| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 14:05
Non ho letto tutta la discussione, ma ma credo sia un non problema dato che gli animali e la natura in generale possono essere ritratti per vari fini: documentarli, fare un poster che venda, mostrare la propria idea della natura/animali ecc ecc. Ora, se si fa documentazione non è lecito clonare, come è anche logico che sia essendo appunto documentazione, ma negli altri casi non ci vedo problema. L'importante è comunicare. L'immondizia la si può rimuovere o mettere anche in pre scatto per comunicare una data idea, così come un leone lo si può portare in uno studio conn luce controllata...(etico o meno è una questione personale, se non viola una legge lo si può fare) diverso il caso che si voglia documentare una scena in natura così com'è Come dico sempre, dipende più se uno è un naturalista fotografo o un fotografo che fa natura |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 15:16
Premetto che sono giovane e ho poca esperienza fotografica in generale, e purtroppo per me circa zero in fotografia naturalistica (mancanza di mezzi). Personalmente credo che clonare certi elementi cambierebbe il senso dello scatto. Se non voglio fare vedere certe cose non le inquadro, o magari ritaglio la foto. La fotografia naturalistica dovrebbe essere in qualche modo un documento. E scatti in cui si vedono questi scempi documentano come l'uomo sta distruggendo la natura. Se poi l'intento è solo produrre una bella immagine ci sta una postproduzione spinta, ma forse non si tratta più di foto naturalistica in senso stretto. Io piuttosto che clonare degli elementi che non voglio nella foto mi sposto o stringo l'inquadratura |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 15:19
Ciao Nicola, forse sarebbe meglio che leggessi tutta la discussione. La questione è un po' più sottile, sia dal punto di vista etico che tecnico. Come ho appena detto nel precedente post e' ovvio che ogni cosa può essere fotografata in modi diversi e per diversi fini....basta saperlo e non confondere generi e Fini. Se tu cloni una foto naturalista e la inquadri in tale categoria usando la pp per avere più mi piace...non va bene....se fotografi un animale in uno zoo sfruttando la facilità di una situazione statica e controllabile , non solo va chiarito subito che parliamo di altra cosa rispetto alla foto naturalistica ma anche detto che fotografare una situazione in natura e ben più difficile e dispendioso, in tutti i sensi. Clonando, oppure celando il contesto in cui hai fotografato, si bara e si fa un torto a chi passa ore o giorni alla ricerca di determinate situazioni naturali , della giusta luce , ecc. Ecc. |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 16:19
“ forse sarebbe meglio che leggessi tutta la discussione „ Fatto;) Ma non ho capito bene se il discorso è generale o relativo al forum. Se è generale mi sembra che la concezione comune del termine fa ricadere la "naturalistica" in senso stretto in reportage/fotogiornalismo come cattegoria (con relative regole), mentre se é riguardante il forum, una cattegoria "naturalistica" non esiste, esiste invece “ Galleria Fauna (no uccelli) : mammiferi, rettili e anfibi. Gli invertebrati vanno in macro, mentre gli uccelli hanno uno a sezione a sè stante. I pesci vanno in Foto subacquea. I cavalli non vanno inseriti in questa sezione, ma in "Animali Domestici", anche se fotografati in condizioni di semi-libertà. Si possono invece includere animali in cattività, purchè non rientrino tra gli animali domestici (es. una tigre allo zoo può essere messa in Fauna, il vostro gatto va in Animali Domestici) „ Per cui non vedo come chi posta una foto post prodotta pesantemente, ma non sufficientemente da rispettare la definizione di photoart, possa fare un torto a qalcuno, rispettando semplicemente le regole. Dove si parla invece di naturalistica in senso stretto il discorso è diverso, almeno per me |
user46920 | inviato il 15 Febbraio 2015 ore 17:16
