| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 13:55
Buongiorno a tutti, oggi il Corriere della Sera dedica le pagine 2, 3 e 5 alla scoperta, e proprio sotto al logo una foto e l'inizio degli articoli. Ci possono propinare qualsiasi " immondizia televisiva ", ma è compito delle persone che, seppur non competenti in materia, siano curiose in ogni campo. Purtroppo mi accorgo che più conosco, più mi rendo conto di quanta ignoranza ( voce del verbo ignorare ) sia circondato ogni giorno. Saluti. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 13:58
Sono venuto a conoscenza che un concittadino parmigiano ha fatto e fà tutt'ora parte del team che ha lavorato a quel progetto. Ora credo che andró a studiarmi tutte queste teorie nella speranza di capirci qualcosa e poter sognare le possibili implicazioni. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 14:15
Per pura passione, una delle tante, mi interesso di fisica astronomica da 40 anni. Ho imparato molto e di riflesso anche su tanti aspetti della vita comune. Purtroppo vedo sempre piu' disinteresse e assenza di curiosita' nei giovani e non piu' giovani. La pigrizzia mentale e' altamente contagiosa. Molti si aspettano che altri mettano la conoscenza nelle loro teste senza la vera comprensione e la fatica necessaria. L' unico universo conosciuto e' quello nella nostra testa. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 14:51
sulla costante cosmologica, ma vorrei sottolineare che parlo da incompetente e potrei certo dire delle castronerie. Albert Einstein prima di trovare le formule intuì le sue teorie con il pensiero astratto. Ma sulla questione della costante cosmologica i conti non gli tornavano e morì con l'insuccesso personale di non avere trovato la legge universale per spiegare tutti i fenomeni fisici. Non gli tornava il fatto che l'universo continuasse ad accelerare la sua espansione. Ancora adesso molte branche della fisica, dalla meccanica quantistica, all'elettromagnetismo, ecc..., camminano con leggi proprie come se fossero questioni una slegata dall'altra. questo rattristava il buon Albert che intuiva che questo non era possibile. Doveva esserci una legge fisica che comprendesse il tutto. Sull'origine dell'universo si è da anni stabilizzati sulla teoria del Big Bang, ovvero da un "nulla" materiale e temporale è partito tutto. circa 13,82 miliardi di anni fa. Credo però, che se si parte da un altro presupposto per spiegare il Big Bang, si possa affermare che è normale che dopo quella esplosione ci sia stata un'accelerazione dell'espansione e anche che questa non sarà per sempre. Se il precursore del Big Bang non fosse altro che un enorme buco nero ecco cosa si potrebbe dire. 1. partiamo da questa cosa che io non posso spiegare ma che teorizzo: "all'aumentare della gravitazione (chiamiamola così per semplicità) la massa si contrae sempre più su se stessa." Questo inteso in modo un po' controintuitivo, ovvero, per fare un esempio, se metti tanta materia nello spazio oltre una certa soglia, l'oggetto non tende più ad ingrandirsi ma a rimpicciolirsi. Abbiamo esempi di pianeti più piccoli, Mercurio, e grandi, Giove, in cui la massa del secondo e molto più grande che la massa del primo, quindi quello che ho detto è controintuitivo, perchè ci sembra normale che cose con più massa siano più grandi. 2. ma al superamento di un certo quantitativo di massa, quella che prima era una forza relativamente debole (la gravità), comincia invece a farsi sentire di prepotenza, e quindi si ha l'assurdo che le dimensioni al posto di continuare ad aumentare cominciano a diminuire. 3. questa cosa è vista nelle stelle ai neutrini, le nane bianche che hanno un diametro ridicolo in confronto alla massa che contengono che può essere molto più elevata di quella del nostro Sole. 4. allora sembra già esserci una prova di questa "legge" universale, ovvero che superando una certa concentrazione di massa all'interno di un certo volume, c'è tendenza non ad ingrandirsi, apportando altra massa, ma a rimpicciolirsi. Questo nell'esperienza del quotidiano è assurdo, perchè se aggiungo una badilata di sabbia ad un'altra badilata di sabbia il volume della sabbia aumenta, ma quando si va su quantitativi enormi di materia, succederebbe esattamente l'opposto per effetto della gravità, che per farsi sentire in tutta la sua enorme potenza ha bisogno di una quantità di massa enorme. 