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Focale... Help!!







avatarsenior
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 18:39

Ho voluto «scomodare» gli obiettivi da banco ottico perché credo che solo in quel caso si ha a che fare con «obiettivi ordinari a fuoco lungo» nella definizione che ne fa Feininger («quando sono messi a fuoco su infinito richiedono una distanza tra obiettivo e film pari alla loro lunghezza focale»).
Considerando la definizione di lunghezza focale, in tutti gli esempi che hai postato è chiaro che abbiamo comunque quelli che Feininger chiama «veri teleobiettivi», ovvero schemi ottici in cui si fa in modo che si abbia un «corto fuoco posteriore». La finalità è ovviamente quella di avere obiettivi di dimensioni più o meno ridotte.
Sostanzialmente gli schemi dei «veri teleobiettivo» fanno da contraltare agli schemi «retrofocus» dei grandangolari (praticamente dei teleobiettivi invertiti) in cui lo scopo è invece quello di allungare il fuoco posteriore.

P.S.
Pur non diffusi (il binario e il soffietto per mettere a fuoco all'infinito credo siano già di per sé un problema non da poco...), obbiettivi a lunga focale ci sono anche su grande formato:
homepages.tig.com.au/~cbird/nikkor/t.html
Il 1200 mm su 4x5" equivale circa ad un 300 mm su FF.

user46920
avatar
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 21:35

Scusa Niko, non vorrei sembrare arrogante, ma qui dici
Ho voluto «scomodare» gli obiettivi da banco ottico perché credo che solo in quel caso si ha a che fare con «obiettivi ordinari a fuoco lungo» nella definizione che ne fa Feininger («quando sono messi a fuoco su infinito richiedono una distanza tra obiettivo e film pari alla loro lunghezza focale»).

ho capito, ma credi male proprio perché non è così ed è sufficiente trovare lo schema ottico di un obiettivo lungo, tipo il Noflexar 400/5.6 o il 600mm, per credere a qualcosa di più coerente con la realtà.

per quello non c'entra il banco ottico, ma c'entra l'obiettivo in sé e la prima foto lo dimostra anche. Quello è un obiettivo formato molto probabilmenente da un doppietto o tripletto, col centro ottico posizionato a circa 50cm dal sensore: ovvero un "obbiettivo lungo" che è impossibile o scomodissimo da utilizzare sui banchi ottici in quanto la posizione fisica del diaframma si trova molto vicino alla ghiera di comando (vedi foto e immagina).

La definizione di Feininger fa riferiento alla lunghezza focale nominale , ovvero quella misurata quando la messa fuoco è ad infinito, che è poi quella dichiarata per la lente (300mm, 50mm, 21mm, ecc..).

poi aggiungi:
...è chiaro che abbiamo comunque quelli che Feininger chiama «veri teleobiettivi», ovvero schemi ottici in cui si fa in modo che si abbia un «corto fuoco posteriore».

ma dove leggi il termine «corto fuoco posteriore» tra le parole di Maxim74?

e cosa c'entra il teleobiettivo invertito in questa domanda di Max?

quindi:
Sostanzialmente gli schemi dei «veri teleobiettivo» fanno da contraltare agli schemi «retrofocus» dei grandangolari (praticamente dei teleobiettivi invertiti) in cui lo scopo è invece quello di allungare il fuoco posteriore.

che è corretto, ma se lui non comprende prima il resto a monte, che cosa se ne fa di questa informazione?
te lo chiedo soltanto perché non lo capisco, non per altro!

e credo che nemmeno tu capisca bene quello che dici:
qui continui a cercare di avvalorare in qualche modo il banco ottico
Sostanzialmente gli schemi dei «veri teleobiettivo» fanno da contraltare agli schemi «retrofocus» dei grandangolari (praticamente dei teleobiettivi invertiti) in cui lo scopo è invece quello di allungare il fuoco posteriore.

mi pare che le mie parole non siano complesse da comprendere
"io eviterei di scomodare i banchi ottici anche perché è difficile trovare delle focali lunghe per quei sistemi, quando si arriva a 100-150mm equivalenti, è già molto."

e ti presenti con un esempio tra l'altro di un teleobiettivo
qui ho tradotto:
" Le lenti Nikkor della serie T sono obiettivi di tipo Tele i quali non richiedono lunga distanza del soffietto fotocamera. "

Capisci ora il mio intervento? ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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