| inviato il 30 Agosto 2015 ore 15:55
Scusa Noflash, ma non capisco perchè tu dica che queste fotografie non abbiano una lettura di secondo livello. Nascono si come documento MA, grazie alla composizione, all'occhio, al talento e alla capacità del fotografo sia io che te vediamo o ci viene in mente un'altra cosa. Non deve per forza essere sempre una cosa difficile, impegnativa o con chissà quale messaggio nascosto o recondito! Negare che sia le mie che le tue riflessioni si vedano ad una lettura di secondo livello, è dare troppa importanza al primo livello. (ho editato e corretto, avevo scritto due volte "primo livello")
Una lettura di primo livello è quella che dà I-Felix, quando ci racconta che lo scatto è fatto a Bagheria e ritrare un'antica usanza del paese. Stop.
Il vederci qualcosa di diverso in quei pannelli è già una lettura di secondo livello, anche se in questo caso è, per così dire, semplice.
Non sempre le cose devono essere per forza complesse o pregne di significati reconditi.
Poi magari un altro osservatore con una cultura più elevata della mia e della tua, potrebbe essere in grado di trovare e pure spiegarci qualcosa di più profondo e difficile, ma questo dipende sempre, come abbiamo detto entrambi prima, dal background culturale di chi guarda ed osserva la fotografia.
“ Che poi chi guarda ci mette del suo è veramente curioso.... „ Non è una cosa curiosa, è normale che accada! In parole povere, è il succo di tutti i discorsi fatti in questi giorni: una vera Fotografia è quella capace di farti vedere o pensare a qualcosa in più o di diverso rispetto alla mera rappresentazione di un soggetto. Quella foto non è solo pannelli con succo di pomodoro, può essere anche altro, perchè chi l'ha scattata ha fatto in modo che fosse possibile vederci anche altro. Aggiungo che probabilmente a colori non sarebbe stata così efficace, perchè avrebbe reso il grafismo dei pannelli più ovvio e meno interpretabile. |
| inviato il 30 Agosto 2015 ore 17:10
Ma nessuno ha parlato di vederci cose difficili , anzi . Abbiamo analizzato il "cosa" Scianna aveva fotografato. Il cosa voleva farci conoscere ciò che voleva comunicare. Sfido chiunque non conosca questa usanza capire solo dalla fotografia. Per fortuna Felix ce l'ha spiegata. Facendo parte probabilmente , ma potrei sbagliare , di fotografie che accompagnano un libro di Sciascia quest' ultimo immagino avrà descritto nel testo questa usanza. Quello di cui parli tu , se vuoi chiamiamolo secondo livello , è come Scianna lo ha fotografato. La scelta dell' inquadratura quindi della prospettiva, soggetti da comprendere e quelli da evitare tempi diaframmi ecc ecc...quelle cose insomma che comprendono la visione e caratterizzano lo stile dell 'autore. Quindi anche i grafismi che ci han dato diverse suggestioni certo sono stati valorizzati nello scatto. Ma non possiamo in fase di valutazione di una immagine scindere il "cosa"" dal "come " perché entrambi sono fondamentali per capire il! Perché" di quella immagine. Poi andiamo a guardare nello specifico credo che se avesse voluto farci vedere solo " i grafismi" avrebbe escluso il contorno ma questa è una considerazione mia facilmente smentibile . Ma quello della piastrella e delle impronte digitale è una interpretazione soggettiva che diamo io e te indipendentemente dalla volontà di Scianna. |
| inviato il 30 Agosto 2015 ore 17:25
Stiamo dicendo la stessa cosa ma non ci capiamo... 
Io non sto dicendo che in quella foto è più importante ciò che io o te ci vediamo rispetto a ciò che documenta.
Sto dicendo che, anche se sono foto documentative o di reportage, chiamatele come volete, hanno in loro la caratteristica intrinseca e connaturata di farci pensare "anche" a qualcos'altro, e questo accade grazie alle capacità di chi ha fatto quello scatto.
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=497859
Questo ad esempio è un mero esempio di foto documentaria. La lettura? Un artista di strada che gioca col fuoco. Punto. Perchè ne sono così sicura? Perchè l'ho fatta io e so di aver ripreso un artista di strada che gioca col fuoco, senza avere altri fini, nè consci nè inconsci.
