| inviato il 21 Luglio 2016 ore 21:11
120 dpi vanno bene. Se avete tempo di leggere, considerate questo: Una stampa formato A3 ottenuta da un file a 300dpi ha senso se deve essere guardata da pochi centimetri di distanza. Pensate a qualsiasi rivista che vi capita in mano: le immagini sono tra 200 e 300 dpi, a seconda della tecnologia di stampa, eppure sono sempre belle. Però la risoluzione effettiva di queste immagini, una volta stampata, nel migliore dei casi è la metà: la stampa offset (come la maggior parte delle stampantine casalinghe) ottiene le tinte con i solito 4 colori, distribuendo i punti con algoritmi ormai proprietari del costruttore: questi punti di inchiostro non sono sovrapposti (non sempre), è il nostro occhio che li confonde e vede un determinato colore e il "puntino" finale è tra 100 e 200 dpi al massimo. Una volta, quando i 4 inchiostri formavano la "rosetta", questa era larga anche mezzo millimetro e a guardar bene si riconosceva ad occhio nudo, senza lente. La stampa digitale ha portato qualità (a scapito della velocità): utilizza almeno 8 colori per ottenere una gamma cromatica più ampia, le "gocce" di inchiostro non formano puntini frastagliati ma si "fondono" una con l'altra a formare la tinta richiesta, i supporti di stampa hanno caratteristiche tali da ottenere un effetto pressoché perfetto. Le macchine da stampa digitale, per "posizionare" le gocce di inchiostro, utilizzano immagini monocromatiche (una per ogni inchiostro) con un pixel per ogni goccia. Questa immagine gli viene passata da un rip, un software che "digerisce" il file del cliente (jpg, pdf, eps, tif, ecc.) e lo trasforma in questa immagine finale. Il file di partenza (nel nostro caso una foto) può avere anche una risoluzione relativamente bassa, ci penserà la tecnologia software prima e di stampa poi a ricreare i pixel mancanti. E se non bastasse, ci pensa il nostro occhio a fare il resto: fate una prova, come vi sembra una buona foto vista nel monitor del vostro computer? Alta definizione o sgranata? I monitor "normali" difficilmente arrivano a più di 96 ppi, mentre il dettagliato pannello "retina" di un iMac da 27" ha poco più di 200 ppi. Quindi, già da mezzo metro di distanza, 120 dpi sono più che sufficienti. |
| inviato il 21 Luglio 2016 ore 21:25
Officina: A parte un po' di minestrone tra stampa digitale "fotografica" e "tipografica" e sulla risoluzione delle stampe offset il discorso fila. Molto empiricamente per valutare la resa di una stampa la riduco in modo da avere una corrispondenza più o meno reale con la visione a monitor. Sui monitor tradizionali circa il 33% il resto sono dettagli in più. Quello che si continua a non capire è che la differenza la fa anche il formato in cui la foto è stampata e se la foto ha un soggetto unico con più o meno dettaglio. Questa foto la puoi ingrandire quasi all'infinito e verrà sempre osservata nella sua interezza. Quindi più è grande più l'osservatore tenderà ad allontanarsi (e con una foto del genere i programmi di upscaling e un corretto contrasto possono fare miracoli)
 Mentre questa foto avendo tanti dettagli piccoli, potrebbe invogliare ad un'osservazione più ravvicinata e in questo caso anche il miglior software per l'ingrandimento non potrà inventare i dettagli che non ci sono.
