| inviato il 02 Agosto 2015 ore 11:30
Ragazzi, se continuate a partire per la tangente non mi è possibile andare avanti. Ma chi l'ha mai detto quello che mi rimproverate? Omologare tutti, imporre delle regole, uniformarsi ad un gusto dominante, perdere la propria personalità artistica, restare legati alle visioni e stilemi del passato, fare accademia...e via di questo passo. Siete completamente fuori strada. Tutto questo è esattamente il contrario di quello che sto sforzandomi di trasmettere. Posso anche mettere in conto di non essere stato chiaro ma, con tutti i miei limiti - chiedo venia - ho cercato in tutti i modi di essere comprensibile, semplice (anche troppo!), schematico. Credo, a questo punto, che sia lecito il sospetto che molti non vogliano proprio sentire e proseguire in un dialogo che, sempre più, assomiglia a quello tra sordi. Non ho mai detto che la soggettività non è un valore, anzi è tra i "motori" che hanno permesso il progresso umano, non solo in campo artistico. Mi sono semplicemente permesso di invitarvi a riflettere sui limiti del vuoto "piace a me". Il "piace a me" dovrebbe essere un contenitore che va riempito di valori che prendono il nome di pensiero, condivisione della propria autenticità, coerenza tra soluzioni estetiche ed espressive. Provate a giustificare il vostro "mi piace" scrivendo un foglio word. Fatelo su una vostra foto o per giustificare la vostra opinione critica sul lavoro degli altri. Non vi piace Ghirri? Scrivete perché! Difficile eh? E, per favore, lasciate perdere Photoshop, la tecnica e tutte quelle cose, pur importanti per certi aspetti, ma di cui ha senso parlare solo per la loro coerenza, o incoerenza, con la "mission" di una foto. Condividete le vostre opinioni e siate avidi di conoscere quelle degli altri. È l'unica strada per acquisire una coscienza critica utile per guardare il mondo, ed anche i nostri lavori, con altri occhi. Questa è apertura, dialogo, confronto. Niente a che vedere con "regole", castrazione dell'individualità, retaggi del passato. Ed è solo attraverso l'apertura, la discussione, lo studio, il confronto, la ricerca che è stata scritta la storia dell'arte. Solo questi processi, pur con innegabili punti di caduta, permettono di avvicinarsi all'oggettivita e decretare, universalmente, chi sono i grandi e chi si è perso nell'oblio. Altre strade non esistono. Se vi accontentate dei soli "mi piace", "perché mi piace così", "non mi piace", fate pure. Spero almeno, e sarebbe già un gran risultato, di aver contribuito a farvi acquisire la consapevolezza di essere come il cane che si morde la coda. Più di così non so come dirvelo. Vi saluto tutti e buona domenica. Franco P.S. @Boghero, tra quello che proponi sceglierei sempre Fontana e Pomodoro. @Vittorio Scatolini. A scanso dei soliti maledetti malintesi, ti preciso che non mi sarei mai permesso di tirare in ballo una tua foto. L'ha fatto Domenik. Prenditela con lui. Non ho neppure mai scritto o pensato che tu pretendessi che il tuo "mi piace" andasse, semplicemente bene così. Sono infine perfettamente d'accordo con te quando sostieni che ciascuno è libero di andare oltre ad ogni regola precostituita. I soli limiti credo di averli chiariti a sufficienza in questa discussione. Sono altresì d'accordo che una fotografia debba SEMPRE essere una libera interpretazione di chi la fa. |
| inviato il 02 Agosto 2015 ore 11:36
