| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 21:26
Sono d'accordo con @masiocan che ti consiglia corsi che insegnano la tecnica e completo con Workshop diretto da un fotografo professionista
Buonanotte |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 21:52
Sinceramente credo che i workshop servano quando sono molto molto specialistici, ma per partecipare ad un workshop specialistico serve avere già un'idea di cosa si vuole approfondire.
Facendo un paragone automobilistico, saper fotografare deve diventare come guidare la macchina. Se ti taglia la strada un cinghiale non devi stare a pensare " Premo la frizione sennò imballo il motore e poi freno, sempre tenendo un occhio sul contagiri e l'altro sulla strada per vedere dove si sta spostando l'animale, nel mentre devo portare le mani a posizione simmetrica sul volante per avere la miglior presa". lo devi fare e basta perché la tua esperienza di guida rende automatica la reazione, che si spera sia la più appropriata. In fotografia l'atto pratico dello scatto deve divenire così. Ciò non vuol dire scattare ad Minchiam basta fotografare.
La patente equivale ad un corso base di fotografia. Poi devi scattare fare esperienza per acquisire gli automatismi mentali di cui sopra. Se vorrai fare studio, il tuo pensiero dovrà essere sul risultato che vuoi ottenere, non sul flash che usi e sulle sue regolazioni.
Poi, ripeto poi, dopo che hai scoperto cosa vuoi fare, fai corsi, workshop specifici per quello che vuoi approfondire e fallo con veri esperti, che hanno già dimostrato qualcosa nel settore di applicazione e non autoproclamati maestri.
Per quanto riguarda la progettualità, affronta un progetto che per stupido che ti possa sembrare. Fotografare quello che vedi dalla finestra, tutte le mattine per un mese può essere un progetto che ti costringe a vedere con occhi diversi quello che dai per scontato.
In alternativa cerca di svolgere un progetto già svolto da altri a modo tuo. Alla fine scoprirai che lo stesso progetto cambia a seconda di chi lo svolge e che la vera differenza da lì in avanti la farai tu e non l'attrezzo più o meno tecnologico che porti al collo.
Per le letture, anche un buon manuale di cucina ti può aiutare a capire che avere le pentole di una marca o di un'altra non fa la differenza. |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 21:58
“ Per quanto riguarda la progettualità, affronta un progetto che per stupido che ti possa sembrare „
Sto seguendo un progetto di 52 settimane (un anno), ogni settimana c'è una traccia da svolgere, appena trovo il link lo posto. L'idea mi sembra interessante e mi costringe ad applicarmi costantemente. |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 22:05
lavora sul soggetto |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 22:21
Fabiopol
Sono nonno
Lo scorso hanno ho fatto due Workshop,non sapevo chi fossero i fotografi, che mi hanno aperto il cuore la mente e ho partecipato a due corsi sulla PP con un altro fotografo
E mi pento tre anni fa di non aver partecipato ad un Workshop di fotografia sulla danza,
Ma non avevo ancora una reflex.
Talisman
A me piace molto la programmazione e le verifiche sul lavoro, sul divertimento sarà senz altro professionale ma non deve essere assillante
Buonanotte a tutti
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| inviato il 06 Febbraio 2016 ore 18:35
Mi piace la tua idea
Complimenti |
| inviato il 06 Febbraio 2016 ore 19:28
Volendo partecipare, come si recupera il tempo perso ? |
| inviato il 06 Febbraio 2016 ore 20:37
“ There is no specific start date for this challenge. Each photographer in on their own journey, and only competing with themselves from week to week. „
anche se volendo si potrebbe
“ If you wish to form a challenge group and compete with each other based on this list you are welcome to do so! If you form a challenge group drop me an invite I would love to watch the progress. „
Bella idea! |
| inviato il 06 Febbraio 2016 ore 23:07
Io sto continuando settimanalmente a postare gli scatti qui
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1656836
Chi vuole aderire è il benvenuto.
Per chi volesse cominciare da ora, per non annoiarsi, potrebbe iniziare dalla settimana in corso e quando a tempo recuperare una settimana alla volta. |
user46920 | inviato il 07 Febbraio 2016 ore 0:14
“ Se ti taglia la strada un cinghiale non devi stare a pensare " Premo la frizione sennò imballo il motore e poi freno, sempre tenendo un occhio sul contagiri e l'altro sulla strada per vedere dove si sta spostando l'animale, nel mentre devo portare le mani a posizione simmetrica sul volante per avere la miglior presa". „
premo la frizione ???  ... chi ti ha dato la patente?? 
meglio evitarlo a tutti i costi il cinghiale, perché se poi lo uccidi non puoi nemmeno mangiartelo, ma nessuno ti paga la riparazione dell'automobile (che dopo lo scontro, diventerà un autoimmobile).
