| inviato il 10 Luglio 2015 ore 22:19
Premetto che non discuto le scelte personali e ritengo sacra la libertà di fare tutte le proprie, purchè lecite. Ritengo che l'enunciazione di Nove53 sia molto interessante da valutare, non sul piano personale (privato e sacro) ma sul piano logico e socologico, perchè la filosofia di vita sottesa contiene secondo me una contraddizione in termini. La esprimo con questa domanda: perchè lavorare 15 ore al giorno per potersi mantenere un sacco di hobbies e di abitudini costose, che poi non si ha il tempo di coltivare? Forse il nesso non è così facile da cogliere, ma anni fa Robin Williams disse "La cocaina è il modo che Dio ha scelto per dirti che hai guadagnato troppo denaro" Ecco, proiettata in termini sociologici questa domanda, che può anche rimanere senza risposta, un dilemma vissuto e non risolto, contiene l'essenza del consumismo e del suo effetto sul benessere e sull'equilibrio. Perchè, estremizzata nei termini e nelle conseguenze, ci offre la scelta tra due disagi differenti, ci pone nella situazione di scegliere di quale morte morire. Un filosofo paragono' il dilemma alle corna di un toro infuriato, che ti lascia solo scegliere da quale delle due farti infilzare. Forse, dal punto di vista esistenziale la soluzione non è scegliere il corno ma uscire dal recinto del toro... Abbandonare il consumismo e cercare la sobrietà. Che non vuol dire rinuciare a tutto... |
| inviato il 10 Luglio 2015 ore 22:33
Nove53, ti batto solo nel numero delle motoseghe: ne ho 6 di cui una a batteria (1400 € con accessori) e non faccio il boscaiolo. Con le fotocamere, a parte quelle da collezione (poche), me la cavo benino. Ognuno fa come vuole: il punto non è questo. Immagina uno che cambi sempre il cane da tartufi per avere il migliore, ma a tartufi non ci va perché non ha tempo o non conosce l' arte di guidare il cane. Se ti getti in una discussione che senso ha dire che ognuno fa come gli pare? è ovvio. Dunque perché si pubblicano le proprie opinioni se non si accettano critiche? Per il piacere di leggersi? Spesso mi sembra sia così. Nella fattispecie è chiaro che la passione per l' hobby ed il fascino per l' oggetto si mescolano e spesso si cerca una giustificazione con se stessi per una spesa forse inopportuna ed un conforto dagli altri. A quasi tutti piace provare il nuovo: ai professionisti MENO che hai dilettanti. Primo: padroneggiare la propria attrezzatura è molto più importante di un saltino di qualità, perché spesso quel saltino non incide assolutamente sul risultato finale. Secondo: perché i bravi professionisti sanno che faranno ottime foto con qualunque sistema. Ho avuto come caro amico un professore di fisica, che aveva la cattedra all' università di Bologna, che conosceva ogni apparecchio fotografico, ma delle foto non gli importava nulla, le scattava solo per verificare la qualità dei prodotti. La sua passione era per l' attrezzatura. Ma se la passione principale è la fotografia, cambiare spesso attrezzatura è controproducente, perché si perde tempo ed energie mentali che, spesi sulla crescita artistica, danno risultati molto più significativi. Devo dire che, tra le foto proposte dai frequentatori, ben poche sono apprezzabili, ma molte riscuotono successo, alcune delle quali sono artisticamente indecenti. Ora ci sarà uno stu..do che dirà: CHI PUO DIRE SE UNA FOTO E' BELLA? |
| inviato il 10 Luglio 2015 ore 22:34
Andrea Ferrari for President!!! |
| inviato il 10 Luglio 2015 ore 22:58
Si cambia perché condizionati anche dai giudizi altrui. Ci sono persone che elogiano determinate attrezzature come fossero il non plus ultra, alcuni si ingolosiscono, vengono indotti al cambio e poi scoprono che chi li ha invogliati ha già le mani su un altro marchio. E così c'è chi cambia per necessità, chi per sfizio, chi secondo me dice di conoscere tutte le macchine senza mai averne provata una, chi si fa plagiare dal cambio di altri, chi spera di fare il salto di qualità, chi un po' di quello e un po' di quell'altro. |
user6964 | inviato il 10 Luglio 2015 ore 23:04