Scusate se ho messo il link ad una mia foto, non era mia intenzione farmi pubblicità, ma usare quella di qualcun altro mi sembrava scorretto. |
| inviato il 30 Agosto 2015 ore 19:21
ma infatti siamo d' accordo però quello che ci vediamo io te è irrilevante ai fini della lettura. Quello che è rilevante è che il grafismo è il punto di attenzione sul quale l' autore fa perno per costruire l' immagine . . Una immagine che cmq è di carattere narrativa che ci racconta una cosa che accadeva anni fa. Nella foto di Piazza San Marco di Gardin la figura umana era il punto di attenzione sulla quale appoggiava l' immagine ma gli uccelli in volo e il portico in diagonale danno un dinamismo all' immagine . Un immagine che non racconta chi sa quale evento ma lascia volutamente la libera interpretazione in una lettura mediata. Quella sì e un immagine costruita per stimolare l' animo del fruitore , vedi il titolo generico che non è messo a caso,infatti le varie sfumature dei commenti lo provavano. Anche la tua fotografia è certo che si documentaristica dove il punto di forza è negli occhi del ragazzo e il resto dell' immagine vi ruota intorno. Ed una immagine di lettura immediata. Poi se andiamo sul soggettivo evocherà anche lei qualcosa a qualcuno ma sarà una interpretazione personale che esula dalla tua volontà di autrice.
Quindi riassumendo : Scianna ha individuato in quei grafismi il punto forte o di attenzione di quell' immagine, è questo è il dato oggettivo di lettura, poi c'è il nostro ma è un appendice nostra e non è più lettura ma interpretazione. |
user62173 | inviato il 30 Agosto 2015 ore 19:31
Sto ascoltando l'intervista a Scianna.
Dire che è interessante è dire poco.
Al minuto 16 ci dice chiaramente cosa è per lui la Fotografia.
Mi trova daccordo completamente.
Comunque è un grande questo signore di 72 anni.
Tanta umiltà nonostante sia Ferdinando Scianna.
Cosa che invece manca in quelli che non sono nemmeno l'ombra di Ferdinando Scianna !!!
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| inviato il 30 Agosto 2015 ore 19:38
@I-Felix sono contento che la trovi interessante, credo che sia una maniera corretta di approcciare l'approfondimento verso Fotografi di chiara fama. Poi è giusto farsi un'idea personale delle opere che ogni fotografo produce. Ma se è stato il primo italiano a entrare nell'agenzia magnum, un po' di sostanza credo che ci sia |
| inviato il 31 Agosto 2015 ore 10:56
Ho il volume di Scianna e Sciascia comprato in una bancarella a 3 euro....non vi dico il "tesoro" che tra le mani.....apprezzo molto quest'uomo che a tratti mi sa del tragi-comico per poi cambiare completamente appena il suo occhio si pone dietro l'oculare della reflex. Sto approfondendo degli studi su di lui e penso che un giorno di questi lo incontrerò, giusto per farci due chiacchiere. D'altronde, se non lo faccio ora non posso certo aspettare che diventi vecchio e decrepito :) |
user62173 | inviato il 31 Agosto 2015 ore 12:17
E dove lo incontri ? |
| inviato il 31 Agosto 2015 ore 15:50
Felix: non so dove abita ma se non sbaglio dovrebbe tenere qualche incontro a novembre dalle parti di Torino (o Milano). Io sarò là per lavoro e spero di far coincidere le date ;) |
| inviato il 31 Agosto 2015 ore 16:26
Grande fotografo e grande uomo. Ho letto di lui "Autobiografia di un fotografo", "Visti e scritti", "Ti mangio con gli occhi", "Lo specchio vuoto". Libri meravigliosi...Il primo lo consiglio per capire chi è Scianna.
Anch'io cerco "Feste religiose in Sicilia", scritto da Sciascia con foto di Scianna. Erano grandi amici. Forse il primo ha il merito di aver fatto diventare importante il secondo.
La foto che hai inserito non la ricordo. |
user62173 | inviato il 31 Agosto 2015 ore 18:55
Devo trovare due ore per guardarmi il video postato da Jeronim.  |
| inviato il 31 Agosto 2015 ore 19:02
Occhiodelcigno non conosci Scianna? |
| inviato il 31 Agosto 2015 ore 19:02
L'ho visto, ascoltato, letto, incontrato e a tutt'oggi spendo un sacco di soldi a comprare su ebay suoi libri ormai esauriti.
(no, le feste religiose in Sicilia no. Non ho abbastanza soldi, ed oggi è venduto a prezzi da sciacallaggio)
Passerei tutto il tempo che ho libero a starlo ad ascoltare, di qualsiasi cosa voglia parlare.
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