| inviato il 12 Gennaio 2016 ore 2:06
Dico la mia. Il punto non è l'uso della parola fotografo. In italiano si puo' intendere sia la professione, e quindi riservata ai fotografi professionisti, sia a chi sta realizzando una foto, fosse anche quella del gatto. Secondo me certe cose sono state tirate su ultimamente per voler evidenziare una cosa. Oggi una persona che non fa il fotografo di professione, che non ha la partita iva per intenderci puo: Firmare le sue foto come fotografo. Avere una pagina facebook dove posta i suoi lavori. Puo' avere un sito web dove ci sono le sue fotografie, siano di matrimonio, battesimi, quello che è. La stessa pagina di prima puo' pubblicizzarla su facebook. Lo stesso sito puo' pubblicizzarlo come gli pare su google o in altri modi. L'unica cosa su cui deve star attento è che il sito non deve avere un impronta commerciale.... pero' in fondo girarla a portfolio e poi mettere una pagina contatti, senza precisare altro, senza mettere prezzi... è lecito... Puo' iscriversi a siti di fotografi matrimonialisti, puo' vendere su siti di fotografia stock. Il punto nasce da qui... oggi un fotoamatore puo' fare tutto quello che puo' fare un professionista con partita iva... senza essere un professionista, con tutto quello che ne consegue. Non si tratta nemmeno di abusivismo (non esiste la licenza di fotografo...), e teoricamente nemmeno di evasione... uno puo' dichiarare i suoi introiti. Il punto è proprio che si è "annullata" la differenza di possibilità di contatto con la possibile clientela di un professionista rispetto ad un amatore. Io credo che i professionisti vorrebbero semplicemente che il loro lavoro venga tutelato maggiormente. Poi sinceramente questa cosa del professionista scarso e l'amatore fenomeno lascia un pò il tempo che trova... nasce anche da una situazione fuorviante, ovvero paragonare foto fatte per hobbie, magari paesaggi fantastici, modelle bellissime e con esperienza di posa, con foto fatte in 15 minuti secchi sotto il sole che spacca le pietre ad una coppia che non ha mai posato, magari bruttina che non vede l'ora di andare a mangiare. E poi perchè se proprio lo vogliamo dire in ambito lavorativo fare delle buone foto è solo una delle tante cose che serve per avere successo... e nemmeno la piu' importante... meglio un paio di solidi accordi con chiese e sale di ricevimento che un occhio raffinato. Meglio la possibilità di essere l'unico fotografo in una grossa università che essere dei maghi della post produzione. Meglio essere un grande venditore che bravo ad impaginare gli album. |
| inviato il 12 Gennaio 2016 ore 6:43
Sono anche io (per ora) fotamatore e ognibtanto faccio servizi fotografici magari a pagamento per guadagnare qualcosina ma non mi sono mai reputato al livello di Toscani nonostante mi dicano sempre che faccio foto stupende, addirittura io la firma non so manco come metterla quindi anche avendo photoshop o qualnt'altro non lo saprei usare, preferisco mille volte scattare bene senza dover poi ricorrere a queli programmi lì (che imparerò ad usarli forse fra 50 anni) coloro che si fanno fare foto dal sottoscritto ne sono al corrente e apprezzano ed io mi sento realizzato nel mio intento |
| inviato il 12 Gennaio 2016 ore 7:59
in questo contesto, la mia idea è che ognuno possa fare quel che vuole se non gli è espressamente vietato. la cosa ridicola (a mio avviso) è che, un italiano, nella firma ci metta "photographer" invece di un più semplice "fotografo". |
| inviato il 12 Gennaio 2016 ore 8:52
“ E poi perchè se proprio lo vogliamo dire in ambito lavorativo fare delle buone foto è solo una delle tante cose che serve per avere successo... e nemmeno la piu' importante... meglio un paio di solidi accordi con chiese e sale di ricevimento che un occhio raffinato. Meglio la possibilità di essere l'unico fotografo in una grossa università che essere dei maghi della post produzione. Meglio essere un grande venditore che bravo ad impaginare gli album. „ Forse è per mentalità come queste che il parco clienti, o una sua parte, cerca altrove... Forse è per mentalità come queste che nascono le leggende del meglio il fotoamatore bravo... Forse è per mentalità come queste che negli anni si dice che fare il fotografo si fa la fame... |
user84364 | inviato il 12 Gennaio 2016 ore 9:48