Nove53 ha colto nel segno, quoto tutto. Mac89, ho cambiato macchine proprio per trovare jpeg che mi soddisfino perchè la mia fotografia si ferma allo scatto, non ho voglia nemmeno per un minuto di stare ad aggiustare foto al pc Quando ne ho bisogno per limite della macchina lo faccio su un tablet con un sw leggerissimo e pratico con due click, ma se incrocio una macchina che mi elimina anche quei due click e posso permettermelo cambio, come ha detto nove53 senza sensi di colpa ne ripensamenti. Non sono uno spendaccione e il consumismo in famiglia nemmeno ci sfiora, diamo il giusto valore ai soldi e abbiamo priorità che vengono ben prima degli hobby. Poi detto onestamente se si sa aspettare e si sa acquistare, nell'usato si può arrivare a spendere cifre veramente irrisorie in fotografia, spesso anche sul nuovo. Io ho ricominciato a seguire e praticare la fotografia da 5 anni, ho avuto molte macchine e lenti e accessori, pochissimo nuovo e tanto usato, a conti fatti non ci ho rimesso niente ma mi sono divertito, ho imparato cosa conta per me in una fotocamera, ho imparato limiti e vantaggi di un sistema piuttosto che un altro ho sperimentato flash e altri accessori e, che non guasta, ho conosciuto tante persone, delle quali con molte mi incontro e mi sento ancora. Quindi alla domanda perchè cambiare si potrebbe rispondere con un altra domanda, perchè non cambiare ? Per chi dice che meglio capire bene una fotocamera prima di cambiare, giustissimo, ma c'è chi capisce anche in breve tempo se quella fa al caso suo, chi invece dopo un anno ancora non sa le funzioni di quella che ha preso e ti ritrovi forum pieni di domande su cose che nel manuale di istruzioni si trovano in 5 secondi... Per fortuna non siamo tutti uguali, c'è anche chi cambia prendendo macchine più modeste perchè si rende conto che quella che ha non la sfrutta, ho un amico che da reflex è passato alle micro, ora alla compatta e vive felice. Se non fosse così basterebbero i due kit canon e nikon con i due obiettivi 18-55 55-200 , per tutti, però una motosega in mezzo ci starebbe |
| inviato il 10 Luglio 2015 ore 23:06
Trovo che l'impulso di cambiare spesso macchina fotografica sia comune in altri campi soprattutto quelli legati alla tecnologia dell'elettronica lo stesso discorso se ci pensate si potrebbe fare per computer ,tablet ,smartphone ecc.viviamo in tempi in cui le cose tecnologiche invecchiano rapidamente ,poi secondo me ci si mettono le case produttrici che fanno i loro interessi a nostre spese perché quando mettono in commercio l'ultimo prodotto in verità si tratta del penultimo perché hanno già pronto quello successivo con piccole varianti che avrebbero potuto già inserire su quello appena uscito,siamo noi che dovremmo capire che le foto di domani non saranno migliori di quelle scattate ieri con la vecchia macchina e se lo saranno il merito va all'esperienza accumulata fotografando non certo per il nuovo acquisto.Detto questo però le scimmie sono sempre dietro l'angolo ...., |
user59759 | inviato il 10 Luglio 2015 ore 23:15
Andrea, il lavoro che svolgo è qualcosa che mi appassiona e non mi pesa. Ho una responsabilità verso un gruppo di persone e, nonostante sia a fine carriera per cui, tra poco avrò tanto tempo libero, l'impegno non è sceso. Sono anche un agricoltore hobbysta, e sono tornato alla campagna dove sono nato. Sono anche appassionato di bricolage ma di alto livello. Ho fatto da solo l'impianto elettrico di casa, automatizzato da sei controllori programmabili. Potrei fare una lunga lista di cose che ho imparato a fare, tra cui il vino. È la curiosità che mi spinge a provare cose nuove e diverse. A parte la fotografia, che è un hobby a metà visto che uso l'attrezzatura anche per documenti per il mio lavoro, non credo sia una questione etica che abbia dei risvolti morali di cui discutere in questo forum, lo spendere o meglio, l'investire risorse economiche per acquistare oggetti che abbiano una utilità sia pure parzialmente, o, al limite, totalmente ludica. Dietro ad un acquisto ci sta una produzione e dietro ad una produzione ci sono migliaia di lavoratori. Anch'io traggo le mie fonti economiche dal lavoro e con queste contribuisco a far girare l'economia . Se siamo qui a parlare è perché abbiamo un mezzo tecnologico che qualcuno ha ideato, progettato e prodotto. Magari quelli che criticano quelli che si possono permettere di comprare qualcosa, non si rendono conto che qualcuno perderà il posto se il prodotto non si vende. Microsoft ha annunciato 18000 licenziamenti nel settore della telefonia e chi sarà colpito è un ex dipendente Nokia. È più etico licenziare che cambiare, senza buttare via, un apparecchio fotografico? Se vendo la mia "vecchia" attrezzatura do l'opportunità a qualcuno di avere qualcosa che, forse, non poteva acquistare a prezzo pieno. Contemporaneamente do la possibilità ad una azienda di vivere e progredire, magari nella ricerca e produzione di quelle fotocamere super professionali per i professionisti che criticano gli hobbisti. Forse sbaglio ma, ripeto, non nutro sensi di colpa. |
