| inviato il 13 Giugno 2016 ore 7:42
In questi termini secondo me è sterile e noioso. |
| inviato il 13 Giugno 2016 ore 7:58
Ragazzi, sperando di non essere OT volevo riproporre la mia domanda: Restando nell'ambito della percezione umana, della gamma di frequenze a noi uomini visibili etc, etc... ci siamo capiti: qual è il limite (invalicabile o meno) dopo il quale la postproduzione smette di produrre fotografie in senso stretto per tirare fuori fotomontaggi? Oppure è possibile considerare fotografia qualsiasi tipo di fotomontaggio e viceversa? |
| inviato il 13 Giugno 2016 ore 9:45
Già ho difficoltà a descrivere con esattezza il termine "Arte" per cui mi è ancora più arduo dire quando una fotografia diventa arte. Ma ho una mezza idea di cos'è e dovrebbe essere una fotografia per cui voglio dare un mio contributo riportando un pensiero di Winogrand che condivido. Ovviamente bisogna tenere conto che il digitale ha rimescolato ulteriormente le carte in gioco, comunque...ecco a voi: "Tutte le cose sono fotografabili. Una fotografia può solo essere simile a come la macchina fotografica ha visto ciò che ha fotografato. Ovvero, come la macchina fotografica ha visto quel pezzetto di tempo e spazio è responsabile dell'aspetto della fotografia. Quindi, una fotografia può avere qualunque aspetto. Ovvero, non c'è nessun aspetto che la fotografia debba per forza avere (al di là di essere un'illusione di una descrizione letterale). Ovvero, non ci sono regole esterne o astratte o preconcette della forma che si possono applicare alla fotografia." Ecco secondo me la fotografia è questo: un'elaborazione della luce fatta dalla macchina che mastica la "superficie" del soggetto referente "reale" e la risputa fuori... |
user46920 | inviato il 13 Giugno 2016 ore 10:04
“ qual è il limite (invalicabile o meno) dopo il quale la postproduzione smette di produrre fotografie in senso stretto per tirare fuori fotomontaggi? „ questa tua domanda l'avevo già fatta ai tempi ed era anche già vecchia allora (trita e ritrita) ... ma comunque e nonostante, non si è mai arrivati ancora ad una risposta unanime: ovvero, ognuno ha una sua "realtà" soggettiva da proprorre, per cui non riesce mai a vedere le cose obbiettivamente, per poter rispondere ... troppi interessi personali ps: e questo non è certo il topic per trattare un argomento del genere! se vuoi leggere qui per farti un'idea “ Oppure è possibile considerare fotografia qualsiasi tipo di fotomontaggio e viceversa? „ stessa cosa di prima ... secondo me prima bisogna farsi un'idea chiara di cos'è la fotografia e questo topic penso che instradi bene sul tema .. poi eventualmente sarà sufficiente fare 2+2 |
user46920 | inviato il 13 Giugno 2016 ore 10:19
Opisso:“ Ecco secondo me la fotografia è questo: un'elaborazione della luce fatta dalla macchina che mastica la "superficie" del soggetto referente "reale" e la risputa fuori... „ la fotografia o il disegno della Luce è semplicemente la proiezione dell'immagine della lente Se prendi una semplice lente di ingrandimento e la avvicini al muro bianco opposto alla finestra, vedrai l'immagine della fotografia ... che è appunto Luce ed Ottica .. questa è la fotografia! Come ho già spiegato, la macchina fotografica "viene dopo" rispetto alla fotografia: la fotocamera è solo un marchingegno ideato per poter registrare le fotografie ... capiamola sta cosa, però altrimenti si discute del nulla come sempre e non si arriva mai in fondo alle cose. |
| inviato il 13 Giugno 2016 ore 10:55
Davanti all'obiettivo io sono contemporaneamente: quello che io credo di essere, quello che vorrei si creda io sia, quello che il fotografo crede io sia, e quello di cui egli si serve per far mostra della sua arte”. R.Barthes |
user46920 | inviato il 13 Giugno 2016 ore 11:54
rileggendo il papiro iniziale mi sono risoffermato su questo passaggio: La "fotografia d'Autore", come io la comprendo, è una forma di fotografia espressiva, che non bada più di tanto alla semplice "copia della luce", ma che la utilizza in forme e in modalità da renderla quasi un linguaggio, atto a comunicare qualcosa all'osservatore. Qualcosa che non è per forza e sempre espressamente figurato dal vero disegno della luce, ma che viene letto tra le righe dell'interpretazione che l'Autore ha voluto suggerire. Come si diceva in un altro topic: "rendere visibile l'invisibile" (e ci sono mille modi di faro o poterlo fare, mille linguaggi da utilizzare e mille e mille cose da dire). questo, secondo me è un argomento che è "poco presente" sul sito ... sia in forme di gallerie, sia in forme culturali scritte e che ricollega un po' quello che affermava max57:“ Parlare di fotografia e' come ...ballare di architettura !;-) „ |
