ti crei a partire da un canale, senza troppa fatica. L'effetto complessivo è poi modulabile modificando la percentuale di opacità.
Alla fine dell'operazione, hai pure il vantaggio collaterale di avere un file più pulito (non so da cosa dipenda, ma gli strumenti di Photoshop sembrano più "delicati", generano meno rumore a parità di effetto... l'ho riscontrato diverse volte).
E' un caso di intervento estremamente semplice, e sono sicuro che conosci perfettamente tutti gli strumenti di Photoshop che ho citato. Chiaramente smanettare con uno o due slider è più veloce, ma non è altrettanto flessibile. |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 16:39
“ Angus, all'interno di photoshop hai tutti gli strumenti per intervenire sulle immagini... lightroom ed altri software analoghi hanno delle UI che semplificano questi processi, un po' come i filtri.
Lavorare con cognizione sulle curve, sui livelli, con le maschere ti permette di fare quasi tutto. „
Hai voglia se ne hai di strumenti in Photoshop...Ma alcune operazioni che fai in LR o CR non puoi farle altrettanto efficacemente il Photoshop |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 16:41
“ In Photoshop puoi crearti un livello copia, e di lì in poi non hai che l'imbarazzo della scelta. Puoi prendere il canale che ha maggiori informazioni nelle aree dell'immagine che ti servono e copiarlo, anche parzialmente, sugli altri (comando "Applica immagine"). Dopodiché puoi applicare delle curve specifiche per ogni singolo canale (questo se non mi sbaglio lo puoi fare anche in Lightroom, ma con l'effetto collaterale di modificare i colori, cosa che in PS si evita facilmente, vedi il seguito), schiarendoli o scurendoli quanto serve, e controllando che il guadagno di contrasto avvenga nei punti che interessano. Il tutto senza modificare i colori, perché a fine intervento poni il metodo di fusione del livello a "Luminosità" e eviti qualsiasi danno e introduzione di dominanti non volute. Se non vuoi intervenire su determinate aree puoi utilizzare una maschera, che magari ti crei a partire da un canale, senza troppa fatica. L'effetto complessivo è poi modulabile modificando la percentuale di opacità.
Alla fine dell'operazione, hai pure il vantaggio collaterale di avere un file più pulito (non so da cosa dipenda, ma gli strumenti di Photoshop sembrano più "delicati", generano meno rumore a parità di effetto... l'ho riscontrato diverse volte).
E' un caso di intervento estremamente semplice, e sono sicuro che conosci perfettamente tutti gli strumenti di Photoshop che ho citato. Chiaramente smanettare con uno o due slider è più veloce, ma non è altrettanto flessibile. „
Baronerosso tu mi stai dicendo come agire sul contrasto dell'immagine...
Cosa decisamente diversa dall'agire sullo slider dell'esposizione il CR |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 16:55
Angus è vero, ma è il modo in cui voglio operare io: individuo il punto di bianco e quello di nero, e cerco di esaltare il contrasto nelle parti dell'immagine che mi interessano. La correzione dell'esposizione è un effetto collaterale. Una correzione dell'esposizione generalizzata è uno strumento grezzo, non mi interessa. Scusami, forse ho scelto l'esempio sbagliato, ma volevo semplificare al massimo.
Comunque la semplice correzione dell'esposizione in PS si può ottenere con il comando specifico (che non uso mai), o con una semplicissima curva con angolo diverso da 45°. |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 16:58
“ Comunque la semplice correzione dell'esposizione in PS si può ottenere con il comando specifico (che non uso mai), o con una semplicissima curva con angolo diverso da 45°. „
Non è la stessa cosa...
La correzione dell'esposizione non è uno strumento grezzo...Anzi...Potentissimo...
Usare camera raw con gli smart objects e variare l'esposizione di ogni smart obejc...Abbinando il tutto alle maschere permette di ampliare la gamma dinamica in maniera efficacissima... |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 17:09
Angus, non voglio criticare il tuo workflow, ormai disponiamo di molti strumenti potenti e flessibili che permettono di arrivare al risultato che si vuole ottenere per strade differenti. Ognuno può scegliere quella che trova più congeniale.
Però tutto nasce da questa richiesta di Raffaele78:
“ Mi inserisco anche io in questa interessante discussione per chiedere una cosa: io in genere apro il raw con LR, apporto le modifiche essenziali e poi passo a PS, esportado l'immagine in formato Prophoto. Vi chiedo: va bene così o, come leggo da qualcuno, converrebbe salvare in tiff ed aprire quindi il file tiff direttamente con PS? Grazie! „
Qualcuno gli ha risposto che sbaglia, che non è la strada ottimale. Se uno andasse a leggersi articoli o libri di Dan Margulis, per citare uno che qualcosina di postproduzione ne sa, troverebbe molti argomenti a sostegno della tesi che è, come minimo, un workflow sperimentato e che permette di arrivare a risultati eccellenti (ovviamente anche in funzione della bravura e dell'esperienza di chi lo applica). |
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