Mamma mia quanto scrivete Non si sta cerdando di difendere nulla e tanto meno di negare l'evoluzione dell'arte fotografica che ovviamente ci sarà e darà origine a nuovi sistemi di riferimento che verranno codificati e portranno essere valutati oggettivamente. Un esempio attuale parlando non di arte ma di movimenti espessivi è dato da Marc Adamus che appena accortosi d'aver incontrato un ampio seguito si è affrettato a stabilire linee guida e oggi si sono formati gruppi chiusi in cui i membri migliori del movimento si sezionano a vicenda le immagini scambiandosi idee e pareri in modo non dissimile a quanto facevano, ad altro livello e con altri mezzi in passato ad esempio Impressionisti e Futuristi Temo che il fervore attorno alla fotografia in rete oggi abbia ben poco a che fare con l'arte. Ci sono persone che riescono ad avere una visione particolarmente nitida di arte e società che a volte va anche oltre quelli che sono i loro giorni. Susan Sontag è stata una di queste. Negli anni '70 scriveva "il restringere la libertà politica al libero consumo economico esige che la produzione e il consumo d'immagini siano illimitati" Poi è arrivato il web e questa esigenza è diventata una fame insaziabile di immagini che oltre ad essere illimitate dovevano costare poco o niente... la rivoluzione digitale che come ha detto giustamente Smargiassi è stata subita più che voluta dai fotografi è servita innanzitutto a questo, oggi in rete, ma non solo, tutti lavoriamo più o meno consciamente per alleviare quella fame. Certo nel mare d'immagini che tutti i giorni si agita nel web è possibile ed anche probabile che qualche forma d'arte "ignorante", spontanea e per questo ancor più rivoluzionaria salti fuori, se riesce ad emergere sarà riconosciuta, codificata e divverrà un nuovo sistema di riferimento, tutto qui La critica ha a volte sbagliato e continuerà a sbagliare, lo stesso mondo dell'arte ha al suo interno evidenti aberrazioni dovute alla forzata convivenza col lato commerciale, ma più spesso il sistema funziona e d'altra parte l'alternativa non può essere spalancare gli occhi e urlare wow davanti a qualunque cosa ci venga messa sotto il naso, poi io sono la prima che conoscendo i miei limiti uso sempre il condizionale, il per me, il a mio parere, in qualunque commento Un'ultima cosa quando inseriamo le foto nel forum facciamo attenzione a due cose, dove le mettimo e al il titolo che attribuiamo, sono elementi decisivi per far capire a che sistema di riferimento appartengono, se li sbagliamo poi diventa dura far comprendere che volevamo esprimere qualcos'altro. Stavolta non sono riuscita ad essere breve neanch'io chiedo scusa Ps ho scritto prima dell'ultimo intervento di Franco con cui sono sostanzialmente d'accordo |
| inviato il 02 Agosto 2015 ore 11:47
Caterina, anch'io ho scritto prima di leggere il tuo intervento. Ed anch'io sono sostanzialmente d'accordo con te. |
| inviato il 02 Agosto 2015 ore 11:53
Vero che il mi piace , non mi piace può sembrare vuoto , ma ci sono certe volte che una foto mi piace , ma non so perché, altre volte mi piace e so perché e lo scrivo perché mi riesce facile trasmettere su tastiera il fluire dei miei pensieri, altre volte non ho tempo/voglia di scrivere ed allora per pigriza metto un mi piace . Vuoto ? Può darsi, ma almeno mi permette di apprezzare qualcuno o la sua foto. Ho visto mio figlio a 9 anni inginocchiarsi d' istinto (e non per stanchezza :-) ) davanti a Rembrandt all'Hermitage , non ne aveva mai sentito parlare, però la potenza di quel ritratto, la gestione della luce , la sua forza espressiva lo ha rapito a tal punto che non ne ha potuto fare a meno anche se non sapeva perché . Alcune volte succede anche a me , per ignoranza , non comprendo un'opera d'arte ma mi piace . Altre volte , ed è sempre un mio limite , proprio non mi piace . Conclusioni? La soggettività, la nostra cultura influiscono sul nostro giudizio , però quando il linguaggio espressivo (indipendentemente dal mezzo , dal modo, dal tipo o dal linguaggio) ci dicono qualcosa , allora siamo in grado di percepirlo anche se non riusciamo a razionalizzarlo. |
user20639 | inviato il 02 Agosto 2015 ore 13:44