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| inviato il 21 Luglio 2016 ore 21:30
bastano 120 dpi! anche 100 se fatti bene ed una foto di 2 metri di lato lungo te la godi ugualmente bene. |
| inviato il 21 Luglio 2016 ore 21:32
Per quanto riguarda l'offset esistono diversi tipi di retino anche con intensità diverse. Quello in cui tu rilevavi la rosa è un retino a 60/70 linee, ci sono retini sopra le 100 linee (per pollice) in cui riesci a percepire i punti solo con la lente d'ingrandimento. Poi ci sono i retini Stocastici che funzionano a grandi linee come quelli delle stampanti inkjet, con una distribuzione apparentemente casuale dei punti. Nel processo di stampa offset non si perde così tanta definizione perché la foto che tu mandi in stampa a 300 dpi viene elaborata in 4 (o più lastre) ad una risoluzione di almeno 2400 dpi, quindi la densità di punti sul foglio è 2400, che combinati insieme in un retino danno una risoluzione risultante (dipendente dal tipo di retino e dalla sua intensità) che più avvicinare moltissimo ai 300 dpi. Del resto prova a stampare in offset un file a 300 dpi raddoppiando le dimensioni e vedrai tanta differenza. Poi c'è la stampa digitale tipografica, in questo caso l'immagine viene elaborata mediamente a 1200 punti, in questo caso la risoluzione finale delle stampe è un po' più bassa, ma un'occhio non allenato non nota la differenza. |
| inviato il 21 Luglio 2016 ore 21:58
Ma che adesso per stampare ci vuole una laurea in fisica delle particelle? Più leggo questi topic e più mi passa la voglia! |
| inviato il 22 Luglio 2016 ore 8:13
“ 120 dpi vanno bene. Se avete tempo di leggere, considerate questo: „ dove? nel fine art? “ Una stampa formato A3 ottenuta da un file a 300dpi ha senso se deve essere guardata da pochi centimetri di distanza. Pensate a qualsiasi rivista che vi capita in mano: le immagini sono tra 200 e 300 dpi, a seconda della tecnologia di stampa, eppure sono sempre belle „ . il discorso non è preciso e lascia spazio a fraintendimenti, in più nelle immagini delle riviste la variabile più importante e che fa la differenza è la carta usata non tanto la tecnologia. 200 300 dpi in stampa di una rivista? “ Però la risoluzione effettiva di queste immagini, una volta stampata, nel migliore dei casi è la metà: la stampa offset (come la maggior parte delle stampantine casalinghe) ottiene le tinte con i solito 4 colori, „ anche quì siamo lontanini dal chiarire qualche cosa.... “ ....... è il nostro occhio che li confonde e vede un determinato colore e il "puntino" finale è tra 100 e 200 dpi al massimo. „ su che base lo determini? Non voglio che consideri questa mia risposta un'attacco a ciò che hai scritto , ma le informazioni che hai passato sono approssimative o probabilmente non hai associato il termine tecnico corretto come quando scrivi: “ come vi sembra una buona foto vista nel monitor del vostro computer? Alta definizione o sgranata? „ sganata? cosa vuol dire secondo te? La definizione e la grana e la risoluzione... “ mentre il dettagliato pannello "retina" di un iMac da 27" ha poco più di 200 pp „ ma secondo te il pannello di cui sopra è un pannello corretto per visualizzare immagini che poi andranno in stampa? cordialità roberto |
| inviato il 22 Luglio 2016 ore 10:04