“ Dico la mia. Il punto non è l'uso della parola fotografo. In italiano si puo' intendere sia la professione, e quindi riservata ai fotografi professionisti, sia a chi sta realizzando una foto, fosse anche quella del gatto. Secondo me certe cose sono state tirate su ultimamente per voler evidenziare una cosa. Oggi una persona che non fa il fotografo di professione, che non ha la partita iva per intenderci puo: Firmare le sue foto come fotografo. Avere una pagina facebook dove posta i suoi lavori. Puo' avere un sito web dove ci sono le sue fotografie, siano di matrimonio, battesimi, quello che è. La stessa pagina di prima puo' pubblicizzarla su facebook. Lo stesso sito puo' pubblicizzarlo come gli pare su google o in altri modi. L'unica cosa su cui deve star attento è che il sito non deve avere un impronta commerciale.... pero' in fondo girarla a portfolio e poi mettere una pagina contatti, senza precisare altro, senza mettere prezzi... è lecito... Puo' iscriversi a siti di fotografi matrimonialisti, puo' vendere su siti di fotografia stock. Il punto nasce da qui... oggi un fotoamatore puo' fare tutto quello che puo' fare un professionista con partita iva... senza essere un professionista, con tutto quello che ne consegue. Non si tratta nemmeno di abusivismo (non esiste la licenza di fotografo...), e teoricamente nemmeno di evasione... uno puo' dichiarare i suoi introiti. Il punto è proprio che si è "annullata" la differenza di possibilità di contatto con la possibile clientela di un professionista rispetto ad un amatore. Io credo che i professionisti vorrebbero semplicemente che il loro lavoro venga tutelato maggiormente. Poi sinceramente questa cosa del professionista scarso e l'amatore fenomeno lascia un pò il tempo che trova... nasce anche da una situazione fuorviante, ovvero paragonare foto fatte per hobbie, magari paesaggi fantastici, modelle bellissime e con esperienza di posa, con foto fatte in 15 minuti secchi sotto il sole che spacca le pietre ad una coppia che non ha mai posato, magari bruttina che non vede l'ora di andare a mangiare. E poi perchè se proprio lo vogliamo dire in ambito lavorativo fare delle buone foto è solo una delle tante cose che serve per avere successo... e nemmeno la piu' importante... meglio un paio di solidi accordi con chiese e sale di ricevimento che un occhio raffinato. Meglio la possibilità di essere l'unico fotografo in una grossa università che essere dei maghi della post produzione. Meglio essere un grande venditore che bravo ad impaginare gli album. „ Sottoscrivo in pieno. Sembra uscito dalla mia testa. Ci aggiungo solo una cosa, che poi è una domanda: "cosa può fare un professionista per tutelarsi e non avere concorrenza sleale, danni di reputazione o, peggio, rimanere senza lavoro? |
| inviato il 12 Gennaio 2016 ore 9:57
Manicomic ha centrato il punto.. |
| inviato il 12 Gennaio 2016 ore 10:04
Magari l unica precisazione da fare sarebbe Fotografo professionista Anche perché se io fotografo o da dilettante o da professionista sempre fotografo sono. Ovviamente è il livello che cambia . |
| inviato il 12 Gennaio 2016 ore 10:04
i professionisti sono persone iscritte ad albi professionali (ovvio che hanno anche un titolo per farlo...accademico...ed un esame di stato per l'abilitazione all'esercizio della professione) i professionisti fotografi sono persone che sono iscritte all'albo dei giornalisti, come fotoreporter (si deve fare un esame per potersi iscrivere)......i cerimonialisti, e tutti quelli che lavorano nel campo della moda non possono fregiarsi di questa "professionalità".....ok, con il loro lavoro (e non professione) ci campano...... |
| inviato il 12 Gennaio 2016 ore 10:16
Io sono iscritto all'odg come fotoreporter ma non mi pare che fosse una condizione necessaria per collaborare con riviste o giornali o altro. La ritengo una semplice voce sul curriculum. Se lo è, soldi ben spesi allora :D |
| inviato il 12 Gennaio 2016 ore 10:17
“ Poi sinceramente questa cosa del professionista scarso e l'amatore fenomeno lascia un pò il tempo che trova „ Infatti il professionista scarso porta a casa la pagnotta, i fenomeni invece no. |
| inviato il 12 Gennaio 2016 ore 10:22
Io percepisco, anche a ragione, una certa ansia da parte di chi le foto le fa per lavoro. Gli amatori sono sempre di più, alcuni molto bravi. Alcuni pur di divertirsi o mostrarsi o guadagnarsi qualcosa in nero qualche danno lo fanno. Purtroppo non sarà l'uso di un termine che tra l'altro non si può impedire di usare a salvare la categoria dei professionisti non troppo avviati o famosi. Chi vola alto se ne frega se un × come me si vantasse mai di essere un fotografo, si farebbe una risatina e tirerebbe dritto. |
