| inviato il 10 Novembre 2016 ore 13:47
Eh no, il diaframma e la sensibilità cambiano l'esposizione, ma non la durata del lampo, che poco ha a che vedere con la fotografia, ma solo nel funzionamento degli speedlight.
La potenza è un valore fondamentale per la durata, per il semplice fatto che una maggiore quantità di luce richiede più tempo per essere dispersa, non perché ci mette più tempo (le leggi fisiche non cambiano), ma perché ce n'è di più... |
user30556 | inviato il 10 Novembre 2016 ore 13:50
Mi sono chiesto quindi se i flash hanno una "velocità"...
La velocita' della luce? |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 13:50
Intanto nikon dichiara un massimo e un minimo che mi sembra corretto più del valore a 50 mm e basta
34.5 m/113 ft. (at 35 mm) 55 m/180 ft. (at 200 mm) (FX format, standard illumination pattern) (at ISO 100)
inoltre non capisco il dire che la velocità è peggiorata, la velocità è cambiata, l'utilizzo che se ne fa di quelle velocità e il dire peggiorata è solo per 1 su migliaia di utenti, di fatto permettendo 1/256 di potenza il flash è migliorato.... |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 13:50
Mmm ho capito adesso cosa intendevi. Ma in quel caso è una questione di ttl che si adatta in funzione delle impostazioni di scatto. Ma Martino parla di durata del lampo, non del tempo di esposizione che non influisce sulla quantità di luce del lampo registrata sul sensore, purché entro il Sync. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 14:38
“ Eh no, il diaframma e la sensibilità cambiano l'esposizione, ma non la durata del lampo, che poco ha a che vedere con la fotografia, „
A meno che non sia cambiato qualcosa l'esposizione del flash è comandata dalla fotocamera che tramite un sensore interrompe la durata del lampo quando viene raggiunta la corretta esposizione. A meno che non si lavora in manuale, allora si che la durata è condizionata dalla potenza selezionata |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 15:01
Mmm, non saprei, può essere come dici. Ma di certo è un fattore legato solo al ttl, la durata nelle specifiche tecniche di uno speedlight non credo tenga conto di questo, ma semplicemente del funzionamento del lampo.
Tra l'altro, mi pare molto difficile che un sensore ricevi e blocchi il lampo, gli speedlight vanno a carica di energia, tanto che solo i più recenti non necessitano di scaricare l'energia accumulata se riduci la potenza. Prima se passavi a una potenza inferiore dovevi fare uno scatto a vuoto per scaricare. Se non riuscivano a dissipare l'energia tra uno scatto e l'altro, come possono bloccarla in fase di emissione?
Ripeto, non dico che hai torto, è una cosa che non conosco, ma per logica non mi pare plausibile. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 15:24
Il ttl del flash lavora sul sensore, con i dati della distanza dal soggetto, iso diaframma ecc ecc la macchina interrompe il lampo sulla base dell'esposimetro che la calcola in tempo reale su tutti questi parametri, infatti uno dei problemi nasce quando si è troppo vicini, in quel caso il flash non fa in tempo ad interrompere il lampo e abbassare la potenza e spesso abbiamo foto sovraesposte .... cmq io mi riferisco alla durata del lampo in millisecondi, il nuovo non è veloce come il vecchio vero! ma è una necessità per pochissimi anzi direi quasi nessuno tra gli utilizzatori di questo tipo di flash ... quindi non è un tornare in dietro.... al contrario è più importante permettere un ulteriore dimezzamento della potenza, cosa che il 5000 permette e il 900/910 no! 1/128 contro 1/256  |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 15:25
Non conosco i flash modernissimi però da sempre i flash hanno un condensatore che accumula energia e scarica soltanto quella strettamente necessaria. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 15:36
oki, ho capito adesso. è il funzionamento del ttl in sostanza. lo ignoravo totalmente, ho sempre usato i flash solo in manuale. my bad!
sisi, phsystem, corretto quello che dici, ci riferivamo a due cose diverse. alcuni strobe non riescono a scaricare solo il necessario se caricano tutto. se guardi dei video di qualche tempo fa, vedi che sui set alcuni dopo aver ridotto la potenza facevano fare uno scatto a vuoto per scaricare. probabilmente gli speedlight no, ma gli strobe sono certo funzionassero così.
In ogni caso, il tempo a cui si faceva riferimento nel thread era riferito alla dissipazione della luce al fine di bloccare qualcosa in movimento, non per permettere una corretta esposizione. ecco dove è nata la mia incomprensione. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 15:51
“ In ogni caso, il tempo a cui si faceva riferimento nel thread era riferito alla dissipazione della luce al fine di bloccare qualcosa in movimento, non per permettere una corretta esposizione. ecco dove è nata la mia incomprensione „
Quindi se ho ben capito la quantità di luce emessa è sempre la stessa e si lavora soltanto modificando il diaframma magari per delle foto particolari come ad esempio bloccare gli effetti di una goccia d'acqua con un tempo velocissimo. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 19:48
la quantità di luce emessa ad una certa potenza è sempre la stessa (ipotiziamo a 1/32 uno specifico flash emette sempre la stessa potenza). la velocità di dissipazione della luce emessa a quella potenza ti permetterà di riuscire o meno a bloccare un soggetto in movimento, acqua ad esempio. la scelta del diaframma e degli iso sarà in funzione della luce ambiente e dall'effetto che vuoi dare. questo perchè anche un'otturatore molto veloce 1/4000 non riduce la quantità di luce che passa, se il flash scatta più velocemente, 1/30.000 ad esempio. non confondiamo il principio teorico dei tempi di esposizione con i limiti meccanici dei tempi di esposizione, cioè il famoso sync speed (1/160-1/250 in funzione di marche e modelli). il global rolling shutter (o come diavolo si chiama) dovrebbe risolvere quest'ultimo problema. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 20:02
Buono a sapersi. Comunque appena mi capiterà l'occasione voglio chiedere ad un fotografo che conosco specializzato in foto con tempi rapidissimi come si è organizzato visto che per me è un genere fotografico che non ho mai affrontato. |
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