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Ci sono tanti colleghi bravi in giro, si potrebbe rivolgere a loro. Se uno sa fare il muratore, di sicuro non si mette a costruire una casa nelle ore perse. Con questo voglio dire che la fotografia e il mestiere del fotografo, si sono talmente svalutati che nessuno ne riconosce più la necessita. Noi professionisti nelle cerimonie dove siamo stati chiamati ufficialmente a lavorare, dobbiamo fare a gomitate con i possessori di "iphone", "smartphone", "tablet" e amenicoli vari. A fine anno, poi, dobbiamo rientrare negli "studi di settore" e non c'è crisi che tenga ...
Ecco, prendo spunto dall'ultimo intervento de ilfotografo per precisare un aspetto per me importante. Vengo da una famiglia di fotografi professionisti. Mio nonno e tutti i suoi 8 fratelli (si, proprio tutti e 8) erano fotografi professionisti dagli anni 30 del 900 in avanti. Mio padre non seguì quella strada e l'ultimo negozio che portava il mio cognome ha chiuso pochi mesi fa, quando è prematuramente scomparso l'ultimo nipote che ancora portava avanti l'attività. Dico questo per sottolineare come io abbia il massimo rispetto per quella professione e che quindi mai mi sognerei di "rubare" il lavoro a un professionista. Mi presto, occasionalmente, a fare foto per conto terzi in quelle situazioni in cui comunque il committente, per ragioni varie, comunque non si rivolgerebbe a un professionista. Mi presto cioè a essere l'alternativa alla foto fatta dal cugino con lo smartphone, ma non ruberei mai, da amatore, la pagnotta a un professionista, affermato o scarso che sia. Anche in questo caso, l'iniziativa è culturale, soldi non ne girano e il gestore del locale si presta per fare un favore al territorio. Non sopporterebbe i costi di un professionista e mi sono stupito che si sia proposto di riconoscermi un "rimborso spese", ma so che lo fa per correttezza nei miei confronti. In questo senso, credo che la cosa si possa fare, anche su un piano etico.
Ciao Ilfotografo, condivido pienamente quello che dici. Negli ultimi tempi ho deciso di non accettare più proposte di amici o conoscenti che mi chiedono di fare foto a matrimoni, battesimi, spettacoli ecc. Uno dei motivi è che serve tempo, sappiamo tutti che oltre alla fase di ripresa bisogna dedicarsi anche alla PP, e quando devi decidere un prezzo, nelle volte in cui non danno per scontato che "ovviamente" deve essere fatto gratis in amicizia, sembra sempre che stai chiedendo una cifra enorme anche se lo fai per 4 soldi e l'unico pensiero che sembra passare per la loro testa è ma quanto vuoi che costi fare 4 foto. Tutto questo non fa altro che svilire il mestiere di chi il fotografo lo fà di professione e ora accetto solo eventi che avrei avuto il piacere di fotografare ugualmente ma che con la scusa di essere il fotografo ufficiale mi autorizza ad avere un accesso preferenziale a certe aree.
Bhè, ragazzi, che il mondo della fotografia fosse in crisi, non serviva il mago Otelma per saperlo.
Vi riporto un piccolo esempio, il mio più caro amico, ha un'agenzia di comunicazione a Milano.
Un loro cliente è una famosa azienda che si occupa di questo "estratto dal loro sito"
Ci occupiamo di sviluppo delle risorse umane. Attraverso una formazione a prova di business acceleriamo il cambiamento verso il mercato, costruendo le competenze e le motivazioni per ottenere velocemente risultati concreti. Analizziamo i processi di business e la cultura del cliente e misuriamo quanto le competenze incidono sui risultati. Individuiamo le criticità delle prestazioni e interveniamo sui comportamenti da rettificare.
Azienda affermata.
Lui stesso (il mio amico), una sera mi dice "ci sarebbe da fare delle foto al menagment, volevo proporre te".
Emette un preventivo a loro (vi assicuro che era modesto) per fotografare 6 persone.
Ci hanno pensato su un po' e poi hanno liquidato la faccenda dicendo che c'era l'amico di uno di loro che era bravo a fare foto e che le avrebbe fatte lui (ovviamente aggratis).
