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Non entro nel merito della discussione, per me completamente demenziale (ma che cavolo, già uno rompe le p...e agli animali col suo capanno del piffero, e in più pretende di fare il giudice della domenica stabilendo che il predatore cattivaccio deve restare a becco asciutto? arriveremo a nutrire gli squali con il seitan?).
Però una bella ripassatina ad un manuale di grammatica un po' di gente dovrebbe proprio darla! so che mi renderò antipatico e grammarnazi, ma possibile dover leggere "un altra", "stà" e cose del genere? Odiate così tanto la maestra delle elementari?
Tutte le opinioni sono rispettabili. Tutti gli stili di vita sono accettabili. Le sottoculture sono comunque cultura. Ma guai a commuoversi, allora si fa la figura dei deménti.. Lo dico per chi parteggia per il predatore che 'deve' mangiare, chi ha l'animo sensibile 'deve' fare il tifo per l'anatroccolo, è una legge di natura anche quella.. a me questa discussione piace! Mi ha coinvolto moltissimo! Un saluto a tutti, belli e buoni, brutti e cattivi!
La mia affermazione era chiaramente provocatoria nei confronti di chi non capisce che è giusto commuoversi di fronte a certi spettacoli, il suo significato era esattamente il contrario di quanto hai capito tu Rossofumi..
Credo che il primo errore che facciano molti esseri umani sia quello di umanizzare ciò che umano non è. Crudele, ad esempio, è una caratteristica umana, non della Natura o di alcune specie piuttosto che di altre. E lo stesso vale per la maggior parte degli aggettivi che ho letto in molti interventi. La Natura è Natura e basta. E' lotta per la sopravvivenza attraverso la tendenza naturale all'equilibrio (che solo l'uomo riesce invariabilmente a distruggere o piegare ai suoi interessi). Trovo gravissimo, oltre che molto puerile, che si possa solo pensare di intervenire per salvare una preda da un predatore, che ci si erga a pseudo divinità per decidere chi debba sopravvivere e chi no (anche questa, del resto, caratteristica tipicamente umana: tu si, tu no...). Mi spiace ma non riesco neppure a dire che rispetto un'opinione del genere (sarei × e bugiardo). So che attirerò le antipatie di molti, ma il tuo intervento in che cosa è diverso da quello di uno che spara ad altri esseri viventi per puro divertimento? Hai deciso della vita e della morte di altri esseri viventi nello stesso modo in cui lo fa un cacciatore, solo che non hai sparato ad uno dei due ma hai impedito all'altro di nutrirsi. E per dare un'altra possibilità all'airone hai fatto qualcosa? Hai catturato per lui un bel topo (che non ci fa commuovere e di cui gli aironi spesso si nutrono) e glielo hai servito poco dopo? Aggiungo, visto che ormai sarò antipatico a molti e la mia immagine è compromessa , che quoto Davidthegray: capisco gli errori di battitura e il T9 degli smartphone, ma un po' di pietà per l'Italiano, quella si, ci vorrebbe.
Io invece continuo a sostenere Rossofumi, non ammazzerei mai un topo ma il mio cane li mordeva a morte e io per amor suo lasciavo correre. Senza sentimenti del genere non esisterebbe nemmeno l'amore per gli altri esseri umani!
user92930
inviato il 11 Maggio 2016 ore 21:59
Nemmeno io ammazzarei mai un topo. Ma alla natura non si comanda.
Quando vedo un topo, è più forte di me... mi fa talmente schifo che ho subito voglia di farlo fuori.
Ogni tanto poi, ripenso ai cartoni animati di Tom e Jerry, e quelle sono le uniche volte che il topo la fa franca.
credo che occorra rendersi conto che si tratta di sentimenti normali, che rappresentano la trasposizione di comportamenti sociali verso il mondo esteso. Non è una caratteristica propria solo dell'uomo, accade anche negli altri animali. è noto che alcuni predatori che hanno perso i cuccioli sono diventati madri adottive di altre specie, talvolta le loro stesse prede. Siamo di nuovo anche in questo caso di fronte alla trasposizione di comportamenti sociali verso il mondo esteso, ma la cosa non l'ha fatta il nostro Rossofumi ma una leonessa.
Accade quindi, che il nostro bisogno tenda a totalizzare il tutto. Non è solo un limite ma è anche una risorsa, sia chiaro. Il passo successivo, che ci porta oltre l'animale e oltre il pensiero fanciullesco, è quello di avere un sentimento più universale, che sappia porgere la nostra reazione verso l'aspetto contemplativo quando è necessario.
Ricordo solo adesso che la storia di Mogwli, il ragazzo 'selvaggio' adottato dai lupi, protagonista del Libro della Giungla, è basato su due adozioni reali di bambini (certamente le loro prede) da parte dei lupi. Uno è avvenuto proprio in India e l'altro nella antropizzata Francia.
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, che quoto Davidthegray: capisco gli errori di battitura e il T9 degli smartphone, ma un po' di pietà per l'Italiano, quella si, ci vorrebbe. 