Le risposte al topic sono approssimative perchè la domanda è approssimativa. 16MPX possono bastare per una stampa 70X100? La risposta è generalmente si. Se invece si disquisisce su quali sono i parametri migliori, si parla di tutt'altro e soprattutto la stampa è si scienza ma comunque in mancanza di misure non può che essere approssimativa. Perché? Perché i parametri sono molteplici. Tipologia d'immagine (le scene non sono uguali alcune richiedono più risolvenza in altre può anche essere un problema) Mezzo di scatto (16MPX non sono indicativi possono essere fatti sia da accoppiata top gamma che da compattina da 100€ chiaramente la resa visiva sarà differente) Sviluppo del File ottimizzato alla stampa (Profilo, applicazione corretta MDC, evv. ricampionamento ecc.) Tipologia di stampa (corretta risoluzione abbinata al mezzo di stampa, metodologia di stampa adeguata al supporto ecc.) Supporto di stampa Illuminazione ambiente espositivo (una perfetta illuminazione amplifica la resa visiva, una stampa retro illuminata in ambiente buio, ad esempio, amplifica il senso di qualità dell'immagine) Distanza di visione Acutezza visiva del fruitore (non tutti abbiamo la stessa capacità risolvente a livello di visione oculare) Tutti seguono questi passaggi??? Nella fruizione normale non credo. Per un lavoro particolare può essere. Certamente la conoscenza aiuta a capire quali potrebbero essere i problemi ed evitarli. |
| inviato il 22 Luglio 2016 ore 10:51
“ Tutti seguono questi passaggi??? Nella fruizione normale non credo. Per un lavoro particolare può essere. Certamente la conoscenza aiuta a capire quali potrebbero essere i problemi ed evitarli. „ quello che hai fatto è un'elenco sufficientemente esaustivo per un'approccio alla stampa, deve, dovrebbe essere così. Mentre questa risposta ha messo almeno le cose in ordine evidenziando le eventuali variabili che sempre esistono, altre risposte hanno messo in evidenza una confusione che in realtà non c'è, mescolando off set, inkjet dpi ppi ricreazione di pixel mancanti ecc ecc... mancando il tema del post!Posso stampare ecc ecc. nessuno ha detto fammi vere il file che è meglio..... ciao rob |
user46920 | inviato il 22 Luglio 2016 ore 11:45
“ Le risposte al topic sono approssimative perchè la domanda è approssimativa. „ Non è vero! ... è più che specifica per avere una risposta semplice (SI) Poi è logico che se la foto è stata fatta con un cellulare dal sensore 3x2mm e la lente è bella unta e sporca, inquadrando di notte in un vicolo senza luci, c'è il caso che faccia cagare! ... ma secondo me l'autore del topic idealmente stava parlando di foto fatte bene, che meritano un ingrandimento del genere, fatte con almeno APS-C ed ottiche di vetro, pulite, che riprendono una bella Luce. “ 16MPX possono bastare per una stampa 70X100? La risposta è generalmente si. „ ma certo che la risposta è SI !! ed è sufficiente capire che una visione di 14/10 necessita di SOLI 12Mp o un'altra di 10/10 (media) necessita di SOLI 6Mp andatevi a misurare la vista e saprete subito qual'è il vostro limite, qual'è la dimensione del CdC che vi occorre per calcolare la PdC, quale sensore vi serve, a quale distanza stare dal monitor, quale monitor usare, ecc ... |
| inviato il 22 Luglio 2016 ore 16:46
“ " Le risposte al topic sono approssimative perchè la domanda è approssimativa." Non è vero! ... è più che specifica per avere una risposta semplice (SI) „ la risposta vera è "NI" cioè ne "si" ne "no", dipende da quanto ci si accontenta del risultato finale. questo schema riassume tutto il post...