Piede sul freno, subito !!! ... e anche mano sul freno a mano e se c'è tempo una bella scalata in retromarcia, senza frizione e se non entra, spegnere l'autovettura con la chiave  ... l'importante è evitare lo scontro!  (scherzo: non spegnere l'autovettura!)
se ti stanno per tamponare è uguale, piede sul freno subito (anzi tutti e due), tenere premuto forte fino alla fine dei movimenti e appoggiare la testa subito sul poggiatesta, prima dell'impatto.
La pratica è nulla senza una consapevolezza, e viceversa la teoria: le due cose devono andare di pari passo, altrimenti non ci sarà nessuna esperienza utile, perché sarà inconsapevole. |
| inviato il 07 Febbraio 2016 ore 10:56
Occhio del cigno
Talisman
Sono d accordo con voi per anni ho fatto pratica da due anni per difficoltà tecniche ho iniziato e sto studiando
Ma ho paura che molti fanno solo teoria
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| inviato il 07 Febbraio 2016 ore 17:43
Io ti consiglierei di leggere, comprare o cercare in biblioteca libri che trattino di Semiotica dell'immagine, oppure di saggi sulla fotografia. Fra gli altri, qui di fianco nella mia libreria io vedo "Analisi semiotica dell'immagine" di Ruggero Eugeni e un altro (che consiglio fortemente) di Geoff Dyer "L'infinito istante" oppure "La camera chiara" di Barthes.
Ma ce ne sono moltissimi. E vanno bene un po' tutti.
Mi hanno aiutato a capire i vari modi che ci possono essere per leggere ed interpretare un'immagine, da differenti punti di vista, siano essi estetici, di forma, di contenuto. Capire il "linguaggio" usato in una fotografia.
Fatta chiarezza su questi punti, si può incominciare a "rivedere" o "ri-leggere" le immagini dei tuoi autori preferiti, cercando di capirne a fondo la dialettica e il linguaggio usati, e come e cosa hanno usato per raccontare quello che volevano (e non parlo di tecnica né di attrezzature, parlo di contenuti all'interno dell'immagine). E qui hai l'imbarazzo della scelta: siti web, mostre, libri di autori conosciuti o meno, circoli fotografici...
Poi, si può incominciare a guardarsi dentro un po' a fondo e capire che cosa si è naturalmente portati a raccontare e perché, per arrivare a come si sente di volerlo fare. Assecondare le proprie spinte interiori è il modo più facile per percorrere i passi successivi.
Quindi si scatta. Ebbene si, si scatta! Andando a cercare le immagini, sentendole prima di fissarle da qualche parte, raccontando, producendo lavori che parlino e trasmettano quello che si è deciso di dire, usando il linguaggio che hai scelto di usare. Per intenderci: una poesia può essere urlata in a squarciagola in una piazza o letta in maniera sussurrata in un salotto. Il risultato cambia.
Ecco la differenza fra un fotografo e uno che sa scattare fotografie.
La tecnica (per intenderci...) era solo il primo dei passi elencati.
Bel topic, complimenti all'autore, sinceri, per la voglia di mettersi in discussione, ottimo e fondamentale punto di partenza.
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| inviato il 08 Febbraio 2016 ore 9:02
Secondo me i manuali di tecnica (se così possiamo chiamare quelli di Freeman, semplicistici e sopravvalutati), lasciano il tempo che trovano, su internet trovi tutto, gratis e sicuramente più approfondito. Credo che la cosa più utile da fare sia prendere delle belle monografie di qualunque autore, tanto cadi comunque in piedi.
A gusto personale, ti consiglio Salgado, Africa e La mano dell'uomo sono meravigliosi se ti piace la fotografia di reportage, mentre se sei un paesaggista (come me) Genesi rischia seriamente di cambiarti la vita. Ma allo stesso modo ce ne sono tantissimi altri, oltre l'intramontabile Bresson potresti pensare ad un super classico come Adams, o ad un super attuale come McCurry... |
| inviato il 09 Febbraio 2016 ore 22:47
Voglio ringraziare Pierfranco per il passaggio e per gli utili consigli sui testi. Li terrò particolarmente in considerazione dato che ho avuto modo di guardare qualcosa della tua produzione e sono scatti che trovo davvero stimolanti e, per quello che ho visto, frutto di uno studio dell'immagine e del contenuto non facile da trovare.
Emilio sono parzialmente d'accordo con te, ho letto freeman e non dice sciocchezze, affatto, da anche utili consigli, solo che si tratta di letture che ancora vanno poco sotto la superficie della fotografia, si può e si deve scendere ancora, approfondire, capire meglio. Li catalogherei come libry "entry level" se mi passate il paragone con le attrezzature. |
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