Pmaffio:“ Non credo che con il BW si possa parlare di post produzione. „ anch'io sono d'accordo ... le semplici regolazioni del WB, della saturazione colore e del contrasto/luminosità, rappresentano le normali funzioni di "conversione" delle foto digitali, anche documentaristiche. La fotografia è sempre un documento !!! ... e quando non lo è più, diventa foto-art o disegno al computer, ecc !!! Autori come Caterina Bruzzone o Alberto G. Panizza, fanno opere d'Arte e "puntano" al MOMA, non al National Georaphic Sono felice che almeno tra i naturalisti sia chiaro il concetto della fotografia come documento ... e spero che rimanga tale in eterno !!! |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 17:21
occhio, finalmente qualcuno che ti capisce:D Peccato che anche loro dicono che fuori dal contesto della naturalistica "si può fare" |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 17:42
Pmaffio:" Non credo che con il BW si possa parlare di post produzione." “ anch'io sono d'accordo ... le semplici regolazioni del WB, della saturazione colore e del contrasto/luminosità, rappresentano le normali funzioni di "conversione" delle foto digitali, anche documentaristiche. „ Occhio, facciamo a capirci, Pmaffio parla di BIANCO / NERO, WB come lo scrivi tu, significa bilanciamento del bianco ! Il B/N in digitale E' elaborazione della realta' che e' a colori, normalmente. Se tu che scatti normalmente in Jpeg setti la fotocamera per il bianco/ nero non stai documentando , stai elaborando e lo hai scelto tu ! Autori come Caterina Bruzzone o Alberto G. Panizza puntano a divertirsi utilizzando le possibilita' che il digitale mette a disposizione. Quando decidono di documentare, loro lo sanno fare davvero....loro ! |
user46920 | inviato il 15 Febbraio 2015 ore 17:45
Ciao Nicola, in realtà il mio post l'ho scritto stamani verso le 10:30, ma l'ho inviato solo adesso ... non era diretto a te ... mi devo ancora aggiornare sui nuovi post Max, non ho omesso la saturazione del colore !!! |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 18:20
Giuseppe, la questione è sottile perché non riguarda un sì o un no alla clonazione. Riguarda la linea di confine tra la clonazione ammissibile e l'imbroglio. Avendo presente che era solo un esempio, penso all'immagine del lago. Gli elementi di distrazione sono in una zona marginale dell'immagine (e magari, come spesso accade sui laghi, a un altro orario non ci sono, o sono sulla costa opposta). Sarebbe stato un imbroglio se li avessi rimossi a mano? O se ti fossi spostato su un tratto di costa sopravvento? O se avessi alzato di poco l'inquadratura? Per me clonare digitalmente una parte maginale è più o meno lo stesso. Dal lato opposto ci sono gli esempi di puro imbroglio descritti da Pmaffio (con copia e incolla tra immagini prese anche da altri, in posti diversi), che sono naturalmente inammissibili. Ma a mio avviso sarebbe sbagliato, per reazione a eccessi simili, vietare anche i ritocchi minori che non alterano la sostanza dell'immagine. Una regola generale non la puoi trovare. L'unica soluzione è far giudicare con i raw davanti. |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 18:24
"Galleria Photo Art: solo immagini con elaborazioni estremamente e volutamente evidenti". Quindi la foto post prodotta pesantemente, come scrive Nicola, potrebbe rientrare tra queste o no ? Il motivo che non vengano inserite in quella categoria photo art potrebbe dipendere dal fatto che questa categoria offre meno visibilità. È' solo un opinione, servirebbero i numeri di accesso alle singole categorie. |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 18:32
