| inviato il 11 Maggio 2017 ore 19:10
Capisco e trovo molto interessante il confronto,
le lenti non sembrano avere nulla di particolare si tratta di un doppietto abbastanza piccolo 30mm circa concavo convesso il costruttore l'ho già contattato, e mi ha gentilmente detto (dopo aver visto la lente) che una delle maggiori difficolta sta nella diagnosi delle lenti per recuperare la ricetta, decisamente più semplice ed economico sarebbe averne i parametri e i materiali. Considerato la quantità di obiettivi danneggiati che ci sono in giro credo che una piccola serie andrebbe facilmente venduta (la cerco da molto tempo e l'unica che ho trovato è durata poche ore sul mercato). Una nota catena di negozi fotografici ne è molto interessata visto la quantità di obbiettivi che ha buttato. Vero che Canon non la darà mai per una questione di segreto industriale e quindi la discussione si potrebbe chiude qui.
Credo che per puro diletto cercherò di riparare il doppieto Vi tengo aggiornati sugli sviluppi.
P.S. l'obbiettivo l'ho smontato è costruito con una meccanica notevole (le parti più usurabili sono in alluminio trattato superficialmente e scorrono su giuda in Nylon), lo stato del mio esemplare è pari al nuovo sia dentro che fuori se recupero il doppietto potrà durare ancora molto tempo. Come vi accennavo nel primo post tutti gli altri pezzi (comprese viti e gommini) sono facilmente reperibili. |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 19:44
Hbd, non solo concordo, rilancio: sono convinto che non sia proprio possibile.
Si trattava solo di una precisazione: a diventare opaco è lo strato di colla tra le due lenti, non le lenti in sé, però il risultato non cambia, è "rotto" e non si aggiusta più.
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| inviato il 11 Maggio 2017 ore 19:45
Triky, complimenti al coraggio, io non oserei mai smontare un oggetto così delicato e con tolleranze minime. |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 21:50
Per esperienza personale, smontare non presenta problemi, in genere: riassemblare il tutto ed effettuare le dovute tarature dell'elettronica e centrature delle lenti, invece, è cosa più delicata.
Personalmente non acquisterei mai un 28-70 riparato da qualche laboratorio esterno, dato che non vi è garanzia di una resa ottica ottimale, con il gruppo di lenti incollato in modo artigianale.
Tra l'altro, tra il 24-70 2.8 e il 28-70 2.8 vi è qualche centinaio di euro di differenza, nel prezzo: se si considera la disponibilità dei ricambi, l'elettronica molto più moderna, e la differenza in termini di angolo di campo lato grandangolo, a mio avviso la spesa aggiuntiva è ampiamente giustificata. A ciò si aggiungono le migliorie a livello ottico, anche in termini di rivestimenti antiriflesso. |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 22:06
Punti di vista rispettabili. buonanotte
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| inviato il 12 Maggio 2017 ore 8:21
l'obiettivo canon si monta molto più facilmente del nikon.
possiede le lenti montate du supporti che non permettono nessuna regolazione se non lo spessoramento delle apposite sedi (mai trovato nulla) in particolare sul 28-70 ci sono internamente 3 eccentrici che regolano il gruppo YP2-0766 e annessi, vi è poi una regolazione della lente frontale la 2530 che si fa tranquilla mente con la macchina montata con visione a schermo massimo zoom. la parte elettronica non si tocca eventuali tarature si fanno in macchina utilizzando i piani inclinati (nel caso si porta in assistenza). Il vero problema è pulire bene le lenti. Ora il doppietto è allo studio di un solvente che lo separi da un caro amico titolare di un laboratorio chimico tralaltro appassionato di fotografia, produce per suo diletto emulsioni da applicare alle sue meravigliose macchine a lastra con notevoli risultati. è comunque risaputo che per problemi di dilatazioni termiche le colle devono mantenere una certa elasticità e sono di conseguenza separabili (con difficoltà ma separabili).
