| inviato il 19 Febbraio 2016 ore 2:14
Ci pensavo anche io.. se si ha la mezza idea di voler fare video allora conviene acquistare direttamente un set di luci continue che, a quanto vedo, se si vuole un minimo di potenza, non sono molto economici. Personalmente ho scelto di iniziare acquistando dei flash perchè volevo imparare a usarli anche on-camera, inoltre con pochi soldi mi ritrovo già due punti luce e ho intenzione di acquistarne un terzo. Queste sono le idee che ho maturato grazie ai consigli in questa discussione. Appena ho un attimo di tempo dal lavoro posto qualche foto. |
| inviato il 19 Febbraio 2016 ore 8:45
Fidati prendi trigger |
| inviato il 20 Febbraio 2016 ore 6:40
Ti consiglio di guardare Stefano Tealdi!!! Su youtube trovi i suoi tutorial, spiegati chiaramente nei minimi dettagli! È un grande in questo settore!!! |
| inviato il 20 Febbraio 2016 ore 9:34
Questo set è molto simile a quello con cui ho cominciato a scattare io in studio e dopo un anno mi sono preso un kit elinchrom perché scattare coi flash a slitta dopo un po' diventa frustrante, i flash a slitta sono come una coperta troppo corta: tira di qua e tira di là, c'è sempre qualcosa che rimane fuori. La luce che avrai a disposizione sarà pochissima, non sperare di scattare a diaframmi chiusi soprattutto con schemi molto creativi, io quando arrivavo f/5.6 facevo i salti di gioia, ma scattavo per lo più a f/2.8 (a ISO 100). Prendi un esposimetro e impara ad usarlo, altrimenti con questi flash è tutto molto più complicato: a titolo d'esempio e per quanto possa sembrare assurdo, è molto più facile "bruciare" delle zone con dei flash poco potenti che il contrario. I coni di luce dei flash a slitta saranno un altro problema che dovrai affrontare, metterli dietro ad un softbox non ovvierà al problema, anzi lo peggiorerà: quello che pensi di aver guadagnato in diffusione, l'avrai perso tutto in luce. È un'ottima scuola però, risolti i problemi con un set del genere, la volta che ti potrai permettere un kit da studio sarà tutto in discesa. Ti auguro di divertirti tantissimo al netto di qualche imprecazione ... io mi ero comunque divertito molto, anche nei momenti di peggiore esasperazione :D |
| inviato il 20 Febbraio 2016 ore 10:19
Flash a slitta coperta corta??? McNelly visto cosaci fa??? Io uso tranquillamente per uno studio casalingo e anche per molti scatti con luce ambiente sono perfetti, portabili per esterni |
| inviato il 20 Febbraio 2016 ore 10:21
Complimenti per il lavoro che hai fatto, anche di bricolage! |
| inviato il 20 Febbraio 2016 ore 10:26
Portabili in esterni e molto funzionali con luce ambiente, ma in studio continuo a pensare che siano una coperta corta: vuoi una luce dura? vuoi lavorare con diaframmi chiusi? vuoi mettere un modificatore? sono tutte cose che ti costringono a svariati compromessi o a rinunciare a qualcosa. Si può scattare anche con faretti ikea e fare ottime foto, non è questo quello di cui sto parlando. |
| inviato il 20 Febbraio 2016 ore 11:21
Io li uso con octabox da diametro da 110 senza problematiche. X luce dura sono perfetti, più puntiformi di così. In studio diaframmi molti chiusi a cosa ti servono? In un ambientato a meno di illuminare tutto con flash non sento esigenza. Servirebbero se uno ha molto spazio e soldi allora investire i in un bel parabolico grosso che fa bellissima luce, o se devi lavorare con grossi spazi e puoi portati batterie, ma li servono anche assistenti e iniziano a essere lavori per cui vale la pena se hai un vero guadagno |
| inviato il 20 Febbraio 2016 ore 11:26
Non n sto dicendo che sono meglio ma che se uno non ha vero studio, spazio e esperienza non credo sia una scelta azzeccata. Mia personale opinione ovviamente |
| inviato il 20 Febbraio 2016 ore 12:54
Premetto che io parlo solo di foto in studio, ambiente è un'altra cosa. Un softbox lo si usa per ammorbidire e creare maggiore uniformità di luce, non avrei mai pensato di usarlo per indurire la luce. La luce ti viene dura perché parte da un flask a slitta e il softbox si mangia tantissimi stop, oltretutto ho dei forti dubbi che la luce sia molto uniforme, avendo usato ai tempi qualcosa di simile. Continuo a pensare che realizzare una luce dura senza cadute e brutte ombre con i flask a slitta non sia facile e spesso è frutto di grossi compromessi. Con i flash da studio te la cavi quasi sempre portando indietro gli stativi senza dover troppo modificare il set, con i flash a slitta l'abilità richiesta è maggiore proprio perché hai un cono più stretto e potenze nettamente inferiori, la strada è decisamente in salita, hai da gestire più problematiche insieme e spesso sei costretto a cambiare qualcosa dell'idea iniziale: insomma giochi più con i limiti che con le qualità del tipo di flask. Lo spazio non trovo sia una discriminante, scatto in un massimo di 5mt x 3mt (quando c'ho voglia di spostare il divano, altrimenti sono molto meno) e trovo che la gestione del set è mille volte più facile con un kit da studio, roba pensata per noi fotoamatori. Quando scatto con un 85mm già a f/11 rischio di avere parte dei capelli sfocati (proprio perché lo spazio è poco), alle volte mi fa gioco ed è ok, altre preferisco lavorare più chiuso. Tutte cose che gestire con un kit da studio è relativamente facile e che invece con