| inviato il 13 Giugno 2016 ore 13:00
La risposta è nella parola stessa . Occorre la luce e la scrittura, se la luce è la realtà per la scrittura non basta l'occhio o il sensore, occorre un cervello. |
user46920 | inviato il 13 Giugno 2016 ore 13:40
“ Occorre la luce e la scrittura „ che scrittura? ... per scrivere ci vuole una macchina da scrivere o una penna! Fotografia = il disegno della Luce o anche, l'immagine della Luce. quindi non serve nessun cervello (anche se quello serve sempre, soprattutto per capire 'sti concetti banali), ma LUCE ... e nemmeno il vetro è indispensabile (se proprio vogliamo cercare il pelo nell'uovo), perché a volte è sufficiente il riflesso di uno specchio d'acqua o un semplice foro (stenopico). E ri-aggiungo, che finché non si sarà compreso veramente che cos'è la fotografia-fisica ed accettato quindi la realtà, sarà impossibile poter fare qualsiasi altro discorso sensato e consapevole sulla fotografia intesa come la intendiamo normalmente = fare una fotografia con la macchina fotografica. |
| inviato il 13 Giugno 2016 ore 14:07
Dunque vediamo un pò,estremizzando,esiste la pittura,la grafica e la fotografia: la pittura presuppone un supporto su cui distribuire dei colori(ad olio,sintetici,carboncino ecc.) la grafica oggi come oggi sfrutta l'elettronica e l'informatica per creare o elaborare l'immagine a schermo la fotografia usa un mezzo chiamato fotocamera(analogica o digitale)per impressionare un immagine su un supporto(pellicola o sensore) Voi dove vi collocate? |
| inviato il 13 Giugno 2016 ore 14:15
Come fai a scrivere o disegnare la luce con la carta e la penna? Il termine "fotografia" deriva dal francese photographie, proveniente dall'inglese photography[1] , composizione di foto- (dal greco ???, ?????, luce[2] ) e -grafia (dal greco ??????, scrittura[3] ).punto |
| inviato il 13 Giugno 2016 ore 15:27
La dimostrazione di una tesi partendo da una premessa sbagliata configura la petitio principii. La premessa corretta è una definizione accettata da tutti, oggettiva e non soggettiva. Poiché parliamo di "fotografia" in senso astratto, cioè la fotografia come passatempo, genere espressivo, arte, ecc, riporto da Treccani: 3. In senso più astratto (soltanto al sing.), la tecnica e l'arte di fotografare, di riprendere cioè con l'obiettivo figure statiche o mutevoli (persone, animali, piante, oggetti, paesaggi, opere d'arte, nel loro insieme o in particolari), fatti, avvenimenti, manifestazioni della realtà e della vita, non soltanto allo scopo di fissarne fedelmente l'immagine e il ricordo, come mezzo quindi di riproduzione e, insieme, d'informazione e comunicazione, ma cercando anche di cogliere, e talora sorprendere, nella loro immediatezza, gli aspetti più significativi e suggestivi della figura umana e della realtà in genere, interpretandoli e, spesso, trasfigurandoli :... |
| inviato il 13 Giugno 2016 ore 16:41
“ la fotografia o il disegno della Luce è semplicemente la proiezione dell'immagine della lente „ come dire che se vedo passare un'automobile sul muro della mia stanza, perchè quella luce passa attraverso una fessura della tapparella, quella è cinematografia. A volte le semplificazioni del cigno mi lasciano basito per tanta ingenuità. |
| inviato il 13 Giugno 2016 ore 16:50
La lente è già di troppo. Basta il foro stenopeico. Quella è vera fotografia.  “ 3. In senso più astratto (soltanto al sing.), la tecnica e l'arte di fotografare, di riprendere cioè con l'obiettivo figure statiche o mutevoli (persone, animali, piante, oggetti, paesaggi, opere d'arte, nel loro insieme o in particolari), fatti, avvenimenti, manifestazioni della realtà e della vita, non soltanto allo scopo di fissarne fedelmente l'immagine e il ricordo, come mezzo quindi di riproduzione e, insieme, d'informazione e comunicazione, ma cercando anche di cogliere, e talora sorprendere, nella loro immediatezza, gli aspetti più significativi e suggestivi della figura umana e della realtà in genere, interpretandoli e, spesso, trasfigurandoli :... „ Li mortacci... E come si sono permessi quelli della Treccani a dare una definizione che vanifica tutto il senso di questo post??  |
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