Se provo a ribaltare questa cosa nel mio lavoro, questo è assolutamente impossibile che avvenga, quindi, effettivamente, il digitale, ha aperto nuove strade ma ha anche "svenduto" il concetto di fotografia professionale (secondo me).
user68299
inviato il 05 Luglio 2016 ore 16:56
@Zentropa
“ chiedo a juza di coniare un nuovo status oltre junior, senior e super: masterlight !!! „
Non penso che Juza mi voglia troppo bene, così, a naso
@Otto
“ Mah secondo me la questione è saper scindere la passione dal lavoro; e la tentazione di provare a trasformare, magari a tempo determinato, la prima nel secondo, nel caso della fotografia, spesso è forte. Con la fotografia, per me, ancora ci mangiano in diversi, ci campano bene in pochi e quelli che ci si arricchiscono, in Italia, forse si conoscono tutti tra loro. „
Verissimo
@Sub74
“ Ringrazio davvero tutti, ma in particolar modo il buon masterlight che è davvero una persona capace di ragionare, spesso e volentieri, in maniera contro-intuitiva, „
Sei una persona educatissima come sempre, mi faceva piacere partecipare alla discussione, spero che tu abbia le idee più chiare per una scelta sicura.
@Dario Facchi
“ Master, innanzi tutto grazie per aver condiviso la tua esperienza. „
E' una piccola esperienza delle milioni che si possono trovare anche di chiunque partecipi qui sopra. Tra le altre cose a me non piace per niente parlare di cifre, tuttavia avevo bisogno di un metro di paragone tangibile per spiegare quanto la passione possa trasformare cose piccole in cose grandi. Per quanto riguarda i consigli non mi permetterei mai, a mio avviso si consiglia cosa fare in una professione quando ci si sente "arrivati", e quello è un obiettivo che non raggiungerò mai, semplicemente perchè sono talmente tante le ambizioni da rendere impossibile un traguardo del genere. Probabilmente è questo il mio stimolo maggiore. Sono sicuro che invece ognuno debba trovare una strada personale.
@Set3
“ Perciò, il discorso di MasterLight sulla richiesta economica e la passione è condivisibile, ma tutto va sempre opportunamente valutato con equilibrio, senza pensare che le cose vadano come nei film americani. „
Purtroppo storie come quelle di Palo Alto in Italia non se ne sentiranno mai.... Però su una cosa sono veramente convinto, che la quantità di remunerazione rappresenta l'apprezzamento di terzi nei confronti del nostro lavoro. Moralisticamente significa se lavori a 1 euro l'ora è contro la dignità umana e siamo d'accordo, ma evidentemente è la cifra che meritavo io come tante altre persone. E' anche vero che senza quell'euro l'ora non mi si sarebbero aperte delle strade che sono nate proprio da quel famoso euro. La cosa strane è che poi magari se ne prendiamo 5.000 a giornata invece è tutto normale. Perchè allora questa discriminazione dell'euro, e non di cifre più alte? Esiste un minimo sindacale per dire quanto siamo "pessimi" se rapportati nel mondo? Nel mio mondo i numeri partono dallo 0 (Gratis) e finiscono all'infinito, quindi non vedo stranezze ne nel singolo euro, ne nel milione. Rappresentano invece - come dicevo - un apprezzamento, ovvero quanto la gente ci reputa importanti nella loro vita, nella loro azienda, etc etc.
Spesso ci chiudiamo a riccio pensando che il mondo sia cattivo con noi, che non ci dia mai una possibilità. Ma penso sia normale, se ogni volta ci mettiamo a sentenziare quanto il mondo sia ingiusto, non riusciamo neanche mai a vedere "aperture" che invece ci potrebbero essere. A tal proposito volevo sdrammatizzare mettendo un video simpatico di 2 minuti che descrive esattamente quello che mi sembra di vedere quando vedo gente piangere per le mancate possibilità etc etc
Non c'è niente di peggio che lasciarsi passare davanti le occasioni e non vederle, spesso è quello che ci differenzia e che ci da stimoli e motivazione diverse.