Non ho nessuna intenzione di fare commercio di obbiettivi, ma trovo vergognoso che un chiaro difetto di fabbricazione non sia in nessun modo riparabile, il mio obbiettivo è immacolato sarebbe durato anni ancora se la colla non fosse degenerata. Ci tengo a sottolineare che la degenerazione inizia subito anche da nuovo, evidentemente è lenta e si nota solo dopo molto tempo.
P.S. il mercato del 28-70 è in media di 500euro quello del 24-70II di 1300euro direi che viste le recensioni molto buone del primo ci sarebbe da farci un pensierino. |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 8:32
Alvar Mayor,
ti ringrazio per i complimenti ma l'alternativa è buttarlo così come è inutilizzabile tanto vale provarci non ho nulla da perdere.
Ps anche per me la giusta via e prima di tutto l'assistenza (qui sono bravissimi), se "no" la ricerca dei pezzi, se "no" il tentativo di riparazione. poi nella peggiore di lenti appannate se ne trovano a pochissimi euro. |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 9:27
Comunque tienici informati, io sono curioso di vedere se con tanto impegno e tanto ingengno riesci a risolvere. |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 12:08
Lo farò |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 13:00
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Non ho nessuna intenzione di fare commercio di obbiettivi, ma trovo vergognoso che un chiaro difetto di fabbricazione non sia in nessun modo riparabile, il mio obbiettivo è immacolato sarebbe durato anni ancora se la colla non fosse degenerata. Ci tengo a sottolineare che la degenerazione inizia subito anche da nuovo, evidentemente è lenta e si nota solo dopo molto tempo.
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Si tratta di un deterioramente dovuto ad invecchiamento: per la colla di un gruppo di lenti è effettivamente fastidioso, ma non è diverso da quanto può accadere per i rivestimenti in gomma delle ghiere, che con il tempo sono soggetti a decadimenti nel materiale. Dato che l'ottica è uscita di produzione nel 2002 (15 anni, non proprio pochi), è utopistico sperare che rimettano in commercio le lenti: sono convinto che a canon converrebbe molto di più fornire un 24-70 II a un terzo del prezzo di listino, in sostituizione dei 28-70 non riparabili per tale problema, piuttosto che ripristinare le linee produttive dei 28-70 per costruire - in netta perdita economica - l'intera serie di ricambi (cosa necessaria per garantire la riparabilità dell'ottica, come avevo spiegato in precedenza) del 28-70.
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P.S. il mercato del 28-70 è in media di 500euro quello del 24-70II di 1300euro direi che viste le recensioni molto buone del primo ci sarebbe da farci un pensierino.
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Il 24-70 f2.8 L usm che citavo sopra si trova invece a 800 euro o meno, e non vi sono problemi (almeno per ora) di reperibilità dei ricambi: a meno di interessi collezionistici non vedo particolari vantaggi nell'acquistare un 28-70 f2.8 usato, soprattutto se è necessario un prodotto affidabile e riparabile in tempi brevi. E' vero che con il 28-70 si risparmierebbe sul prezzo di acquisto, ma poi si sarebbe costretti a riparazioni di fortuna e dalla dubbia resa, qualora si presentasse il problema in oggetto (e, a meno di eseguire il lavoro da soli, la cosa avrebbe anche un certo costo).
Diverso il discorso per chi già ne possiede uno, e intenda ripristinarne la funzionalità. Un'opzione è salvare una ricerca su ebay con il codice dei ricambi: a volte si riesce a reperire qualcosa, ma spesso i prezzi non sono proprio contenuti. |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 15:57
Io ne ho due principale usato muletto nuovo |
| inviato il 13 Maggio 2017 ore 12:46
Separato le lenti si puliscono perfettamente se non fosse una follia sembrano incollate con un silicone. Oggi le reincollo e domani rimonto a presto le immagini di "Lazzaro" |
| inviato il 13 Maggio 2017 ore 13:22
Faccio il tifo per te. |
| inviato il 13 Maggio 2017 ore 14:44
Incollato con balsamo del canada pazzesco sembra un vetro solo |
| inviato il 13 Maggio 2017 ore 15:05
seguo curioso per sapere come va a finire |
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