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Guida operativa per la profilazione di una stampante usando ArgyllCMS


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avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 15:17




Questo è quello che riscontro io con il profilo creato per l'epson.
Guardando il grafico mi verrebbe da dire che per stampare si ha una resa più corretta stampando in fogra rispetto all'srgb

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 15:25

Dipende... dipende solo da dove sono posizionate le coordinate colorimetriche originali della foto.
Fare passaggi intermedi è inutile e dannoso; se una foto è particolarmente rognosa da stampare allora la cosa migliore è un gamut mapping fatto su misura.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 15:30

Un gamut più ampio non significa che sia migliore; conta la precisione del profilo nel descrivere la periferica reale.
Io ho riscontrato un notevole incremento della precisione colorimetrica nel profilo che ho fatto con Argyll, del resto il profilo canned è fatto solo con 288 patch, che sono ben poche per un profilo a tabella.


Per prove fatte, è meglio un profilo ad hoc fatto con 288 patch di un profilo canned fatto con 1500 patch, semplicemente per il fatto che il primo descrive la periferica che abbiamo sul tavolo, il secondo no.

Niente da dire sul fatto che più patch descrivono meglio la nostra periferica.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 15:33

si ok, facevo solo un discorso + generico, sul fatto che l'srgb ha dei colori che non possono essere riprodotti, e molti altri molto + ristretti come gamut, quindi è un profilo, l'srgb, che non caratterizza, nemmeno genericamente, nessuna stampante, rispetto magari a profili come il fogra che sono riproducibili completamente

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 15:49

Con 288 patch anche il profilo personalizzato sarebbe scarso; sono veramente troppo poche per generare delle tabelle di conversione realistiche.
Al limite possono andar bene per fare un profilo a tabella di un monitor, ma il monitor è già una periferica nativamente RGB, la stampante no.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 16:49

Io non ho detto che sono tante, quando ho tempo ti posto una validazione con intento assoluto che ho fatto per un profilo a 343 patch, il minimo per Monaco profiler.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 17:40

Sì... ma la validazione non è una garanzia per la bontà del profilo; ti può solo dire lo scostamento in DeltaE di quelle patch usate nel test. Nulla impedisce poi che per esempio un gradiente di un certo colore abbia una resa di schifo...
La validazione ti avvisa quando la macchina sta derivando dal suo stato.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 17:52




Posto un altro screen, magari non è molto inerente col post, ma in merito a cosa tenere in photoshop come profilo colore di rgb, non è meglio usare l'adobe rgb? mi sembra quello che si scosta meno dal gamut della stampante.

p.s. potete postare qualche esempio 2d del profilo che avete creato con argyll, rispetto a quelli noti? (srgb-adobe rgb, ecc)

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 18:30

No... nel senso, in arti grafiche, dove crei il file già pensando alla stampa sicuramente non ha senso generare il file parametrizzandolo a uno spazio colore come il ProPhoto; e non ha senso nemmeno per immagini viste al monitor.
Il ProPhoto si usa in fotografia, e non a caso ha questo nome, per conservare le coordinate colorimetriche ricavate dalla caratterizzazione delle coordinate grezze del RAW.

CameraRAW e Lightroom usano internamente il RIMM, che sarebbe il ProPhoto a gamma 1.

Ora mettiamo caso che nella nostra foto sia risultante una coordinata XYZ : 0.087304 0.459711 0.000000

questa coordinata trova spazio nel ProPhoto corrispondente a: 0.200.0 quindi un verde, nemmeno al massimo della saturazione.

se proviamo a convertirla direttamente in AdobeRGB ci accorgiamo che le coordinate RGB dovrebbero assumere i valori : -94.229.-72 che sono impossibili ovviamente. A quel punto CameraRAW dovrebbe scegliere con intento relativo la coordinata più prossima, ma ci sono buone probabilità di clipping e perdita di sfumature.

Il ProPhoto è stato concepito per questo, per evitare di perdere dati in fase di elaborazione dei RAW.
Poi il come mettere certe coordinate in stampa non è affare di ProPhoto MrGreen

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 18:40

"Sì... ma la validazione non è una garanzia per la bontà del profilo; ti può solo dire lo scostamento in DeltaE di quelle patch usate nel test. "


Insomma,...allora cosa faresti per determinare la bontà del profilo.?

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 18:50

Due cose..

1) ti fidi dello strumento e del software; per Argyll fai un proocheck alla fine e intanto ti fidi di quello perché confronta le letture di tutto il target con lo scostamento del profilo.

2) fai una stampa di prova con dei gradienti, grigio e primari; e controlli se ci sono scalettature strane.

Poi ovvio che se un profilo non passa la validazione sappiamo che non è buono; ma ce ne dovremmo accorgere prima.
La validazione non serve a quello; un profilo che non passa la validazione immediatamente successiva è sballato alla radice.
Per fare un test veramente esteso della qualità del profilo dovresti usare molte tacche... allora tanto vale ristampare il target di profilazione e rifarlo il profilo.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 19:57

Scommetto che prima di metterti a fare un profilo chiami il RIS di Parma.... :D

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 20:07

Tze... dei dilettanti al confronto MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 20:16

Infatti. :)

avatarsenior
inviato il 09 Aprile 2015 ore 19:16

Dunque.. aggiorno per la validazione:

Se vogliamo controllare la deviazione della nostra stampante nel tempo senza dover stampare un target di grosse proporzioni possiamo limitarci a questa procedura:

> targen -v -d2 -G -e4 -g64 -f400 -c profilo_da_validare.icc TargetValidazione

> printtarg -v -ii1 -L -a0.9 -m8 -M8 -t360 -P -p483x270 TargetValidazione (variare i parametri per strumento e formato carta)

Stampare il target di validazione senza la gestione colore

> chartread -v -T0.8 -H -B -L TargetValidazione

> profcheck -v2 -k -w TargetValidazione.ti3 profilo_da_validare.icc > logvalidazione.txt


Variante con ColorThink:

Volendo si può procedere anche con ColorThink, la procedura diventa:

> targen -v -d2 -G -e4 -g64 -f400 -c profilo_da_validare.icc TargetValidazione

> printtarg -v -ii1 -L -a0.9 -m8 -M8 -t360 -P -p483x270 TargetValidazione (variare i parametri per strumento e formato carta)

Stampare il target di validazione senza la gestione colore

> chartread -v -T0.8 -H -B -L TargetValidazione

Rinominare il file .ti3 in qualcosa tipo TargetValidazioneStrumentale.ti3

> fakeread profilo_da_validare.icc TargetValidazione

Questo comando genererà un nuovo TargetValidazione.ti3

Cambiare estensione ai due file .ti3 in .txt e importarli in un worksheet di ColorThink.
Aggiungere il calcolo DeltaE.

Il tutto dovrebbe apparire così:




Il DeltaE può essere plottato:




I vettori più lunghi corrispondono all'errore maggiore.

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