user68299
inviato il 05 Luglio 2016 ore 16:57
@Paco
“ Scusate, non centra nulla col tema ma io la mia l'ho già detta, quindi mi sono permesso quasto piccolo OT. „
Se ti dicessi che me lo hanno cancellato (non so chi e neanche il perchè) ci crederesti? Giuro
Tornando all'argomento della discussione, mi è capitato di ricevere un invito, da un comune limitrofo alla mia zona di lavoro, per partecipare ad un concorso fotografico, rivolto sia ai professionisti che ai dilettanti, il tema erano le opere d'arte della zona (chiese, dipinti, archeologia), il premio per il vincitore era di 400€, fra le clausole del regolamento si leggeva che: "le opere non saranno restituite e il comune si riservava il diritto di usarle a suo piacimento". In parole povere il "comune" si è fatto un notevole archivio fotografico ..... al modico prezzo di 400 €..... Tempo fa ricevetti una richiesta da parte di un noto ristoratore, di foto della zona, da appendere nelle sale (aggratis per dirla volgarmente) in cambio loro mi davano il permesso di mettere una targhetta con il mio nome e l'indirizzo, risposi che nel mio negozio avrei dato un rinfresco per 100 persone .... e in cambio avrei messo il nome del loro ristorante in apposite cornici al centro dei tavoli....
“ ...Tempo fa ricevetti una richiesta da parte di un noto ristoratore, di foto della zona, da appendere nelle sale (aggratis per dirla volgarmente) in cambio loro mi davano il permesso di mettere una targhetta con il mio nome e l'indirizzo, risposi che nel mio negozio avrei dato un rinfresco per 100 persone .... e in cambio avrei messo il nome del loro ristorante in apposite cornici al centro dei tavoli.... „
“ Spesso ci chiudiamo a riccio pensando che il mondo sia cattivo con noi, che non ci dia mai una possibilità. Ma penso sia normale, se ogni volta ci mettiamo a sentenziare quanto il mondo sia ingiusto, non riusciamo neanche mai a vedere "aperture" che invece ci potrebbero essere. „
Questa è la descrizione di coloro che non riescono e si rifugiano nelle scuse invece di rimboccarsi le maniche. Anche qui sono d'accordo. Questo è l'altro estremo, l'opposto rispetto alla descrizione del vincente.
Ciò che voglio dire è che la realtà è l'espressione di un equilibrio molto vasto e ben distribuito, in cui, quelle sopra, rappresentano le due posizioni estreme. Qui nel forum non facciamo certo eccezione.
Tornando al topic, chiedi la cifra che ritieni più equilibrata.
“ Si ma lui non sta lavorando, sta prendendo un rimborso spese per la sua passione. „
“ condivido pienamente quello che dici. Negli ultimi tempi ho deciso di non accettare più proposte di amici o conoscenti che mi chiedono di fare foto a matrimoni, battesimi, spettacoli ecc. Uno dei motivi e che serve tempo... „
Stavo per scriverlo subito. Il punto chiave di tutta la faccenda è questo. Il tempo o meglio la gestione dello stesso.
Ho letto di pubblicazione sui social e questo spesso fa rima con subito (la rima non la fa ma ci siamo capiti). Ci sono paesi in cui la bontà di un ristorante dipende prevalentemente dalla rapidità dal servizio, purchè il cibo sia appena decente.
Per come la vedo io, affinché non si traduca in uno stress che non solo non ha prezzo ma non ci sta proprio per un amatore, devi sondare quando vorrebbe avere il lavoro; tieni pronte quindi due offerte mentalmente: 1) consegno quando voglio (entro l'anno ) e allora basta un rimborso spese (carburante auto, parcheggio, pasto pagato, etc.) + un piccolo extra per imprevisti (considera che metti in gioco la tua attrezzatura e senti più la pressione di dover cogliere certi momenti il che ti potrebbe far capitare qualcosa (OK incrociamo le dita) 2) consegna entro... il prezzo cresce in maniera inversa.
Io spingerei da subito verso la prima e sarebbe un piacere per una amatore. L'altra non so, troppo lontana dal mio modo di fare foto. Il rischio di non divertirsi più è troppo alto...
“ Il rischio di non divertirsi più è troppo alto... „
Condivido in pieno!!!
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