| inviato il 12 Gennaio 2016 ore 10:28
“ Macmau poi alla fine la tua amica modella chi sceglie, per curiosità, il pro segaiolo (esistono) che però non firma le foto o l'hobbysta manico (esistono) che però ha il difetto di mettere photographer dopo il nome sulle foto „ Però poi l'hobbista manico le regala le foto ed al professionista segaiolo (che paga tante tasse anche solo per tenere aperto un buco di studio) restano appunto "le seghe" |
| inviato il 12 Gennaio 2016 ore 10:36
“ Dico la mia. Il punto non è l'uso della parola fotografo. In italiano si puo' intendere sia la professione, e quindi riservata ai fotografi professionisti, sia a chi sta realizzando una foto, fosse anche quella del gatto. Secondo me certe cose sono state tirate su ultimamente per voler evidenziare una cosa. Oggi una persona che non fa il fotografo di professione, che non ha la partita iva per intenderci puo: Firmare le sue foto come fotografo. Avere una pagina facebook dove posta i suoi lavori. Puo' avere un sito web dove ci sono le sue fotografie, siano di matrimonio, battesimi, quello che è. La stessa pagina di prima puo' pubblicizzarla su facebook. Lo stesso sito puo' pubblicizzarlo come gli pare su google o in altri modi. L'unica cosa su cui deve star attento è che il sito non deve avere un impronta commerciale.... pero' in fondo girarla a portfolio e poi mettere una pagina contatti, senza precisare altro, senza mettere prezzi... è lecito... Puo' iscriversi a siti di fotografi matrimonialisti, puo' vendere su siti di fotografia stock. Il punto nasce da qui... oggi un fotoamatore puo' fare tutto quello che puo' fare un professionista con partita iva... senza essere un professionista, con tutto quello che ne consegue. Non si tratta nemmeno di abusivismo (non esiste la licenza di fotografo...), e teoricamente nemmeno di evasione... uno puo' dichiarare i suoi introiti. Il punto è proprio che si è "annullata" la differenza di possibilità di contatto con la possibile clientela di un professionista rispetto ad un amatore. Io credo che i professionisti vorrebbero semplicemente che il loro lavoro venga tutelato maggiormente. Poi sinceramente questa cosa del professionista scarso e l'amatore fenomeno lascia un pò il tempo che trova... nasce anche da una situazione fuorviante, ovvero paragonare foto fatte per hobbie, magari paesaggi fantastici, modelle bellissime e con esperienza di posa, con foto fatte in 15 minuti secchi sotto il sole che spacca le pietre ad una coppia che non ha mai posato, magari bruttina che non vede l'ora di andare a mangiare. E poi perchè se proprio lo vogliamo dire in ambito lavorativo fare delle buone foto è solo una delle tante cose che serve per avere successo... e nemmeno la piu' importante... meglio un paio di solidi accordi con chiese e sale di ricevimento che un occhio raffinato. Meglio la possibilità di essere l'unico fotografo in una grossa università che essere dei maghi della post produzione. Meglio essere un grande venditore che bravo ad impaginare gli album „ QUOTONE |
| inviato il 12 Gennaio 2016 ore 10:54
Io dico soltanto che anche chi lo fa da amatore e qualche volta gli capita una collaborazione o un servizio deve farsi pagare e fare ricevuta con ritenuta d'acconto, tanto gira tutto sul discorso tasse, i pro odiano gli amatori perchè oltre ad aver in certi casi un vero talento, dove si vedono nettamente surclassati e scatta la gelosia che porta a questi discorsi lavorano in nero. Tanti pro sono rimasti "indietro" e vogliono rimanerci proprio per una loro convinzione, perchè fanno così da una vita... Il digiltale ha portato alla luce molti amatori bravi, cosa che per i tempi della pellicola era più difficile e questo ai pro brucia! Si chiama gelosia e senso di inferiorità in molti casi. Sembra che per essere pro devi pagare le tasse altrimenti non puoi concederti questo appellativo... E allora se io faccio ricevuta con ritenuta d'acconto pago le tasse come loro, quindi posso valermi di tale titolo, guadagnerò meno, ma posso farlo. In conclusione vorrei ricordare che la parola fotografo significa "colui che scrive con la luce" Quindi che sia professionista, amatore, artista sempre fotografo è... Purtroppo oggi si vorrebbe usare questa parola solo per chi ha una partita iva ma il fotografo non è una iscrizione in camera di commercio. Il Fotografo è un artista bravo o meno che sia, perchè la fotografia vorrei ricordare che è un arte e non un "NEGOZIO CON SEDE FISICA E PARTITA IVA" |
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