Ciao Nicola, da come l'ho capita io qui si sta parlando di "naturalistica" in senso stretto, quindi di preservare l'aspetto documentale con regole affini al reportage, come sottolieavi anche tu, ma credo che il discorso investa anche il duplice ruolo della fotografia naturalistica: quello di documentare la natura ancora incontaminata dalla mano dell'uomo e quello, apparentemente antitetico, ma in realtà complementare, di denuncia proprio di queste contaminazioni sempre più invasive; in questo senso immagino vada interpretata la citazione (e successiva discussione) del commento in cui si suggeriva la clonazione della spazzatura in primo piano. In effetti, quel tipo di suggerimento, oltre a non essere accettabile per una questione di principio (altrimenti saltano le regole del reportage/documento), sembrerebbe indirizzato a non considerare la foto di denuncia come "naturalistica", nemmeno come complemento all'aspetto wild (che rimane ovviamente quello fondamentale). Come citava Giuseppe, ci sono concorsi che prevedono anche una sezione a parte dedicata proprio alle immagini di denuncia e mi pare che questo sia un indirizzo corretto, anche per quanto concerne l'aspetto "educativo" che le manifestazioni fotografiche (mostre, concorsi ecc.) dovrebbero avere nei confronti del pubblico; altrimenti poi non lamentiamoci se la gente non ha una cultura fotografica |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 18:37
“ "Galleria Photo Art: solo immagini con elaborazioni estremamente e volutamente evidenti". Quindi la foto post prodotta pesantemente, come scrive Nicola, potrebbe rientrare tra queste o no ? „ No se è postprodotta bene Nel senso che devono essere "estremamente e volutamente evidenti" e se si clona bene, non te ne accorgi Piuttosto dovrebbe esserci la sezione "fotonaturalistica", con regole come quelle del NG per capirsi e una animali dove si può postare liberamente |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 18:45
“ "Galleria Photo Art: solo immagini con elaborazioni estremamente e volutamente evidenti". Quindi la foto post prodotta pesantemente, come scrive Nicola, potrebbe rientrare tra queste o no ? Il motivo che non vengano inserite in quella categoria photo art potrebbe dipendere dal fatto che questa categoria offre meno visibilità. È' solo un opinione, servirebbero i numeri di accesso alle singole categorie. „ Il problema è sottile, ma al tempo stesso abbastanza chiaro, almeno per quella categoria: in PhotoArt viene richiesta un'elaborazione che sia, appunto, "evidente", che salti all'occhio per essere qualcosa che DICHIARATAMENTE va al di là di una semplice fotografia, quindi il clone ben fatto e indistinguibile non basta a far inserire un'immagine in quella categoria. Come suggerisce Gabriele67, ci dovremmo chiedere se stiamo operando un ritocco marginale e ininfluente sulla chiave di lettura dell'immagine, o se stiamo commettendo un imbroglio. Come al solito, il mio punto di vista è che tutto dipenda anche e soprattutto dall'utilizzo che faremo di quell'immagine: nel salotto di casa non mi dispiacerebbe ogni tanto appendere anche una foto di Marc Adamus (costi permettendo ), in un concorso di foto naturalistica la cosa mi lascierebbe un tantino perplesso. |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 18:54
Daniele, concordo con te su tutto, ma da quello che vedo la definizione di "naturalistica" come genere affine al reportage è nota e accettata a livello mondiale. Sul forum però il genere è parte di "fauna" (per una scelta editoriale insindacabile, come è giusto che sia) ed è normale che commenti come quello arrivino su alcune foto da persone non interessate all' aspetto di documentazione/denuncia ma solo al ricercare un immagine d'impatto per vari fini. Siccome mi sembra di aver capito che la galleria fauna viene vista, alle volte, come solo naturalistica, ma che così non è, volevo verificare se avevo capito gusto:) P.S. Daniele ci sovrapponiamo |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 18:54
“ Piuttosto dovrebbe esserci la sezione "fotonaturalistica", con regole come quelle del NG per capirsi e una animali dove si può postare liberamente „ Per non aumentare troppo le sezioni forse basterebbe un dato aggiuntivo richiesto nella maschera di immissione dei dati di scatto, in modo che compaia a livello di didascalia (sul tipo di quella del treppiede: SI; NO); poi, come al solito, dovremmo fidarci della buona fede di chi posta le proprie immagini |
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