 @cigno, un 70x100cm a 120ppi da una fotocamera con 16mpx non ha interpolazione (come hai giustamente detto), ma non ha le informazioni necessarie per una stampa ad alta risoluzione. In offset le immagini vengono tutte scalate a 300dpi, anche quelle che non ci arrivano (in più o in meno), i testi invece vengono rasterizzati a 2400dpi, questo per le riviste, poi ogni tipo di stampa/supporto ha le sue caratteristiche. p.s. e come giustamente ha detto Fabiopol, dipende molto dall'immagine, su alcune immagini il ricampionamente fa miracoli, perché non vi sono dettagli fini e allora si può ingrandire oltre la norma. |
user46920 | inviato il 22 Luglio 2016 ore 17:26
Husqy:“ la risposta vera è "NI" cioè ne "si" ne "no", dipende da quanto ci si accontenta del risultato finale. „ ma non è vero neanche quello: il vero problema è che la gente ha in testa solo 300dpi ... e ormai chi glieli toglie più dalla testa? Non sanno nemmeno cosa significhi, ma comunque continuano imperterriti a parlarne, come se ci fosse solo quello !!! La tabella che hai messo non serve e soprattutto non dice una bella mazza di nulla .. così com'è, senza specificare la distanza di osservazione, non serve ad un c...o di niente, solo a perpetuare i 300dpi nelle zucche di tutti quanti !!! “ @cigno, un 70x100cm a 120ppi da una fotocamera con 16mpx non ha interpolazione (come hai giustamente detto), ma non ha le informazioni necessarie per una stampa ad alta risoluzione. „ Ma cosa vuol dire ??? ... ti rendi conto che quello che dici potrà poi essere usato contro di te ?? Bisogna spiegare bene questa affermazione, altrimenti poi arriva Otto e ti dice che semanticamente è errata (ed io aggiungerei anche tecnicamente ) ... perché le informazioni che hai a disposizione, sono tutte nel file da 16Mp e questo ne ha più dei miei occhi (si parla di dettaglio). Quindi, se poi il retino della stampante ha bisogno di interpolare l'immagine per cavoli suoi (vedi che è obbligato ad usare una specifica risoluzione, ecc), questa azione della stampante non influisce sul dettaglio della foto, nel senso che la stampante non può creare un dettaglio che non c'è, ma solo cercare di arrotondare gli spigoli dei pixel, per farli diventare dei punti o evitare che una linea diagonale sembri una scala !!! Ma poi comunque c'è un limite di campo binoculare umano che non è possibile oltrepassare, quindi arriverà un momento in cui la distanza di osservazione della stampa sarà troppo ravvicinata e non sarà più possibile vedere l'immagine intera: proprio come ingrandire a monitor una foto al 100% = vediamo solo uno scorcio, ma non tutta l'interezza dell'immagine - e si sballanano pure i dati della PdC che avevamo calcolati, ecc ... .. insomma, diamoci un punto di riferimento, su cui basare le boyate che diciamo, almeno saranno tutte coerenti !!! “ In offset le immagini vengono tutte scalate a 300dpi, anche quelle che non ci arrivano (in più o in meno), i testi invece vengono rasterizzati a 2400dpi, questo per le riviste, poi ogni tipo di stampa/supporto ha le sue caratteristiche. „ però non sempre si stampa in offset e i testi che dici provengono per il 99% da file.pdf che usano i vettori di scalatura carattere, quindi è grafica vettoriale, che non c'entra un'altra beata mazza, con l'argomento fotografia. |
| inviato il 22 Luglio 2016 ore 17:36
"16MPX possono bastare per una stampa 70X100? La risposta è generalmente si." Va definita la qualità, e se anche è richiesta la qualità buona, 300 PPI, la mia risposta resta generalmente SI', ma solo se uno fa le cose per bene in fotoritocco e comunque non su tutte le immagini Gli interpolatori di oggi lavorano molto meglio di anni fa, e poi c'è lo sharpening, che ha strumenti oggi migliori di anni fa. Io con 16 Mpx scattati ed esposti bene, ci stampo tranquillamente in A2 in qualità elevata, usando Alien Skin Blow UP 3 come interpolatore e Topaz Infocus per lo sharpening. La differenza con D 810 è praticamente, il più delle volte, invisibile. A monitor la differenza con D 810 è lampante, si vede benissimo, mentre su stampa, anche occhio esperto, non vede nessuna differenza. Ma un 70 X 100 cm è veramente grosso, e non tutte le immagini da 16 Mpx lo tengono: i ritratti in genere sì, ma paesaggi con tanto dettaglio non danno risultati buoni. |
