user62173 | inviato il 01 Ottobre 2015 ore 20:50
Ma daiiiiiiiiiiiiii............. qui stiamo parlando della quasi certezza di forme di vita sul pianeta più vicino al nostro, e tu la metti sull'alluminio.  |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 21:18
cercavo di raddrizzarla e portarla su forme di vita certe e conosciute!! mai sentito degli gnomi dell'alluminio!?!?!?!? |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 21:39
L'ipotesi di forme di vita simili alle nostre deve fare i conti con alcune evidenze. La prima è che non esistono pianeti con condizioni ambientali idonee alla vita come noi la conosciamo, se non a distanze abissali. Qualche mese fa ho sentito la notizia che all'altro estremo della galassia ci sarebbe un pianeta grosso 4 volte la Terra, in un sistema centrato su una stella simile al Sole, coperto da uno strato di qualche migliaio di chilometri di acqua e contenente un nocciolo metallico-roccioso. Ci separano da quel pianeta decine di anni luce. La seconda è la motilità delle forme viventi: per mantenersi sano l'uomo ha bisogno di movimento e nelle capsule spaziali non può farne quanto gliene serve. Il terzo è la resistenza alle condizioni di scarsa gravità: è dimostrato che l'uomo nello spazio non può restare per periodi molto lunghi perchè lo scheletro decalcifica. Il quarto èfondamentale è che un viaggio spaziale per raggiungere pianeti con situazioni compatibili con quella terrestre durerebbe anni, con il problema quasi irresolubile di approvvigionare di alimenti, acqua, aria, generi di necessità gli equiipaggi e di garantirne ragionevolmente la salute e la salvaguardia: in un viaggio del genere sarebbe letale anche un mal di denti!! I problemi che sono insormontabili per noi lo sarebbero anche per una forma di vita simile, con funzionalità vitali basate su un metabolismo di scambio con l'ambiente. Il limite di tutti i ragionamenti che si sentono sulla "colonizzazione dello spazio" stanno nel fatto che ci si preoccupa sempre della ricettività del pianeta destinazione e si trasurano due aspetti critici. Uno è il viaggio per raggiungerlo, che deve comunque durare un tempo incompatibile con la sopravvivenza dell'uomo nel vettore. L'altro è la necessità di insediare sul pianeta destinazione la tecnologia necessaria alla sopravvivenza: produzione di cibo, manutenzione dei beni strumentali, ripristino e manutenzione dei sistemi di protezione (indumenti, tute, ecc.), approvviginamento di energia, ecc. Gli astronauti trascorrono mesi sulle stazioni orbitanti ma vengono regolarmente approvvigionati dalla terra: per garantire i collegamenti con siti distanti anni di viaggio bisognerebbe far partire i rifornimenti anni prima dell'arrivo degli esploratori e porsi il problema non indifferente della conservazione. E non si capisce come esseri alieni possano risultare esenti da questi problemi. |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 22:08
Ecco perché i piedi dei marziani sono palmati... Hai capito che furbacchioni!!!???? |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 22:15
“ c'e' proprio un film che esce ora su Marte, con Matt Damon, stanno facendo una gran pubblicita' !!! „ Ho sentito dire che c'è anche in uscita un film, nei cinema di Marte, interpretato da Mart Damon e che parla di avventure spaziali sulla Terra...   Comunque, ribadisco: tutti i discorsi che si sentono fanno una gran confusione tra vita e sopravvivenza: forse su Marte sui potrà sopravvivere, come si sopravvive sulle staziooni orbitanti, ma non ci si può vivere. Viverci significa articolare una struttura sociale e un complesso di relazioni organizzate come quelle che sorreggono la società, e la strada è ancora ben lunga. Se devo pensare di andare su Marte per passare il tempo in una bolla di vetro e acciaio, anzi, no, di alluminio 7075, mangiando pillole, respirando aria riciclata e cagando in un tubo lanciasiluri per evitare di riempire la bolla, allora preferisco morire dignitosamente. |
| inviato il 02 Ottobre 2015 ore 10:01
Vuoi dire che ha ragione Orgone?? |
| inviato il 02 Ottobre 2015 ore 10:13
Non vorrei generare l'impressione che stiate parlando con uno scettico a priori. Non nego per principio la possibilità che esistano forme di vita, e non affermo neppure che debbano essere per forza antropomorfe. Potrebbero essersi sviluppate forme di vita anche in ambienti con temperatura e chimismo molto diversi dalla superficie terrestre, basta vedere i bizzarri ecosistemi scoperti intorno alle fumarole oceaniche, basati su un metabolismo che trae energia dall'ossidazione dell'acido solfidrico. Ci dimostrano che si può vivere senza zuccheri, senza proteine, con pochissimo ossigeno e a temperature elevatissime. Ma proprio questo ci dice anche che organismi affini ai nostri, e cioè basati sulla cellula come entità elementare e sul metabolosmo come sistema di produzione dell'energia, potrebbero sussistere e integrarsi sulla terra solo se provenissero da un ambiente con un chimismo e un ecologia compatibili. E a portata di mano non ce ne sono, a parte Marte stiracchiato per i capelli. No ai pianeti prossimi alla stella di sistema, per temperatura e chimismo; no ai grandi pianeti gassosi, per ovvi motivi; no ai pianeti troppo lontani dalla stella del sistema, per insufficiente irraggiamento; no ai pianeti troppo piccoli, per insufficiente riscaldamento endogeno; ci sono talmente tanti no che il pianeta più vicino alla Terra, con caratteristiche "interessanti", è a migliaia di anni luce... |