| inviato il 10 Luglio 2015 ore 23:24
L'impulso di cambiare è presto detto: -1 per reale necessità lavorativa. -2 per dipendenza dal senso di gratificazione. il primo punto è chiaramente lavoro , necessario per vivere. il secondo punto è invece legato al senso di appagamento , che si origina nel cervello, ma che poi da un senso di benessere in tutto il corpo. (cosa importantissima) Ogni essere umano infatti, ma anche tutti i mammiferi, hanno bisogno di assecondare dei meccanismi primari, fame sete ecc, ma poi ce ne sono altri meno conosciuti, che se non si svolgono ciclicamente in modo corretto , portano a star male. Questa ciclicità , se avviene in modo corretto, porta alla produzione dei neuro trasmettitori del piacere, (sostanze chimiche) che aiutano il fisico a rilassarsi, ad avere un buon umore, a sentirsi in forma ecc ecc. che sono in contrasto con gli ormoni dello stress, utili e necessari per superare situazioni impegnative o difficili. Alcune persone riescono a trovare appagamento , ( quindi produzione dei neuro trasmettitori del piacere), facendo quadri , altre facendo sport, altre leggendo un bel libro, altre giocando alle slot machine, altre persone a fare foto. Ma tutte queste opportunità, non contano nulla , se chi le pratica non è mentalmente predisposto per accettare di essere in una situazione che possa essere valutata come soddisfacente , perchè soltanto in quel momento infatti, il cervello rilascia neurotrasmettirori. la droga come la cocaina , invece costringe il cervello a " far produrre" neurotrasmettirori del piacere, indipendentemente dal contesto. Se si pensa di avere una fantastica reflex, si avranno i neurotrasmettori attivi, invece se si ha una brutta opinione , questo non avviene.. è solo una questione di opinione personale comunque con se stessi. ( gli stupidi vivono meglio ) ed è il motivo per cui spesso la gente discute , sui forum; è la dipendenza dai neurotrasmettitori, legati all'opinione sulle cose che se contraddetta o smontata da qualcuno, impedisce che questi vengano "prodotti". |
| inviato il 10 Luglio 2015 ore 23:38
Ma tutte ste motoseghe a che vi servono? Altro che "non aprite quella porta". |
user59759 | inviato il 10 Luglio 2015 ore 23:45
Una per abbattere gli alberi, una per potare, una con la prolunga per potare i rami in alto ed una elettrica per tagliare la legna a pezzi senza intossicarsi con il fumo. Due sono Husqvarna, la Canon delle motoseghe ( o la Nikon a seconda dei gusti mentre l'avversaria è la Stihl), le altre sono Echo (una specie di Fuji) Come vedi Alle79, anche in ambiti diversi le cose più o meno si assomigliano. :-) |
| inviato il 10 Luglio 2015 ore 23:48
Comunque stili di vita proprio diversi, chi è abituato a sudarsi tutto certe cose non le capisce. Nel senso chi ha poco, ogni acquisto lo pondera scrupolosamente e evita il superfluo. |
| inviato il 10 Luglio 2015 ore 23:50
quando andavo sul serio in moto,prima di avere bimbi,adoravo dare le paghe agli arricchiti con i 150cv ed io con i miei 110cv...allora dopo un paio di mesi,compravano la moto nuova da 170 cv e si ripartiva per il mugello...qualcuno riusciva ad eguagliarmi...gli altri dietro...e chi mi dava la paga o aveva una moto simile o peggiore alla mia. sai la rabbia di prendere paga da uno con la moto inferiore? questo discorso,secondo me,si applica a tutti i campi della vita,gli strumenti non sopperiscono le nostre mancanze e non ci fanno fare cose migliori,se non accompagnato il tutto con la preparazione e l'impegno. |
user59759 | inviato il 10 Luglio 2015 ore 23:50
Cioè ? |
| inviato il 10 Luglio 2015 ore 23:52
Bhe un esempio concreto , per esempio , serve quando capisci che vuoi a tutti i costi spendere i tuoi soldi per te stesso perchè hai bisogno sentirti felice e bravo in qualche cosa , ti fai una motosega in più , ma lasci un po' di soldi per i tuoi figli o la famiglia , e ti sforzi di farti bastare un ottica da kit ... a volte funziona a volte no |
user59759 | inviato il 10 Luglio 2015 ore 23:58
Filtro46 Eri più felice di vincere perchè ti sentivi bravo oppure perchè battevi un ricco con una moto più bella della tua? Nel primo caso era sana ambizione e consapevolezza delle tue capacità. Nel secondo rivalsa ed un poca di invidia. Preferisco sapere che eri un gran manico mentre io con le moto ho avuto poca fortuna: due amici schiantati a vent'anni e moto venduta. Fine Ot |
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