i flask a slitta erano molto difficili da realizzare. Avevo anche auto-costruito pannelli 2x3mt di polistirolo (delle bestie enormi), che speravo di usare come "amplificatori" di luce, ma i risultati erano piuttosto altalenanti e finivano per diventare diffusori su cui sparavo il lampo del flask (il polistirolo riflette tantissimo) e avevo la mia bella luce morbida. Per il mio modo di scattare e per quello che volevo realizzare, i flash a slitta sono stati un'ottima palestra, ma mai più nella mia vita, sono una rottura di palle enorme da gestire in un set in studio. Parlavo anch'io come te prima di comprarmi il kit da studio, adesso me ne pento amaramente: invece di spendere tanti soldi in fotocamere, sarebbe stato più furbo prendermi delle luci dignitose, ma avevo dimenticato che le foto si fanno con la luce. p.s. in studio si lavora molto con i diaframmi chiusi, mi stupisce il tuo stupore per questa cosa. Gli obbiettivi di oggi sono molto luminosi per aiutare in casi di scarsa luminosità non per farvi giocare con il bokeh. In studio ringrazi per tutta la luce che ti arriva e la possibilità di poter usare diaframmi più funzionali (così eviti magari di avere un solo occhio a fuoco), giusto qualche povero pazzo si lamenta dei propri flask che fan troppa luce e non possono tenere aperto (a parte che volendo si potrebbe giocare solo con le luci pilota, tra l'altro ormai sono quasi tutte proporzionali). |
| inviato il 21 Febbraio 2016 ore 21:09
@Area51 conosco Stefano Tealdi ed è davvero molto bravo nel settore! @Oizirbaf72 Non sapevo dell' importanza di un esposimetro esterno, inizierò a documentarmi. Intanto grazie mille! effettivamente i flash a slitta danno alucuni rompicapi in più. Per quanto riguarda il discorso sull' esposizione, anche a me piace scattare a diaframmi abbastanza chiusi, e anche se i softbox li devo ancora provare, sono coscente che ammorbidire la luce mi porterà via qualche stop. Comunque penso e spero che scattando a 1/200 f/8 con ISO anche a 200/400 su aps-c la situazione sia abbastanza gestibile, sia come esposizione che come pdc e rumore. @Marcogion grazie mille! @Andrea Primadei proprio perchè la fotografia con luci artificiali non è il genere che prediligo ho deciso di fare uno studio molto spartano e a bassissimo costo, quindi mi trovo in linea col tuo pensiero. |
| inviato il 22 Febbraio 2016 ore 9:53
Sempre della newer chi sono anche dei flash più potenti, in coppia costano un cinquanta euro in più di quelli che hai linkato |
| inviato il 22 Febbraio 2016 ore 22:12
@Francy20287 penso di aver capito a quali ti riferisci! grazie |
| inviato il 23 Febbraio 2016 ore 17:00
Andrea, io per comprarmi un kit studio da 1200 euro (con quel fantastico beauty dish della elinchrom, mamma mia quanto amo il beauty dish) ho aspettato una cosa come quasi due anni mettendomi via i soldini poco per volta. Non voglio fare i conti in tasca a nessuno, per cui parlerò per me e per me ne valeva la pena perché la fotografia in studio mi piace molto, tanto che la fotocamera FF (comprata usatissima e anche così è costata un botto) me la sono presa in un secondo tempo: è proprio un'altra cosa fotografare con delle luci decenti. ... epperò guardando le tue foto e capendo le tue preferenze fotografiche non ti consiglierei mai di prenderti un kit al momento. A Francesco invece sembrano piacere anche i ritratti in studio e prima di rischiare che si butti dalla torre Ghirlandina perchè scattare con i flasK a slitta (da adesso flasK) può essere veramente molto frustrante in studio, mi sento di fargli sapere che spesso i nostri limiti si sommano ai limiti della propria attrezzatura: prima di sconfortarsi, vale la pena di ricordare che la curva di apprendimento coi flask è più irta e dai risultati altalenanti, anche perché questi oggettini sono di difficile gestione dovendone usare anche 4/5 insieme: carica delle pile, temperature, sincro, posizione, trigger o cavo, autospegnimenti vari etc etc. (ah ecco, disabilita l'autospegnimento e abilita gli allarmi sonori ... e contali ogni volta). Aggiungo pure che i flasK fagocitano numeri enormi di pile AA, cosa che può rivelarsi un problema non da poco se appena si comincia ad organizzare un set a settimana. L'ho fatto prima di voi, non vendo attrezzatura fotografica, abbiamo la stessa passione, non c'ho un ca77o da fare al momento, potete anche prendere in considerazione la mia esperienza nel campo dell'arrangiarsi in fotografia, anche perché, per il fatto stesso che ci si arrangia, spesso non sappiamo se i limiti sono più nostri o di quello che stiamo usando: secondo me in questo caso i limiti grossi sono del set fatto coi flask. Questo per la fotografia in studio, che sia il soggiorno di casa (eccomi) o uno studio fighissimo (magari). Ah! Ah! Ah! Cavolo, una volta mi sono presentato in uno studio vero con i miei flasK ... ah! ah! ah! che sagoma che ero a quei tempi. Per la fotografia in esterni, non essendo necessario spesso una grande potenza, i flask per noi fotoamatori sono una grazia di dio ... ma adesso che ci penso, per fortuna sono pigro, non scatto più in esterni e non devo più bestemmiare il santo protettore dei numeri guida e i loro millantatori, per cui sull'argomento non ho nulla da dire. |
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