| inviato il 22 Luglio 2016 ore 17:46
“ però non sempre si stampa in offset e i testi che dici provengono per il 99% da file.pdf che usano i vettori di scalatura carattere, quindi è grafica vettoriale, che non c'entra un'altra beata mazza, con l'argomento fotografia. „ il file pdf è un mix tra raster e vettore, ma quando vai in lastra tutto deve diventare raster, ti ho specificato il trattamento diverso dei testi dall'immagine, nella speranza di farti comprendere l'importanza della risoluzione per non vedere le diagonali come una scala i caratteri sono spigolosi, per vederli netti si rasterizzano a 2400dpi, le foto vanno a 300dpi, perché generalmente non contengono linee troppo precise e nette. La distanza di visione di una stampa è indifferente, a 300dpi, se il sorgente (foto) non è ricampionato posso avvicinarmi anche a 1cm che lo vedo sempre nitido e non pixellato, questa è la differenza tra "scarso" ed "eccellente" che poi le foto le guardi da 1km di distanza non mi interessa, perché non è obbligatorio vederle da una determinata distanza, se mi voglio avvicinare con un file in alta risoluzione non ci saranno schifezze, con una stampa in bassa risoluzione se mi avvicino vedo solo confusione e pixel. Stampare su carta buona/ottima file in bassa risoluzione ha poco senso, tanto vale scegliere un supporto meno pregiato, ma comunque bisogna valutare foto x foto, magari il risultato non sarà comunque male, dipende dal soggetto, un tramonto, quindi privo di particolari, verrà sempre bene, una foto di un particolare ad un orologio/gioiello, verrà una schifezza ricampionata oltre il 150%. “ Ma un 70 X 100 cm è veramente grosso, e non tutte le immagini da 16 Mpx lo tengono: i ritratti in genere sì, ma paesaggi con tanto dettaglio non danno risultati buoni. „ menomale qualcuno stampa e vede |
user46920 | inviato il 22 Luglio 2016 ore 19:11
“ ti ho specificato il trattamento diverso dei testi dall'immagine, nella speranza di farti comprendere l'importanza della risoluzione „  .. beh grazie, menomale “ La distanza di visione di una stampa è indifferente, a 300dpi, se il sorgente (foto) non è ricampionato posso avvicinarmi anche a 1cm che lo vedo sempre nitido e non pixellato „ non è così! ... la distanza di osservazione è fondamentale !!! altrimenti l'acutezza visiva sarebbe irrilevante, ma se invece non ne hai a sufficienza, non ti danno nemmeno la patente di guida. Husqy scusami, ma ho paura che dai ragionamenti che fai, tu non abbia ben chiaro che cosa sia l'acutezza visiva ... o mi sbaglio? Si può dire che mediamente 350dpi vanno bene fino a 25cm e quindi NON “ posso avvicinarmi anche a 1cm che lo vedo sempre nitido „ (... assolutamente NO !!! ) e dico mediamente (10/10) perché per me (ad esempio) vanno bene 500dpi e per colui che avesse un'acutezza visiva massima (20/10) andrebbero bene 700dpi ... tanto per dare i numeri che vi/ti interessano di più. Quindi non è giusto dire quello che hai detto! La distanza di osservazione è fondamentale ... ripeto fondamentale !!! E quindi questa sparata “ che poi le foto le guardi da 1km di distanza non mi interessa, perché non è obbligatorio vederle da una determinata distanza „ è un'altra incoerenza ingiustificabile, perché data una stampa c'è poi un limite di osservazione dettato dal campo visivo binoculare e dall'acutezza visiva dell'osservatore, nonché dalla capacità di messa afuoco ad occhio nudo. Questi limiti obbligano l'osservazione ad una zona ben precisa con una tolleranza specifica. Non è che fai quello che vuoi, basta avere una stampa a 300dpi ... questa è una ca..ata tremenda, che ho provato a spiegare anche prima. Se però non l'hai capita, vuol dire che ti mancano delle informazioni basilari, quindi piuttosto chiedi, anche perché è meglio per tutti, ma per favore evitiamo di aggiungere boyate alle boyate ... o mi sto sbagliando? |
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