| inviato il 15 Gennaio 2014 ore 5:24
Non penso che le ottiche Leica R "interessanti" siano tutte costosissime. |
user17115 | inviato il 15 Gennaio 2014 ore 9:37
“ Non penso che le ottiche Leica R "interessanti" siano tutte costosissime. „ Infatti. 250/300 Euro per un Elmarit-R 135/2,8 sono, per esempio, un prezzo che definirei irrisorio, in relazione a ciò che può restituire. |
| inviato il 15 Gennaio 2014 ore 10:20
Quoto quasi totalmente Ggraama, che saluto con stima. Risponde a verità che la serie R8 ha manifestato problemi elettronici. La mia attuale che acquistai nuova anni fa, ora perfetta, è infatti il terzo esemplare che Polyphoto mi ha via via sostituito senza batter ciglio e senza spendere nulla. I problemi sono stati poi risolti con il consolidamento della produzione e con la R9. Voglio anche spezzare una lancia in favore del design e dell'ergonomia della macchina che a mio modesto parere, in linea con Ggraama, sono un esempio mirabile di razionalità e funzionalità. Ovviamente, lo ripeto, l'autofocus aiuta. Ma nel caso di specie di riprese di concerti teatrali di musica classica non credo più di tanto. Un saluto a tutti |
user17115 | inviato il 15 Gennaio 2014 ore 10:50
Grazie Stefano, ricambio i saluti e la stima. |
| inviato il 15 Gennaio 2014 ore 12:50
Ma leica r8/9 ha l'esposimetro? |
user17115 | inviato il 15 Gennaio 2014 ore 12:52
“ Ma leica r8/9 ha l'esposimetro? „ Un signor esposimetro ! |
| inviato il 16 Gennaio 2014 ore 9:51
Come prova della qualità costruttiva estrema della R8 ci tengo a raccontare questo episodio. Pochi mesi dopo la commercializzazione della macchina il Sig. Renato Rappaini, allora patron di Polyphoto (importatore ufficiale Leica per l'Italia), ha organizzato un'uscita fotografica a Bolzano con alcuni suoi amici e grandi fotografi fra i quali Vanni Calanca e Gianni Berengo Gardin per poi pubblicare il reportage su Leica Magazine. In quell'occasione Gianni Berengo Gardin ha posto la R8 a lui affidata sotto la ruota della Porsche che li accompagnava, il tutto documentato con fotografia della "prova di forza" effettuata. Per gli increduli Renato Rappaini ha, in varie occasioni, presentato in pubblico la diapositiva della R8 sovrastata dalla Porsche. Naturalmente la R8 "culturista" ha continuato a funzionare regolarmente! |
user17115 | inviato il 16 Gennaio 2014 ore 11:15
Ricordo bene l'episodio, Stefano. Se ne parlava spesso tra gli amici leicisti (o leichisti che dir si voglia) presso un noto negozio fotografico di Roma, purtroppo chiuso da qualche anno. P.S. Il Rappaini dell'epoca era il grande Romolo, persona squisitissima ed autore di grandi iniziative per far conoscere ad un vasto pubblico la qualità Leica. Ricordi la M6 con lo stivale sulla calotta e la scritta "DEMO UNIT FOR POLYPHOTO" ? |
| inviato il 16 Gennaio 2014 ore 11:33
Romolo, si. Renato è il figlio. Ricordo anche le "demo unit". Concordo ancora con te su Romolo Rappaini, persona molto gentile. Ciao |
| inviato il 16 Gennaio 2014 ore 21:01
"R8 sovrastata dalla Porsche. Naturalmente la R8 ""culturista" ha continuato a funzionare regolarmente" Si è rotta la Porsche? :) |
| inviato il 16 Gennaio 2014 ore 22:32
Mi inserisco nella discussione, che trovo molto interessante. Sono un fotografo giovane, nel senso che ho iniziato ad appassionarmi in piena era digitale (5 anni fa). Ad oggi mi pare strano che si chieda di fotografare concerti con una analogica. Per carità, si faceva anche prima, è ovvio. Solo che, per chi è abituato a leggere ovunque di moduli AF fulminei e predittivi, iso che sfondano il muro del 100k, funzioni autoiso, LV con anteprima dell'esposizione etc, riesce difficile capire come ci si possa giostrare in situazioni anche dinamiche (ok è musica classica, ma magari cambiano le luci, qualcuno si muove etc). Mi chiedo quindi che vantaggio se ne possa trarre, e soprattutto con cosa scattare (diapositive?) e dove/come far sviluppare il tutto. Chiedo con la curiosità di chi è affascinato, non per criticare la scelta |
| inviato il 16 Gennaio 2014 ore 23:43
L'autofocus è un grande aiuto, ma le foto ai concerti si facevano già molto prima che arrivasse. |
user17115 | inviato il 17 Gennaio 2014 ore 0:10
Le mie diapositive le porto al negozio di foto sotto casa, che me le restituisce belle e pronte come sempre. Ci mettono forse un po' di più a ritornare, ma il godimento nel vedere una Velvia 50 proiettata 2x2 metri, per ora il digitale non può darmelo ! |
| inviato il 17 Gennaio 2014 ore 11:00
...Magari proiettata con un Leica Pradovit con Supercolorplan e ripresa con l'Apo-Elmarit! Sono ancora una volta d'accordo con te Ggraama ma il "godimento" comincia ad essere un pò troppo costoso. Mi sento di aggiungere un'altra considerazione di carattere generale: per esempio la storia dell'umanità è stata caratterizzata dall'età del ferro, poi dall'età del bronzo (o viceversa) non perchè il ferro (o il bronzo) fosse un materiale scadente ma perchè le necessità dell'evoluzione traevano maggior beneficio dal nuovo materiale. La fotografia nata con le gelatine argentee fotosensibili è stata una grande scoperta dell'umanità le cui necessità ora traggono maggior beneficio dalla sensibilità alla luce dei chips elettronici (siamo nell'era del silicio!). Quindi Theneg sì il digitale renderebbe più facile la vita anche per fotografare le rappresentazioni teatrali di musica classica ma l'autore del 3D ha detto che si è stufato! Poi, sempre IMHO, vi è una questione di feeling che ancora coinvolge noi fotografi nati con la pellicola: è la "liturgia" del prendere il rullino dal frigo, aspettare che prenda temperatura, effettuarne il caricamento ed inebriarsi di piacere ogniqualvolta si passi al fotogramma successivo azionando i perfetti e fluidi meccanismi di una Leica M6 o di una Leica R8 (o Nikon F3 o Canon F1 o Pentax LX o Olympus OM4 ...). Poi c'è pure la goduria di raggiungere la messa a fuoco manuale e di sentire gli scatti della ghiera dei diaframmi di un obiettivo come l'Apo-Elmarit 180 2,8 e alla fine vedersi proiettata una velvia! Finchè si può . Marcorik la Porsche ha retto anch'essa ed è stata usata perchè il design della R8/R9 è stato effettuato dal Team Porsche Design. Un saluto a tutti. |
| inviato il 17 Gennaio 2014 ore 12:00
Lascio anch'io la mia personalissima opinione: sono d'accordo con Stefano Marangoni quando dice che il sistema M è più indicato se serve uno scatto silenzioso. L'otturatore di una Leica M a pellicola è già di per se un capolavoro di musica classica... In più la compattezza del corpo macchina e delle ottiche non ti costringe a trasportare tonnellate di attrezzature. |
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