Carissimi, non c'è nulla di più bello del confronto sulle idee, per me, penso sia anche un bel modo di fare amicizia. Nulla di personale, ma stimoli di ricerca. Un saluto |
| inviato il 02 Agosto 2015 ore 13:45
Ho seguito dall'inizio la discussione e la trovo davvero interessante. Trovo in molti interventi degli ottimi spunti di riflessione. |
| inviato il 02 Agosto 2015 ore 16:29
Ho letto, spero con sufficiente attenzione, gli interventi sino a qui e mi sono posto una domanda: non sarà vera quella storia che ho sentito raccontare sin da piccino, che la cultura è un grande strumento di libertà? Conoscere, studiare, confrontarsi non ci permettono forse di andare avanti per la nostra strada, semplicemente con maggior consapevolezza? Se ignoro che par arrivare ad una meta esistono due strade, non potrò che percorrere l'unica che conosco: e se l'altra fosse migliore per me, dove starebbe la mia libertà di scelta? Condivido tutti i discorsi in merito alla necessità e all'opportunità per ognuno di noi di decidere il proprio approccio alla fotografia come a qualsiasi forma d'arte, ma ciò non toglie che la conoscenza sia un'opportunità in più proprio per noi stessi. Per questo ho un profondo rimpianto per il pochissimo tempo che posso dedicare a questa passione e allo studio di chi l'ha resa un'arte al pari delle altre e mi pesa la mia ignoranza proprio perchè fatico a volte a capire perchè una cosa mi piace o non mi piace: avere riferimenti mi aiuterebbe a valutare più consapevolmente anche i miei scatti. Chiudo dicendo che io sono uno di quelli che con presunzione asseriva (qualche anno fa!!) che Picasso avesse le capacità di un bambino ad imbrattare le sue tele: un giorno aprii una bella biografia del Maestro e leggendo e guardando, mi sembrò di capire... Buona domenica a tutti |
| inviato il 02 Agosto 2015 ore 16:36
Quello esposto da Franco è un ottimo "pensiero fotografico". Personalmente però non credo che nel forum ci sia davvero qualcuno con delle velleità artistiche, o per lo meno me lo auguro. Chi più chi meno siamo qui tutti a cazzeggiare alla ricerca di un po' di vana gloria. Questo è un bellissimo forum fotografico e in quanto tale è assoggettato alla perversa logica del mi piace. Bene che ti vada da dei commenti competenti e mirati puoi migliorare la tecnica e dall'osservazione degli scatti altrui puoi allenare l'occhio fotografico. La vena creativa però è un dono, così come l'orecchio musicale.... Purtroppo artisti si nasce. |
| inviato il 02 Agosto 2015 ore 17:08
Condivido appieno che la vena creativa sia un dono, come l'orecchio musicale...e che artisti si nasca... La genialità, l'essere i primi a strabiliare il mondo è forse davvero un dono che arriva dall'alto. La storia ci dice però che un Einstein la matematica e la fisica le aveva studiatae,fatte sue e poi plasmate col suo genio. Lo stesso valga per Michelangelo, Picasso ecc. Oggi non è così: potenziali geni o artisti non sono destinati altro che ad essere fuochi fatui... Prendi una bella reflex, smanetta su photoshop, fai un pastrocchio che piaccia e sei un genio. La rete ingrandisce anche il minimo granello di insignificante polvere. Ecco la fama, la popolarità, i soldi...ma stringi stringi c'è ben poco!.. C'è la fortuna forse, mandata chissà da quale Padreterno... E il tutto alla faccia dei normali volenterosi! Penso che sia più facile per chi ha studiato seriamente riconoscere e magari apprezzare l'altrui arte e genialità che a un misero fortunato improvvisato riconoscere le proprie capacità, qualunque esse siano. Un gran tecnico, studioso potrà non essere artista (come spesso accade),ma chi si crede genio o artista senza avere le basi sarà sempre un povero illuso. |
| inviato il 02 Agosto 2015 ore 17:10