5. allora adesso possiamo ipotizzare cosa c'è dentro un buco nero. La luce non può uscire perchè per gravità ricade sul centro d'emissione, o meglio non viene mai emessa. La forza di gravità di questo oggetto dentro il buco nero è così forte da piegare la luce attorno a sè. Ovviamente più vicini si è al centro e maggiore è l'influsso gravitazionale, così fino ad un certo livello di distanza la luce ricade su sè stesso, ma superata la distorsione non riesce più a magiare tutto. Questo buco nero quindi è quello che potremmo definire come l'"atmosfera" (definizione ridicola) dell'oggetto che è al suo interno. Non si tratta infatti di un'atmosfera ma del campo attorno all'oggetto in cui il limite è quello di piegare la luce (proveniente dall'esterno) che passa attorno ad esso e farla ricadere al suo interno. 6. per quanto già visto, possiamo dire che maggiori sono le dimensioni del buco nero, minore è il diametro dell'oggetto al suo interno, poichè siccome maggiore è la sua azione gravitazionale la maggiore masse acquisisce un diametro inferiore. A questo punto passiamo al Big Bang o meglio a quello che lo ha preceduto. Immaginiamo che tutta la massa dell'universo si trovi insieme. Siccome la massa è un quantitativo enorme, per quanto visto prima, occuperà uno spazio estremamente piccolo, per il principio che all'aumentare della massa oltre un certo livello, il diametro va sempre più rimpicciolendosi. Attorno c'è il buco nero, questa volta davvero immenso, poichè il nucleo è veramente puntiforme ed ha un'azione gravitazionale inimmaginabilmente grande. Il tempo quasi non scorre poichè il tempo e lo spazio hanno una deformazione anch'essa senza paragoni. La situazione potrebbe sembrare stabile ma non lo è. Un ipotetico osservatore esterno direbbe "è tutto fermo", e questo lo direbbe a causa del fatto che in quella situazione il tempo quasi non scorre, ma è tutt'altro che così. Sembra tutto fermo solo per la lentezza degli eventi, ma quel puntino in cui c'è tutto sta continuando a rimpiccolirsi per collassamento, quindi tra poco esploderà, ma in un modo molto speciale. Big Bang, è avvenuto, così come avviene nelle supernove, stelle che esplodono dopo il collassamento. ok, ma come avviene questa esplosione? La forza di gravità che è immensa, è stata superata e più il puntino si espande, minore è la forza di gravità. Questo significa che man mano il tutto si espande, minore è la forza di gravità che coinvolge il tutto, ed ecco quindi spiegata l'accelerazione dell'espansione. NON paragoniamo mai quindi l'esplosione del BB a quella di una bomba. La bomba parte in quarta con i suoi elementi che esplodono ma poi questi decelerano sempre più. Nel BB avviene esattamente il contrario, gli oggetti che esplodono, incontrano sempre meno forza gravitazionale quindi vanno via via sempre più accelerando, da cui l'accelerazione continua dell'espansione (costante cosmologica), e inoltre, anche il tempo che prima non scorreva, va accelerando. quindi accelerazione d'espansione immortale? No. Con il tempo la materia sarà sempre più diluita nello spazio (l'esatto contrario del momento precedente al BB in cui era tutta insieme in un unico puntino). Ad un certo punto quindi sarà completamente sfuggita alla gravitazione iniziale (di potenza inimmaginabile) e quindi non potrà più continuare ad accelerare. Ci sarà un momento in cui l'espansione sarà senza accelerazione, poi continuerà ad espandersi ma in decelerazione, ovvero, l'universo si estenderà si, sempre più, ma sempre più lentamente. Ad un certo punto, la fase di espansione sarà arrivata al massimo, quindi l'azione gravitazionale di un oggetto sull'altro comincierà ad avere la meglio. oggetti iperdistanti, che oggi si allontanano per quanto visto prima (galassie), cominceranno invece ad esercitare la gravitazione uno sull'altro. è cominciata la lentissima ma inevitabile fase di collassamento. Qunto dura un ciclo? se fino ad ora sono trascorsi 13,82 miliardi di anni, e coninuiamo ad espanderci ed in accelerazione, possiamo dire che siamo ancora nella prima fase del ciclo. poi ci sarà l'espansione di decelerazione. Quindi si arriverà all'istante della cessazione dell'espansione, per cominciare il processo inverso, quello del collassamentento. Se così fosse l'intero ciclo potrebbe durare circa 80 o più miliardi di anni. Anche se la misura così come la intendiamo noi non prende in considerazione il differente trascorrere del tempo nella fase iniziale e nella fase finale, in cui il tempo quasi non trascorre. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 15:18
Ooo, mi permetto di intervenire sul tuo post, in quanto c'è un errore di fondo nella tua interessante analisi: hai assunto che al diminuire della forza di gravità, corrisponde un aumento della velocità di espansione . Questo non è vero, in realtà diminuisce semplicemente il tasso di decelerazione all'aumentare della distanza. In termini matematici, non è la velocità che aumenta, ma la sua derivata, la quale tuttavia pur tendendo a zero sarà sempre di valore negativo. In altri termini, man mano che l'universo si espande, e gli oggetti dotati di massa al suo interno si allontanano, la gravità ha effetti via via sempre minori, quindi la velocità di espansione diminuisce a un ritmo sempre più lento, ma continua a diminuire. Questo naturalmente è ciò che dovrebbe accadere se prendiamo in considerazione, come dati, solo la massa dell'universo, e la forza di gravità. Ma, visto che così non è, e invece l'universo continua ad aumentare la sua velocità di espansione, è stata creata la costante cosmologica, una sorta di "correttore" che fa tornare i calcoli in modo piuttosto artificioso. Per questo ad Einstein non piaceva. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 15:35