| inviato il 02 Ottobre 2015 ore 10:18
“ Tranquilli ragazzi, si spendono più soldi di missioni militari che per un'intera missione della nasa. „ Secondo alcune stime, quello che si spende tutti gli anni in guerre basterebbe ad estirpare la fame nel mondo....in realtà sarebbe semplicissimo vivere in un mondo migliore, semplicemente ci sono le possibilità ma non l'interesse a farlo. Tornando alla scoperta di apertura topic quando leggo queste notizie sorrido sempre. Mi viene in mente la maestra delle elementari quando le chiedevamo "ma esistono gli alieni?" la suo risposta era sempre perentoria "Assolutamente no, la vita oltre la nostra è impossibile. Scienziati e matematici hanno fatto una lunga espressione sulla probabilità della vita nell'universo e il risulta è: UNO, la nostra e basta!" Ora i nuovi progressi scientifici stanno dando risultati assai diversi che sguinzagliano la fantasia in remoti pianeti abitati chissà da quali forme di vita, e sono sicuro che poco ci manca alla scoperta di microorganismi su Marte. In qualsiasi caso per fare una citazione: "Esistono due possibilità: o siamo soli nell'universo o non lo siamo. Entrambe sono ugualmente terrificanti." ARTHUR CHARLES CLARKE |
| inviato il 02 Ottobre 2015 ore 14:12
Ecco da dove viene BABBO NATALE! in effetti da bambino non mi aveva mai convinto la teoria che vivesse al polo nord... E poi è anche vestito di rosso! finalmente è tutto chiaro! (se facciamo a chi la spara più grossa voglio partecipare anch'io) |
| inviato il 02 Ottobre 2015 ore 14:41
“ Ma proprio questo ci dice anche che organismi affini ai nostri, e cioè basati sulla cellula come entità elementare e sul metabolosmo come sistema di produzione dell'energia, potrebbero sussistere e integrarsi sulla terra solo se provenissero da un ambiente con un chimismo e un ecologia compatibili. E a portata di mano non ce ne sono, a parte Marte stiracchiato per i capelli. No ai pianeti prossimi alla stella di sistema, per temperatura e chimismo; no ai grandi pianeti gassosi, per ovvi motivi; no ai pianeti troppo lontani dalla stella del sistema, per insufficiente irraggiamento; no ai pianeti troppo piccoli, per insufficiente riscaldamento endogeno; ci sono talmente tanti no che il pianeta più vicino alla Terra, con caratteristiche "interessanti", è a migliaia di anni luce... „ Non hai preso in considerazione i Satelliti: it.wikipedia.org/wiki/Vita_su_Europa Europa (satellite di Giove) è ritenuto uno dei luoghi con la più alta probabilità di ospitare forme di vita extraterrestre in tutto il sistema solare (cit.) |
| inviato il 02 Ottobre 2015 ore 14:46
Ho sbagliato tutto nella vita. Invece di farmi il c..o per guadagnarmi da vivere, anch'io dovrei mettermi a scrivere libri su tesi complottistiche, sui piani segreti della nasa, sulle scie chimiche e altre ca....te simili in stile kazzenger per spillare la maggior quantità possibile di soldi alla folta schiera di menti suggestionabili che, noto , sono ancora presenti in grandissimo numero! mi fate quasi tenerezza |
| inviato il 02 Ottobre 2015 ore 14:54
“ Apri bene gli occhi e la mente !!! ;-) „ se questo significa credere a qualcosa che non può in alcun modo essere provato...no grazie, non credo nelle religioni, di qualunque natura esse siano |
| inviato il 02 Ottobre 2015 ore 14:57
“ Mi scappa da ridere perche' se guardate su Wikipedia, si legge che marte ha una temperatura media di -63 ed e' impossibile che ci sia acqua allo stato liquido ( testuali parole !! ), subito dopo fanno vedere la foto coi rivoli d'acqua e dicono che pero' non e' acqua !! ahaha ma un liquido particolare... in pratica un acqua marziana ahahhMrGreen un acqua extraterrestre.. ahahahah poi l'altro ieri improvvisamente cambiano idea e ci dicono che su marte c'e' acqua allo stato liquido.. „ Da quello che ho capito la presenza di sali nell'acqua fa si che non congeli alle basse temperature, si parla inoltre di rivoli "stagionali" che compaiono quindi quando la temperatura è idonea alla loro formazione. (la temperatura su marte oscilla non è sempre -63 gradi) Ma quindi pensate che questa notizia sia una bufala? D: |
| inviato il 02 Ottobre 2015 ore 14:58
va be ho capito siamo alla follia brutte bestie l'ignoranza e la presunzione mannaggia a me che sono sceso al livello di 'sta gente. non lo faccio più. giuro chiudo | |

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