@Jeronim.. è questo il bello... di un fattore soggettivo.. Anche la parola Arte a volte ha interpretazioni moooolto soggettive... Personalmente ho la necessità di vedere un po' di virtuosismo... Per questo preferisco Dalì a Picasso.. Boldini a moltissimi altri impressionisti... un bravo madonnaro di fronte ad un Botero.. (che mi annoia terribilmente) Dopo ossa scarnificate.. cacche d'autore.. pitali... scusate.. ma non ho più tempo e voglia... di farmi prendere per i fondelli... mi sentirei un re nudo.. Ho trovato molto interessante la visita al castello di Dalì.. si percepisce con grande facilità le enormi capacità tecniche e creative.. ma si percepisce in fine la produzione industriale di stampe.. litografie.. anche quadri fatti con la fotocopiatrice.. tanto la scimmia che compra e paga bene si trovava facilmente. Ma questo è soggettivo... è legato alla mia storia.. alla mia sensibilità.... Fontana.. Pomodoro.. Picasso... mi annoiano da morire... |
| inviato il 02 Agosto 2015 ore 17:18
@Leoconte Certo! Non c'è problema . Vorrei puntualizzare solo una cosa: il momento che stiamo attraversando, l'evoluzione "che tremare il mondo fa", ciclicamente e con caratteristiche sempre diverse, c'è sempre stata nella storia. E mai l'uomo è stato in grado di prevederne i confini e le conseguenze. Possiamo quindi solo essere sensibili ai cambiamenti e cercare di interpretarli. Con quali strumenti? Solo con le nostre conoscenze e la nostra cultura. E questo, a costo di sbagliare, dà giustificazione morale e diritto di prendere le distanze da quello che, in buona fede, ci appare destinato ad un rapido e non rimpianto oblio. L'alternativa, come dice Caterina, è quella di lanciare festanti "wow" ad ogni cosa che "ha dietro l'uomo" e ci passa sotto gli occhi. @Max73 Bel l'intervento Max! Complimenti! @Simone Bonfanti Artisti si nasce, ma chissà quanti "lo nacquero" senza mai rendersene conto nella vita... . A parte gli scherzi, scusami, ma non apprezzo chi ha una visione deprimente come quella da te descritta. Non si tratta di velleità artistiche (ben vengano, se ce ne fossero!), si tratta, semplicemente di discutere ed approfondire qualche aspetto critico ed i vari approcci con la fotografia. Se tu sei qui solo per cazzeggiare e ricercare un po' di vanagloria non so che dirti: è una posizione soggettiva , questa sì! Scusate eventuali errori. Scrivo dal cellulare. |
| inviato il 02 Agosto 2015 ore 17:41
@66mosse Buoni spunti! Ho letto con piacere. @Boghero E chi ti vuole togliere o cambiare i tuoi gusti? Fai e pensa quello che vuoi. Non concordo su nulla di quello che hai scritto ma "mi farei uccidere per lasciartelo dire!". O forse no...visto che sei fuori tema . Se dovessi scegliere tra un Picasso o un Kandinsky (magari!) anch'io, pensa un po', sceglierei quello che piace di più a me! Ma non mi sognerei mai di dire che uno è un genio e l'altro una ciofeca. Ma qui, mi dispiace, stiamo discutendo di altro. |
| inviato il 02 Agosto 2015 ore 18:20
Ciao Franco La miai non è una visione deprimente, e sola una presa di coscienza del contesto in cui ci stiamo muovendo. Mi stupisce che un intenditore come te riponga tante aspettative in un semplice forum fotografico. Buona domenica Simone |
| inviato il 02 Agosto 2015 ore 18:25
Sono appena rientrato e leggo questo post interessante in alcuni punti ma come sottolineato da Simone Bonfanti, con cui mi trovo in linea , va contestualizzato all'epoca che stiamo vivendo. Il solo fatto che durante un week end estivo si decida di stare a scrivere su un forum anzichè godersi una bella giornata in montagna o al mare (con la famiglia, con gli amici o da soli, con o senza macchina fotografica) la da a pensare... Secondo modestissimo parere, cito da Blade Runner, "tutti questi post andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia". Buona serata |
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