grazie Arkavi, ma i miei termini "gravità" sono solo una semplificazione, poichè non è corretto parlare di gravità come normalmente la intendiamo, ma di deformazione spazio/temporale. faccio un esempio: immaginiamo che il pre-BB sia un palloncino da gonfiare. All'inizio ti farai un mazzo tanto per superare la tensione delle pareti ancora spesse (enorme deformazione spazio temporale), poi, superata quella barriera il palloncino, quasi per magia, diventa istantaneamente più grande (accelerazione d'espansione, costante cosmologica). con un manometro, potresti registrare la pressione iniziale elevata dentro il palloncino e via via sempre meno bar. Non so se questo esempio risponde alla tua osservazione. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 15:39
Personalmente se c'è una cosa che non mi sarei aspettato è che in tempi brevi si giungesse all'osservazione diretta delle onde gravitazionali, è una bella vittoria della comunità scientifica in senso lato, visto che le sfide ingegneristiche e tecnologiche sono altissime in questi esperimenti. @Christian, in realtà i progressi spesso spalancano la porta su altre domande, che prima non sarebbe nemmeno venuto in mente di porgere, quindi direi che c'è ancora molto lavoro da fare per i fisici |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 16:00
“ quindi direi che c'è ancora molto lavoro da fare per i fisici „ Lungi da me creare disoccupati "L'ultimo baluardo" era inteso come prova per dimostrare o confutare la totale correttezza della teoria della relatività generale ritornando a qualche post scritto in precedenza. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 16:01
Direi dimostrate o verificate |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 17:20
Intanto chapeau ai tanti curiosi e informati e soprattutto formati che navigano in questo forum. Mi è piaciuto in qualche post l'uso del termine massa per indicare la moltitudine e non la massa in senso fisico, quella al centro di questa interessantissima discussione Io non mi addentro negli attuali modelli cosmologici più "popolari" che inevitabilmente subiranno variazioni o saranno per lo meno influenzati, in senso positivo o negativo, dalla nuova scoperta o meglio dalla nuova conferma della teoria che, ricordo, era riconosciuta come valida anche prima della scoperta stessa perché così funziona la scienza..... una teoria (ragionevole) vale fino a quando un qualche esperimento disegnato ad hoc non ne dimostra la sua inesattezza.... In ogni caso le cose da spiegare sono ancora tante.... da una parte abbiamo i buchi neri distribuiti qua e là, uno anche al centro della nostra galassia e che per loro natura tendono ad attrarre materia e ad accrescersi sempre di più deformando sempre più "pesantemente" la curvatura dello spazio intorno a loro ed "attraendo" così sempre più materia verso di loro..... dall'altra parte abbiamo un universo che si espande con velocità sempre crescente grazie alla energia oscura...... quale sarà la configurazione finale di tutto ciò? Un insieme di buchi neri enormemente distanti uno dall'altro e che quindi non potranno interagire tra loro neanche attraverso onde gravitazionali ? Una cosa è certa: la luce non ci sarà più o perché inghiottita dai voraci buchi neri o perché le sorgenti luminose saranno così distanti tra loro da non potere illuminare niente...... E se non c'è luce, miei cari, non ci sono neanche le foto......... Ciao Luca |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 17:34
Luca su una cosa ti sbagli. Nel frattempo sarà uscita la 6d Mark 8 che sarà utilizzabile a 1 giga iso quindi della luce non ce ne faremo proprio nulla |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 17:41
La cosa piu'difficile e'spiegare ai comuni mortali..(mi ci metto pure io!!)cosa abbiano scoperto..i pisani (la sede era a Cascina)..Tra i vari Tg,radio,internet..faccio ancora fatica a capire l'importanza della scoperta stessa. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 17:41
“ Luca su una cosa ti sbagli. Nel frattempo sarà uscita la 6d Mark 8 che sarà utilizzabile a 1 giga iso quindi della luce non ce ne faremo proprio nulla MrGreen „ Grande omonimo !!!   |
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